Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
Ricorda la storia  |      
Autore: Momojaamu    04/07/2014    3 recensioni
Aishiteru.
Ti amo.
Questa è la storia di come passione, odio, tormenti, sorrisi, lacrime e desideri sono riusciti a creare un sentimento così profondo e inconfutabile da sconvolgere il cuore e la mente di noi esseri umani.
L'amore.
~~~
"Quando la vedeva, il suo cuore palpitava. Le sembrava di vivere un sonno profondo, circondata dalle meraviglie di quel mondo parallelo. Ed era felice. Ma quando si rendeva conto che ciò che vedeva era mera immaginazione e desiderava svegliarsi, non poteva. Era bloccata."
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Homura Akemi, Kyoko Sakura, Madoka Kaname, Sayaka Miki | Coppie: Homura/Madoka, Kyoko/Sayaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aishiteru
~~~
 
Il rumore del tacco a spillo sul pavimento risuonò per tutta la sala. Akemi Homura, con la sua postura impeccabilmente dritta e il corpo slanciato, si dirigeva verso l'antro della strega. Il salone era circondato da enormi colonne greche e aveva un bizzarro pavimento di piastrelle colorate. Sulle finestre e sui divani, vi erano appollaiati i piccoli servitori delle streghe che osservavano con estrema attenzione e ammirazione ogni passo che Homura compiva. Al centro, poi, vi era una tavola imbandita di dolci e squisitezze varie. Era risaputo ormai che le streghe avevano un debole per questo genere di cibo. La stanza era completamente in silenzio, se non fosse per le scarpe di Homura, che continuavano ad avanzare verso il centro della stanza. Poi, d'un tratto, un giradischi inizò a suonare una melodia leggera ed elegante. Danza classica. Fu allora che Homura capì. Sbatte il tacco per terra, così forte da creare una piccola crepa sul pavimento.
«Esci fuori, strega.»  disse, allontandando con il dorso della mano i capelli dal viso pallido.
Immediatamente, il lungo tavolo bandito si sollevò in aria, sempre più in alto finchè il coperchio di un grande piatto posto al centro della tavola scomparì e dal vassoio uscì fuori la strega. Inizialmente era piccola ma ripiena di pan di spagna e rivestita di panna e di fiocchi rosati. Aveva le sembianze di una torta nuziale. Quando però Akemi, che si era avvicinata, la guardò meglio scoprì che si stava lentamente trasformando in qualcosa di molto più grande. Adesso la strega sembrava un'umana, con lunghi capelli biondi e un velo bianco che le nascondeva il volto. La torta di sciolse, diventanto liquida, fino a toccare terra e divenendo così il vestito color panna di una sposa. Homura rimase sbalordita da tale bellezza e per un attimo si distrasse, non notando la scia di fermacapelli appuntiti che la strega stava utilizzando come arma contro di lei. Di scatto, si spinse con un salto verso l'alto e mentre i capelli corvini della maga stavano ancora svolazzando in aria, fermò il tempo. Tutto intorno a lei perse colore e diventò di un grigio quasi malinconico. Senza perdere tempo, Homura estrasse dal suo vestito alcuni esplosivi e li lanciò verso la strega. Questi si fermarono a pochi centimentri da essa, aspettando che la padrona desse loro il segnale. Fece lo stesso con le sue armi da fuoco e dopo aver dato una rapida occhiata per esser sicura che avesse fatto tutto per bene, girò nuovamente il suo disco del tempo e l'ambiente si colorò di nuovo. L'esplosione fu clamorosa e scaraventò l'esile corpo di Akemi a terra, strodita. Quando riprese conoscenza, il fumo le annebbiava la vista ma tentò ugualmente di alzarsi per cercare il Grief Seed. Una lama appuntita, in quel momento, le sfiorò la guancia ferendole l'orecchio. Un'altra ancora le strappò la manica del vestito, ferendole il braccio. Un'ultima le colpì lo stomaco. Guardò verso il suo addome, inghiottita dal dolore e stupefatta, e vide una macchia color porpora che si espandeva e gocciolava verso le piastrelle colorate, macchiate da quel liquido caldo e denso. Portò insintivamente le mani sull'impugnatura della lancia e la estrasse. Il dolore fu talmente pungente che non riuscì a trattenere un gemito di dolore e le lacrime le annebiarono gli occhi. Era convinta che di lì a poco la strega l'avrebbe uccisa. Poi vide un bagliore roseo, una scintilla che si faceva strada tra il fumo e le fiamme.
«E' lei,»  mormorò, prima di sprofondare nel sonno  «la mia unica speranza.» 

Quando Homura si svegliò, gli occhi di Kaname scintillarono e la sua bocca mostrò un ampio sorriso. Le guance di Akemi erano bagnate da quelle che dovevano essere le lacrime di Madoka. Questa volta aveva davvero rischiato di morire. 
«Homura!»  urlò l'amica  «Non fare mai più una cosa del genere. Mi hai fatto spaventare a morte!»
Homura sorrise quando Madoka l'abbracciò e cercò di fare lo stesso con lei, anche se il braccio ferito le faceva ancora male.
«Dove siamo?»
«Ti ho portato in ospedale, ma prima di ho medicata io.»
Quando Madoka si scostò, notò le fasciature sulle ferite.
«Le hai fatte tu?»  chiese indicandole.
«Sì.»  rispose, asciugandosi gli occhi ancora umidi.  «Credevo che non ti avrei più vista.»
«Me la sarei cavata da sola, non preoccuparti.»
«No che non lo avresti fatto! Senti, Akemi...»
«Chiamami Homura.» precisò.
«Homura... io, e-ecco, non so cosa farei senza di te.»  si fermò un attimo, e le sua guance si arrossarono leggermente.  «Non so quante volte tu mi abbia salvata. Ora era arrivato il mio turno.»
Akemi sorrise sentendola parlare. Quella ragazzina, così impacciata e infatile, ma con un cuore d'oro. Era per questo che l'amava. Era per questo che se necessario avrebbe fatto di tutto pur di salvarla. Però questa volta era stata Madoka a salvare lei. E inevitabilmente, si commosse.
«Non piangere.»  esclamò Madoka, avvicinando il suo viso a quello di Homura  «Avremo tutto il tempo di piangere e ridere in futuro.»  detto questo, le lasciò un bacio sul naso.
Ma Homura le prese il viso tra le mani, e la fissò negli occhi, osservando il proprio riflesso. Poi sfiorò le sue labbra con quelle di Madoka e un brivido le percosse entrambe quando si diedero un dolce e timido bacio. Homura non era mai stata così felice come in quel momento. Aveva aspettato quel momento da tanto, tanto tempo.
«A-allora io vado. Ciao Ake...»  balbettò Madoka, schiarendosi la voce  «...volevo dire, Homura.»
E si incamminò con passò svelto verso l'uscita della stanza d'ospedale, sotto l'occhio vigile di Akemi Homura.

~~~
 
Nella calma solitudine della sua casa, Kyoko era intenta a sorseggiare la sua tazza di thé accompagnata da alcuni pasticcini al cioccolato e da i suoi inseparabili Pocky. Osservava il suo riflesso giallastro e rifletteva. Non aveva dormito quella notte. Di nuovo. E l'unico motivo era Lei. Oggi finalmente era arrivato Sabato e lei e Miki avevano pensato di fare un salto alla sala giochi. L'idea era stata una proposta di Sakura, poichè da quando Hitomi e Kyosuke si erano messi insieme, Miki restava tutti i giorni chiusa in camera sua. Sakura era davvero triste per Sayaka e ogni notte non poteva fare altro che pensare a lei. Voleva renderla felice, sapeva come, ma... lei amava Kyosuke. Non Kyoko. Non Sakura Kyoko. Strinse i denti, cercando di trattenere le lacrime. Quando vedeva Miki, il suo cuore palpitava. Le sembrava di vivere un sonno profondo, circondata dalle meraviglie di quel mondo parallelo. Ed era felice. Ma quando si rendeva conto che ciò che vedeva era mera immaginazione e desiderava svegliarsi, non poteva. Era bloccata. Bloccata perchè l'amore che provava per lei non poteva essere corrisposto. E proprio Kyoko Sakura, che aveva provato disprezzo e rinunciato per sempre all'amore, adesso era stata gremita dalle sue stesse grinfie. Tutti quei pensieri le riempivano la testa e si portò le mani alle tempie, come se quel gesto potesse cancellarli. Dopo essersi calmata, guardò l'ora. Si infilò i soliti pantaloncini di jeans sgualciti, una canotta e un felpa di pile che la teneva al caldo. Prima di sbattere la porta alle sue spalle, diede un'ultima occhiata al cibo rimasto sul tavolo. Poi si voltò. Era la prima volta che non finiva di mangiare il suo spuntino.

«Ehi, Kyoko!»  esclamò Miki, non appena entrò nella sala giochi  «Si vede proprio che non cambi mai... Giochi sempre a questo gioco.»
Sakura era impegnata a giocare al simulatore di danza e mentre saltellava da un quadratino colorato all'altro, la salutò con un gesto della mano. «Ciao stupida.»  
«Oh, quindi adesso si saluta così?»  sbottò facendo la finta-arrabbiata.
«Che si dice?»  
disse, scendendo giù dalla pista a canzone finita.
«Devo dire che va molto meglio, ora.»  i suoi capelli azzurrini risplendevano sotto le luci a neon.
«Buon per te, allora.»   "no, buon per te un cavolo"  si ripetè in testa  "io voglio averti con me, Sayaka. Perchè io ti..."
«Sakura»  esordì l'altra, interromprendo i suoi pensieri  «...io credo di amarti.»
Ci fu silenzio per qualche secondo. Sayaka era imabrazzata a morte, mentre Sakura era sbalordita.
«Non volevo dirtelo così.»  continuò la ragazza dai capelli celesti  «Ma io davvero non sono tipo da dichiarazioni e... ho pensato fosse meglio dirtelo di getto. Scusa.»
Le lacrime cominciarono a rigarle la faccia. Restò impietrita quando il polpastrello di Kyoko le sfiorò delicatamente le guance, asciugandole.
«Non preoccuparti. A-anche tu mi piaci.»  rispose la rossa  «No, tu non mi piaci soltanto io ti amo!»
Non appena ebbe finito la frase , si ritrovò le labbra di Miki sulle sue. Entrambe le schiusero e le loro lingue si toccarono, giocando tra loro. Era come un valzer. Il contatto fra le loro labbra era morbido e puro e nessuna delle due intendeva separarsene. Quando finirono l'aria nei polmoni, si staccarono, senza distogliere lo sguardo. Entrambe, per la prima volta erano felici. Sakura dopo aver sofferto per l'amore della sua famiglia aveva trovato qualcosa per cui valeva la pena continuare ad amare. E Sayaka aveva finalmente capito che  niente può separare il vero amore, nemmeno un ostacolo come Kyosuke. Si abbracciarono strette, lasciando gocciolare qualche lacrima di gioia sul pavimento. Quando uscirono dalla sala, si ritrovarono all'aperto, su un prato. Si distesero abbracciate, osservando il tramonto, sicure che quei momenti sarebbero rimasti per sempre impressi nella loro memoria.

 
~~~

SPAZIO AUTRICE
Benvenute/i nel mio spazio autrice! Spero che questa storia vi sia piaciuta (purtroppo la seconda storia ho dovuto accorciarla perché stavo per uscire eheh). Ho sempre amato il genere Shojo-ai/Yuri e da quando ho visto Madoka Magica non ho potuto non amare queste due coppiette! Perciò spero davvero che la OS vi sia piaciuta, anche se non credo perchè ho ancora molto da migliorare, e ci vediamo nelle prossime storie! Un bacio enorme a tutti <3
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica / Vai alla pagina dell'autore: Momojaamu