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Autore: smile_tears    04/07/2014    5 recensioni
One shot seguito di "A (not so) lonely girl"
«Harry, dobbiamo parlare» dissi aprendo gli occhi e voltandomi verso di lui.
«Lo so» disse sospirando.
«Perché l’hai fatto?» chiesi timorosa.
«Perché volevo farlo da sempre» disse abbassando lo sguardo, mentre le sue gote diventarono rosse.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Amore a mezzanotte'
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Why did you do it?
 
Mi ha baciata. Harry Styles mi ha baciata.
Non riesco ancora a crederci, ho passato l’intera nottata a toccarmi le labbra, come a voler imprimere il sapore di quel bacio, per accertarmi che fosse successo davvero e che non fosse solo frutto della mia fantasia.
Risultato? Non ho chiuso occhio e, per quei pochi minuti in cui sono riuscita a dormire, ho sognato Harry.
Harry e i suoi occhi verdi; Harry e le sue fossette; Harry e le sue mani enormi; Harry e il suo splendido sorriso; Harry e le sue labbra, che hanno toccato le mie, anche se per pochi istanti. Harry, sempre e solo Harry.
Stamattina mi sono svegliata con due enormi occhiaie sotto gli occhi, prova evidente della mia nottata insonne, e con in testa un solo pensiero: scoprire perché Harry mi avesse baciata.
 
«Natalie, come è andato il compleanno ieri?»
La voce di mia nonna mi riportò alla realtà, facendomi sussultare.
«Tutto bene, grazie» risposi facendo finta di niente.
«Tutto qui? Non hai nessuna notizia interessante da raccontarmi?» chiese allibita.
«Direi di no» dissi ruotando gli occhi al cielo dall’esasperazione.
«Invece si che ci sono notizie interessanti» si intromise mia madre.
«Non ti mettere in mezzo, mamma» dissi lanciandole un’occhiataccia.
Perché diamine le avevo raccontato tutto? Tutto tranne il bacio, ovvio. Sarebbe stato troppo imbarazzante.
«Invece si che mi metto in mezzo, tua nonna ha il diritto di sapere» ribatté incrociando le braccia al petto.
«Volete dirmi cosa è successo o no?» sbottò mia nonna.
«Ieri Harry si è comportato da vero cavaliere con lei. Dato che era l’unica ragazza, le ha fatto compagnia tutta la sera e l’ha riempita di attenzioni. E poi, dato che sa già guidare, l’ha anche portata a fare un giro! Mi piace troppo quel ragazzino, è educato, simpatico e molto solare. Sarebbe perfetto per Natalie. Vero, mamma?» disse mia madre emozionata.
«Mamma, ti ho detto mille volte che Harry è fidanzato e poi a me non piace!» sbottai rossa in viso dall’imbarazzo.
«Guardala, è arrossita! E le si illuminano anche gli occhi quando parla di lui! È proprio innamorata» disse mia nonna con occhi sognanti.
«Nonna!» urlai «Dovresti stare dalla mia parte, non dalla sua!» continuai sbigottita.
«Io sto dalla parte di chi ha ragione, tesoro mio» disse mia nonna stringendomi una guancia.
«Meglio che me ne vada da qui. Ho notato che oggi avete molta voglia di prendermi in giro» dichiarai scocciata, lasciando il salotto mentre mia nonna e mia madre ridevano a crepapelle.
 
Erano le quattro di pomeriggio. Io ero tranquillamente sdraiata sul divano del soggiorno, a vedere un telefilm che trasmettevano in televisione, quando il mio telefono prese a squillare.
Sbuffai rumorosamente, poi mi alzai dal divano e andai a recuperare il telefono nella mia camera.
«Pronto?» risposi acida.
«Ciao Nat, sono Louis»
Sentendo la voce del mio migliore amico mi rallegrai, e addolcii il tono della voce.
«Ciao Lou, dimmi»
«Volevo avvisarti che stasera faremo una pizza, giusto per stare insieme» disse tranquillo.
Una pizza insieme. Per stare tutti insieme voleva dire che ci sarebbe stato anche...
«So a cosa stai pensando, Nat. E si, ci sarà anche Harry» disse Louis al posto mio.
Sorrisi, era incredibile quanto mi conoscesse bene. Riuscivamo a capirci anche senza parlare.
«Non ce la faccio ad affrontarlo, Lou» dissi a bassa voce.
Avevo raccontato a Louis del bacio, confessandogli che avevo una paura tremenda di parlare con Harry. Temevo che avrebbe fatto finta di niente, e io non sarei riuscita ad affrontare una cosa simile.
«Tranquilla, ci sarò io con te. E poi conosco Harry, se l’ha fatto ci sarà stato un motivo. Non credo farà finta di niente» cercò di convincermi.
Sospirai. Certe volte Louis sapeva essere davvero testardo.
«Va bene» dissi rassegnata «Ma tu devi restare sempre con me» dissi.
«Certo! Non ti lascerò sola neanche un attimo» disse, e immaginai che stesse sorridendo.
«Passi a prendermi tu?» chiesi facendo la voce da bambina piccola.
Louis scoppiò a ridere « Certo che vengo io, tranquilla. Alle sette e mezza sono da te»
«Grazie Lou, a dopo» dissi riattaccando, per poi correre a farmi una doccia.
 
Alle sette e trenta esatte, il campanello di casa mia suonò.
Corsi velocemente ad aprire, trovandomi davanti ad un Louis più bello che mai.
«Ciao Lou!» esclamai, allacciandogli le braccia al collo.
«Ciao Nat» disse lui ridacchiando
«Dai, entra. Cinque minuti e sono pronta» gli dissi tirandolo dentro per un braccio.
Corsi ad infilarmi le scarpe, per poi aggiustarmi i capelli e corsi da Louis.
«Possiamo andare» trillai allegra.
«E allora andiamo» esclamò prendendomi sottobraccio.
 
«Lou» dissi circa cinque minuti dopo aver lasciato casa mia «Secondo te Harry mi tratterà come sempre?» chiesi insicura.
«Certo, Nat. Si comporterà normalmente poi, non appena se le sentirà, ti parlerà di quello che ha fatto ieri» rispose sicuro di se.
«Perché ne sei così convinto?» domandai.
«Perché lo conosco, e so che l’ultima cosa che vuole fare è farti soffrire» disse portando una sua mano sulle mie «Fidati di me» disse poi facendomi un occhiolino.
«Di te mi fido, è di lui che non mi fido» sussurrai piano per non farmi sentire.
«Siamo arrivati» disse parcheggiando.
«Finalmente, non ce la facevo più» esclamai scendendo dalla macchina.
«Sono così insopportabile che non riesci a stare dieci minuti in macchina con me?» chiese Louis offeso.
«Tranquillo Lou, amo stare con te. Solo che la tua macchina diventa scomoda dopo un po’» dissi ridacchiando.
«Meglio la macchina scomoda che io insopportabile» dichiarò Louis scoppiando a ridere, seguito subito da me.
«Natalie!» esclamò una voce alle mie spalle.
Mi voltai e vidi Niall.
«Biondo!» esclamai abbracciandolo.
Va bene che non lo vedevo da ieri e che la maggior parte del tempo che passavamo insieme litigavamo, ma gli volevo comunque un gran bene.
«Credevo non venissi» sussurrò al mio orecchio.
«E perché mai?» chiesi aggrottando le sopracciglia.
«Harry mi ha detto tutto» ammise abbassando lo sguardo.
«Non credevo te l’avesse detto» ammisi arrossendo imbarazzata.
«Sai che gli devi parlare, vero?» chiese fissandomi negli occhi.
«Certo che lo so, sta tranquillo» gli dissi sorridendo.
«Ehi, Niall. Staccati da Natalie, potrei diventare geloso» disse Louis, fissandolo con sguardo minaccioso.
Io scoppiai a ridere, mentre Niall si separò immediatamente da me, facendomi notare le sue guance diventate ormai di un rosso vivo.
Mi voltai per poter parlare con Louis e dirgli che non c’era bisogno di fare simili scenate, ma le parole mi morirono in gola non appena vidi una figura alle spalle di Louis.
Harry Styles si muoveva verso di noi con passo deciso.
Indossava i suoi soliti pantaloni neri, che gli fasciavano perfettamente le gambe, e una camicia bianca, sbottonata quasi fino a metà. Le sue mani, che io tanto amavo, erano nascoste nelle tasche dei suoi pantaloni e i suoi ricci ribelli erano tenuti fermi da una delle tante bandane che aveva iniziato a portare recentemente.
Era bellissimo come non mai, non poteva essere reale.
«Natalie che ti prende? Perché ti sei incantata?» chiese Louis sventolandomi una mano davanti al viso.
Non ebbi bisogno di rispondere, perché lo capì da solo quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla.
«Ciao Louis!» esclamò poi il riccio, stringendo Louis in un caloroso abbraccio.
Vedendo quella scena dovetti trattenermi dal ridere. Era ridicolo vedere Louis, che era due anni più grande di me e Harry, che essendo alto un metro e settanta scarso veniva schiacciato completamente contro il petto di Harry, che lo sovrastava con il suo metro e novanta mancato.
«Tu non ridere, pulce» mi riprese Louis non appena mi vide.
«Scusa Lou, ma fate troppo ridere» dissi continuando a ridacchiare.
«Guarda che anche voi fate lo stesso effetto, tu sei più bassa di me!» si difese Louis.
«Ma noi siamo adorabili, vero Natalie?» mi chiese Harry.
«Certo che siamo adorabili. E poi, caro Louis, è normale che io sia piccola essendo una ragazza. Sei tu ad essere basso per la tua età» dissi sorridendo arrogantemente a Louis.
«Io amo questa ragazza» esclamò Harry correndo ad abbracciarmi.
Arrossii a quelle parole, quel ragazzo sapeva essere davvero inopportuno certe volte.
Rivolsi lo sguardo a Louis, che ci fissava con un sopracciglio inarcato, e gli chiesi con lo sguardo di trovare un modo per allontanarlo da me.
Louis capì al volo, si avvicinò a noi e mettendo una mano sulla spalla di Harry disse «Se la stringi un altro po’la soffochi, lasciala stare»
Harry parve capire e si allontanò da me, ma non prima di avermi lasciato un bacio sulla guancia, che mi fece arrossire ancora di più.
Dopo aver finito con i saluti, entrammo tutti dentro per poter finalmente dare inizio alla serata. Ci avvicinammo al nostro tavolo per poter prendere i posti e io mi stavo già dirigendo verso Louis, quando vidi Niall occupare l’unico posto libero accanto a lui. Mi guardai intorno spaesata e, con mio grande dispiacere, notai che l’unico posto libero era accanto ad Harry.
Rassegnata mi avvicinai a lui e mi sedetti, consapevole che quella sarebbe stata la serata più lunga della mia vita.
 
Era quasi mezzanotte, la serata era andata bene e tutti ci stavamo divertendo.
In realtà io non più di tanto, mi sentivo sotto pressione con Harry accanto a me e, proprio per questo, decisi di uscire fuori a prendere una boccata d’aria.
«Ragazzi, io vado fuori a prendere una boccata d’aria. Torno subito» annunciai sorridendo.
«Stai bene? Vuoi che venga con te?» chiese Louis, premuroso come sempre.
«No, non preoccuparti» dissi, per poi uscire fuori dalla pizzeria.
Andai a sedermi su una panchina di fronte all’entrata e, chiudendo gli occhi, sospirai pesantemente.
Rimasi così, seduta sulla panchina tenendo gli occhi chiusi, finché non sentii una presenza accanto a me.
Aprii di scatto gli occhi e mi voltai spaventata.
Non appena vidi che era Harry, feci un sospiro di sollievo per poi tornare a chiudere gli occhi.
«Non volevo farti spaventare, scusami» disse con un filo di voce.
«Tranquillo, non importa» risposi senza muovermi dalla mia precedente posizione.
Restammo in silenzio per non so quanto tempo, poi decisi che era arrivato il momento di chiarire, non sopportavo più quel silenzio imbarazzante.
«Harry, dobbiamo parlare» dissi aprendo gli occhi e voltandomi verso di lui.
«Lo so» disse sospirando.
«Perché l’hai fatto?» chiesi timorosa.
«Perché volevo farlo da sempre» disse abbassando lo sguardo, mentre le sue gote diventarono rosse.
A quelle parole il mio cuore perse parecchi battiti, ma cercai di non farci caso «Non hai pensato a Sophie? È come se l’avessi tradita» dissi fissandolo attentamente.
«L’ho lasciata, Nat. L’ho lasciata per te» disse rialzando lo sguardo su di me.
Sbarrai gli occhi all’inverosimile, non poteva averlo detto sul serio.
«Per me?» chiesi balbettando, mentre anche le mie guance si tingevano di rosso.
«Si, Nat, per te. Perché ho capito troppo tardi di provare qualcosa superiore all’amicizia» disse balbettando mentre si torturava le mani.
Pensavo di morire in quel momento. Harry aveva detto di amarmi, anche se indirettamente, e io non potevo essere più felice di così.
«Sono felice che tu me l’abbia detto, così potrò finalmente dirti che sono innamorata di te dalle scuole medie» dissi sorridendo.
Alzò la testa di scatto e si voltò immediatamente verso di me, sorridendo come un’ebete.
Continuammo a fissarci intensamente negli occhi finché, spinta da un momento di intraprendenza, non mi sporsi verso di lui e lo baciai.
Lui all’iniziò si irrigidì, ma poi si lasciò andare e continuammo a baciarci, come se non ci fosse stato un domani finché Harry non si staccò dicendo «Questo è il secondo bacio che ci diamo a mezzanotte, potrei prenderci gusto» disse sorridendo sulle mie labbra.
«Si può fare, sarà il simbolo del nostro amore nato a mezzanotte» dissi, consapevole che lo sarebbe diventato sul serio. 





Hola!
Sono tornata, questa volta con il seguito di un'altra OS.
Non mi piaceva come avevo fatto finire "A (not so) lonely girl", per cui ecco qui il seguito :D
Non è una delle cose migliori che io abbia scritto, ma non penso sia così male. 
Poi, volevo dirvi che avevo avuto anche un'altra idea. 
Vi piacerebbe se scrivessi un finale alternativo? 
Del tipo che il primo bacio tra i due non ci sarà e quindi si stravolgerà tutta la storia?
Fatemelo sapere, così mi metto all'opera :)
Per stasera è tutto. Ringrazio chiunque arriverà fin qui e, se vi va, lasciatemi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate.
A presto,
Miky.

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