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Autore: PrideStalker    04/07/2014    5 recensioni
[ AbsurdistShipping Onesided!PearlxDiamond — CommonerShipping Onesided!DiamondxPlatinum, 602 parole. ]
Da sempre stata circondata nella sua giovinezza da manufatti preziosi d’oro e diamanti, non si sarebbe mai immaginata di rimanere stregata da un semplice gioiello di cuoio e ferro dalla più semplice forma circolare.
Il suo improvviso colpo di fulmine per quel bracciale fece per un attimo decadere la sua espressione principesca, facendola assomigliare più ad una normale umana che ad una Miss. Un attento osservatore della donna quale lo era Diamond non poteva non notare un cambio così drastico nei suoi orgogliosi occhi e, seguendoli lentamente verso la direzione del suo polso, alzò il braccio per mostrarle l’ambito oggetto dei suoi desideri.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Diamond, Pearl, Platinum/Lady Berlitz
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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Pearl stava marciando meccanico poco più avanti di loro.
Per quanto era preso nei suoi pensieri, non si era neppure accorto di essere il solo a continuare a camminare.

 
Dietro di lui, una scena che mai prima d’ora era nemmeno possibile immaginare: il fiero e superbo sguardo di Platinum mai si era posato su un oggetto simile.
Da sempre stata circondata nella sua giovinezza da manufatti preziosi d’oro e diamanti, non si sarebbe mai immaginata di rimanere stregata da un semplice gioiello di cuoio e ferro dalla più semplice forma circolare.
Il suo improvviso colpo di fulmine per quel bracciale fece per un attimo decadere la sua espressione principesca, facendola assomigliare più ad una normale umana che ad una Miss. Un attento osservatore della donna quale lo era Diamond non poteva non notare un cambio così drastico nei suoi orgogliosi occhi e, seguendoli lentamente verso la direzione del suo polso, alzò il braccio per mostrarle l’ambito oggetto dei suoi desideri.
« Ti piace? »
Il ragazzo fu così diretto nel capirla che fece impressione a Platinum. Dunque, annuì.
« Te lo regalo se vuoi, non è nulla d’importante. » disse con tono indifferente.
Eh no, Diamond si non si sarebbe lasciato sfuggire un’occasione simile: per la prima volta la figura dei suoi desideri si era voltata a parlargli. A dirla tutta poi, da tempo, provava questo strano sentimento di volerle dare qualsiasi sua cosa posseduta, solo che era convinto di non poter aver nulla da regalar che già lei non avesse.
 

I pensieri di Pearl, però, si ruppero sentendo la dolce risata della ragazza che stavano accompagnando lui e il suo migliore amico.
Si voltò verso loro e ciò che vide gli raggelò il sangue: Dia si stava togliendo il loro bracciale, il suo regalo di compleanno di 4 anni fa.
Che fosse stupido, smemorato, distratto e infantile Pearl lo sapeva da moltissimo tempo, ma non al punto di dimenticare quel bracciale, era come dimenticarsi della loro amicizia. A quel punto, a testa bassa, si avvicinò camminando lentamente a loro due. Mentre si spostava, Pearl pensava alle sue passate intuizioni: da un po’ di tempo, soprattutto a malincuore, notò che l’altro avesse una visibile cotta per Miss Berlitz: quegli sguardi, quelle gote arrossate, Dia mostrava tutti i segnali di ciò che non poteva stare a significare sola ammirazione.
 
Arrivato al loro fianco, la scena che fece scattare della pura rabbia in lui era il volto gioioso di Diamond; questo, infatti, gli sorrise a trentadue denti.
Condizionato dal suo, di cuore, con un gesto violento dell’avambraccio fece cadere a terra l’oggetto che in quel momento stava unendo le loro mani.
« Come puoi darle questo?! È come gettar via il mio cuore!» urlò, assumendo una tonalità fin troppo acuta per le sue corde vocali, digrignando con gli occhi. D’altra parte, c’era un Dia confuso dal senso e dalla voce con cui emise la frase. Di cosa stava mai parlando?
Solo dopo averci riflettuto sopra, Pearl si rese conto di quanto poco avesse senso la frase detta in quel modo (e soprattutto urlata in quel modo) e quanto fraintendibile potesse essere; tentò subito di rimediarvici con un balbettante: “t-ti sbagli, non è—cioè, non è come sembra!”.


 
Nel mente, lontana dagli occhi di Pearl e Diamond - che intanto l’uno assumeva un colorito totalmente purpureo e l’altro lo guardava ancora più confuso e spaventato - Platinum raccolse il braccialetto e lo esaminò.
Al contrario di Dia, lei aveva capito cosa il biondo aveva urlato.
Esaminò attentamente l’interno del gioiello e poi rise, una risata che svegliò i due ragazzi.
 
 

“Staremo insieme per sempre, giusto?”
   
 
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