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Autore: Jarvis e Ferro Vecchio    04/07/2014    1 recensioni
In qualche modo questa ff è collegata a quella che ho scritto prima ma anche se non l'avete letta non fa niente perchè potrebbe benissimo essere una OS a parte :D a differenza della precedente ho aggiunto Brenner, perchè ammettiamolo, Brenner è troppo figo per essere lasciato in disparte :P
I personaggi sono Archie Morris, Simon Brenner, Sam (non mi ricordo il cognome al momento) e un nuovo personaggio.
Enjoy x x x
Cas
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Archie Morris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Confusion.'
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Tutto quello a cui riesco a pensare in questi giorni è Archie.
Mi sveglio e vedo qualcosa che mi ricorda lui, vado a trovare i miei colleghi e c'è un tizio uguale, vado a dormire e nell'appartamento vicino ascoltano la sua canzone preferita.
Non mi sembra affatto giusto! A quest'ora lui si sarà dimenticato di me e sarà andato avanti.
Ogni tanto vado in ospedale a trovare Sam e lo vedo visitare i suoi pazienti.
Ho fatto amicizia anche con Brenner. All'inizio pensavo che fosse solo un pallone gonfiato che si interessava al mondo femminile solo per.. si, avete capito.
Oggi devo andare in ospedale per controllare i tagli che mi sono procurata durante un intervento al lavoro. Stavo tirando fuori un uomo da un incendio e mi sono fatta male.
So che non dovrei andare in pronto soccorso, ma Brenner ha detto che lo avrebbe fatto lui.
Appena arrivo saluto Frank. Adoro quell'uomo.
- Sei sempre tra i piedi!
- Ammettilo che ti fa piacere avermi qui, Frank.
Vedo Simon arrivare seguito da un tirocinante.
- Ciao Kate. Scusa ma oggi sono un po' di fretta. Ehm, tu vai con Morris.
Il suo tirocinante se ne va e Brenner mi abbraccia.
- Sono contento di rivederti viva.
- Beh grazie. Comunque è solo perchè finchè non guarisco non posso lavorare. Ordini del dottore, lo sai.
Sorridiamo.
Mi accompagna in un box, chiude le tende e inizia a controllare le ferite.
- Sta procedendo bene, devo solo cambiarti le bende sul braccio.
- Meno male. Se mi avessi toccato di nuovo la faccia ti avrei ucciso. L'ultima volta mi hai fatto malissimo!
- Non è vero. Sono stato bravo.
- Tu menti.
Sento la voce di Archie in accettazione e rimango zitta.
- Con Morris non ha funzionato, eh?
- Non ne voglio parlare. Fa male.
- Ci pensi ancora?
- Ogni giorno. Non ne posso più.
Una lacrima mi scende lungo la guancia. Simon si toglie i guanti e mi asciuga il viso.
- Se ti ha lasciato vuol dire che è troppo stupido per capire quello che ha preso. Evidentemente tu sei troppo per lui. E' lui quello che ci rimette, Kate. Lascialo stare, va avanti.
- Stai dicendo la verità?
-Si e lo sto dicendo anche a mio vantaggio personale.
Sorride.
- Sei uno stupido, Simon!
Mi abbraccia.
Le tende si aprono all'improvviso e spunta Morris.
- Brenner devi darmi il cambio, devo fare..
Si accorge della mia presenza e rimane zitto.
Mi asciugo velocemente le lacrime.
- Io vado, grazie Simon.
Mi allontano velocemente schivando Archie. Spero vivamente di riuscire a seguire il consiglio di Simon, altrimenti non saprei più che fare.
- Non ora, Morris. Kate aspetta!
Simon mi raggiunge fuori e mi ferma.
- Che fai? Te ne vai senza salutare?
- Ci sarebbe stato un bagno di sangue se mi fossi fermata.
Mi guarda negli occhi.
- Vieni ti offro un caffè. Non puoi stare sola.
- Simon, no, devo..
- Non devi fare niente. Andiamo.
Entriamo al Jumbo Market e prendiamo due caffè. Usciamo e ci sediamo sulle scale antincendio dell'ospedale.
- Non dovremmo stare qui. Intralciamo la via di fuga.
- Smettila di fare il tuo lavoro ogni tanto. Quello che dovresti fare adesso è andartene per un po' di tempo. Vai in vacanza.
- Non posso, senza di me moriresti.
Sorrido e lui si mette a ridere. Dio santo è cosi bello quando ride..
- Posso resistere una settimana.
- Non posso... non voglio.. non me la sento di andare via. Se me ne vado rischio di non tornare più e non voglio che accada.
Bevo una lunga sorsata di caffè.
Odio questa situazione. Odio tutto.
Se non mi fossi lasciata prendere cosi tanto da quella stramaledettissima relazione sarebbe tutto più semplice.
Ma in amore nulla è semplice, giusto?
Guardo Simon che fissa attentamente la sua tazza di caffè. Mi ricordo la prima volta che è arrivato in ospedale. Morris ed io stavamo ancora insieme. Ero venuta a trovarlo come facevo tutte le volte che non lavoravo.
Ho visto Brenner in un angolo dell'accettazione circondato dalle pazienti adulanti e mi ricordo quanto mi stava antipatico a pelle.
E ora siamo ottimi amici e lui sta tentando di consolarmi.
- Tra una settimana parto per l'Australia.
Lo guardo sconvolta.
No, non può andarsene. Spero per lui che torni al più presto.
- Cosa? Non puoi andartene, Simon! Non puoi lasciarmi da sola!
- Devo andare a trovare la mia famiglia e ho bisogno di staccare in po'.. Ti va.. Ti va di venire con me?
- Io ehm.. Simon, non so se..
- Andiamo Kate! Tu hai bisogno di una vacanza e se non ti costringo io non ci andrai mai!
- Hai ragione, ma..
Sam arriva correndo.
- Dottore venga subito. Il dottor Gates ha bisogno di lei.
- Arrivo subito. Kate, tu aspettami qua.
Appoggia il caffè sulle scale.
- Dobbiamo finire di parlare.
Siamon corre dentro insieme a Sam.
E io dovrei rimanere qua a girarmi i pollici finchè Simon non finisce di operare?
Finisco di bere il caffè in un paio di sorsi.
Nel frattempo controllo anche un paio di volte il telefono per passare il tempo. Spero che arrivi..
Sento le scale fare rumore.
Guardo in basso,
Morris è a pochi gradini di distanza da me.
Che cosa vuole adesso?
- Ciao.
- Ciao Archie.
- Posso parlarti?
- Se hai proprio bisogno di farlo..
Ok, l'unico modo di affrontare questa conversazione è rispondere male e sembrare menefreghista, giusto? Giusto.
- Voglio metterti in guardia.. da Brenner. Lui.. non vorrei che ti facesse soffrire perchè ti usa solo per uno scopo.
- Non vuoi che Brenner mi faccia soffrire? Hai un bel coraggio a venirmelo a dire.
- Di che cosa stai parlando?
- Non ti sei fatto qualche domanda sul perchè non ti parlo? Non ti sei chiesto perchè mi rifiuto di venire in ospedale da quando mi hai lasciato? Sei un'idiota Morris.
Mi alzo e scendo le scale, dando una leggere spallata a Morris.
- Non ne avevo intenzione.
Mi giro verso di lui e gli punto contro il dito.
- Non venirmi a dire con chi devo uscire e con chi no.
Mi allontano dall'entrata del pronto soccorso e vado in macchina.
Sto tremando. Perchè lo sto facendo?
Non riesco neanche a inserire le chiavi nel quadro.

Brenner esce dalla porta.
Morris è ancora in piedi sull scale, incantato a guardare le sue scarpe che sono diventate improvvisamente interessanti.
- Dov'è Kate?
Archie si sveglia dal suo stato 'comatoso'.
- Se n'è andata.
- Cosa gli hai fatto?
- Niente!
Con neanche un minimo tuono di preavviso inizia a diluviare.
Brenner tira fuori il telefono.

Mi squilla il cellulare,
- Dove sei?
- In macchina.. nel parcheggio.. sono troppo arrabbiata per mettere in moto.
La telefonata si chiude e poco tempo dopo Simon entra in macchina, completamente bagnato.
- Che è successo?
- Ho avuto uno scambio di opinioni con Archie.. comunque sei tutto bagnato! esci! Stai bagnando il sedile!
- Fuori piove!
- Muoviti!
Lo spingo verso la portiera, ma non vuole uscire cosi esco dalla macchina, apro la sua portiera e lo tiro fuori.
- Hai bagnato tutto!
- E adesso sei bagnata anche tu.. no, aspetta, hai un pezzetto di maglietta ancora asciutto.
Mi rincorre per tutto il parcheggio finchè non mi blocca contro il muro.
Guardo i suoi ricciolli disfatti grondanti d'acqua. 
Che mi succede? Ho l'incomprensibile voglia di prenderlo e stringerlo a me e dimenticare tutto. Di far finta che ci siamo solo io e lui e basta. Ho voglia di accarezzare i suoi capelli, che sono magnifici e di prendermi le sue labbra perchè quando sorride è fantastico. Ho voglia di tutto questo, adesso, subito.. ma devo trattenermi. E' ovvio che non posso farlo. Siamo amici, giusto? Nulla di più, giusto? Mi sono lamentata fino a dieci minuti fa e ora, improvvisamente, lo voglio tutto per me.
Guardo i suoi occhi. Cosi azzurri, cosi belli. Sono la prima cosa che ho notato quando l'ho conosciuto. Sono rimasta abbagliata dai suoi occhi.
Ma ora devo solo concentrarmi su qualcos'altro.
- Mi farai diventare matto, Kate.
Asciugo per quanto mi è possibile il suo viso.
Lui appoggia le mani sui miei fianchi e si avvicina a me.
Non puoi farlo. E' scorretto.
- Vieni in Australia con me. Divertiamoci.. solo tu ed io.
- Non lo so, Simon..
Non voglio andare con lui. Non voglio scoprire che con lui e lontano da tutto questo sto benone. Non voglio perchè sarebbe scorretto nei suoi confronti. Ma cosa sto dicendo? I suoi occhi mi stanno implorando di andare con lui, mi stanno implorando di stringerlo a me.
- Ci divertiremo.. e tu dimenticherai per un po' tutto questo. Oppure..
Azzero i pochi centimetri che ci separano.
Dovevo farlo. Non me lo sarei mai perdonato se avessi sprecato questa occasione.
Appoggio le labbra sulle sue e intreccio le mani dietro il suo collo, giocando i suoi riccioli tutti bagnati.
Simon mi cinge la schiena con un braccio, mentre con l'altra mano mi sposta un ciuffo dietro l'orecchio.
- Oppure potrei rimanere a Chicago ancora un po'.
Si avvicina di nuovo per baciarmi.
Mi stringo di più a lui, quasi da sentire i nostri cuori battere all'unisono. 
- Sono sconvolto.
- Non quanto me, credimi.

Simon rientra in ospedale e va a cambiarsi.
'Quella pazza mi ha costretto a stare sotto la pioggia!'
Ma almeno era per un buon motivo, è completamente bagnato per un ottimo motivo. Lo aspettava da tempo quel momento. Quando finalmente avrebbe potuto stringerla tra le braccia come qualcosa di più che una semplice amica da consolare.
Appena chiude la porta del salottino e accende la luce vede Morris seduto sul divano.
Quasi gli veniva un colpo. Come può uno aspettare al buio come se volesse uccidere?
- Maledizione Morris. Mi hai spaventato! Che ci fai qui? Il tuo turno è finito mezz'ora fa!
Archie si avvicina alla porta.
- Trattala bene, se la farai soffrire dovrai vedertela con me.
'Tu vieni a dire a me di non fara soffrire? Con che coraggio?'
- Non lo farò, te lo prometto.
Morris apre la porta, ma si ferma sull'uscio.
- Sarà meglio per te.
La porta si chiude e Simon rimane a fissarla per un po'.
'Come può permttersi lui di dire una cosa del genere? Dopo che ha saputo quanto Kate ha pianto per lui. Come può.. oh, lui l'ama ancora. Sarà un problema allora.'
*Angolo Autrice*
ok, scusate gli eventuali errori di battitura, non ho usato word
e sono un po' 'spaesata'.
comunque spero che vi sia piaciuta anche perchè se fosse il contrario
potete dirmelo cosi cercherò di scrivere meglio la prossima volta.
btw all'inizio non era partita per finire cosi la storia. ha fatto quello
che ha voluto e il risultato è stato questo.
Xoxo Cas
   
 
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