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Autore: _sweetyme_    03/07/2014    4 recensioni
Ghigno divertita: mi sembra di averla già sentita e provata questa scena.
Un rumore di passi proviene dal corridoio.
Stavolta ne sono sicura: non sono i topi, gli scarafaggi ... O un detenuto che striscia affamato verso l'uscita, per aspettare unicamente la sua esecuzione.
Genere: Azione, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi: il buio mi avvolge totalmente ancora una volta.
Una luce fioca penetra dalla finestra sbarrata per non lasciar sfuggire nessuno.
Sospiro e mi metto seduta a gambe incrociate.
Per quanto posso, guardo le mie caviglie: due catene di ferro me le avvolgono completamente, così come i polsi.
Mi porto le mani doloranti e livide al collo, dove un'altro cerchio di ferro mi trattiene. 
Perché sono qui? Ah giusto ... accusata ingiustamente. 
Insomma, se c'è un villaggio in fiamme accusano il primo (o in questo caso, LA PRIMA) che passa. Figurarsi se questa persona è un demone e passeggia mentre è di fuoco ...
Ghigno divertita: mi sembra di averla già sentita e provata questa scena. 
Un rumore di passi proviene dal corridoio. 
Stavolta ne sono sicura: non sono i topi, gli scarafaggi ... O un detenuto che striscia affamato verso l'uscita, per aspettare unicamente la sua esecuzione.
- Tu - una voce roca mi fa voltare verso le sbarre della mia cella.
Mi avvicino a fatica, sentendo il dolore che mi assale.
- Sei accusata di aver tentato di incendiare il nostro villaggio, come è già stato fatto a Polendsvillage. - continua l'uomo, armato di tutto punto
- Non sono stata io - ribatto ringhiando.
Un colpo di frusta in pieno volto mi fa piegare in due dal male.
- Zitta strega! La tua insolenza è a dir poco raccapricciante. Verrai giustiziata tra pochi attimi. Cerca di rilassarti per quanto una creatura senz'anima come te possa provare qualcosa - sibila sputandomi in faccia.
Si allontana fiero, come se avesse appena dominato una belva feroce.
Wow, mi ha offesa in tutte le maniere possibili.
Strega, creatura senz'anima ... Lo sputo è stato quel tocco di classe che ha fatto traboccare la mia rabbia. 
Sul mio volto appare una smorfia divertita.
- Direi che li ho intrattenuti e divertiti anche troppo - mi dico guardandomi le unghie - Lo spettacolo finisce qui -.
Schiocco le dita e divento di fuoco.
La luce intorno a me rischiara tutto, illuminando tutte le celle.
Le mie catene si sciolgono ed io mi guardo i polsi.
- Finalmente - mormoro sgranchendomi il collo. 
Mi avvicino alle sbarre: appoggio la mano destra, ed il metallo si fonde subito.
Esco dalla mia cella e mi guardo intorno: i detenuti mi fissano, increduli.
Avanzo fiera mentre una schiera di guardie mi si avventa contro, circondandomi.
- Fermati o spariamo! - mi urla uno di loro
- Andatevene voi, non voglio farvi del male - dico guardandolo negli occhi 
- Ci minacci, strega?! Al mio tre, sparate! 1 -
- Ok, e va bene. Non mi lasciate altra scelta - sospiro afflitta.
Odio quando devo fare del male. I miei poteri non devono infliggere tali sofferenze, ma se è l'unica speranza di salvezza per la sottoscritta ... Non c'è altro da fare.
Spalanco le braccia velocemente e le mie fiamme si dilagano sui soldati che cominciano a gridare. 
Un ultimo schiocco di dita e le lingue di fuoco aumentano la potenza, prima di ritirarsi del tutto sulle mie mani infuocate. 
Corpi bruciati e cenere sono sparsi dappertutto.
I criminali mi guardano sbigottiti, alcuni sorridono appoggiati alle sbarre.
Avanzo e prima di uscire mi volto verso di loro, ancora chiusi nelle loro celle.
- Signori, siete stati un pubblico magnifico ma adesso, devo andare - dico facendo una riverenza, fiera di me, anche se il senso di colpa si propaga in tutto il mio corpo.
Ma mi basta pensare a quello che mi avrebbero fatto e il mio orgoglio emerge.
Mi dileguo fuori dalle segrete con un sottofondo di applausi notevoli.
Divento d'aria e sfreccio leggera sul palco delle esecuzione di quel villaggio.
Durante il mio percorso sento delle urla spaventate. 
Il caos che regna e le persone mi guardano spaventate ... Bene. 
Decido di andarmene con stile, lasciando una leggenda qui.
Le guardie tentano di salire sul palco ma con un gesto della mano le faccio indietreggiare, avvolte da un turbine d'aria. 
- Mi duole dovermene andare, signori - dico portandomi una mano al cuore - Ma a causa di tensioni irrevocabili tra noi ... Temo che non posso dilungare di altro la mia permanenza qui -.
Una guardia cerca di assalirmi con una lancia ma la schivo abilmente e le sferro un calcio dritto in pancia, scaraventandolo per terra.
- È esattamente di questo che parlavo - dico ridendo e salto giù dal palco, creandomi un varco tra le persone.
Mi allontano come una vincitrice, fiera di me.
Corro lontano, su una collina.
Mi siedo sull'erba ritornando normale.
Ripenso a quello che ho fatto ...
Mi prendo la testa tra le mani e comincio a piangere.
- Questa non sono io. Io non faccio queste cose ... Non faccio la sbruffona, non sono canzonatrice ... Io non uccido! - dico tra i singhiozzi.
Perché l'ho fatto? Ho dato la prova di essere senza cuore ... 
Il demone dentro di me è emerso ... Ma non succederà più. 
Sono solo sviste ... Non deve più succedere. 
Il mio spirito è più forte della mia mente, del mio desiderio ardente di vendetta.
Questo fuoco che brucia dentro di me mi sta corrodendo ... Ma a me basta saperlo controllare, come sempre infondo.
Mi alzo in piedi, stringo i pugni e fisso la luna: misteriosa e chiara, come me d'altronde. 
Io sono Gift the Hedgehog, e il mio desiderio di vendetta non mi cambierà mai più in peggio.
Lo giuro sul mio onore di demone buono.
Si, io sono un demone buono. E ne vado fiera.
  
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