Paura.
I raggi del sole attraversarono i vetri delle finestre che, a causa della foga, la sera prima non erano state serrate.
Kisame grugnì, capendo che era ora. Stanco sì alzò a sedere e passò lo sguardo sulla radiosveglia posata sul comò li accanto.
“Manca ancora un’ora” pensò l’uomo squalo.
Si voltò, osservando il materasso accanto a sé.
Ancora un’ora e l’avrebbe rivisto. Ancora un’ora e avrebbe potuto riabbracciare il suo Itachi che un mese prima era partito.
Quello non era uno dei suoi soliti viaggi in barca, dove l’uomo pesce non si sarebbe fatto problemi a seguirlo a nuoto. Quello era un viaggio aereo ed era troppo spaventato dall’altezza per seguirlo.
Quando però acceso il televisore aveva sentito che il volo di Itachi era precipitato – avevano detto il volo del Boeing 737 – 235, ma lui sapeva benissimo dove era imbarcato il suo ragazzo – il mondo gli era caduto addosso.
“Se non avessi avuto paura di volare, ora non avrei paura della tristezza della mia vita senza di lui”.
[168 words]
Angolo autrice.
Salve a tutti, ecco qui la nuova flash sotto richiesta della cara skyler lesteinge.
Boh, altra ispirazione improvvisa.
Comunque spero possa piacere e aspetto qualche commento,
Rinnovo l’invito a inviarmi tracce a vostra scelta (contenente personaggi, o coppie e, se volete un prompt) ^^
Vi saluto,
Tata :3