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Autore: Lady Atena    04/07/2014    3 recensioni
Oggi, 4 luglio, è il compleanno di Steven Rogers; e Tony gli farà un regalo tutto nel suo stile.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jarvis, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Scudi troppo spessi.'
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Personaggi: Steve, Tony.
Prompt: “E la tua ragazza come sopporta le tue continue presunte morti?”.
Lanciata da: Eleonora Bottari.

Steve guardò l'orologio e socchiuse gli occhi. Espirò dalle narici vedendo con delle stecchette fosforescenti azzurre la scritta della mezzanotte. Sentì dei passi metallici alle sue spalle e vide l'armatura avanzare. La luce dei lampioni si rifletteva sulla superficie rossa e dorata.
“Aspettavamo solo te per la missione, Stark” ringhiò.
Tony sollevò l'elmo dell'armatura, inarcò un sopracciglio sogghignando e alzò il capo.
“Tu e il tuo amico immaginario?” chiese.
Steve raggiunse il bordo del pontile e indicò l'aqua nera, su cui s'infrangeva la luce dei lampioni. 
“Sam è già immerso. Porterà l'attacco da sott'acqua” spiegò.
Tony si passò la mano sull'elmo dell'armatura, spostò il peso da un piede all'altro con dei cigolii metallici e sporse il fianco inarcando un sopracciglio.
“Devo aver accidentalmente bruciato il programma del giorno. Dove sono i cattivi?” chiese.
Steve strinse i pugni fino a far scricchiolare i guanti di pelle rossa. 
“A tre miglia dalla costa c'è una nave in cui abbiamo certezza si nascondau una delle teste dell'Hydra. Dobbiamo prenderli di sorpresa” spiegò.
Tony ticchettò sull'auricolare.
“Sentito? Tre miglia, nave. Localizza, traccia la mappa della zona, elimina testa” ordinò.
Abbassò l'elmo, osservò la schermata.
“Localizzazione completata, mappa della zona tracciata, armi cariche al 100%” rispose Jarvis.
Tony attivò i propulsori, si sollevò di una mano da terra.
“Ci vediamo quando avrò finito, Mr. Pianificazione” disse, sarcastico.
“Stark!” gridò Steve, guardandolo andare via.
Digrignò i denti, si tolse la radio dal fianco e la accese.
“Sam, muoviti, Stark è già partito all'attacco!” ordinò.
“E non l'aveva previsto?” urlò la voce di Sam, una serie di fruscii misti a rumori di esplosioni riecheggiarono dalla radio. 
“Muoviti” ringhiò Steve. 
Chiuse la radio e la rimise al suo posto. Si voltò e si mise a correre. Balzò su un motoscafo e lo mise in moto. Fece manovra e si diresse verso la nave. 
“Grazie Tony per avermi rovinato il giorno del compleanno. E sì che è iniziato da pochissimo” brontolò.
Si sentivano urla e spari in lontananza, degli scoppi e delle luci si intravedevano in lontananza. Una forte musica sovrastò tutti gli altri suoni, Tony scese in verticale davanti a Steve sollevando degli schizzi d'acqua; sogghignò alzando l'elmo dell'armatura e socchiuse gli occhi castano scuro.
“Se cerchi la festa, è finita un quarto d'ora fa”. 
Steve fermò il motoscafo e incassò il capo tra le spalle. Sgranò gli occhi e le iridi azzurre gli brillarono di riflessi bluastri.
“Dovevi attenerti al mio piano!” ululò.
Tony allargò le braccia mostrando i palmi delle mani, accentuò il sogghigno aggrottando le fronte e corrucciando le sopracciglia.
“L'ho mai fatto?” chiese, sarcastico.
"Ti ricordo che l'ultima volta sei sparito un mese, dopo non averlo fatto. Ti hanno dato per morto" ribatté secco Steve. 
Fece un paio di passi avanti e si sedette sulla barca. Tony roteò gli occhi, fece uscire dei cavi dalla Mark che si agganciarono alla barca; iniziò a volare verso riva trascinandola.
“Quello che faccio dopo aver salvato il mondo è fuori dalla tua giurisdizione, Captain”.
Steve sentì il rumore ritmico delle onde coperto per metà da quello provocato dallo spostamento d'aria intorno ai reattori.
“E la tua ragazza come sopporta le tue continue presunte morti?” domandò, abbassando la voce.
Tony lanciò uno sguardo alle sue spalle osservando i capelli biondi di Steve volteggiare attorno al volto arrossato dagli occhi azzurri socchiusi; la tuta da Captain America umida d'acqua aderiva al corpo evidenziando i muscoli del soldato.
“Solitamente le mando un messaggio per comunicarle che sono presumibilmente vivo. Ormai non è più del tutto convinta della mia capacità di morire” disse, il tono scherzoso leggermente roco. 
Steve si voltò, prese la radio e la accese.
“Sam, rapporto” disse, alzando la voce.
“Tutto in ordine capo, le esplosioni sono cessate e i dati salvati; sto tornando” rispose Sam, con tono leggermente metallico.
Tony intravide la riva, accelerò la velocità facendo aumentare gli schizzi e sogghignò.
“Missione perfettamente compiuta, come da programma”.
“Appena arrivi scrivimi un rapporto, in modo che io possa comunicarlo al Generale. Passo e chiudo” disse secco Rogers.
Chiuse la radio e se la mise al fianco. Tony fece accostare la barca al molo, atterrò e allargò le braccia.
“Nel rapporto non omettere che sono riuscito a farti essere libero il giorno del tuo compleanno, quindi non sono autorizzati a darti missioni” disse.
Steve sgranò gli occhi e avvampò, digrignò i denti e si voltò.
“Come lo sai?” domandò e la voce gli tremò.
Tony inarcò un sopracciglio, sogghignò.
“Chiunque sa la data in cui l'eroe americano compie gli anni” rispose.
“Signore, le ricordo che la signorina Potts le aveva proibito di usare questa scusa; dopo che avete passato tre notti a fare ricerche” disse Jarvis al suo auricolare.
Tony strinse le labbra, si sollevò e guardò in basso.
“Mi tenga informato se decide di imparare cos'è il divertimento, Capitano”.
Abbassò l'elmo coprendosi il volto.
“Potrei presentarle qualche amico” disse.
Spiccò il volo, Steven vide la sua figura ridursi fino a scomparire.
“Grazie” borbottò, abbassando il capo.
  
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