02/07/2014
3 recensioniDOPO LA LETTURA, LEGGERE SOTTO
MATRIMONIO DI CONVENIENZA
« Malfoy. »
« Greengrass. Che piacere incontrarti. »
Lei si sedette proprio sulla poltrona di lui, proprio sotto il suo naso. Non era da tutti riuscire a trattare a malo modo Draco Malfoy, uno degli esponenti più importanti della famiglia Malfoy. Egli accennò un lieve sorriso malizioso, mentre si sedeva su quella poltrona verde scuro, davanti a lei. La scrutò per qualche secondo. Era cambiata. In meglio, ovviamente. Tiger e Goyle, nelle ultime lettere attraverso la quale lo informavano di ciò che accadeva a Diagon Alley, gli avevano riferito che la piccola Greengrass era cambiata e anche tanto. Ma non si erano spiegati esplicitamente, e Malfoy odiava doversi piegare e capire le parole troppo stupide dei suoi vecchi compagni di scuola. Afferrò tra le dita il suo solito bicchierino di Wheasky Incendiario. A suo parere era l'unica bevanda che meritasse: la Burrobirra faceva tanto studente e Draco era superiore a tutto ciò che lo legasse ancora a quell'inutile scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Mosse il bicchierino tra le dita, lasciando che questo potesse mischiarsi e deliziarlo altrettanto. Poi tornò a puntare il suo sguardo sulla più piccola delle Greengrass, Astoria.
« Il nostro sarà un matrimonio importante, immagino tu sappia questo, mia cara Astoria. »
Quella, con nonchalance, si voltò verso di lui glaciando la situazione con i suoi occhi castani come la nocciosa e profondi come un abisso senza fine.
« A chi non è noto questo, signor Malfoy? »
Egli accennò un sorriso quasi maligno su quelle labbra bramate da tante delle sue ex compagne di scuola, tante di quelle ragazze che sbavavano vedendolo passare anche solo per le strade di Londra.
« Mh, bene. Lo vorrei far diventare.. Come potrei dire? Un.. Matrimonio di convenienza. Non so se mi hai capito. » Disse lui posando il bicchierino di vetro sul tavolino di legno che lo affiancava, davanti al camino spento. Quell'ultimo lo aveva accompagnato per tutto il periodo natalizio, più freddo rispetto a quelli degli anni precedenti. Astoria si voltò lentamente verso la figura maligna del ventenne Draco Malfoy.
« Mi hai quasi letto nella mente, Malfoy. »
« Sarai la mia moglie conveniente, comincia a chiamarmi Draco. »
« Sarà meglio, non trovi? »
« Ardua impresa, Greengrass? »
« Ardua come è il pensiero di dovermi sposare con te e chiamarti "mio marito"»
« Davvero credi questo? Ti ci abituerai. »
« E con "Matrimonio combinato" intendi esser legati solo davanti alla gente, fare ciò che vogliamo quando vogliamo, avere solamente un rapporto frivolo e di poca importanza? »
Lui continuava ad annuire ad ogni affermazione che la ragazza proferiva, accavallando le delicate e piccole gambe. Ella sorrise maliziosamente.
« Esattamente. Vuoi un bicchierino? »
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La ragazza dalla folta chioma castana scoppiò in una fragorosa risata, mentre si aggrappava alle spalle robuste di Draco Malfoy. Il troppo bere l'aveva completamente distrutta, ma era normale per lei. Bere troppo le dava alla testa, sinceramente avrebbe preferito anche solo impazzire, piuttosto che mostrarsi talmente ubriaca agli occhi del futuro marito.
« Sei completamente ubriaca. » Affermò Malfoy con tono serio, come se avesse scoperto chissà cosa. Un sorriso maligno. Il suo solito sorriso cattivo. Ne avrebbe approfittato, altrimenti non sarebbe stato realmente Draco Malfoy.
« Colpa tua. » Disse lei strizzando gli occhi, una risata dopo l'altra, mentre gli puntava il dito al petto e lo guardava con occhi da cerbiatto ferito, apparentemente.
« Mia? Non ho fatto nulla. »
Lei gli prese il mento con il medio, l'indice ed il pollice e lo avvicinò al suo viso, prese poi a baciarlo con foga. Egli schiuse le labbra, in un bacio del tutto diverso, passione, carico di foga. La prese per i fianchi, accarezzandoli lentamente, soffermandosi sul sedere messo in evidenza dal vestito attillato che aveva indossato la giovane quella sera, proprio per incontrarlo. Astoria, dal canto suo, portò una mano a reggersi al collo di lui, mentre l'altra l'affondava nei capelli biondo platino del giovane Malfoy. Egli passò al suo collo, come se lo stesse chiamando. Lo bravama. Bravama quella pelle rosea, molto diversa da quella che invece aveva lui, bianca cadaverica. Draco la spinse verso il divanetto largo color verde, lasciandola appoggiare, mentre lui quasi le si ribaltava sopra. Cominciò ad abbassare la cerniera retrostante al vestito nero lucido ed attillato, forse più adatto ad andare a ballare che ad incontrare il suo futuro marito. Si sarebbe fatto idee sbagliate. Eppure quelle che si era fatto Draco erano tutto tranne che sbagliate: la conosceva fin dai tempi di Hogwarts e ricordava il suo solito comportamento.
Angolo Autrice:
Saaalve a tutti, ho scritto brevemente il primo incontro di Draco e Astoria dopo esser venuti a conoscenza del fatto che si sposeranno. Per questo ho scritto solo un breve capitolo. Nel caso ci fossero varie recensioni e quindi richieste di continuare, farò in modo da scrivere il continuo.
Adios, Mar.