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Autore: Agata W    02/07/2014    1 recensioni
Che dire...ho voluto divertirmi un po' con una delle coppie più belle di sempre.
Dal testo:
...Volete dunque sapere tutto, my lady … e allora vi accontenterò ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Ehy Swan, aspettate >> disse il pirata prendendola con l’uncino per un braccio.<< Che c’è?>> disse lei voltandosi scocciata. Erano appena riusciti a risolvere l’ultima terribile situazione in cui si erano trovati ed Emma voleva assolutamente andare da suo figlio e dai suoi genitori. Hook l’aveva aiutata molto in viaggio e aveva fatto si che insieme riuscissero a salvare il futuro, ma ora non aveva assolutamente intenzione di parlare con lui e glielo fece capire dal tono scocciato e sbrigativo.  Luì esitò guardandola per qualche secondo negli occhi, le lasciò andare il braccio e poi voltando il viso da un’altra parte le disse sorridendo << No, non è nulla >>.  Emma prese al volo l’occasione e, per non essere troppo scortese, prima di andarsene correndo gli sorrise.  Hook rimase fermo un attimo a guardarla andare via e poi socchiudendo gli occhi si girò dall’altra parte e si diresse  verso il porto. Si sedette su una delle panchine rivolte al mare e guardò in direzione degli ormeggi dove avrebbe dovuto esserci la Jolly Roger, la sua adorata barca. Aveva fatto bene a scambiarla per salvare Emma? La sua barca non lo aveva mai fatto sentire male come lo faceva sentire lei, gli era stata sempre fedele e non aveva mai preferito andare da qualcun altro piuttosto che stare con lui …
Ma cosa stava dicendo, la Jolly Roger era una barca, non poteva scegliere, non poteva amare, né lui, nè altri.  La sua serata dopo quella faticosa avventura passò così, pensando e ripensando a quello che stava diventando, a come, per amore di Emma, si stava trasformando. Pensò molto alla sua nave, scambiarla era stata una scelta dolorosa  ma che aveva preso con sicurezza … ora invece che si sentiva messo da parte, avrebbe voluto averla lì per poter scappare lontano e ricominciare un’altra vita, in un posto dove non avrebbe più dovuto affrontare i suoi sentimenti. Stava male. Era come se dentro di lui si fosse scatenata una terribile tempesta che stava combattendo contro tutti quei muri che aveva costruito dalla morte di Milah. Amava Emma e lo sapeva bene, ma ciò lo faceva soffrire ancor più, non solo perché non si sentiva corrisposto, ma anche perché si sentiva terribilmente in colpa nei confronti della donna che aveva sempre considerato l’unico vero amore della sua vita. Hook aveva costruito la sua esistenza e la sua personalità su questa certezza; la sua unica donna era morta e lui, non potendo più amare veramente si era lasciato andare diventando uno spietato pirata che pensava solo a divertirsi.  
Ma ora, tutto ciò era crollato, ora amava, ora soffriva, ora doveva combattere.
E questi furono gli ultimi lucidi pensieri che Hook ebbe prima di ubriacarsi definitivamente con le scorte di rhum di Spugna.
La serata di Emma andò in modo completamente diverso, inizialmente nessuno capiva la sua grande dimostrazione di affetto, ma una volta raccontata la storia, le furono tutti molto vicini e le fecero passare delle ore stupende finché, stanchissima, decise di andare verso casa. Snow e Charming erano già andati a dormire da un pezzo mentre Henry  decise di andare da Regina; così Emma si incamminò da sola.  
Erano ormai le due di notte e la luna era alta nel cielo, c’era una leggera brezza profumata nell’aria e finalmente dopo tanto tempo Emma sentì di poter stare tranquilla. Per la Salvatrice erano arrivate le ferie. Poteva riposarsi … ma nonostante ciò non si sentiva così felice come in precedenza avrebbe creduto di essere se si fosse trovata in una situazione simile. Come sempre, le mancava qualcosa. E come sempre non era capace di riconoscerlo. Decise di fare una passeggiata per poter trovare la pace che cercava ormai da troppo tempo e, inconsciamente si diresse verso il porto.         
Camminò a lungo, su e giù per la spiaggia, cercando di ricordare un momento della sua vita in cui era stata veramente felice e dopo lungo tempo giunse alla conclusione che, il momento più felice della sua vita era stato quell’anno trascorso con suo figlio, nell’oblio della realtà. Insomma tutta una finzione. Ma il suo lungo e triste monologo interiore venne interrotto quando scorse una figura a pochi passi da lei e che, in altrettanti pochi secondi, riconobbe. All’inizio provò rabbia perché era come se l’avesse disturbata  in un momento di intimità, poi provò vergogna per averlo scaricato così malamente quel pomeriggio e infine provò stupore vedendolo ubriaco fradicio.                                                                  
<< Hook >> sussurrò incerta senza sapere come comportarsi. Ma il suo stupore aumentò ancor di più quando lo sentì ridere. Lui le si avvicinò, ormai senza più paure e senza più lucidità mentale, le sorrise  maliziosamente e poi dopo aver riso ancora un po’ e bevuto qualche altro sorso di rhum, iniziò a porle diverse domande.
<< Ehy SWAN!>>   disse alzando la voce e dirigendosi verso il molo << vi siete mai innamorata di qualcuno? >>  Lei lo seguì preoccupata. << Avete mai provato quella cosa terribile che vi distrugge da dentro?  Dai Swan raccontatemi, apritevi ogni tanto, narratemi il vostro cuore, perché sennò sarò io a narrarvi il mio … e non penso che ne sareste molto contenta >> Rise ancora  e fece qualche passo saltellando. Emma lo raggiunse correndo e cercò di togliergli la bottiglia ma invano.  << Hook per favore siediti e smettila di bere, sei completamente ubriaco >> provò a dire lei con un finto tono imperioso, ma il risultato fu il contrario di quello sperato.  << Volete dunque sapere tutto, my lady … e allora vi accontenterò >> Nel frattempo erano arrivati al molo e il Capitano andò a mettersi in piedi vicino al bordo di sinistra. << Guardate come si vede bene il mare da qui >> Emma era confusa, ma decise di rimanere per tenerlo sotto controllo e per evitare che facesse nulla di pericoloso. << Ma un tempo non era affatto così, vi ricordate cosa c’era qui? >> Emma non rispose ma lui la guardò come un bambino offeso  e così si mise a pensare velocemente e in poco tempo trovo la soluzione, già, la Jolly Roger … dov’era finita? La risposta le arrivò in poco tempo. << L’ho scambiata, my dear, l’ho scambiata per voi, per poter venire a salvarvi, per potervi rivedere >> la sua voce nelle ultime parole tremò e in pochi secondi perse i sensi  sbilanciandosi pericolosamente in avanti. Emma ancora scossa dalle sue ultime parole fece appena in tempo ad afferrarlo prima che cadesse in acqua. Lo tirò verso di sé e poi vedendolo  incosciente cerco con fatica di appoggiarlo a terra, gli prese la bottiglia di rhum e la svuotò in acqua, poi corse sulla riva a riempirla e tornando indietro tutta trafelata  gliene rovesciò un po’ in faccia. << Killian … >> sussurrò lei.  Nel giro di pochi minuti Hook si risvegliò, più lucido di prima e Emma lo aiutò a tirarsi su.
 
Raccontar ciò che accadde dopo

Non era nel nostro scopo
Perché son faccende private
E a nessuno van raccontate
Ma potete ben immaginare
Ciò che ella decise di fare
E tra baci e belle parole
Passarono una notte piena d’amore
Ella non sola trovò la felicità che da tanto cercava
Ma anche lui soddisfatto mentre la baciava
Così sembra finire questa breve storiella
Ma non credete, è una notizia fasulla
Perché quando scocca la scintilla
Non c’è nulla che può affievolirla
Quindi lettori continuate a sognare
Questo grande amore che per sempre continuerà a brillare.
 
 
Note dell’autore: E’ molto breve e molto veloce lo so … è un po’ sbiadita e la cosa che mi piace di più è la poesiuola finale … ma spero che vi sia stata gradita lo stesso!
  
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