Ricordo bene il momento in cui quell'orribile notizia mi è stata comunicata. Da quando sono venuto al mondo sapevo che un giorno sareste andato via, che mi avreste lasciato, Padre, ma non avrei mai pensato in questo modo. Un male, un male terribile aveva colpito il vostro corpo ormai vecchio, debole a causa dell'età, e niente poteva salvarvi. Il vaiolo vi avrebbe consumato fino ad uccidervi, e io, vostro figlio, non avrei potuto far niente. Avrei solo potuto guardare il lento sfacelo della vostra esistenza. Giorno dopo giorno ho visto le vostre belle mani, sempre così curate e lisce, ricoprirsi di macchie scure, le vene in risalto, e poi quelle bolle, quelle orrribili bolle che hanno iniziato a deturpare tutto il vostro corpo, costringendovi a letto,debole, senza forze, in attesa della morte che presto sarebbe giunta. Sapete Padre, avrei voluto passare con voi gli ultimi mesi, dedicarmi a voi in tutto, proprio come voi avete fatto con me, ma mi è stato impedito. Il ritorno dell'Oscuro Signore e la mia reclusione ad Azkaban mi hanno strappato via alla mia famiglia, a voi.
Ricordo quando mi prendevate per mano e di nascosto da mia Madre mi portavate in giardino, a volare, incrociando le dita sperando di non essere sorpresi da vostra moglie che sapevate vi avrebbe strigliato e mi avrebbe dato uno sculaccione probabilmente, ma sapevate che io mi divertivo tanto a stare con voi, a giocare, e allora lo facevate, solo per vedermi sorridere.
Mi avevano appena rigettato in cella, dopo l'ennesima umiliazione quando il secondino si è avvicinato dicendomi con leggerezza, come se si trattasse di un semplice cambiamento climatico, che voi eravate morto.
Il sangue del mio corpo si gelò, probabilmente caddi a terra, senza forze, sentendo tutto il modo crollarmi addosso: voi, il mio amato padre, non c'eravate più e io non potevo neanche venire da voi, al vostro funerale.
Ricordo solo quel dolore straziante al petto, mentre mi tiravo i capelli con il volto rigato di lacrime, dondolando avanti e indietro nell'oscurità, invocando il vostro nome. Non lasciatemi padre, vi prego. Non fatelo, non lasciatemi solo.
Ma voi siete svanito, e l'ultimo ricordo che ho di voi è di quando eravate a letto, e ci stringevamo le mani, senza dire una parola, solo guardandoci, e voi avevate sorriso, per poi carezzarmi il volto, per la prima volta dopo più di vent'anni, come quando era ragazzo. Avevate detto di essere orgoglioso di me, di prendermi cura della famiglia e di mia madre, ormai in preda alla disperazione per la perdita del suo amato. Facevate fatica a parlare, la gola e le lingua coperte di lesioni enantematiche, e io passavo un panno umido sulla vostra fronte, portando via il sudore causato dalla febbre, tentando di apportare un minimo di sollievo alla vostra tremenda sofferenza. Ho fatto quel che ho potuto Padre, al meglio delle mie capacità, ma ho rinnegato l'Oscuro per salvare il mio bambino.
Spero che voi siate comunque fiero di me.
Ci rivedremo prima o poi, Padre, aspettatemi. Farò in modo di essere il figlio perfetto e un buon padre, come voi.
Mi manchi, papà. Immensamente.