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Autore: Rika_Fernandes    03/07/2014    4 recensioni
Era il compleanno della piccola Asuka quel giorno, così Mira decise di passare una giornata con lei e... Laxus.
Il caratterino furbo della bambina però, complicherà o no, la giornata ai due maghi di Fairy Tail.
Enjoy :D
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuka, Connell, Luxus, Dreher, Mirajane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inizio col chiedere scusa se i personaggi magari vi appariranno OOC, soprattutto verso la fine >.<, spero vi piaccia e ... VIVA LaMi !!! *ww* XD

Una giornata speciale.


-Continuo a non capire cosa ci faccio io qui- disse Laxus all'apparenza un po nervoso.
-Eddai Laxus! non fare lo scorbutico, oggi è il compleanno di Asuka- rispose Mira al diretto interessato, mentre teneva per mano la piccola Asuka, figlia di Alzack e Bisca.
-Zio Laxus... tu... non mi vuoi?- fece la piccola con delle finte lacrime agli occhi, causando così tensione al biondo.
-N..no ti sbagli-
-Bene, allora è tutto chiarito. Andiamo al parco!-
"Accidenti è piccola ma che caratterino che ha" disse Laxus tra se e se, mentre seguiva l'albina e la piccola.

---------------------TUTTO ERA COMINCIATO COSì------------------

-Evvai! ho vinto a "sasso, carta, forbici" !!- disse Mira.
-Hai solo avuto fortuna-
-Be si forse è vero. Ma stando hai patti, tu ora devi fare qualcosa che ti dico-
-Mph...- sbuffò Laxus.
-Vediamo un po...- Mira ci pensò su, ma dopo che il suo sguardo si soffermò su Asuka, si rigirò verso il biondo con una faccia soddisfatta.
-Ho trovato!! oggi è il compleanno della piccola Asuka. Potremmo programmare una bella giornata tutti e tre insieme!-
-Mi chiedi troppo, qualcos'altro?-
-No, sei obbligato caro Laxus. Ti ricordo che sei stato tu a sfidarmi e mettere in mezzo una scommessa.- ghignò l'albina.
-Mi annoiavo!- cercò di giustificarsi il biondo.
-Maledici la tua noia e andiamo-
Il Dio del fulmine non sapeva cosa dire ma poi ci pensò su, in fondo aveva perso in quella stupida partita e doveva pagarne le conseguenze e poi non voleva far arrabbiare Mira.
Tutti sapevano che non era la scelta giusta farla arrabbiare, così decise di accettare, sperando che quella giornata fosse passata in fretta.

----------------------------------------------------------------------------

Una volta arrivati al parco, Mira e Laxus si sedettero su una panchina mentre la piccola Asuka iniziò a correre felicemente, mentre con la mano si teneva il cappello per non farlo volare via.
Mira strappò un fiorellino li vicino e sorridendo lo mise sui capelli di Laxus.
-Cosa stai facendo?-
-Sei carino con quel fiorellino- rispose con un sorriso dolce la giovane ragazza, facendo diventare lievemente rosso il biondo.
Ad un certo punto arrivò Asuka ad interrompere quel momento che si era creato tra i due.
-Zia Mira!! quel bambino mi ha fatto cadere e ora mi fa la linguaccia!-  disse la bambina con le lacrime agli occhi.
-Va bene, ci penso io-
Detto questo l'albina si alzò e carezzando i capelli della piccola, si dirisse verso il bambino.
"Povero bambino, non sa cosa gli aspetta" pensò Laxus mentre guardava Mira camminare.

-Ehi, perchè hai fatto cadere quella bambina?-
-E' lei che ha iniziato, mi è venuta addosso e non mi ha nemmeno chiesto scusa!-
-Ma con la violenza non si risolve niente-
-Tsk! zittaa- urlò il bambino e facendo la linguaccia si girò, andando a sbattere contro qualcosa... o meglio.... qualcuno. Si esatto, era Laxus.
Il biondo non disse o fece niente. Bastò uno sguardo per far terrorizzare il bambino e farlo scappare via.
-Ma insomma Laxus! volevo che gli chiedesse almeno scusa- disse Mira esasperata.
-E io cosa centro? è lui che è scappato- rispose il Dragon Slayer.
-Zio Laxus! mi prendi in braccio?- chiese la piccola, allungando le sue braccina pucciose verso il ragazzo.
Il Dragon slayer ci mise un po ad accettare. Poi però la prese e se la portò dietro al collo, così Asuka si aggrappò ai suoi capelli per tenersi.
-Wooo ma è tutto così altooo, ora sono la più grande di tutti!- disse tutta emozionata.
-Non tirarmi i capelli però!- borbottò Laxus facendo una sborfia e tenendo i piedini della piccola in modo da non farla cadere.
-Accidenti sei davvero alta! che invidia!- rispose Mira, facendo finta di essere invidiosa.

Iniziarono a passeggiare per il parco, quando ad un certo punto la bambina tirò i capelli a Laxus.
-Ehi!-
-C'è un albero con tante mele! portami li- ordinò Asuka.
-Scusa ma cosa sono? il tuo cavallo?- sbottò Laxus.
-Non fare lo scontroso! dai andiamo- intervenne Mira, iniziando ad avanzare verso quell'albero enorme.
Prese anche lei una mela e iniziò ad assaggiarla.
-Zia Mira, è buona?- chiese la piccola, mettendosi un ditino in bocca nell'attesa che Laxus gliene prendesse una.
-Sì è buonissima!-
Laxus ne staccò una e la porse ad Asuka. Quest'ultima non appena ricevuta, si mise ad assalire la mela e iniziò a mangiarla.
-Vedo che ti piacciono le mele.- disse Laxus mentre "assisteva" alla scena che si stava mostrando sopra di lui.
-Sì! mi piacciono tantissimo!- rispose, con la bocca piena e un po di rossore sulle guanciotte tonde.

Poco dopo Mira richiamò l'attenzione dei due e sdraiandosi sul prato guardò il cielo.
I due la raggiunsero e Laxus mise giù la bambina, che non appena a terra, si mise a correre e si buttò sopra l'albina.
Dopo una lotta tra solletico e risate, Asuka individuò Laxus che se ne stava seduto un po più lontano da loro per non essere coinvolto in quella "lotta".
La piccola si avvicinò all'orecchio di Mira e le sussurrò qualcosa e lei accettò.
Alzandosi andarono in direzione del biondo.
-Zio Laxus, non dovresti stare così lontano, non è educato da parte tua-
-Mi sono allontanato un po solo per non prendere parte alla "guerra", tutto qui- rispose Laxus sorpreso.
-Hai sentito Asuka? questo soldato brontolone non vuole partecipare alla "guerra", dovremmo prendere noi l'iniziativa, cosa ne pensi?- intervenne Mira, sorridendo maligna.
"Brontolone?" pensò Laxus.
-Sì! hai proprio ragione Zia! all'attacco!-  la piccola si buttò sopra Laxus e iniziò a fargli il solletico, con scarsi risultati.
-E...ehi!-
Ad un certo punto arrivò anche Mira (senza però buttarsi su di lui) che iniziò anche lei a fargli il sollettico sui fianchi.
Il ragazzo si allontanò con un rossore abbastanza visibile sul volto.
-Ma che state facendo?-
-Sei tutto rosso zio Laxus!- ridacchiò la bambina.
Non si era mai sentito tanto in imbarazzo come in quel momento. Non era abituato a certe cose, quindi era normale il suo comportamento.
Dopo essersi ricomposto si stava per risedere, quando la voce di Asuka lo fermò.
-Ho voglia di gelato alla fragolaa-
-Laxus, vai a prenderlo tu vero?- rispose Mira chiudendo gli occhi e facendogli un sorrisino compiaciuto.
Laxus sbuffò e annuì.
"Mai più scommesse. Ecco cosa succede ad assecondare una donna" disse tra se e se il ragazzo, mentre si dirigeva verso la gelateria.

Quando le due rimasero da sole, la piccola maga iniziò a fare domande un po imbarazzanti a Mira.
Era davvero furba come bambina!

-Ehi zia.. posso farti una domanda?- chiese, facendo un sorrisino.
-Sì certo, dimmi pure- Mira iniziò ad accarezzarle i capelli come una madre fa con la sua bambina.
-Ti piace zio Laxus?-
L'albina diventò rossa dalla testa ai piedi e negò nervosamente.
-Sei troppo nervosa, se non ti piaceva non avresti mai risposto così e poi sei tutta rossa- disse la bambina una volta incontrato il viso della ragazza.
-Sono diventata rossa solo per la domanda imbarazzante, tutto qui, non pensare male- si giustificò l'albina.
-Sisi... come no.-
Furono interrotti dall'arrivo di Laxus con in mano due gelati.
-Ecco. Contente?-
-Grazie ziooo-
-Io non lo avevo chiesto, ma.. grazie mille- fece Mira con un dolce sorriso e prendendo il gelato iniziò a mangiarlo.
-Zio Laxus posso farti una domanda?- chiese Asuka, una volta che il ragazzo si mise a sedere difianco a lei.
-Cosa-
-Ma se tu e la zia vi amate, perchè non vi date un bacio?  la mia mamma e il mio papà lo fanno sempre!- disse quasi "innocentemente" la piccola.
I due divennero rossi come dei peperoni.
-Asuka, te l'ho detto prima no? ehehe io e lui non ci amiamo- rispose Mira con falsa risatina, sperando che quel momento così imbarazzante finisse presto.
-Va be, ci credo poco- rispose, riprendendo poi a mangiare il suo gelato come se niente fosse.

Finito il gelato, Asuka prese la sua pistola finta e sparò dei tappini sulla faccia di Lauxs.
-Ma che diavolo?- il ragazzo si girò e guardò la bambina con aria perplessa.
-Ti ho colpito! ora sono forte come la mia mamma e il mio papà!-
-Sìsì...-
-Eddai Laxus, sii più sciolto...- disse Mira, per poi rivolgere lo sguardo alla piccola: -Giochiamo che devi riuscire a colpirci!-
-Sììì che bello! è lo stesso gioco che ho fatto con Zio Natsu l'altro giorno!-
-Ma io non ci sto- intervenne Laxus.
-Sei obbligato Laxus, dai al mio 3 iniziamo!- iniziò a contare Mira.
-1...2...3!!- l'albina si mise a correre, inseguita da Asuka, mentre Laxus camminava tranquillo, sperando che nessuno si accorgesse di lui.
Poco dopo Mira venne presa.
-Oh no che peccato! mi hai presa! sei bravissima!- fece finta l'albina, mentre la bambina ridacchiava e girandosi colpì anche Laxus.
-Wow. Ma che brava-
-Ma io sono... BRAVISSIMA!!- iniziò a dirsi da sola la piccola Asuka.
Passarono gran parte della giornata ad inventarsi giochi.

Si era fatto tardi ormai. Si sarebbe tenuta una festa di compleanno per Asuka quella sera, così decisero di ritornare alla Gilda.
Durante il cammino però incontrarono una coppietta anziana.

-Oh ma che bella famiglia che siete!- dissero i due anziani.
-La ringrazio ma... c'è un errore noi non siamo--- Mira non fece in tempo a finire la frase che Asuka prese la mano di Laxus e quella dell'albina e le fece unire.
La mano graziosa e sottile di lei ora era unita a quella grande e forte di lui.
-Sono carinissimi vero? sono i miei zii e presto si sposeranno!- disse Asuka con finta innocenza.
-Cosa stai dicendo?!- dissero imbarazzati Laxus e Mira.
-Oh! che bella la gioventù! Tanti tanti auguri!- risposero contenti i due anziani, per poi salutare ed andarsene.
I due rimasero pietrificati per l'imbarazzante situazione.
Asuka si girò facendo un sorriso a trentadue denti.
-Grazie mille per la splendida giornata zietti! vi aspetto alla Gilda! ihihi.- fece per andarsene quando si fermò e disse: -Ah, voi negate tutto però... siete ancora mano per mano! ihihi- detto questo si mise a correre a raggiunse l'interno della Gilda, dove venne accolta da Natsu e co.

Capendo la situazione che si era creata, Mira e Laxus staccarono le loro mani contemporaneamente, diventando rossi fino alla punta dei capelli.
-O...ok io penso che andrò un attimo a casa- disse Mira, non trovando le parole giuste.
-Anche io- rispose Laxus immerso nell'imbarazzo.
Quando i due stavano per prendere strade diverse, l'albina lo fermò con la sua voce.
-Grazie per aver accettato di passare questa giornata tutti e tre insieme!-
Quando il ragazzo si girò, notò Mira con un sorriso più dolce del solito.
-B..bè, avevo perso la scommessa.-
-Posso farti una domanda?- chiese Mira un po impacciata.
-Cosa-
-Se avessi vinto tu, cosa mi avresti chiesto?-
-Molto probabilmente ti avrei chiesto... un bacio.-
Le guancie di Mira si colorirono di un rosso fuoco (forse per la 30esima volta in quella giornata), che si rispecchiava benissimo con il tramonto che illuminava l'atmosfera.
-E se... facciamo finta io ho perso? come... me lo daresti questo bacio?- chiese Mira prendendo coraggio ed avvicinandosi al ragazzo, il quale indietreggio un po ma poi si ricompose.
-Vuoi sapere come te lo avrei dato?-
-Sì...- disse dolcemente l'albina.

La mano di Laxus si avvicinò dolcemente e anche un po impacciata, sul viso della ragazza e le spostò un ciocca, mettendogliela dietro all'orecchio.
-Penso...- disse tra uno sguardo e l'altro, mentre il cuore di Mira accellerava ogni secondo che passava.
-Che te lo avrei dato così...-
Non appena finì la frase, le labbra del biondo si avvicinarono lentamente a quelle dell'albina e tra un brivido e respiri mischiati, si diedero un dolce e tenero bacio.
Durò diversi minuti che per loro parevano infiniti.
L'albina non credeva che stava veramente baciando il Dragon Slayer e lui pensava lo stesso. Per tutta la giornata avevano negato tutto, ma ora erano lì, a scambiarsi quel dolce bacio e facendo mischiare i loro respiri e le loro incertezze.
Quando si staccarono, Mira pensò finalmente che l'amore che provava per lui, era davvero reale e non solo una sua illusione.
Quando Laxus fece per allontanarsi e andarsene, si girò e disse:
-Non pensavo che una giornata del genere mi avrebbe fatto piacere. Dovremmo riprovare qualche volta.-
  
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