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Autore: SiSi    25/08/2008    5 recensioni
"Ma che cacchio di nome è Bill?!” continuò il chitarrista tentando di auto- convincersi che il suo gemello non fosse stupido. “Bè.. Non sapevo come chiamarlo.. Tutti i nomi sono brutti e l’unico che mi piace è il mio..” spiegò il cantante con filosofia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda ed assolata mattina di agosto. In casa Kaulitz regnava il silenzio e tutto sembrava essere apposto. Persino i vicini continuavano a chiedersi se fossero sopravvissuti alla notte, o se avesse preso luogo un fratricidio o semplicemente fossero realmente in casa.

Comunque, i loro più enigmatici dubbi furono risolti non appena Tom emise un urlo in cui invocava il nome del fratello, nella speranza che lui ascoltasse.

“Biiiiiiill!” si sentì in lontananza ravvicinata. Alla signora Koch, circa due isolati più in là, venne un colpo, e il tubo che teneva in mano, perché stava annaffiando le rose nel giardinetto della sua abitazione, cadde per terra direzionandosi verso la strada dove in quel momento stava passando un uomo che finì per ritornare a casa bagnato fradicio.

“Biiiiiill!” seconda volta. Il ragazzo chiamato in appello non rispose. La signora Koch, barcollo e quasi finì per terra, cerco di scusarsi con l’uomo che aveva iniziato a lamentarsi e stava dicendo all’anziana donna di fare più attenzione.

“Biiill porca puzzola vuoi rispondere si o no?” sbraitò per la terza volta.

“Oh! Tomi.. Stavi parlando con me?” chiese con tranquillità il gemello con il naso all’insù per vedere il fratello affacciato alla rampa delle scale.

“Qui dentro ci sono altri Bill?” chiese ironicamente.

“Veramente si..” rispose, ma Tom fece finta di niente.

“Cosa è quella palla di pelo che sta sul mio letto!?!?!?” urlò furioso contro Bill che stringeva un cellulare alla mano destra.

“Em.. Andreas ti richiamo più tardi.. Mi sa che l’ho combinata grossa..” e premette il pulsantino rosso della tastiera. “Palla di pelo? Quale palla di pelo?”

“Quella cosa che assomiglia alla tua cacca ma che hai i peli e le unghia..”

“Aaaah! Saresti tu?” chiese Bill facendo finta di non aver capito. Il suo gemello si adirò sempre di più.

“No! Idiota!” disse entrando nella camera, prendendo l’oggetto non- identificato, scendendo le scale velocemente per poi mostrarlo al fratello. “Questo!” sbraitò per l’ennesima volta, avvicinando la “palla di pelo” al volto dell’altro.

“Ah! Lui? E’ Bill!” disse soddisfatto il cantante. “Tom lui è Bill, Bill questo imbecille è Tom..” continuò, facendo le dovute presentazioni. “Ecco, ora lo conosci.. Vallo a riposare da dove lo hai preso e non ti permetto di trattarlo male! E’ il mio gattino..”

“Bill? Tu chiameresti questo pelo vivente, gattino?” chiese sbalordito Tom lanciando la povera bestiola per terra.

“Si! E’ un gatto persiano bellissimo! Ti ordino di trattarlo bene! E non lanciarlo mai più in questo modo! Sei senza cuore.. Ma Billino mio ti perdona..”

“Ma che cacchio di nome è Bill?!” continuò il chitarrista tentando di auto- convincersi che il suo gemello non fosse uno stupido.

“Bè.. Non sapevo come chiamarlo.. Tutti i nomi sono brutti e l’unico che mi piace è il mio..” spiegò il cantante con filosofia.

“E chi il cretino che ti ha affidato questo.. Questo.. Mostro?” completò non trovando altri aggettivi.

“Ricordi Anya?” chiese Bill accarezzando l’animale color miele che faceva le fusa rilassato.

“No.” Rispose l’altro sempre più impaziente.

“E quando mai ti ricordi qualcuno tu.. Comunque è la figlia della signora delle pulizie.. E ci hai pure provato con lei. In ogni caso, la sua gatta ha fatto quattro gattini bellissimi e io avevo bisogno di compagnia così me ne ha regalato uno..” Spiegò.

“Bill.. Sai benissimo che odio i gatti pelosi..”

“Sì, ma imparerai a conviverci. E poi è un gattino adorabile, guarda i suoi occhioni nocciola come sono dolci!” esclamò indicando l’animale.

“Ma se con quella peluria manco si vedono..” sentenziò con fare sodisfatto odiando sempre di pù la bestiola.

“Bè.. In effetti hai ragione.. Comunque è mio.”

“E te lo puoi tenere stretto. O come si dice in gergo, te lo puoi anche salare.” Completò Tom la frase dell’altro.

“Uffa..”

****

“Tomi..” disse Bill facendo capolino dalla porta della stanza di Tom che era seduto sul letto a provare qualche pezzo non loro. Fece finta di non sentire la voce del fratello e continuò a fare ciò che stava facendo.

“Tomi!” ripeté per la seconda volta, bloccando le corde della chitarra per non permettere al gemello di continuare a suonare. “Mi vuoi ascoltare?!”

“No.” Rispose tranquillamente il chitarrista infastidito dal gesto del cantante.

“E invece si! Riguarda Bill è una cosa importantissima!”

“Ah! Allora proprio non me ne frega un cazzo! Può morire quella cacca vivente color cacca! E poi sai che odio quando metti la tua manina nelle corde! Sai che mi fai imbestialire e che potrei sgozzarti vivo anche in questo istante..” avvisò Tom dando un pugno sul materasso.

“Si , si, certo come no.. Ma è questione di vita o di morte!” urlò Bill senza far caso alle parole precedenti del fratello.

“Bene.. Io opto per la morte di quello schifo di gatto..”

“Uffa! Sei senza cuore!” disse scippando la chitarra dalle mani di Tom che si alzò immediatamente tirando i capelli all’altro ragazzo.

“Lasciami!”

“E tu ridammi la mia chitarra!”

“Solo se tu sei disposto ad aiutarmi..”

“E va bene! Ma tu ridammela!” E gli consegnò lo strumento.

“Dimmi qual è sto diamine di problema che quella cacca di pelo ha..”

“Bè.. Ecco.. Non ti agitare però.. Vedi.. Lui, lui.. Credo stia diventando anoressico..Pesa circa 9 kg.. Non ti sembra un po’ magro?”

Fine.

N.A.=Eccomi qui con una nuova FanFic. Prima di tutto vi devo delle spiegazioni: Il peso medio di un gatto maschio è di 3,5 kg.. Quindi non so se mi spiego. Seconda cosa so benissimo che i Kaulitz hanno realmente un gatto(io so così :D ) e che dubito che Tom odi questi felini.

Spero che questa storia sia stata di vostro gradimento e che vi abbia strappato almeno un sorriso.

Nessun scopo di lucro. Non ho intenzione di rappresentare il carattere veritiero dei personaggi sopracitati. Tom e Bill Kaulitz non mi appartengono.

Sisi.

  
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