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Autore: Daphne09    04/07/2014    2 recensioni
Katia Colombo, una diciannovenne alle prese con la Maturità, non sa che cosa fare del proprio futuro e, cercando di studiare con i suoi amici per quel grande incubo che possono definirsi gli Esami di Stato, vivrà tante piccole avventure che forse -prima o poi- l'aiuteranno ad auto-appellarsi matura.
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal diario di Marti

Milano, 4 luglio 2014

Caro diario,

ultimamente non so perché, ma non sento più questa gran voglia di scriverti, e il fatto che questa sia l'ultima pagina bianca rimasta potrebbe essere il semplice caso o un forte segno.

Un paio di giorni fa ho dato l'orale, l'ultima interrogazione di tutto il liceo. Gli scritti sono andati una favola: 45/45, non potevo chiedere di più.

Ormai per me la scuola è una passeggiata, ritengo che ci siano cose più difficili da fare nella vita che studiare, come ad esempio tutto ciò che il Destino avrà in serbo per me.

Da quando ho completato, tassello per tassello, il puzzle interminabile che pareva la scuola, penso di essermi accorta di essere una persona diversa; di essere cresciuta.

Non sento più il bisogno di scrivere su questo diario per sfogare i miei sentimenti, non mi viene più da piangere se penso alle delusioni d'amore o a tutto ciò che di triste mi è accaduto: ho imparato ad incassare i colpi, proprio come farebbe un'adulta.

Ora sono pronta a ricevere il mio risultato, ma sono ormai convinta che si tratterà di un voto dall'ottanta in su, anche se in realtà non m'importa più di tanto; so di aver fatto il mio lavoro a fondo e che è stato sempre premiato.. anche più del dovuto.
Mio padre mi ha trovato un lavoro part-time in fabbrica come segretaria. La sedia dell'ufficio è già calda, non aspetta altro che me. Penso che sarà un ottimo metodo di emancipazione durante l'università.

Alla fine ho scelto di abbandonare la mia grande passione delle lingue -o meglio: la manterrò privatamente- ed andrò a studiare psicologia. Mi ha sempre incuriosito la mente umana, e sono ostinata a comprenderla una volta per tutte.. Dato che ho a che fare con soggetti come il Cozzi.
Ieri ho passato il pomeriggio con il Carlo, ancora abbattuto per quello che è successo con la Ka; ha rifiutato la sua amicizia perché gli avrebbe fatto troppo male, mi dispiace infinitamente per lui.

Okay, sto dilagando troppo: quando ormai si era fatta sera e stavo tornando a casa, mi sono ritrovata un messaggio, ed era proprio del mio caro Luca! Chiedeva di vederci il più presto possibile, così gli ho dato appuntamento al parco dietro casa mia poco dopo cena.

Mi continuavo a tormentare sul fatto di poter apparire uno zerbino dicendogli subito di sì, ma per una buona volta ho seguito il cuore e gli ho dato l'ultima opportunità di parlarmi.

Fatto sta che quando è arrivato, senza nemmeno darmi il tempo di dirgli “ciao”, mi ha salutata in maniera alternativa, stringendomi con forza e dolcezza fra le sue braccia. In quel momento ho realizzato di aver avuto ragione su di lui: mi vuole bene, e tanto.

Approfittando della mia improvvisa timidezza e carenza di loquacità, mi ha rivelato di aver capito che fra tutte le ragazze che potrebbero esserci su questo mondo lui vuole solo me, e che gli piace ogni aspetto del mio carattere e della mia apparenza; secondo lui sono una persona completa. Tutto ciò mi ha fatto battere il cuore a mille. Non potevo crederci! Gli sono corsa dietro per tre anni e finalmente ho raggiunto il mio tanto faticoso obiettivo e stiamo insieme!

Per ogni fine, un nuovo inizio” si suol dire spesso.. E come negarlo?

Eppure, per dire che un capitolo della mia vita è definitivamente terminato bisogna aspettare domani: i quadri, l'esito finale. Devo ammettere di essere un pochino nervosa, anche se so per certo di essere passata.

Però, guardandomi indietro, mi mancheranno i momenti passati a scuola, le cazzate fatte ed i progetti sognati ma mai realizzati. Quell'epoca di innocenza in cui si faceva tutto non pensando mai a niente, alla voglia di crescere, di uscire e di rendersi indipendenti.

Ironicamente ora vorrei tornare indietro, tornare a ridere a squarciagola senza essere catalogata come una pazza, bere e fare sciocchezze il sabato sera senza essere reputata una poco di buono o scherzare senza essere ritenuta infantile.. anche se so che dentro di me vive ancora una bambina alla quale si arrossiscono le guance per i complimenti o che si vergogna di farsi vedere con una maglia scollata o una gonna troppo corta. Però è inevitabile: la vita inizia adesso, e devo saperla apprezzare come mi sono goduta gli ultimi cinque anni, sapendo prendere tutto come viene.

Ora, caro diario, il tempo per noi è definitivamente terminato, la pagina è giunta alla fine e l'inchiostro della penna si sta esaurendo.

Quando ero più piccola non mi sarei mai aspettata di smettere di scriverti, ma adesso mi sono accorta che è giunto il momento. Quando un giorno mi ricapiterai fra le mani non potrò non sorridere, forse ancor più di adesso, al ricordo dei momenti passati e che subito mi imponevo di raccontarti. Sappi che, nonostante tutto, mi mancherai, come tutto il bagaglio di ricordi che ho posto in te.

Con affetto,

Martina Rossi.

 

Spazio autrice:
Cari lettori,
devo ammettere che nello scrivere questo capitolo mi è venuta una certa malinconia.
Dire addio all'adolescenza penso non sia una cosa facile, soprattutto quando ti si pone davanti un forte ultimatum come gli Esami di Stato. 
Ovviamente, la nostra "secchioncella" non si preoccupa tanto del risultato quanto della sua sitauzione mentale (e per fortuna che ha scelto psicologia!)
Dunque, non ho nulla da dirvi, ma una semplice domanda personale:
Anche a voi è venuta/ sta sorgendo una certa malinconia all'idea di abbandonare la vostra adolescenza? Se sì/ se no: perché?
Dunque, restate sintonizzati perché tornerò DOPODOMANI (eh sì, ho fatto la combo) con l'ultimo capitolo della storia. Caspita, dirlo pubblicamente è più difficile di come me lo stavo aspettando nella mia mente.
Un abbraccio,
Daphne09

  
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