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Autore: alice_perazzona    04/07/2014    1 recensioni
'Aveva dei lunghi capelli neri, era chiara di carnagione. Era bellissima.'
Genere: Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un sabato sera e, come tutti i sabati sera, sono andato in discoteca con alcuni amici. Era ancora presto, non c'era quasi nessuno, ma loro si sono messi comunque a ballare con le proprie ragazze. Io non ho una ragazza, quindi sono rimasti seduto a guardarli. 
Dopo che è arrivata un po' di gente, sono anche io sceso in pista. Ballavamo tutti allo stesso modo. Sembravamo delle marionette, tutti tranne una ragazza. Lei ballava a modo suo, ed era bellissima. Avrà avuto più o meno la mia età. Aveva dei lunghi capelli neri, era chiara di carnagione e aveva un vestito bianco, talmente bianco che non si capiva l'inizio e la fine perché si confondeva con il colore della pelle. Era bellissima. Mi avvicinai a lei e le chiesi se volesse ballare. Fece segno di si con la testa.
Ballammo tutta la notte, senza fermarci. 
Quando la festa finì mi chiese di accompagnarla a casa sua. Io accettai. Uscimmo dalla discoteca, c'era freddo. Le diedi il mio cappotto per farle più caldo. Era talmente fragile che se non gliel'avessi dato sarebbe diventata un ghiacciolo vivente.
Andammo verso il cimitero, è lì che abitava. Arrivammo al cancello, le dissi che poteva tenere il giubbotto e le chiesi il suo nome. Lei rispose:'Mi chiamo Monica, Monica Walker.' La stavo per baciare, ormai innamorato, ma mi bloccò e disse:'Ti ripago il favore perché sei stato gentile con me, ma prima o poi verrò a riprenderti.'
Io la lasciai andare, non capendo bene il significato di quella frase. 
La mattina seguente andai al cimitero e bussai a casa del custode, pensando che lui fosse il padre di Monica. Mi aprì un signore anziano e gli chiesi della ragazza. Lui mi disse che a casa sua non c'era nessuna donna e che viveva da solo. Gli spiegai, quindi, ciò che era successo la notte prima. Mi ascoltò, e alla fine disse di aver trovato il mio cappotto in una delle tombe, questa mattina. Mi portò dove aveva trovato il cappotto e lessi il nome sulla tomba: Monica Walker. Rabbrividii. Solo in quel momento avevo capito il concetto di quella frase. 
   
 
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