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Autore: Black Spirit    04/07/2014    10 recensioni
Hermione è stata beccata.
Ora ha una sola possibilità.
Deve rispettare il patto che potrebbe cambiarle la vita.
Finché lo fa è salva.
Finché lo fa lui non parlerà.
In cambio lei dovrà fare ciò che lui vuole.
Ma se lui volesse proprio quello che vuole lei?
Genere: Erotico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Contesto generale/vago
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Avvertimento
Fred e George non hanno mai lasciato la scuola.
Detto questo.
Buona lettura.

 

Cammina.

Non girarti.

Cammina e basta.

Non preoccuparti non c'è nessuno.

Non lo sa nessuno.

Devi stare tranquilla.

Non lo scopriranno mai.

C'eri solo tu in quella stanza.

Nessuno ti ha vista andarci.

Nessuno ti ha sentito mentre eri dentro.

Non devi preoccuparti.

Non ti possono aver visto.

Sei al sicuro.

Chi mai sospetterebbe di te?

E poi che male c'è?

Può capitare a tutti.

Anzi probabilmente non ci sarà un solo ragazzo del mio anno a cui non è capitato.

Già, ma io sono una ragazza...

Si presume che noi dovremmo essere più capaci di controllarci rispetto ai maschi.

Certo anche noi ragazze abbiamo i nostri limiti.

E trovarsi davanti non uno ma ben due bei ragazzi praticamente nudi non aiuta mica.

Anzi i limiti li supera eccome.

Tutta colpa loro.

Chi è così malato da mettersi a girare per il dormitorio in mutande per colpa di una stupida scomessa?

Loro ecco chi.

Tutta colpa loro se mi è toccato correre nella Stanza delle Necessità, l'unico posto con un minimo di privacy di tutta la scuola.

Tutta colpa loro se è successo quel che è successo.

Anzi no.

Tutta colpa sua.

Perché in fin dei conti è solo uno di loro ad interessarmi...

Erano questi i pensieri di Hermione Granger mentre camminava velocemente per i corridoi bui della scuola con la speranza di arrivare il prima possibile nella sua stanza senza essere beccata da Gazza in giro di notte, nascondersi sotto le coperte e far finta che non fosse mai successo niente.

E c'era quasi riuscita.

Finalmente la ragazza si chiuse la porta alle spalle stando molto attenta a non fare il benché minimo rumore per non svegliare le sue compagne e si permise di fare un sospiro di sollievo.

Non l'aveva vista nessuno.

Ce l'aveva fatta.

Ora poteva ricominciare a respirare.

Ma non ebbe nemmeno il tempo di pensarlo che vide un biglietto passare sotto la porta.

Con le mani che tremavano si abbassò e lo prese.

Ti ho vista e so quello che hai fatto, Granger.

Presentati domani mattina al Lago Nero alle sette in punto o lo dirò in giro.

Il sangue le si gelò nelle vene.

Qualcuno l'aveva vista.

Qualcuno sapeva cosa aveva fatto.

Immaginò la vergogna se la cosa si fosse saputa.

Pensò alle prese in giro e ai visi disgustati dei suoi amici.

E capì subito che si sarebbe presentata all'appuntamento.

Sarebbe pure arrivata dannatamente in anticipo.

Chiunque sia stato a scrivere questo biglietto è un tipo intelligente...

Pensò in un breve momento di lucidità mentre si metteva il pigiama.

Domani è domenica e a quell'orario non ci sarà nessuno sveglio in tutta la scuola.

Ma il pensiero scomparve presto sostituito dal panico.

Cosa voleva da lei quel ragazzo?
Perché era sicuramente maschile la mano che aveva scritto quel biglietto.

Solo un ragazzo avrebbe avuto una calligrafia così disordinata.

Milioni di domande le affollavano la testa.

Come aveva fatto a vederla?
Come faceva a sapere cos'è successo?

E soprattutto cosa avrebbe fatto domani?
Cosa gli avrebbe detto?
Avrebbe mentito?

No.

Non era brava come bugiarda.

Non aveva speranze di essere credibile nemmeno quando si trattava della più innocente delle bugie...

Figuriamoci quando si trattava di una cosa così dannatamente complicata.

Cosa posso fare?

Cosa mi farà fare?

Cosa può volere da me?
Fu quello l'ultimo pensiero di Hermione prima di piombare in un sonno pieno di incubi che la lasciò più spossata di prima.

La mattina dopo si svegliò alle cinque del mattino distrutta e preoccupata.

Si tirò a forza giù dal letto.

Si fece una doccia bollente per cercare di mandar via quel gelo che sentiva nelle ossa ma non funzionò.

L'acqua calda non ha mai sconfitto la paura.

Si vesti meglio che pote e poi uscì silenziosamente dalla stanza.

Scese le scale e trovò la Sala Comune deserta.

Nessuno in tutta Hogwarts aveva ancora aperto gli occhi a quell'ora del mattino.

Uscì dal dormitorio e iniziò a camminare silenziosamente per i corridoi.

Non provò nemmeno a fare colazione.

Sapeva che il suo stomaco non avrebbe retto e non aveva alcuna voglia di vomitare davanti all'estraneo che aveva deciso di ricattarla.

Invece si diresse direttamente verso il Lago Nero e attese.

L'attesa non fu facile.

I minuti non si decidevano a passare e lei era sempre più nervosa.

Le sette arrivarono e passarono molto lentamente.

Alla fine, verso le otto e mezza, intravide una sagoma varcare le porte del castello e dirigersi verso di lei con passo lento.

Doveva essere lui il mittente del biglietto.

E doveva starsi divertendo molto.

Per quale altro motivo l'avrebbe lasciata lì ad aspettare per ore?

Quel maledetto stava giocando al gatto e al topo e per sfortuna di Hermione purtroppo il topo era lei.

Un topo esasperato e spaventato.

Ma pur sempre un topo in balia di un gatto furbo e crudele.

E non un gatto qualsiasi...

Non lo riconobbe finché non fu a una decina di metri da lei.

E allora sentì un tuffo al cuore.

Lui.

È stato lui!

Con tante persone nella scuola perché proprio lui doveva vedermi?

Pensò sforzandosi per non recitare tutte le bestemmie che conosceva in una volta sola.

Nel frattempo lui le era arrivato accanto.

Il gioco lo divertiva.

E anche parecchio.

Provò un moto d'odio profondo per il ragazzo che aveva davanti.

“Buongiorno Granger, è tanto che aspetti?”

Lei lo fissò impassibile.

No, non doveva vedere la sua paura.

Non gli avrebbe dato questo piacere.

“Solo tre ore Fred”

Maledizione, maledizione, maledizione!

Non riusciva a pensare ad altro.

Fred l'aveva vista.

Fred Weasley l'aveva vista.

La sua vita poteva considerarsi finita.

L'avrebbe obbligata a fare qualcosa di umiliante davanti a tutta la scuola.

Oppure l'avrebbe usata per testare qualcuno dei suoi folli prodotti.

E non sapeva cos'era peggio.

Probabilmente le due cose erano allo stesso livello.

“Sbagliato, sono George”

Le venne da ridere.

Certo, alla fine doveva essere strano per lui.

Persino la loro stessa madre aveva problemi a distinguerli.

“Ho imparato da anni a distinguervi Fred”

Lui la osservò ammirato.

“Come fai a esserne così sicura?”

Lei alzò gli occhi al cielo.

Ma gli rispose lo stesso.

“Tu hai i capelli leggermente più chiari di George”

Vide la reazione che si aspettava nel ragazzo.

Sgranò gli occhi.

“Complimenti, nemmeno nostra madre se n'era mai accorta”

Lei gli sorrise maliziosa.

Dimenticando per un attimo perché era lì.

“Io non sono tua madre Fred”

Lui le sorrise a sua volta nello stesso modo.

Una scintilla negli occhi.

Una scintilla che fece tremare Hermione.

“Oh lo so. Ricordami di metterti alla prova insieme a George qualche volta”
Si, certo.

Come no?

Lo farò senz'altro.

“Ma non siamo qui per parlare di questo, Granger”

Sentì una morsa allo stomaco.

Ogni traccia di allegria scomparve dal suo viso.

Era arrivato al punto.

E ora lei era fregata.

“Ieri ti ho vista, tu lo sai, e suppongo che vorrai sapere cosa voglio in cambio del mio silenzio”

Lei si limitò a fare cenno di si con la testa.

Improvvisamente era diventata completamente muta.

Il sangue aveva iniziato a defluire dal suo cervello.

Il cuore le batteva veloce come se volesse saltarle fuori dal petto da un momento all'altro.

Il respiro le si era fermato e non sembrava avere nessuna intenzione di riprendere a portare aria ai suoi polmoni finché il ragazzo non avesse risposto alla sua domanda.

Ogni molecola del suo corpo era in attesa.

Pronta per la batosta che sapeva sarebbe arrivata di lì a pochi secondi.

“Oh tranquilla è una cosa veramente molto semplice...”
Le sorrise con fare malizioso e lei sentì il suo cuore perdere un battito.

La paura sembrava essersi impossessata del suo intero organismo.

Cosa aveva escogitato quella mente maligna per lei?

Cosa aveva deciso di farle?
Quale punizione aveva in serbo?
Che idea aveva avuto per divertirsi alle suo spalle?
Qual'era il prezzo che avrebbe dovuto pagare?

 

“Voglio che tu diventi la mia ragazza”
 

Angolo Autrice
Spero che la storia vi sia piaciuta e che la aggiungiate alle seguite.
Black Spirit
PS. Una recensione sarebbe molto gradita
  
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