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Autore: Astriderea    04/07/2014    0 recensioni
Kanderin era una terra rigogliosa e piena di vita in cui tutti convivevano in pace e in armonia.
Ma un giorno un uomo molto potente riuscì ad ingannare tutto il popolo di Kanderin portandolo alla rovina.
Il destino di questa terra dimenticata dagli Dei ormai è nelle mani della regina Astrid e del principe Jay, solo loro potranno riportare Kanderin al suo antico splendore.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Era buio, troppo buio...
L'aria si faceva pesante e il respiro affannava; ero nel panico, sola in quel luogo dimenticato dagli dei,
ero l'ultima guerriera rimasta in vita e le viverne attendevano nel buio il momento giusto per attaccare.
"Fratello mio, dove sei?!" pensai.
Cercavo di dissimulare, mantenere la calma e trovare un modo per uscire da quel tempio maledetto,
e in quel momento lo sentii: Il rumore della mia amata Breakwind che fendeva colpi nell'aria.
Fu in quel momento che entrai in scena.
Illuminai l'antico tempio diroccato e trovai Jay al mio fianco che mi lanciò la spada incitandomi a combattere.
Non attesi un secondo, tra un colpo e l'altro, potenziavo con la magia le tecniche del mio caro fratello, che riuscì a saltare in groppa ad una delle tre viverne ;
Estrasse un pugnale e le squarciò la gola.
Non ero ancora del tutto abituata come lui a quello spettacolo cosi cruento, cosi mi limitai a bloccare le bestie con la magia,
lasciando il lavoro sporco a lui che essendo primo cavaliere del regno lo faceva di routine.
Quello che un tempo era un tempio prospero e pieno di luce si era trasformato in una pozza di sangue:
"Come potevamo pretendere che gli dei ci sostenessero nella battaglia dopo aver profanato cosi la loro dimora?
Per quanto tempo ancora dovremo andare avanti cosi ?!" .
"Non lo so Astrid, non lo so."
Entrambi eravamo stremati, avevamo i visi pallidi e gli occhi di chi ne ha vissute troppe.
Ma un tempo questa era una terra di pace e prosperità, il suo nome era Kanderin.
Noi eravamo i principi di questo luogo,un luogo incantato,dove convivevano tutte le creature di ogni razza e specie in armonia ed in simbiosi con la natura
che comunicava con noi.
Tutto l'ecosistema era un'unica entità,
vivevamo bene grazie all'aiuto di ogni singolo individuo che produceva dentro se il Flusso,
una sostanza che si generava dalla vita stessa per crearne altra e circolava in tutto il regno attraverso i corpi trasportato dalla natura stessa,
facendo si che tutti fossero una parte importante per l'esistenza del nostro mondo.
Ma un giorno, l'uomo che credevo di amare si mostrò per quello che veramente era, un mostro.
Come poteva una giovane donna, innamorata follemente del proprio uomo, credere che lui la usasse solo per salire al trono e prendere
possesso del regno ?
Purtroppo quella era la triste verità.
Una settimana dopo le cosi tanto desiderate nozze, l'uomo si dimostrò per quello che realmente era: un uomo viscido, senza scrupoli, assetato di gloria e potere.
Desiderava estendere il proprio dominio nelle terre circostanti che fino a quel giorno,
convivevano pacificamente col nostro regno sostenendoci nel commercio nei loro mari.
Formò un esercito di mercenari cosi da non rischiare il tradimento, mentre l'esercito del regno capeggiato da mio fratello si ribellò a quell'assurda situazione,
si formarono cosi due fazioni opposte, una che lottava per il potere e l'altra per la sopravvivenza del proprio regno.
A mio malincuore, scelsi di difendere la mia terra, non sopportavo di vederla sterminata solo per uno stupido capriccio di un uomo accecato dall'avidità.
Così nel cuore della notte scappai dal nostro castello e raggiunsi il rifugio delle truppe di mio fratello Jay.
Ci accampammo ai confini del nostro regno, nella terra delle sorgenti, li dove la sua ira non era riuscita ancora ad arrivare grazie ai muri di difesa alzati
dalla magia delle ninfe acquatiche.
Perchè non gli bastava la sottomissione delle terre vicine, lui voleva assicurarsi la totale obbedienza del suo popolo attraverso razzie, paura e violenza.
In quel campo ero l'unica donna, cosi di tanto in tanto mi allontanavo per stare con le ninfe per aumentare le mie arti magiche,
mi avevano insegnato magie di cura che mi sarebbero state utili durante la guerra, ma essere l'unica donna mi faceva sentire inutile guardando tutti quei giovani
combattenti che si preparavano a morire, cosi, chiesi a mio fratello di insegnarmi a combattere.

"Tu sei pazza mia regina! Non ti lascerò combattere per nessun motivo al mondo, qua il cavaliere sono io e il mio compito è difenderti, non mandarti a morire!".

"E' proprio perchè sono la regina che voglio combattere, è mio dovere difendere il mio regno, e infondo è anche colpa mia,
 sono stata io stessa la rovina del mio regno".

"Come potevi immaginare una simile tragedia? Nessuno aveva mai intravisto il buio negli occhi di quell'uomo, nemmeno tu che eri la sua compagna!"

"Ancora mi chiedo come si faccia a fingere cosi bene."

   
 
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