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Autore: itsloouis_    04/07/2014    0 recensioni
-Magnus.- disse con voce tremante. –io sono metà umana e metà angelo, giusto?
-Sì.
-Un angelo dannato cos’è?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1. FOUND


New York, 2035.

La sensazione di trionfo che invadeva il cuore di Clary in quel momento era impagabile.
Dopo quindici anni di ricerche finalmente ora era ad un passo da sua figlia.
Per trovare lei e Sebastian, si erano dovuti servire di tutto l’aiuto del Clave di Idris, del Conclave di New York e dell’Enclave di Chicago. In più, per gli incantesimi di localizzazione, si erano serviti di Magnus Bane, del Sommo Stregone di Manhattan e del fiuto di ben tre branchi di lupi mannari.
Ora Clary era accucciata in un angolo buio di un vicolo che dava sulla 23esima. Il vicolo terminava in una grottesca casetta di pietra, con una porta di legno scuro e una finestra che emetteva una luce gialla dietro delle tende bianche. Con lei c’erano anche suo marito Jace, suo figlio Steve, Alec, Isabelle, Magnus, Tessa, Jem e il giovane Shadowhunter dell’istituto di New York –diretto dallo stesso Jace-  Daniel Blackthorn.
A distanza, erano controllati dal branco di lupi di Luke e Maia, con un ulteriore aggiunta di un gruppetto del Praetor Lupus.
Dalle documentazioni fornite dalle ricerche effettuate, risultava che Sebastian Morgenstern avesse deciso di vivere da mondano nei sobborghi di New York, con la motivazione “sarebbe stato troppo prevedibile trasferirsi in un’altra città”, avesse cresciuto Lucie come sua figlia senza mai rivelarle la sua vera identità, ma studiando sempre, nelle sue stanze, un piano per distruggere i Nephilim.
Ora Clary e Jace erano a un pelo dalla loro bambina, che da poco aveva compiuto sedici anni, ed erano decisi a riaverla.
Tutti i loro compagni erano armati fino ai denti. Persino Tessa indossava la tenuta da combattimento, sebbene fosse molto che non squartava demoni.

Al primo fruscio, tutti gli Shadowhunters s’irrigidirono. Scorsero una figura scura, alta quanto Sebastian, stretta nelle spalle per ripararsi dal freddo, con le mani infilate nelle tasche del cappotto nero.
Era il momento.
Jem fece rumore, di proposito, schiarendosi la gola.
Nel momento in cui Sebastian si girò a guardare, Clary fece brillare la stregaluce tra le sue dita, illuminando il gruppo.
Un lampo di rabbia attraversò il viso di Sebastian, e gli Shadowhunters attaccarono.

Subito, Jace e Alec furono addosso a Sebastian, mentre Magnus e Daniel si diressero verso la casa, in fondo al vicolo.
Con un movimento della mano Sebastian evocò due demoni Drevak, enormi vermi viscidi e con una bocca costellata di zanne.
Ad occuparsi dei demoni furono Isabelle e Clary, uno, e Jem e Tessa, l’altro.
Alec fece un salto scavalcando la spalla di Sebastian, per poi prenderlo per la gola. Sebastian fendette un calcio nello stomaco a Jace, servendosi del corpo di Alec come leva.
A quel punto, i lupi attaccarono. C’erano molte, moltissime possibilità, che la fine di Sebastian fosse arrivata.
Daniel e Magnus si divisero per cercare Lucie.

Il ragazzo non aveva idea di come fosse fatta, non l’aveva mai vista nemmeno in foto, da bambina. Ma constatò che Sebastian non potesse avere un via vai così continuo di sedicenni dall’aspetto di figlie dell’Angelo, quindi trovarla sarebbe stato facile.
Benedicendo mentalmente le rune del silenzio sui suoi piedi, girò il pomello di una porta chiusa.
Vi si intrufolò furtivamente, e tutto ciò che sentì dopo fu un dolore lancinante al braccio destro e un suono di cocci che si rompono. Daniel imprecò e, con la mano sinistra, prese la stregaluce. La stanza fu illuminata e scoprì il suo aggressore.
Una ragazza lo fissava, con grandi occhi grigi spalancati e un manico di un vaso in mano. Il resto dell’oggetto, pensò, doveva essersi frantumato sul suo braccio.
Daniel osservò meglio la ragazza. Non era molto simile né a Jace né a Clary, con i suoi occhi grigi e i capelli biondo scuro. Tuttavia riconobbe, sul piccolo naso della ragazza, un’impercettibile spruzzata di lentiggini color sabbia. Non erano come quelle di sua madre, grandi e sparse per tutto il viso. Quelle di Lucie sembravano disegnate con un pennarello a punta fine, dandole un delizioso aspetto infantile.
Riconobbe la forma del viso uguale a quella di Jace, zigomi eleganti, bocca piena e ciglia lunghissime. Era bellissima.
-Chi sei?- chiese la ragazza con una voce melodica.
Il giovane fece un rapido inchino. –Daniel Blackthorn. La signorina invece è per caso Lucie Herondale?
-Ehm, no. Io sono Lucie Morgenstern.- rivelò la ragazza, a disagio.
-Dica, signorina.- fece Daniel, ignorandola. –per caso saprebbe spiegarmi il motivo per cui mi ha colpito con una brocca?
Lucie lo guardò come se fosse pazzo. Per un attimo gli scrutò tutto il viso. I grandi occhi verdi e i capelli castani, dopodiché gli rispose.
-Forse perché sei entrato in casa mia e non so chi tu sia?
-Aspetta, mi hai sentito?
-Certo che ti ho sentito. Cosa pensi, che sia sorda?
-No,- fece il ragazzo, confuso. Era sicuro di essersi fatto i Marchi giusti. –è solo che… lascia perdere. Abbiamo molte cose di cui…
Un tonfo sordo, proveniente dall’esterno, interruppe il ragazzo.
Lucie impallidì e corse a guardare fuori dalla finestra.
-Papà!- gridò, terrorizzata.
Senza degnare Daniel di uno sguardo, la ragazza corse fuori dalla sua stanza, prese da un cassetto un affilato coltello da cucina e uscì di casa.
Magnus e Daniel uscirono ognuno dalle rispettive stanze, e le corsero dietro.

Jace, pieno di trionfo per aver appena sbattuto Sebastian al muro, si girò rapidamente per controllare che i suoi amici stessero bene. C’erano tutti, e senza un graffio.
Un suono improvviso gli fece rizzare i capelli sulla nuca. O meglio, non era un suono. Era una voce. Una voce dolce e melodiosa, terrorizzata, che gridava: -Papà!
sentì Clary, accanto a lui irrigidirsi. Una figura snella emerse dal buio della porticina.
Brandiva un coltello da cucina, e in volto aveva un’espressione minacciosa.
Jace, dopo quindici anni, si concesse un po’ di tempo per osservarla.
Il bel viso, dai lineamenti simili ai suoi, era decorato da una piccola concentrazione di lentiggini su naso e zigomi e da grandi ed espressivi occhi grigio chiaro, con l’iride circondata da un contorno nero. I capelli dorati erano raccolti in un frettoloso chignon, mantenuto da una penna, alcune ciocche le ricadevano vicino alle labbra piene, contratte in una linea sottile.
La cosa che lo colpì di più era che, nonostante fosse circondata da guerrieri vestiti di nero armati fino ai denti e un branco di lupi, i suoi occhi erano determinati.
Teneva il coltello come avrebbe fatto una vera guerriera, con la gamba sinistra leggermente più indietro della destra. Daniel e Magnus furono sulla soglia in un attimo, e lo Shadowhunter si avvicinò lentamente per prenderla per le spalle.
Lucie si girò.
-Non toccarmi!- urlò. Poi si rivolse alla folla di Nephilim e lupi. –chi siete voi? Che cosa volete da mio padre?!
In quel momento Sebastian, con una velocità inaudita, fu dietro a Daniel e lo spinse via, trovandosi alle spalle della ragazza.
Prese il coltello che stringeva Lucie e lo puntò alla gola della figliastra.
-Non fate un altro passo. Non vi conviene.- ringhiò.
Lucie non gridò, ma sul suo viso, il padre riconobbe un’espressione terrorizzata, e una muta supplica di aiuto.
Improvvisamente, una scintilla azzurra si depositò sul manico del pugnale, arroventandolo.
Magnus, con aria annoiata, alzò un dito e il pugnale sfuggì di mano a Sebastian.
-L’ho già fatto con tuo padre, questo trucchetto.- esordì. – evidentemente non invecchia.
Sebastian grugnì e prese la testa di Lucie con il braccio, e fece per soffocarla.
Jace, inchiodato dal terrore, rimase fermo. Vide Daniel alzarsi dolorante, e saltare sulle spalle del nemico. Gli prese il collo, gettandogli poi la testa all’indietro.
Sebastian lasciò andare la ragazza, che cadde a terra tossendo.
In un attimo, Jem le fu accanto.
Alec e Magnus si precipitarono al fianco di Daniel e si prepararono a dare il colpo di grazia.
Sebastian gettò quindi a terra una boccetta contenente un gas azzurro, liberando due demoni.
Tessa raggelò. La Signora Dark e la Signora Black.
Come se fosse una questione personale, Tessa si gettò sulla prima, seguita da Clary ed Isabelle che attaccarono la seconda.
Jace, con i lupi, corse da Sebastian, spada angelica sguainata. Daniel era ancora sulla schiena del nemico, cercando in tutti i modi di rompergli il collo.
Con una semplicità innaturale, Sebastian scaraventò Alec addosso al muro, e questi cadde incosciente a terra. Sia Jace che Magnus si diressero da lui, lasciando Sebastian ai lupi e a Daniel.
Luke, sottoforma animale, piombò sul petto del nemico, e Daniel fece leva per spezzargli il collo. In quel momento, Sebastian svanì.

Quando erano ad un passo dalla vittoria, il nemico scomparve nel nulla. Lasciandosi indietro Lucie.
Daniel cadde a terra, improvvisamente senza nulla a cui poggiarsi.
Perdeva sangue da una tempia, ma non se ne curò. Ripensò all’espressione di Lucie quando Sebastian le aveva puntato il coltello alla gola, e corse verso Jem. Doveva assicurarsi che stesse bene.
La ragazza era in piedi, sostenuta dalle mani di James. Daniel vide che il ragazzo, ogni tanto –o meglio, ogni due secondi- si girava per assicurarsi che Tessa, ancora impegnata nel combattimento con il demone, fosse ancora viva. –Lascia che me ne occupi io.- disse a Jem. - tu va ad aiutare lei.
E con la testa fece un cenno in direzione di Tessa.
Jem lo guardò con uno sguardo riconoscente, e lasciò andare Lucie, che crollò a terra.

Daniel la prese tra le braccia, e Steve, che era stato immobile per tutto il tempo, gli fu accanto.
-E’ priva di sensi?- chiese allarmato al suo amico.
-Sì, ma non respira.- dichiarò Daniel nervoso poggiando una mano sul petto della ragazza.
-Forse è meglio portarla all’Istituto.
-Magnus e Jem sono qui, chi potrebbe aiutarla? Non abbiamo ancora diciotto anni, non possiamo convocare Fratello Enoch.
-Merda.- esclamò Steve.
-Magnus!- chiamò l’altro. –Magnus, vieni qui, corri!
Lo stregone accorse al richiamo, dopo essersi accertato che anche il suo ragazzo stesse bene, e s’inginocchiò con i due Nephilim.
-Che succede?- chiese, in affanno.
-Non respira.
Magnus chiuse gli occhi. Con la mano sollevata a mezz’aria sul petto della ragazza, lasciò uscire dalle sue dita piccole scintille azzurre, che si depositarono nel corpo di Lucie.
La ragazza improvvisamente inspirò e aprì gli occhi. Il suo viso si ricolorò di un rosa vivo.
–Cosa mi è successo?- bofonchiò.
-Va tutto bene.- la rassicurò Daniel. –ora ti portiamo a casa.
-Mio padre dov’è?- chiese lei.
Daniel, Steve e Magnus si scambiarono un’occhiata fulminea.
-Te lo spiegherò più tardi, cara.- disse Magnus. –ora rilassati.
-Io ti conosco.- dichiarò Lucie.
Quattro occhi spalancati si posarono sullo stregone.
-Come fai a conoscermi?
-I tuoi occhi. Li ho già visti.

Clary e Isabelle insieme erano diventate una forza della natura. Con un ultimo colpo stesero definitivamente la signora Black, e si girarono verso Tessa proprio nel momento in cui squartava la gola alla signora Dark.
I lupi tornarono al loro rifugio per ritrasformarsi, mentre Jace e Alec emersero dal buio.
L’attenzione di tutti fu catturata da Daniel, Steve e Magnus, inginocchiati attorno a qualcosa.
Clary riuscì a vedere solo le gambe, ma riconobbe i pantaloni neri e gli anfibi che aveva visto a sua figlia poco prima. Fu colta da un capogiro.
Tutti quanti si precipitarono attorno a Lucie. Decisero di non affaticarla: le avrebbero spiegato tutto il giorno seguente.
Daniel la prese in braccio, guadagnandosi uno sguardo severo di Jace, di cui apparentemente non si curò, e s’incamminò verso l’Istituto.
Era fatta, pensò Jace. Lucie era di nuovo a casa. Sebastian sarebbe tornato, ma ora la questione passava in secondo piano.


 
Hello everybody! Come penso abbiate notato, sono nuova su efp. Mi scuso subito per la pessima formattazione del prologo, ma giuro che ho imparato bene ad usare l'editor :') Vi dico ciò che avrei dovuto dirvi nel prologo: non ho letto alcuno spoiler di CoHF, ma suppongo che Sebastian sia nella lista dei morti. In questa storia non ho voluto curarmi né delle vicende di CoHF (possibili morti ecc.), né della rottura tra i Malec, che avviene alla fine CoLS (perdonatemi, ma li amo.). Tuttavia, come avrete notato, ho tenuto conto dell'epilogo di Clockwork Princess, in cui è scritto che Jem lascia la Fratellanza e torna ad essere un Cacciatore. Ho letto le tre recensioni e... vi amo, okay. Aggiornerò una o due volte a settimana, promesso. Enjoy, Cacciatori! <33
 
 
   
 
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