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Autore: Fumoecenere_15    03/07/2014    1 recensioni
Vorrei svegliarmi, guardarti, sentire il tuo profumo addosso, e ripetere tutto all'infinito ogni mattina, il tuo profumo innescato sulla mia pelle, amore mio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Sei come la mia canzone preferita alla radio, quando capiti innavvertitamente, quando d'un tratto ti sento non posso far altro che essere improvvisamente di buon umore...e alzo il volume, e urlo, comincio a dondollarmi, ballo ed il mio cuore accellera e i battiti continuano fin quando non arriva la frase che amo di più in quella canzone e allora si che è come essere  tre metri sopra il cielo"

Vorrei svegliarmi una mattina di fianco a te, alzarmi dal letto e fare piano affinchè tu non ti svegli, raggiungere la cucina e in punta di piedi arrivare fino alla mensola dove nascondi il caffè, poco zucchero, non ti piace dolce, dici che il caffè più amaro poi lascia un buon sapore in bocca e forse è proprio come te.
Vorrei vederti che assonnato percorri il corridoio e mi vieni incontro, con i tuoi capelli arruffati e biondi sparsi sulla fronte, a piedi nudi sul pavimento che respiri l'odore della mattina e animatamente mi dai un bacio sulle labbra.
Mi piacerebbe stenderci sul letto e fumare le nostre marlboro, finire l'ultima partita di gta lasciata in sospeso la sera prima per la troppa voglia di fare l'amore.
Vorrei raccontarti di oggi, di me, vorrei che tu mi spiegassi cosa fai al quarto anno di latino, che mi aiutassi a fare quelle frasi latine come alcuni nomi, alcuni nomi del cazzo, non come quello tuo, così scuro e limpido, non come le mie cinque lettere che quasi a dirle rimane un singhiozzo in gola, a farle alcune di quelle frasi del cazzo, solo alcune per il solo gusto di litigare su dove gli accenti cadano nella frase.
Sarebbe bello fare la doccia la mattina e non vergognarsi di essere nudi quando spunta il sole, non vergognarsi delle tue scapole sporgenti o dei mie seni immaturi, stare li a guardarci senza pudore e pensare solo a quanto è bello toccare tutto di noi, anima e corpo.
Finire di vestirci e rincorrerci per la casa, stendere i panni e gridarsi "amore" fuori nel balcone così che tutti sappiano che siamo svegli e che oggi sì, ci amiamo ancora.
Uscire, camminare, rincorrere il bus, rimanere ore a farci foto dolci e strane, passare pomeriggi a giocare a biliardo o a provare vestiti in centro, camminare con le buste e vederti con il broncio, prendere i sacchetti e scappare via in attesa che tu mi rincorra.
Mi piacerebbe incazzarmi con te e urlati contro, vedere te che te ne vai e rincontrarci sotto il portone, stare un'ora di fronte arrabbiati e con il sorriso spento fin quando gli idranti della vicina non bagnano le nostre maglie scolorite, scoppiare a ridere e baciarci, baciarci, baciarci.
Vorrei nelle sere d'estate indossare i nostri costumi e andare in spiaggia, a Valdesi, a farci una canna così poi da buttarci in acqua e uscirne infreddoliti, abbracciarci e fare l'amore anche lì, sbronzi, fatti, innamorati, in qualunque modo tu voglia.
Voglio sentirmi dire che sono una fattona e che ami ogni minima cosa di me, come quando continuo a parlare senza smettere, o quando mi viene fame all'improvviso alle tre di notte a Valedesi, voglio vederti chiudere gli occhi mentre mi sorridi e addormentarmi.
E sai cosa voglio fare il giorno dopo?  Esattamente tutto questo da capo, per il resto della nostra vita.
   
 
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