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Autore: _Watanker_19    03/07/2014    0 recensioni
»Questa storia parla di una ragazza sola, buia ed isolata che incontra un docile Lupo Bianco fantasma. Solo lei può vedere l'animale, che le insegna il vero sapore della vita.
Tratto dal terzo capitolo:
《Tu non esisti, questo è solo uno stupido sogno.》borbottai.
《Sta attenta a ciò che dici, Astra.》
《Ho ragione io. Tu non esisti, io adesso non sono qui, ma sto dormendo. Ora ti prego vattene.》
《Io non ti lascerò sola, Astra.》posò una zampa sulla mia gamba.
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio nome è Astra.
Discendo da una famiglia molto ricca, abito in una grande villa e assisto a lezioni private dal Professor Smith.
La mia vita può sembrare perfetta, molti mi invidiano, ma io non sono felice.
Sono sola e chiusa in me stessa.
Sul mio cellulare ho solo i numeri di mia madre e mio padre, e sto pensando anche di gettarlo via perché non serve a nulla.
Sono anche figlia unica, quindi non socializzo con nessuno.
Non esco quasi mai, ma poche volte faccio un giro nel parco per respirare aria fresca.
Abito in un piccolo paese del Canada.

#Martedì 28 giugno; Ore 9:12 AM.
Mi alzai dal mio sofisticato letto scoprendo le coperte.
Sbadigliai e andai di sotto per fare colazione.
Vidi un biglietto: 'Tesoro, sono andata al mio solito appuntamento del martedì dal mio estetista. La colazione è nel frigo. Ci vediamo dopo il lavoro. Baci -Mamma.'
"Bene, come sempre sono sola, ma completamente. Come sempre mamma torna tardi, papà va al lavoro, e io resto sola."

Aprii il frigo e presi il caffè freddo e la confettura di ciliegie, e li misi sul tavolo.
Chiusi il frigo e aprii la dispensa, presi le fette biscottate e le posai accanto al barattolo con la confettura.
Mi sedetti, cominciai a spalmare la marmellata sulla fetta biscottata e subito dopo l'addentai.
Ne mangiai quattro, dopodiché bevvi il caffè e sparecchiai.
Sbuffai accomodandomi sul divano e guardando una delle soap-opere che guarda mia madre in cassetta.
Dopo la fine spensi.

Silenzio.

Cominciai a piangere in silenzio e a singhiozzare.
"Io resterò sola, sola per sempre. Non avrò mai un'amica, o un ragazzo. Non vedo i miei nonni da otto anni, e poi mia madre e mio padre sono figli unici, quindi non ho zii."
"Non pensarlo nemmeno, Astra!" udii una voce. Magari era la mia immaginazione..
"Astra, sono qui!" ancora quella voce.
"Chi sei?" urlai.
"Astra, non aver paura, ti prego."
Cominciai a vedere una figura di un animale.. un Lupo.
"S-Sto sognando?" cominciai a toccare il suo pelo.
"No, Astra." mi leccò la mano.
"C-Come fai a conoscere il mio nome? E perché sei un po' trasparente? E che ci fai qui?" sistemai i capelli tremante e preoccupata.
"Una domanda per volta! Ho una missione da compiere e non posso dirti cosa farò di te. Devi scoprirlo da sola, Astra."
"Ma perché ti vedo trasparente?" gli accarezzai la testa.
"Se te lo dico non spaventarti."
Annuii.
"Io sono un fantasma." abbassò lo sguardo.
"Come mai?"
"Nel 1839 mi persi in una foresta, io, la mia padroncina ed i suoi genitori eravamo andati a fare una piccola gita d'autunno e.. scusami ma non voglio continuare."
"Oh.. mi dispiace." mi avvicinai a lui. "Ma cosa ci fai qui?"
"Da quando sono un fantasma cerco di 'rianimare' le persone dalla loro tristezza e solitudine.."
"Continua."
"E anche dalla loro debolezza. Tu sei un caso di questi."
"Ah, io sarei solo un caso per te?" urlai. "Non sarei una persona?"
"Ma no, calmati! Noi potremo anche diventare amici!" sorrise.
"A-Amici? Io non ho mai avuto un'amico!" esultai.
"E ti piacerebbe averne uno?"
"Ovvio!" passai una mano tra i capelli.
Ci abbracciammo.
"Aspetta.."
"Dimmi, Astra." si mise a pancia in giù.
"Ma se tu sei un fantasma, come mai posso toccarti, parlarti e vederti?"
"Semplice, perché io sono venuto qui SOLO per te."
Poi continuò: "Ah, non parlare con me quando sei con altre persone, ti prenderebbero per pazza."
Risi di gusto. Caspita, non avevo mai riso davvero prima d'ora.. è una sensazione meravigliosa!
Poi scese dal divano e si mise ad indicare la porta sul retro, dove c'era il giardino.
"Ehi, Astra.. puoi farmi uscire?" piagnucolò.
"Perché?" risi.
"Dovrei fare un bisognino leggermente urgente!"
"Ma se sei un fantasma!" risi ancora di più.
"Eh, ma rimango sempre un lupo!"
Ridacchiai ed aprii la porta facendolo uscire.
Salii subito in camera mia e dopo svariati minuti, Il lupo mi raggiunse.
Mi sedetti sul letto e subito dopo lo fece anche lui.
Lo abbracciai.
Cominciai a toccare il suo pelo morbido che pareva di seta: profumato di vaniglia e pino, candido e un po' vaporoso..
"Hai un pelo bellissimo."
Dopo anche lui con la zampa cominciò a toccare i miei capelli mossi di color rosso: "Grazie, anche tu hai un bel pelo."
"Quelli che ho sopra la testa si chiamano capelli, invece tu hai il pelo!" ridemmo.
"Ti va di essere il mio migliore amico?" chiesi con timidezza.
"Si!" esclamò scodinzolando e leccandomi la faccia.
Poi ci abbracciammo fortissimo e.. sembrava di toccare un vero lupo, non un fantasma.
Dopo che ci staccammo dissi: "Ma non mi hai detto come ti chiami!"
"Oh scusami.." disse leccandosi il muso. "Io mi chiamo.."

Continuo a due recensioni qui! :3

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