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Autore: Alwaysadreamer    04/07/2014    1 recensioni
"Lo baciò con tutto l'amore che aveva dentro sé ed esprimendo con quel semplice gesto tutta la gratitudine che non gli aveva mai detto. Quel bacio significava molto per Louis, voleva che non fosse uno dei tanti baci che si danno automaticamente senza neanche pensarci, come una preghiera ripetuta a memoria, senza il minimo sentimento, senza la vera voglia di invocare quelcosa di grande, immenso, qualcosa che andava oltre a tutto. No, quel bacio non voleva essere solo un bacio. Voleva essere qualcosa di molto più grosso, qualcosa che ti trasporta alla felicità, qualcosa che ti fa star bene solo pensandoci. E così fu. Louis sapeva di aver trasportato Harry in questo stato di sentimenti bellissimi, sapeva che anche lui in quel momento sentiva di poter toccare il cielo con un dito. "
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera la loro casa era particolarmente chiassosa. Louis stava impazzendo in preda all’ansia prima dell’inizio della prima partita dell’Inghilterra ai mondiali. Sperava veramente in una vittoria contro gli italiani. Per quanto potesse amare l’Italia, come paese da visitare, quando si parlava di calcio il suo lato agonistico veniva fuori. L’odore di popcorn invadeva l’aria intorno a lui.
Harry, dall’altro lato della casa, era tutto concentrato a preparare degli ottimi popcorn, buttando chicchi di mais dentro la macchinetta ogni qual volta essa ne gettava fuori altri già scoppiati.
«Harry! Ti ricordi dove ho messo la maglia dell’Inghilterra l’ultima volta?» urlò Louis, sommerso dalla valanga di maglie che aveva gettato fuori dai cassetti. Aveva cercato ovunque, ma era passato talmente tanto tempo da quando l’aveva usata che non riusciva a ricordare dove l’avesse posata.
«Quale?» chiese il riccio, raccogliendo dal piano di cottura due popcorn caduti dalla ciotola, per poi metterseli in bocca. ''Manca il sale'' mormorò senza accorgersi della risposta di Louis.
«Harry! Mi senti?» lo richiamò irritato il ragazzo.
«Si, scusa. Cosa dicevi?»
«La maglia dell'Inghilterra, quella da calcio rossa. Sai dov'è?» chiese Louis calmando il tono di voce. Non aveva senso arrabbiarsi tanto per una maglietta.
«Prova a vedere nella cabina armadio, nel cassetto in basso a destra.»
Senza farselo ripetere, Louis scese le scale a chiocciola e corse verso la piccola stanza dove posavano qualsiasi tipo di oggetto e nella quale non mettevano mai a posto. Aveva le pareti bianche, ma si vedevano appena, perchè coperte da armadi di legno chiaro o da scaffali contenenti libri, scatoloni pieni fino all'orlo di cianfrusaglie e persino scatole di scarpe. Il tutto, però, sembrava più ordinato rispetto all'ultima volta. Si chinò ed aprì il cassetto che gli aveva indicato Harry. Si stupì quando lo trovò in perfetto ordine. C'era tutto il necessario che utilizzava quando andava a giocare a calcio e tutte le magliette erano tutte perfettamente piegate. Senza troppo sforzo, trovò anche quella che stava disperatamente cercando. Se la infilò e raggiunse il suo ragazzo al piano superiore.
«Haz, hai messo a posto te nello stanzino?» chiese avvicinandosi a lui e prendendo una manciata di popcorn caldi.
«Si» rispose il riccio.
«Sei il migliore» disse alzandosi in punta di piedi, sussurrò un «Ti amo» all'orecchio del ragazzo ed infine poggiò le proprie labbra sulle sue. Harry ricambiò il gesto, come sempre, e lo strinse forte a se.
«Andiamo in sala, sta per iniziare la partita.»


«Lou ti pace questa foto?» chiese Harry spostando lo schermo del cellulare in modo che il ragazzo potesse vederlo, ma egli non mosse minimamente il capo. «Si, bella» rispose automaticamente, senza mostrare interesse riguardo ciò che gli stava chiedendo il ragazzo. «Ma Louis...» sussurrò tristemente il Harry. Il ragazzo lo bloccò brutalmente. «Non ora, Harry, voglio seguire la partita.»
Il riccio ritornò con lo sguardo fisso sul cellulare, scorrendo la home di Twitter ma senza prestarvi attenzione. Della partita non gliene importava niente, stava li solo per stare con Louis ma l'altro sembrava quasi infastidito dalla sua presenza.
«Ah, su Twitter ci sono delle fans italiane che hanno creato un trend per te. Vogliono una tua selfie se l'Italia vince» disse quasi ridendo. Ma non ebbe la stessa reazione divertita da Louis, il quale roteò gli occhi e commentò, «Manco per una partita di calcio mi lasciano in pace.» Harry rimase stupito da questa sua affermazione. Davvero era irritato per uno stupido trend creato dalle fans su Twitter?
«Poverine, loro vogliono solo essere notate da te. E poi vorrebbero una foto del tuo bel faccino»
 disse il riccio punzicchiandogli la guancia. Improvvisamente Louis prese il telefono e, con aria di chi ha avuto un'illuminazione divina, esclamò, «Idea! Haz, fammi una foto allo stemma sulla maglia che lo posto su Twitter!» disse porgendo il cellulare a Harry.
«Okay, sorridi»
«No, solo lo stemma, niente faccia» lo rimproverò. Il riccio obbedì e scattò la foto. Louis notò nei suoi occhi un qualcosa di strano, tristezza? Si era forse offeso per il tono che sempre più spesso usava con lui? Gli si strinse il cuore. Harry c'era sempre stato per lui, gli era sempre stato accanto senza neanche lamentarsi un attimo e lui? Lui non lo aveva mai ringraziato, non gli aveva mai restituito il favore. Un senso di colpa lo invase: si era forse approfittato di lui per tutto questo tempo? No, lui l'amava davvero tanto. L'amava come non aveva mai amato nessuno e il ragazzo accanto a lui lo sapeva ecco perchè non si era mai lamentato, perchè l'amava per ciò che era, per il suo carattere un po' brusco che ultimamente era venuto fuori in lui. Harry l'aveva sempre amato e l'avrebbe amato fino alla fine dei suoi giorni e niente avrebbe potuto separarli.
«Lou? Tutto bene?» chiese Harry notando che lo sguardo del ragazzo era fisso nei suoi occhi ma mentalmente era lontano. Louis si svegliò dal quel breve stato di trance, ritrovandosi con i pensieri confusi e il cellulare di nuovo in mano. Fissò gli occhi verdi del suo ragazzo, prima di soffiare un «Ti amo» sulle labbra del riccio, ancora confuso da questa uscita inaspettata del ragazzo. Lo baciò con tutto l'amore che aveva dentro sé ed esprimendo con quel semplice gesto tutta la gratitudine che non gli aveva mai detto. Quel bacio significava molto per Louis, voleva che non fosse uno dei tanti baci che si danno automaticamente senza neanche pensarci, come una preghiera ripetuta a memoria, senza il minimo sentimento, senza la vera voglia di invocare qualcosa di grande, immenso, qualcosa che andava oltre a tutto. No, quel bacio non voleva essere solo un bacio. Voleva essere qualcosa di molto più grosso, qualcosa che ti trasporta alla felicità, qualcosa che ti fa star bene solo pensandoci. E così fu. Louis sapeva di aver trasportato Harry in questo stato di sentimenti bellissimi, sapeva che anche lui in quel momento sentiva di poter toccare il cielo con un dito.
«A cosa devo tutto questo affetto improvviso?» chiese sorridendo Harry, staccandosi dalle labbra di Lou per prendere fiato. «Sono i grazie che non ti ho mai detto e l'affetto che non ti ho mai dimostrato.» rispose prima di ritornare a baciare con foga il riccio. Harry rimase un attimo spiazzato da quella risposta. Non ne capiva il motivo ma, allo stesso tempo gli andava bene così.
«Louis, l'Italia ci ha fatto goal» lo informò Harry. «Non me ne frega niente. Ne della partita ne di tutto quello che ci gira intorno. Non me ne frega niente dei manager, della Modest, di Eleanor o di chiunque sia pagata per nascondere la nostra relazione. In questo momento non me ne frega di nulla. Siamo solo io e te contro il resto del mondo e non potrei essere più contento di averti accanto, anche se non è normale, anche se non va bene a nessuno, anche se nessuno ci accetterà, a me va bene così, perchè finchè ho te non ho bisogno di nessun altro» dichiarò Louis. I suoi occhi azzurri erano fissi su quelli verdi di Harry. Iniziò a baciare il collo del ragazzo, risalendo fino ad arrivare alle labbra, le quali combaciarono perfettamente.  Louis sapeva che Harry soffriva molto a dover nascondere la loro relazione, che dover far finta di uscire con svariate ragazze lo feriva molto e che il fatto di avere una reputazione da "sciupafemmine" quando in realtà amava una sola persona lo devastava. Louis aveva sempre provato a prendere tutto il peso di questa situazione sulle sue spalle, per non farlo soffrire, perchè vederlo soffrire era la cosa peggiore di questo mondo, neanche le pene dll'Inferno erano tanto terribili. Ma in questo momento non voleva pensarci, infondo cos'era una piccola bugia quando avevano tutta una vita da passare insieme?


*Angolo di Ilaria*
Salve a tutti! Eccomi qua con la mia primissima OS pubblicata su efp, aw. Buona lettura a tutte, se volete siete invitate a lasciare una recensione. Se notate errori o qualcosa che non vi convince, non preoccupatevi a farmelo notare. Mi fanno piacere le critiche costruttive! Come ho detto prima, questa è la mia prima OS (mamma mia che emozione, uhuh 😍) e non potevo non dedicarla ai Larry, aw. Con questa storia volevo descrivere un momento dolce tra i due, spero di esserci riuscita. 😊 Grazie a tutte quelle che hanno letto, spero vi sia piaciuta. Fatemi sapere le vostre impressioni. ♥️ -Ila
   
 
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