Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Il_Genio_del_Male    03/07/2014    2 recensioni
A dividerci non sono state
le liti, le stelle avverse,
né le parole di giambica invettiva
scagliate come pietre.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ad un amore mai nato'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

RATING: Verde.

GENERE: Poesia, Angst, Sentimentale (?).

NOTE: Come già detto in altra sede, scrivere poesie non mi è decisamente congeniale. Non ne sono capace, spesso mi mancano le parole, non ho il senso della ritmica (motivo per cui utilizzo sempre il verso libero: la rima mi viene bene solo quando ho a che fare con filastrocche comico-parodistiche). E allora perché farlo comunque?, si chiederà forse qualcuno. La risposta è che, semplicemente, ne sentivo il bisogno.

Il titolo è ripreso dall’omonima poesia di John Donne.

Quanto alle identità del mittente e del destinatario, le lascio alla vostra immaginazione: potrebbero essere una donna come un uomo, un amante, un’amica, un innamorato non corrisposto. Slash o Het, come più vi piace.

Buona lettura (o almeno spero).

 

 

 

 

 

“Scrivere a qualcuno è l’unico modo di aspettarlo senza farsi del male”.

(Italo Calvino)

 

 

 

 

Le mie risposte spoglie

alle tue domande piene di slancio

erano avvisaglie inconsapevoli

del futuro

che ci aspettava.

Troppo poco

mi sembrava di ricevere,

ben misero

il tempo che mi dedicavi;

troppi gli amici tra cui ti destreggiavi,

ed io a chiedermi perché.

Infido è il silenzio

più di ogni altra cosa [1];

io non pretendevo,

tu (forse) non sapevi.

A dividerci non sono state

le liti, le stelle avverse,

né le parole di giambica invettiva [2]

scagliate come pietre:

bensì le confessioni mancate,

quello che mai ci siamo detti,

la reciproca omertà.

E mi ritrovo qui,

in compagnia di ricordi nostalgici

di qualcosa che è finito ancor prima di cominciare.

Tu, chissà dove,

non sei ormai altro più che

silenzio;

e talvolta, quando torni a mancarmi,

ancora mi chiedo

perché.

 

 

 

 

[1] Frase ispirata al romanzo Ingannevole è il cuore più di ogni cosa di J.T. Leroy.

[2] Oggi ho il culo pesante, sicché invece di spiegarvi con parole mie la poesia giambica mi limiterò a lasciarvi il link relativo su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Poesia_giambica.
Reminescenze del liceo classico, spero mi perdonerete.

 

Ogni eventuale riferimento autobiografico potrebbe essere voluto. Tutto il resto è noia.

Mi scuso in anticipo con quei quattro (meglio due) gatti che s’imbatteranno nel mio word vomit.

Questa, se v’interessa, è la mia pagina autore su Facebook, per seguire in diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).

Bye.

 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Il_Genio_del_Male