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Autore: Capitan Vink Harlock    03/07/2014    0 recensioni
Questa storia è ambientata nel mondo di Scrubs e tratta di un gruppo di personaggi (alcuni della serie e altri inventati da me medesimo) che si fronteggiano con una realtà più grande di loro, l'Ospedale del Sacro Cuore.
Piano piano i "pivelli" prenderanno maggior confidenza, fino a diventare medici esperti.
Non mancheranno i "mostri sacri", come il dottor Cox, "Wild Bob" Kelso, J. D. e Turk, oltre a Carla, Elliott, l'inserviente e tanti altri!
Perciò, basta parlare e leggetela!
Buon annoiamento... cioè, divertimento!
Genere: Comico, Satirico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Faceva uno strano effetto vederlo lì. Strano, fino ad un’ora prima stava bene e ciarlava del Vietnam, mentre ora … Era morto.
Aveva solo starnutito, e dopo un’ora di crollo delle condizioni, aveva ceduto.
Il signor Sellert aveva avuto un arresto cardiaco fulminante dovuto a dissanguamento. Dopo svariati ed inutili colpi di defibrillatore, senza più speranze Benny disse: “Pupille fisse e dilatate, polso assente, temperatura in calo. Staccate” e aggiunse, con le lacrime che stavano per uscire come da una fontana, “ora del decesso: 02:00 antimeridiane.” Adempiendo ad un obbligo di pura burocrazia.
 
Uscito dalla stanza, venne fermato dal dottor Cox, più in forma che mai, che gli disse: “Sai, riflettevo su quanto siano stupidi i tuoi capelli … Se avessi un cretinometro sarebbe al massimo, ora, sai? Sul serio, Fiore, ti fanno sembrare un fungo! E poi, ma dai, stai piangendo? Sembri una di quelle bamboline che regalo a mia nipote più piccola che hanno la geniale quanto inutile innovazione di buttare dell’acqua fatta in Cina dagli occhi!”. “Faccia silenzio, razza di presuntuoso egocentrico narcisista! Io non sono Dorian, io reagisco, sa? Lei è un uomo che si preoccupa solo di far del male, senza preoccuparsi di cosa provano le persone intorno a lei. Io … ho dovuto affrontare la mia prima morte, e se per lei non è abbastanza importante, mi faccia almeno la compiacenza di stare zitto e andarsene! Si bei della sua immagine da un’altra parte, magari nella sua lapide!”. Era uno sfogo naturale, di dolore, che si addiceva benissimo al suo stato d’animo attuale. Era un povero ragazzo fresco di Università (e cioè birre, orge e toga-party*), che non aveva mai provato la sensazione di annichilimento e di schianto dovuta all’impossibilità di far qualcosa di fronte alla morte. Il dottor Cox lo guardò e disse: “Senti, Madama Butterfly, capisco che sia la tua prima volta, ma devi farti forza e andare avanti. Vuoi rimanere raggomitolato in posizione fetale a guardare Glee come le ragazze abbandonate per molto tempo ancora? Esci, fai un giro, drogati, fai qualcosa di illegale, canta le canzoni di Bruno Mars ma non farti buttare giù da ogni decesso che vedrai, altrimenti … ti posso assicurare che impazzirai del tutto. E adesso vattene prima che ti pesti per avermi mancato di rispetto e mi faccia una collana coi tuoi denti” concluse con poca convinzione. Era un comportamento strano per lui, ma era stato davvero, come dire? paterno.
 
Scosso ed amareggiato, Benny si andò a sedere sulla panchina fuori dall’Ospedale, mettendosi la testa fra le mani e trattenendosi dal gridare e dal piangere. Sopraggiunse una ragazza, una specializzanda che il dottor Cox chiamava Strega dell’Est, senza alcuna ragione apparente. “Ciao, gli disse, che succede?” “Ecco … Non mi va di parlarne” disse Benny, che in realtà voleva disperatamente sfogarsi. La ragazza lo guardò con tenerezza, capendo subito cosa fosse successo. Era carina: aveva un volto gradevole, dei capelli castani riccissimi che le arrivavano a metà collo e degli occhi marroni bellissimi in cui Benny si perse un momento. “Dai, dimmelo” disse la ragazza sorridendo leggermente, “potrei aiutarti” “Ma se non so neanche come ti chiami?!” “Non vuol dire niente! Anzi, proprio perché non mi conosci mi dovresti dire ciò che provi, avresti un parere obiettivo” e gli prese una mano, guardandolo negli occhi. E Benny si innamorò. All’istante. “Ecco, vedi … Oggi ho perso il mio primo paziente e … e non riesco ad andare avanti. Mi fa molto male, dacché mi ci ero anche quasi affezionato. Era un brav’uomo, un po’ fissato con la guerra del Vietnam, ma era sopportabile. E adesso è … E’ morto. Mi sgomenta e distrugge che non ho potuto salvarlo. Mi sono reso conto di essere impotente davanti alla morte”. La ragazza gli disse: “Vieni qui”. “Come so che posso fidarmi di te?” chiese Ben. “Zitto e vieni qui, avanti” disse porgendo le braccia in maniera particolare, con i dorsi dei pugni all’interno. “D’accordo” disse lui. E si abbracciarono. A lungo, percependo il tepore ciascuno dell’altro. Lui piangeva silenziosamente, lei comprendeva il suo dolore e diceva: “Shhhh, va tutto bene, dai, puoi farcela. Sono qui, va tutto bene, ehi”. Poi si staccarono, e lui chiese: “Come ti chiami?” “Suzie” rispose lei. “Io mi chiamo Ben” rispose Benny, tutto rosso per quello che voleva fare. Le prese il volto tra le mani e dopo averle sorriso, la baciò. Lei lo abbracciò dietro la testa e passarono molti minuti. Poi lei prese un biglietto e scrisse qualcosa, poi lo porse a Benny, che lo prese. “Il mio numero” disse lei arrossendo. “Ed ecco il mio” disse Benny, arrossendo anche lui, scrivendo su un pezzetto di carta che un tempo era stato una ricetta medica. Si presero la mano ed entrarono nell’Ospedale. “A proposito, tu sei mancina?” “Sì, perché?” “Niente” rispose lui sorridendo, “mi piace”.
 
 
 
*Toga-party: festa di stampo Statunitense in cui gli invitati si travestono da antichi Romani grazie a delle lenzuola (le toghe, appunto). Non sono vere e proprie orge, ma più che altro feste volte ad imitare i Baccanali dell’antichità (in cui erano previste anche, però, caratteristiche tipiche delle orge)
 
 
 

 

E dopo ben  cinque mesi, ecco un altro capitolo della saga, signori!! Scusate se in questo periodo non ho pubblicato manco per il cazzo, ma ho avuto problemi.. Come vedete, ho puntato sul romantico, stavolta, rendendo omaggio ad una mia cara amica che spero passi di qui. Comunque, le avventure di Benny si complicano, ma in senso positivo. Sarà amore? Per scoprirlo, continuate a leggere!
A presto, Vincenzo

P.S.: So che fa tutto molto Glee, ma non uccidetemi, per questo xD
 
  
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