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Autore: lightwood_    03/07/2014    0 recensioni
*tratto da un capitolo*
'Il piano sembrava deserto. Il silenzio immacolato poteva fare sentire anche il rumore di una piuma che sfiora il pavimento. Ma io sentivo che c'era. Lei era lì. A passi felpati, feci capolino dal corridoio laterale in quello centrale. Eccola. I suoi lunghi capelli rossicci venivano accarezzati dal vento, mentre se ne stava appoggiata alla finestra. I suoi occhi dal colore indecifrabile sembravano persi nel vuoto. Era perfetta, perfetta in tutti i suoi sbagli.'
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'-Mi sbagliavo, Draco. Tu sei come tutti gli altri.-'
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Salve! In questa fanfiction ambientata ad Hogwarts, ho voluto inserire delle novità. Innanzitutto, un personaggio di mia invenzione, la ragazza descritta sopra. Poi, ho deciso di inserire alcuni personaggi di altre saghe, quelle di Beautiful Creatures, Shadowhunters, Hunger Games e Divergent.
Spero vi piaccia, l'ho scritta tempo fa e pubblicherò (spero) un capitolo al giorno.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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                                                                                                       CHAPTER 1



Sky’s POV
Il riflesso dello specchio mi dice che non ho uno dei miei aspetti migliori. Capelli raccolti in una coda alta tutti scompigliati, occhiaie profonde, maglietta sudata. L’orologio segna le sei e mezzo del mattino. Non penso che il primo di settembre faccia ancora così tanto caldo. Nonostante la stanchezza delle sole due ore di sonno, sorrido. Lancio un occhiata al calendario pieno di ‘x’ su ogni casella di agosto. Mi alzo e strappo la pagina di agosto. Sulla casella del primo settembre sono disegnati mille simboli di gioia, e un piccolo treno che sbuffa vapore. L’Hogwarts Express mi aspetta.
Mi fiondo sotto la doccia. Mi asciugo e mi vesto in un batter d’occhio e scendo scivolando dalla balaustra delle scale, come ogni mattina, e corro in cucina.
-Buongiorno tesoro.- la mamma non si gira mentre cucina le uova.
-‘Giorno, ma.-
-Pronta per questo nuovo anno?-
-Prontissima. Quanto ci vuole da qua a Londra?-
-Circa tre ore. Arriverai in tempo, tranquilla.-
-Perché non possiamo Smaterializzarci?-
-Perché non possiamo Materializzarci dentro la stazione, e neanche nel binario. Bisogna attraversarlo a forza.-
-Uffa. Va bene.-
-Comunque, sei contenta di rivedere i tuoi amici?-
A Hogwarts, anni prima avevo conosciuto una ragazza, si chiamava Lena. È Corvonero come me. È la mia migliore amica. Al pensiero di rivederla mi si contorce lo stomaco. Oltre a lei, non ho così tanti amici, dato che insieme passiamo tutto il tempo. Abbiamo lo stesso carattere, stesse idee, stesso sogno.
-Si, ovvio… uh, sono ciambelle queste?- improvvisamente sento il familiare profumino che mi fa passare tutto dalla mente. Amo alla follia le ciambelle.
-Ma certo.-
-Vado da Lila.-
Infilo in un sacchetto qualche ciambella profumata, ed esco di corsa. L’aria del mattino mi scompiglia i capelli. Inspiro il solito odore degli alberi in fiore delle aiuole mescolato al pane del fornaio, i dolci del pasticcere e il caffè dei bar, che ogni mattina mi migliora la giornata. Mi dirigo alla villetta a destra della mia. Quella di Lila. Lila è la mia vicina di casa da tutta la vita, solo che lei studia da suo nonno, non a Hogwarts. Non la vedo quasi mai, ed è un peccato. È simpaticissima. Oggi dovrebbe partire per casa di suo nonno, in Galles. Busso alla porta. Mi apre una ragazza bionda in pantofole e con l’aria assonnata.
-Buongiorno Lì!-
-‘Giorno, Sky..- sbadiglia e si strofina gli occhi. Mi invita a entrare. Sua madre sta cucinando la colazione e suo padre legge il giornale sorseggiando un caffè.
-Buongiorno signora James.-
-Buongiorno a te, cara.-
Sventolo poi sotto il naso di Lila le ciambelle. Subito sgrana gli occhi e so che le sta venendo l’acquolina in bocca.
-Le ciambelle di tua madre?- annuisco.
Ci sediamo al tavolo e iniziamo a mangiare. Appena si fanno le 7.20, qualcuno bussa alla porta. La signora James va ad aprire. Torna in cucina poco dopo.
-Skyler, tesoro, c’è tua madre che dice di venire a sistemare le tue ultime cose..-
-Oh, vado. Bè, ci si vede a Natale.- mi rivolgo a Lila. Mi guarda triste.
-In realtà, non torno per Natale. Solo per Pasqua.-
-Oh…-
Ci abbracciamo. Sento un vuoto allo stomaco.
Mi dirigo alla porta ed esco senza rivolgerle un ultimo sguardo, triste o felice che sia.
 
Il viaggio Dublino-Londra dura esattamente tre ore. Alle 10.30 sono entrata nella stazione dei treni, King’s Cross. Mi avvicino alla barriera tra i binari nove e dieci. Mamma e papà sono dietro di me. Mi volto verso di loro.
-Bè, ci si vede a Natale.-
Mi abbracciano. Papà mi scompiglia i capelli. Faccio qualche passo avanti, stringendo la presa sul carrello che trasporta il mio baule. Le nocche mi diventano bianche.
-Tesoro.. oggi hai fatto il letto?- chiede mamma. Spalanco gli occhi.
-Ehm, io.. ci si vede a Natale!- mi guardo intorno e mi metto a correre. Via libera. Mi tuffo nella barriera, sentendo lo sguardo sbalordito dei miei genitori sulla nuca.
Mi ritrovo improvvisamente nel binario 9 e 3/4. Il treno sbuffa vapore e gli studenti si affrettano a sistemarsi sul treno e salutare i genitori. I miei avevano fretta di tornare a Dublino, e sbrigare delle faccende qui a Londra. Avanzo tra i ragazzi di tutte le età, fino a raggiungere ‘la panchina x’, una panchina che da ormai quattro anni uso con Lena per incontrarci il primo di settembre. Lei è seduta a destra, con il baule ai piedi. Con le dita gioca con i capelli neri e ricci, guardando un punto imprecisato con i suoi occhi verdissimi. E’ vestita con una felpa grigia che le arriva a metà coscia, un leggins nero e le converse bianche. Un bel cambiamento, rispetto all’anno scorso, quando è arrivata con un lungo abito giallo e una giacca rosa, e di sotto le solite converse. Non si accorge subito di me, così persa nel vuoto, ma quando mi siedo accanto a lei sobbalza e si gira verso di me. Sorridiamo a vicenda e ci buttiamo l’una nelle braccia dell’altra. La stringo forte.
-Come mi sei mancata!- mormora lei.
-Tu di più!- rispondo. Ci stacchiamo e scoppiamo a ridere.
E’ una caratteristica che ci accomuna. Ridiamo sempre.
L’Hogwarts Express sbuffa rumorosamente. Lena guarda l’ora al grande orologio appeso al binario.
-Sono le 11 meno 5. Iniziamo ad entrare?-
-Si, meglio.-
Prendiamo i bauli e li carichiamo sul treno. Tutti gli scompartimenti sono occupati. Perfetto. Il treno è tutto occupato.
Quando però ci affacciamo in un ennesimo vagone, mi accorgo che c’è uno scompartimento occupato da una sola ragazza. Do una gomitata a Lena e le indico lo scompartimento.
-Lena, guarda là. C’è solo una ragazza. È la nostra ultima chanche.-
-Va bene, muoviamoci.-
Entriamo nello scompartimento. La ragazza sta leggendo un giornale.
Sulle spalle cade una cascata di capelli lisci e neri, dello stesso nero di quelli di Lena. Tiene le gambe accavallate, e sembra concentrata nel suo giornale. Non si accorge subito di noi, ma quando entriamo, il baccano proveniente da fuori la fa trasalire. Solleva gli occhi e abbassa il giornale. Ci guarda con un paio di occhi scuri. I lineamenti del viso sono perfettamente lucidi e la pelle non è né troppo bianca, né troppo scura. Un’abbronzatura perfetta.
-Ehm, ciao. Sei sola?- improvviso io.
-Si. Non trovate uno scompartimento libero?-
-No, ci chiedevamo se potevamo rimanere qua..-
-Ma certo. sedetevi.-
-Oh, perfetto, grazie.-
Chiudiamo la porta e ci sediamo.
La ragazza posa il giornale accanto a se.
-Io mi chiamo Isabelle. Isabelle Lightwood. Voi?-
-Io mi chiamo Sky Brooke. In realtà Skyler. Lei è Lena Duchannes.-
-Piacere, ragazze.-
-Piacere nostro.- questa volta è Lena a rispondere.
Alla fine, la prima metà del viaggio la passiamo a chiacchierare in tre. Isabelle è molto simpatica. È Corvonero come a noi, ed è strano, perché non l’avevo mai vista o sentita nominare.
Ad un certo punto il treno si ferma. Dentro a una galleria. Le luci si spengono. Non ci vediamo a un palmo dal naso.
-Isabelle! Sky! Che è successo?- esclama Lena. Sento la sua mano cercare la mia. Gliela stringo e cerco anche quella di Isabelle.
-Provo a uscire e chiedere spiegazioni.- annuncia Isabelle. Sento la sua mano scivolare via dalla mia e i suoi passi felpati spalancare le porte dello scompartimento. Io e Lena proviamo a seguirla. Tutti stanno uscendo dai loro scompartimenti e chiedono spiegazioni, i prefetti e i caposcuola che cercano di tranquillizzare i bambini del primo anno.
Lena rimane sulla porta, mentre io e Isabelle ci riversiamo nel corridoio. Sento gli studenti del vagone provare a chiedere spiegazioni al capotreno. Nessuno vede al buio, e le persone si urtano a vicenda.
-Ahi!-
-Chi sei?-
-Qualcuno mi ha tirato un calcio!-
Poi qualcuno mi pesta un piede. Me lo afferro.
-Ahia! Ma che succede?-
Cerco invano di stare in equilibro su un piede, ma con una folla agitata, qualcuno mi spinge e cado. Mi preparo all’impatto con il pavimento, quando la caduta è attutita da qualcun altro, che era rannicchiato per terra.
-Ommioddio scusa! Non volevo!- esclamo, quando quello o quella sento che geme di dolore. Mi alzo di scatto e sento che quel qualcuno si sta alzando.
-Fa nulla, mi hanno spinto pure a me.- è un maschio. Sento che si rialza.
-Sai che è successo?-
-No, veramente no…-
-Sky!- Isabelle mi raggiunge. Mi prende la mano.
-Andiamo, si risolverà tutto e presto.-
-Bè, ciao Sky.- è l’ultima cosa che dice il ragazzo prima di essere risucchiata nello scompartimento, mentre la luce si accende e il treno riparte.
 
-No, davvero, non la mangio la torta, L. Mangiala tu.-
Dopo il banchetto della prima sera, a Hogwarts, non riesco a mangiare una seconda fetta di torta. Lena insiste che è buonissima, e lo è, ma la sto convincendo a prendere la mia seconda fetta. Isabelle ne ha mangiate quattro fette e ha ancora fame.
-Va bene, ma se non mi va la do a Izzy.-
-Fai come vuoi. Io sono piena.-
-Molto bene, studenti. Se avete finito di consumare la vostra cena, potete avviarvi nelle camere. Buonanotte.- Silente sorride e si torna a sedere.
-Andiamo?- propone Isabelle, chiamata ormai Izzy.
-Okay.-
Ci avviamo insieme al tavolo dei Corvonero per la nostra sala comune. Appena arrivati, io e Lena ci fiondiamo per le scale e poi verso il dormitorio. Ora la nostra porta dice ‘sesto anno’ e non quinto, non quarto. Sesto anno. Sedici anni.
Spalanchiamo la porta e scopriamo che Jennifer e Kira, le nostre compagne di stanza, non sono ancora arrivate. Anzi, i loro bauli proprio non ci sono.
Dubbiose, ci avviciniamo al letto a castello dove sono posati i nostri bauli.
-Io vado sotto, tu sopra, no?- chiede Lena. Annuisco e mi arrampico sul mio letto. Mentre ci sistemiamo i bauli, la porta si apre. Due figure in controluce entrano nel dormitorio.
-Chi è?- chiedo. Poi mi ricordo automaticamente che in quattro per stanza si sta. Devono essere le nostre compagne di stanza. Probabilmente le gemelle Jennifer e Kira hanno deciso di cambiare stanza o studiare privatamente. Menomale, non le sopportavo.
La prima figura, alta e snella, viene vicino a noi correndo. E’ Isabelle. Ci abbraccia.
-Mi hanno messo in stanza qui. Non è fantastico?-
-Si, ovvio!- sorrisi. La  nostra nuova amica era in stanza con noi.
-E lei?- sussurrò Lena.
L’altra ragazza era alta un po’ meno di Izzy, ma aveva lunghi capelli biondissimi e uno sguardo curioso. Si sistemò sul secondo letto singolo. Chiuse la porta e ci si avvicinò.
-Salve. Io sono Luna. Luna Lovegood. Saremo compagne di stanza. Voi chi siete? Non vi conosco. Eccetto Isabelle. Ci conosciamo già.- ha una voce morbida.
Le tendo la mano.
-Io sono Skyler e lei Lena. Piacere, Luna.-
Luna sorride e mi stringe la mano.
-Piacere mio, Skyler.-
Sorrido anche io, e guardo la luna che si staglia nel cielo. È una fonte rassicurante.
CONTINUA…




SPAZIO AUTRICE:
Buon pomeriggio! Ho finalmente finito questo lungo primo capitolo D: rileggendolo credo sia venuto benino, che ne pensate?
Skyler è un personaggio di mia invenzione, invece Isabelle e Lena appartengono alle saghe rispettivamente di Shadowhunters e La sedicesima luna (Beautiful Creatures). 
Spero che vi piaccia il capitolo e questa mia idea sui personaggi, a presto col secondo capitolo!;)
-Loò
  
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