Anime & Manga > La squadra del cuore/Hungry Heart
Ricorda la storia  |      
Autore: Dastrea    25/08/2008    14 recensioni
Quando si è innamorati alle volte, si fanno delle pazzie, ma quando la vita ti sorride e di fa incontrare persone meravigliose allora la si vorrebbe abbracciare, come era successo ai suoi genitori, erano felici e non c'erano più, ora la felicità di Roy, la vera famiglia di Roy era Miki. Solo lei esisteva adesso sotto quell'albero tra i libri sparsi esisteva solo il volto dolce e pallido di Miki e dolci parole d'amore per lei... solo per lei... [RoyxMiki]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Caro Roy,

non so come ti trovi in Olanda, non so se hai amici qualcuno con cui confidarti sul serio però sono sicura che trascini nel gioco di squadra persino il compagno più antipatico, ho imparato a conoscerti ed ho visto tutte le tue partite del liceo, mi ricordo tutto.

Saranno anni che non ti sento, solo in televisione certe volte si sente parlare di una testa arancione che ha sfondato nel calcio europeo grazie all’Ajax. Mister Murakami continua ad insegnare nel vecchio liceo e il Jyoyo si sta preparando per il campionato di super coppa scolastica, non so se nel tuo agonismo sei riuscito a scontrarti con tuo fratello Peter, sta di fatto che da quando sei andato via in Giappone non si fa altro che parlare dei fratelli Kanou nel calcio europeo.

Di certo mi prenderai per una stupida, sono entrata all’università e gioco nella squadra femminile, però alcune volte non mi sento all’altezza, se ci fossi stato tu non appena mi avresti vista in difficoltà saresti venuto subito a farmi fare un allenamento alla Kanou.

Ti aggiorno un po’ la situazione, Sakai è stato ingaggiato da una squadra professionistica e Rodrigo dopo aver giocato qualche anno per il team che lo aveva ingaggiato nell’ultimo anno di liceo è stato chiamato nell’under 21 giapponese. Chissà forse assieme a Kagami, a Kamiyama e ai gemelli Fujimori arriverà presto in nazionale maggiore, dopo questa lettera… tornerò a studiare Roy, sono rimasta la solita di sempre come vedi, calcio, scuola e critiche sui tuoi comportamenti sconsiderati, cerchiamo di seguire le partite dell’ Ajax quando possiamo e ci riuniamo tutti insieme, con Sako, Kamata, Esaka e tutti gli altri… quando m’incontrano per strada però… dicono che mi manca qualcosa, c’è una parte di Miki che è sparita e non c’è più forse perché quella parte è in Olanda con la testa arancione di Roy Kanou.

Sei cattivo Roy perché… perché non torni? Mi pento di averti lasciato andare però… la mia amicizia ha prevalso sui miei veri sentimenti, mi contraddico da sola, ti ho lasciato andare perché ti voglio davvero bene però allo stesso tempo mi rimprovero perché se non ti avessi spronato su saresti qui con me e… avresti fatto vincere l’under 21 giapponese.

Numero nove! Se non t’impegni e non fai gol ti giuro che vengo fino in Olanda e ti prendo per le orecchie.

Ti voglio bene °

Miki

° ti amo

 

Roy lesse di nuovo quella lettera, stava per giocare una partita contro una certa squadra, il Manchester, inglese, si era commosso a vedere scritto in giapponese e poi la calligrafia di Miki in inglese dietro la lettere perle indicazioni, sorrise alle parole della ragazza, in fondo in fondo gli mancava sul serio quei rimproveri isterici. Si compiacque per i risultati che avevano ottenuto i suoi compagni di squadra, chissà se Sakai in una partita aveva parato i gol di Rodrigo ufficialmente e non solo in allenamento.

Solo una volta aveva giocato con il Milan, ma Peter non c’era era stato chiamato per giocare nella Squadra maggiore.

Rilesse due volte la lettera, e le ultime parole di Miki forse era sul serio arrabbiato con lui, però quella magica parola, era uscita dalle sue dita, dalla sua bocca e gli sembrò di vedere davanti il suo volto illuminato dal sole pomeridiano.

Il mister chiamò a raccolta la squadra per prepararla alla potenza inglese, il cannoniere ripose la lettera nell'armadietto e si avvicinò assieme agli altri, solite cose, ormai si era abituato all'olandese ed aveva imparato a parlarlo solo il minimo indispensabile, il rapporto che aveva con la squadra era lo stesso di sempre, doveva collaborare, ma non si sentiva vicino a nessuno di loro, solo assist e buoni passaggi da gol, ogni tanto ci si scambiava qualche informazione si chiacchierava come al solito, ma non c'era quel rapporto come tra i compagni del Orange Hill.

Entrarono in campo, il volto e le parole di Miki impresse nella mente e si lanciò all'attacco, la squadra del Manchester non era debole anzi, sembrava un osso duro e all'inizio dallo strano nome l'aveva sottovalutata. Ciò non bastò a fermarlo, già tremava all'idea di ritrovarsi Miki in hotel pronta a tirargli le orecchie, a quel ricordo delle superiori corse ancor più veloce spingendo il pallone e segnò, con tutta la potenza tirò e sorpasso la line della porta. Primo gol al quindicesimo minuto del primo tempo.

Se ci si chiede come finì la partita tra Manchester ed Ajax c'è da dire che per la prima volta riuscirono a concludere qualcosa vincendo per tre a due, la squadra era esausta, ma Roy sembrava avere ancora energie, dopo il solito saluto con la squadra avversaria corse nello spogliatoio e riprese la lettera di Miki tra le mani. Lesse la voce riportata dal pallino "Ti amo". Sorrise e ghignò soddisfatto di aver vinto e di aver battuto ancora una volta le minacce della ragazza.

Nello spogliatoio entrarono l'allenatore che il presidente della squadra, e chiamarono Roy.

"Per il momento di partite amichevoli sono finite e credo che nel tuo paese sia già estate come da noi d'altronde, pensavamo di lasciarti i mesi estivi per tornare a casa."

Rimase senza fiato da un primo momento poi si inchinò.

"Grazie, grazie signore!"

"E' il minimo per la splendida giocata di questa sera."

Tutto pimpante saltò in aria con la lettera in mano poi corse a farsi una doccia, doveva fare le valigie e partire il prima possibile, non gli interessava se accompagnato da chissà quali autorità, voleva solo correre in Giappone. Come si conviene augurò buone vacanze anche agli altri calciatori e  sparì nella notte. Gli alloggi in cui Roy dormiva erano riservati ai giocatori stranieri, e si trovavano in un'alta palazzina accanto allo stadio in cui erano soliti allenarsi, entrò in fretta e furia e fece tutte le valigie, non lasciò nulla all'interno della camera, tutto raccolto in borsoni e valigie, poi prese il primo taxi e corse in aeroporto, non gli interessava mangiare, in realtà non sopportava il cibo olandese, voleva andare subito all'Orange Hill per assaggiare una dei meravigliosi pranzetti di Fukuko.

 

Dormì per tutto il tempo, quando atterrò dovevano essere circa le cinque di mattina, ma finchè arrivava a casa sua e poi al liceo, la cara cuoca era già al lavoro. Quando sua madre lo vide davanti alla porta corse giù dalle scale, era in vestaglia e abbracciò il figlio.

"Roy! Sono così contenta di vederti, ma cosa fai qui!?"

"Mi hanno dato le vacanze e ne ho approfittato per venire da voi."

Si abbracciarono, ma congedò subito la madre.

"Voglio andare al liceo, saluto mister Murakami e gli altri, poi faccio colazione lì. Tornerò. Sta tranquilla."

La madre in lacrime annuì e lo salutò per poi portare le sue valigie nella stanza, era bello riaverlo a casa e presto o tardi anche Peter sarebbe ritornato anche perchè, aveva deciso di sposarsi, ormai era chiaro e tondo che lui e Kaori sarebbero convolati a nozze e tutto sembrava pronto. Lo stavano programmando da mesi, una settimana in più ed una in meno, poi Roy capitava proprio a fagiolo.

Il calciatore non perse tempo e camminò respirando l'aria estiva giapponese con quel tocco d'umidità che non mancava mai.

Prese un autobus per arrivare in tempo e poi... fu davanti al dormitorio, correndo spalancò le porte e si fondò in cucina.

"Allora che si cucina di buono Fukuko!"

Tutti i ragazzi un pò assonnati lo guardavano, c'erano Kiba, Shikawa e Muroi al solito tavolo con alcuni della squadra, guardarono il cannoniere dell'Ajax.

"Guarda c'è Roy, mah il suo fantasma ci tormenta ancora.."

E sbadigliarono.

"Maddai cespuglio rosso! Neanche me riconosci!?"

Fukuko uscì dalla cucina e lo guardò con le lacrime agli occhi, Kiba si alzò in piedi e lo guardò stralunato.

"Ma tu che diavolo fai qui?"

Tutta la squadra dell'Orange Hill si gettò contro Roy stritolandolo tra abbracci, pacche e spinte.

"Siediti Roy e mangia!"

"Evviva! La tua cucina Fukuko mi mancava. Non mi piace il cibo olandese, meglio le tue zuppe!"

Scoppiarono tutti a ridere.

"Dicci com'è? Abbiamo saputo che avete vinto contro il Manchester!"

"Esatto, ma sapete io non sono cambiato, solo che... lo spirito del Jyoyo mi manca sempre, tra i compagni c'è affiatamento, ma loro non sono voi."

Disse lui tra un boccone e l'altro.

"Mi sono scontrato con tante squadre, non c'è che dire fortissime senza dubbio, una è appunto il Manchester però... all'inizioerano batoste, non c'era affiatamento, poi siamo riusciti a vincere sempre!"

Iniziò a ridere mentre gli allievi più giovani lo guardavano con ammirazione e con un certo timore di timidezza.

"Sappiate una cosa, impegnatevi sempre!"

"Ma guarda un pò Roy che mi ruba il posto!"

La testa arancione si voltò e vide il mister Murakami.

"Mister! Come se la passa vecchio pescatore."

"Non male Roy ho sentito delle tue vittorie e sono contento per te, ottimo lavoro. Spero ti sia arrivata la notizia della super coppa."

"Già! Abbiamo vinto testa arancione! Abbiamo battuto il Tenryou!"

Urlo generale della squadra.

"Evvai!Ero sicuro che ci sareste riusciti anche senza di me! Sono contento per voi!"

Era bello riavere Roy a casa però tutti pensarono ad una sola cosa, ricordarono che un tempo le ragazze della squadra femminile avevano parlato di una lettera scritta da Miki, forse era per quello che era tornato.

Dopo entrarono nella mensa anche Mori e Karin che si lanciarono su Roy abbracciandolo e piangendo dalla felicità. Karin poi iniziò a saltellare qua e là come una cavalletta.

"Chissà come sarà felice Miki, l'hai vista?"

"No."

Abbassò il capo, così la ragazza ci pensò su, riguardo agli impegni universitari dell'amica.

"Oggi non ha lezione, di solito si mette a studiare nel parco."

"Ah! Davvero?"

La ragazza dai capelli blu annuì sorridente e Mori iniziò a spingerlo.

"Bene Roy, ti abbiamo visto, torna a trovarci ah e mi raccomando con Miki, ha imparato a picchiare forte."

"Non me lo faccia pensare, solo con una lettera mi ha... ehm, ma... ora vado. Ciao Ciao!"

Scappò in preda all'imbarazzo, aveva parlato della lettera non che non lo sapessero però... ah non doveva pensarci doveva andare da lei.

Iniziò a correre in preda alla felicità, mancava così poco, finalmente potevano parlare della lettera, poteva dirle che ci aveva riflettuto, che anche lui. L'amava.

Il parco era tutto illuminato dal sole, come a farlo apposta, a ricordargli quel giorno quando era stato infortunato, quando era stato tentato dalle labbra della ragazza, chissà com'era cambiata Miki.

Trovò una parte ombreggiata, vide una figura stesa a leggere e anche se non poteva crederci la riconobbe come Miki, iniziò a correre verso di lei e le si fermò dietro, la guardò, lo stesso sguardo innocente, però i capelli lunghi legati sulla nuca in una coda, Miki. Lei sempre ed inimitabile, si sedette accanto a lei che immersa nella lettura non si era accorta di lui. Poi però non appena sentì il fruscio dell'erba si girò e notò la testa arancione, i capelli corti ed il suo sguardo dolce, lo stesso della partenza.

"Roy..."

le lacrime si facevano spazio tra i suoi occhi, pianse e si gettò tra le sue braccia, Roy la strinse forte chinando la testa sulla sua spalla e lasciando scorrere una lacrima.

"Mi hai fatto paura e sono tornato per te."

"Roy! Ti odio, ti odio!"

Inizio a picchiarlo per poi i suoi polsi furono fermati ed incrociò il suo sguardo, come quella volta, ora però non c'era nessuno, laspinse contro l'erba e la baciò, stesso accanto a lei, la baciò.

Miki iniziò a piangere, non se l'aspettava, sembrò non finire mai... sembrava che il tempo si fosse fermato poi si staccò. Era rossa in viso.

"Ti amo anch'io Miki."

Non rispose, girò il capo e si rialzò, lo baciò di nuovo!

L'abbracciò non appena si staccarono per la seconda volta, gli era mancata, tutto di lei, il suo carattere duro da vero leader, il viso dolce e aggraziato ed i suoi occhi, i suoi meravigliosi occhi e come aveva bramato quelle labbra che ora poteva avere, era pazzo di lei, compeletamente pazzo!

"Sono tornato per te Miki, cercherò di restare il più a lungo possibile."

"Sai che io ti aspetterò sempre Roy. Hai piena fiducia in me."

"Lo so."

Sorrise, Miki lo guardò intensametne, com'era bello rivedere quel sorriso, dolce e quasi fraterno nei suoi confronti, ma ora.. ora non era più così, ora sarebbero rimasti insieme per sempre, ora nessuno li avrebbe separati perchè ormai i loro cuori si appartenevano, ormai il cuore che batteva in Roy era per Miki e quello di Miki per Roy. Uno scambio equivalente tra due innamorati.

Quando si è innamorati alle volte, si fanno delle pazzie, ma quando la vita ti sorride e di fa incontrare persone meravigliose allora la si vorrebbe abbracciare, come era successo ai suoi genitori, erano felici e non c'erano più, ora la felicità di Roy, la vera famiglia di Roy era Miki. Solo lei esisteva adesso sotto quell'albero tra i libri sparsi esisteva solo il volto dolce e pallido di Miki e dolci parole d'amore per lei... solo per lei...

"Donna toki mo boku no senaka wo sotto oshiete kureta sukitootte sono yasahisa ga mne wo shimetsukeru yo."

"Roy..."
"Aishiteru Miki... aishiteru."
"Sì... Roy non te ne andare più da me."

*******************************************************************************************

Onaji kisetsu Onaji basho de kimi to kizandekita koi
Hajimete da ne Boku no mae de namida wo nagashita no ha

Otagai no michi ga chigau kawa itsuka kounaru koto
Wakatteitahazu dakedo Doushite mo kuyashikatta...

Atowazu ka de hanareteyuku Bukiyouna bokura no koi
Jikan ga sou Tomareba ii Matataki sae shitakunakatta yo

Donna toki mo boku no senaka wo sotto oshite kureta
Sukitootta sono yasashisa ga mne wo shimetsukeru yo

Kaeru basho wo nakushita futari Kimi ni deaenakattara
Shiawase no imi Setsunasa no imi Nani mo wakaranakatta
Ai ni narenai mama no koi ha Shizuka ni nemutteyuku yo
Saigo ni kureta Egao wasurenai... Soshite boku ha arukidasu

Takusan no omoide wo noseta Ano akai fuusen ha
Mou modotte konai yo Takaku Takaku tondeiku

Kanashimi mo yorokobi mo zutto Wakeai nagara
Miteita mirai no katachi Akogareteita mono ni ha naranakatta
Ai no imi wo nokoshita mama de wakareteshimatta keredo
Kitto bokura ha kagayaiteita ne... Soshite kimi ga kieteiku

Kaeru basho wo nakushita futari Kimi ni deaenakattara

Shiawase no imi Setsunasa no imi Nani mo wakaranakatta

Itsumademo utaitsudzuketa yo Boku no koe ga todoku made
Saigo ni kureta Egao wasurenai...

Dare yori mo hoka no nani yori mo Suki datta kimi he..

Fino a poco fa non ci credevo di averla scritta sul serio invece ora rileggendola eccola qui, questa canzone non so bene se sia un'ending, però io l'adoro, non appena l'ho sentita mi sono commossa, inoltre ho cercato di ricordare l'ultimo episodi della squadra del cuore forse questa era proprio la canzone finale dell'abbraccio tra Roy e Miki.
Spero sia piaciuta^^ ci ho messo tutto il sentimento, la parte iniziale è frettolosa, ma volevo andare direttamente al sodo.
E' un ipotetico finale.
  
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > La squadra del cuore/Hungry Heart / Vai alla pagina dell'autore: Dastrea