Sono rinchiusi in quella stanca da tipo, ore? Ma non importa. Non importa quando può accarezzare i suoi capelli e guardare i suoi occhi e ricordarsi del motivo per cui lo ama. Perché lui è così, travolge. Prende tutto e porta via con sé, non curandosi di ciò che porta via al suo passaggio. Non si è preoccupato di nulla quando ha detto “Lou, domani partiamo. Solo noi.” E alla domanda “Dove andiamo?” del maggiore ha risposto “Non importa. Qualsiasi posto insieme a te è sempre casa.” E Louis non ha potuto fare altro che annuire, sorridere e poi baciarlo fino a che le labbra non gli hanno fatto male. E poi ritrovarsi in una stanza davanti al mare e non pensare più a niente. Non ha più bisogno di niente perché “Mi basti tu” sussurra all’orecchio del riccio. Che si limita a sorridere con gli occhi. Pensa che potrebbe fare questo per sempre. Il mare davanti a sé, servizio in camera e Harry tra le braccia.
"Il cielo è blu sopra le nuvole?"
Chiede Harry squadrandolo come se Louis addosso avesse le risposte a tutte le domande del mondo.
"Ma che domande sono?" ride Louis buttando la testa all'indietro.
"Domande" risponde semplicemente il più piccolo.
"Mi ami?"
"è una domanda?"
"Rispondimi, Louis." Sospira Harry guardandolo negli occhi.
"Certo che ti amo."
"è che non lo do' per scontato. A volte è così difficile leggerti e saperlo. Poi torni di nuovo tu con mille attenzioni e attimi per me. E tutto questo mi confonde, Louis."
"Puoi dubitare di tante cose, Harry. Di tutte. Perché nella vita non ci sono certezze. Ma di me no. Di me non dubitare. Mai."
Questo Harry se lo fa bastare si avvicina quel che basta per baciarlo, dato che l’altro l’ha incontrato a metà strada. Potrebbe fare questo per sempre.