RATING: Verde.
GENERE: Poesia,
Angst, Sentimentale (?).
NOTE: Come
già detto in altra sede, scrivere poesie non mi è
decisamente congeniale. Non
ne sono capace, spesso mi mancano le parole, non ho il senso della
ritmica
(motivo per cui utilizzo sempre il verso libero: la rima mi viene bene
solo
quando ho a che fare con filastrocche comico-parodistiche). E allora
perché farlo
comunque?, si chiederà forse qualcuno. La risposta
è che, semplicemente, ne
sentivo il bisogno.
Il titolo
è ripreso dall’omonima poesia di John Donne.
Quanto alle
identità del mittente e del destinatario, le lascio alla
vostra immaginazione: potrebbero essere una donna come un uomo, un
amante, un’amica,
un innamorato non corrisposto. Slash o Het, come più vi
piace.
Buona lettura (o
almeno spero).
“Scrivere
a qualcuno è l’unico modo di aspettarlo senza
farsi del
male”.
(Italo
Calvino)
Le mie
risposte spoglie
alle tue
domande piene di slancio
erano
avvisaglie inconsapevoli
del futuro
che ci
aspettava.
Troppo poco
mi sembrava
di ricevere,
ben misero
il tempo che
mi dedicavi;
troppi gli
amici tra cui ti destreggiavi,
ed io a
chiedermi perché.
Infido
è il
silenzio
più
di ogni
altra cosa [1];
io non
pretendevo,
tu (forse)
non sapevi.
A dividerci
non sono state
le liti, le
stelle avverse,
né le
parole
di giambica invettiva [2]
scagliate
come pietre:
bensì
le
confessioni mancate,
quello che
mai ci siamo detti,
la reciproca
omertà.
E mi ritrovo
qui,
in compagnia
di ricordi nostalgici
di qualcosa
che è finito ancor prima di cominciare.
Tu,
chissà
dove,
non sei
ormai altro più che
silenzio;
e talvolta,
quando torni a mancarmi,
ancora mi
chiedo
perché.
[1] Frase ispirata
al romanzo Ingannevole è il cuore
più di ogni cosa di J.T. Leroy.
[2] Oggi ho il culo
pesante, sicché invece di spiegarvi
con parole mie la poesia giambica mi limiterò a lasciarvi il
link relativo su
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Poesia_giambica.
Reminescenze del liceo classico, spero mi perdonerete.
Ogni
eventuale riferimento autobiografico potrebbe essere voluto. Tutto il
resto è
noia.
Mi scuso in
anticipo con quei quattro (meglio due) gatti che
s’imbatteranno nel mio word
vomit.
Questa, se
v’interessa, è la mia
pagina autore su Facebook, per seguire in diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Bye.