Senti, ho provato a scrivere tutto quello che c'č tra
me e te, tutto quello che penso, che provo, che
sento, che spero, che giuro, che voglio, che
inbroglio, che credo di aver capito, che so di non
aver capito e che comunque che. Poi ho tolto tutto
quello che non č essenziale, tutto quello che fa
paura, tutto quello che non č sincero, tutto quello
che non č vero, tutto quello che non importa, tutto
quello che non conta, tutto quello che puņ essere
frainteso, conteso, dimenticato, mistificato, perso:
insomma tutto quello che. Alla fine č rimasto
questo: sono felice quando sei felice, sono triste
quando sei triste. E quando non ci sei mi manchi.