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Autore: Klaina    05/07/2014    1 recensioni
una normale giornata per torchwood, un alieno morto e un manufatto passato dalla fessura da esaminare ma a un certo punto qualcuno dal passato di Ianto spunta e ci fa vedere una faccia, e delle abitudini, del gallese che non conoscevamo. scoprirete chi era Ianto prima di Cardif e un lato di lui che solo Jack era riuscito a scorgere.... enjoy the show
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ianto Jones, Jack Harkness, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Souls’ twins
 
Questo è il mio primo tentativo in questo fandom per cui siate clementi. Ho iniziato e visto torchwood in 4 giorni seppure non ho ancora avuto la forza necessaria per vedere CoE- day3. Inizialmente mi ero immaginata questa storia più fluffosa ma in corso di scrittura è cambiata… o forse no. Questo sta a voi deciderlo :p
Enjoy the show
 
- Dovevi proprio sparargli Jack? Il sangue di alieno è difficilissimo da togliere dalle camicie, ti è andata bene che sono riuscito a schivarlo e che mi è rimasta solo una macchiolina sul polso-
- Perdonami Ianto. Giuro che troverò un modo per farmi perdonare- Jack rifilò al gallese il suo sorriso più flirtoso e Owen, che stava assistendo alla scena grugnò fingendosi schifato.
- vi prego, risparmiatemelo-
Ianto, come al solito arrossì, mentre Jack rideva soddisfatto.
Toshiko e Gwen raggiunsero il trio che le stava spettando sulla piazza davanti all’ascensore invisibile.
-Tutto bene ragazze? Avete avuto qualche informazione in più?-
-Niente di che, è solo spuntato questo coso. Domani lo esaminerò meglio- Toshiko mostrò agli altri la scatola grigia che aveva raccolto poco prima, e tutti si diressero verso la baia per tornare alla base, quando all’improvviso si sentì una voce:
-JJ! JJ!- Ianto si girò di colpo riconoscendo la voce e guardando stupito la ragazza che correva verso di lui
-Karys? Karys!- Ianto, stupendo i suoi colleghi corse incontro alla la ragazza e l’abbracciò stretto.
-Ommioddio ti abbiamo finalmente trovato! Stavo quasi per rinunciare!- la ragazza, Karys, si staccò dal teaboy e gli tirò uno schiaffo. I colleghi che avevano raggiunto Ianto rimasero interdetti dalla sua reazione poiché subito dopo si aggrappò ancora al ragazzo.  –Credevamo fossi morto! Potevi chiamarmi. Dovevi! Ced continuava a dire che eri morto nell’esplosione ma io non ci volevo credere, e avevo ragione!- ormai entrambi ridevano e piangevano.
-Lo so, scusami K. Non ho pensato molto, in realtà. Volevo solo portare Lisa in salvo, avevo paura che se qualcuno avesse saputo che eravamo ancora vivi, e che Lisa era… bhe, lo sai, immagino… em.. credevo che sarebbero venuti ad ucciderci. Quando poi tutto è finito volevo solo tagliare i ponti con la mia vecchia vita e avevo paura che chiamandoti avrei risvegliato il suo ricordo. Mi scusi Karys?-
-Certo che ti perdono testone, solo, non farlo più, ok?- Ianto si limitò ad annuire sul collo della ragazza
-Em, scusate, non vorremo rovinare questo bellissimo quadretto ma…- iniziò Gwen
-… Ianto dimmi che questa non è un’altra tua ex-fidanzata che è venuta qui ad ucciderci- continuò Owen al posto suo.
Ianto rise, lasciò la presa su Karys e si asciugò le lacrime.
-No, Owen. Lei è Karys. È la mia più vecchia amica-
-Così mi fai sembrare più vecchia di quello che sono!- protestò lei
-Non ti preoccupare, sei sempre stupenda- la rassicurò il gallese.
-HEY JONES! Quella è la mia donna, giù le mani da lei!-
Ianto alzò gli occhi al cielo –lui non potevi lasciarlo a casa?- sussurrò nell’orecchio di Karys e poi continuò ad alta voce –Cedrick, che piacere vederti.- i due si abbracciarono stretti nonostante le parole che si erano scambiati non fossero le più amichevoli. –Litighi ancora con Potter, Diggory? -
-È bello vederti vivo Ian. Ci sei mancato-
-Anche voi. Magari più lei di te- Ianto scoppiò a ridere quanto il ragazzo lo allontanò con uno spintone fintamente offeso.
-Tornando alla domanda iniziale… chi siete?- indagò ancora Gwen
-Dicevo, questi sono Karys e Cedrick, due miei cari amici. Io e Karys siamo praticamente cresciuti insieme. Siamo anche stati insieme per un periodo ma ora siamo come fratelli, magari non dal punto di vista biologico ma di anima. Siamo gemelli di anima *. Il problema si pone solo quando Diggory qui presente, e vi prego ditemi che avete colto l’allusione a Harry Potter per Cedrick, fa il gelosone perché crede che io e Karys vogliamo tornare insieme.-
-HEY! Fino a prova contraria tu sei ancora single, e quindi potresti voler tornare con la mia piccola per cui io non sto tranquillo- Ianto incrociò gli occhi del capitano e sorrise abbassando lo sguardo mentre le sue colleghe ridacchiavano.
-Comunque, altra parte delle presentazioni. K, Ced, questa è la squadra di Torchwood 3. Vi presento Gwen Cooper, il dottor Owen Harper, Toshiko Sato e il Capitano Jack Harkness.- il gallese fece le presentazioni e i nominati salutarono con la mano.
-Direi che fatte le presentazioni è ora che ognuno vada a casa sua. Ci vediamo domani ragazzi- Jack congedò i suoi ragazzi, lanciando solo un’occhiata al volo al suo Ianto.
-Ora devi raccontarmi tutto. Possiamo rimanere a dormire a casa tua o ti disturbiamo la piazza?-
- No, potete rimanere, non c’è niente da rovinare- Ianto prese a braccetto Karys e insieme a Cedrick si diressero verso il suo appartamento.
 
-Scusate il disordine, ormai vengo qui solo per dormire. Ogni tanto-
-Come mai? Trovato compagnia migliore?- chiese occhieggiando la ragazza
-No- arrossì il ragazzo – lavoro tanto e spesso mi addormento sul divano dell’ Hub. Per queste notti, perché sono sicuro non vi fermerete solo una notte, posso cedervi il mio letto, che è più grande. Io posso dormire sul divano-
-Assolutamente no. Non ti ruberemo il letto quando siamo noi gli ospiti-
-Ti proporrei di dormire io e te nel letto e Ced sul divano ma temo che lo ingelosirebbe- ghignò Ianto.
-Ma Cedrick sa che io amo lui e voglio bene a te, e che non farei mai niente con te. Vero Ced? Tu ti fidi di me, non mi credi una ragazza così facile ma farmi il mio migliore amico, vero?-
- OUCH. Questa è pesante. Direi che sei in trappola Ced- Ianto si divertiva troppo a stuzzicare l’altro anche se sapeva che non sarebbe davvero successo niente. Davvero lui considerava Karys sua sorella e, nonostante in passato fossero stati innamorati, prima di Lisa, ora non provava altro che affetto per la ragazza.
-E va bene, ma non vi venga in mente di dormire in mutande!!-
-E bravo Ced- disse Ianto prima di allontanarsi per lasciare ai due qualche minuto da soli
-Grazie mille amore. Sapevo che ti saresti fidato di me. Ti amo- Karys si mise sulle punte per baciare il fidanzato.
 
-Allora? Di chi è il profumo?- erano le 2 di notte ma né Ianto né Karys stavano dormendo, preferendo chiacchierare per tutta notte.
-Non so di cosa tu stia parlando-
-Non fare il finto tonto Ian. Hai un profumo addosso che non è il tuo solito, e non corrisponde né al tuo profumo né al tuo dopobarba, perché ho controllato, per cui chi è?-
-Nessuno, te l’ho detto. Ti starai sbagliando. Ora dormiamo che domani mi tocca il lavoro. Buona notte K-
-Notte JJ-
Ianto sorrise prima di addormentarsi, non si era mai reso conto che il “profumo” di Jack gli era rimasto addosso.
 
 
Il giorno dopo Ianto uscì presto di casa, lasciando i sui ospiti ancora addormentati, e si diresse all’Hub in anticipo per potersi scusare propriamente con il suo capitano per essere mancato quella notte.
-Ecco il mio teaboy. Passato bene la notte?- Jack era già sveglio, anche se a giudicare dalla faccia non da molto.
- Si, ho parlato fino a notte fonda con Karys, non mi ero reso conto di quanto mi mancasse fino a che non l’ho vista. Ma ora a te ci vuole un caffè-
-Si, grazie. Sono felice che hai fatto pace con il tuo passato. Ti vedo più felice oggi- Jack gli sorrise quando il ragazzo gli tese la sua tazza per poi sederglisi in braccio. Di solito non si permettevano quei momenti di tenerezza alla luce del sole ma, non avendo potuto approfittare della notte si dovettero accontentare.
- a quanto pare mi hai lasciato addosso una parte dei tuoi buonissimi ed eccitanti ferormoni del 51esimo secolo perché Karys mi ha fatto il 5 grado per capire di chi era il profumo che avvertiva su di me- il gallese aveva un sorriso a 32 denti.
-Magari è vero, ma non gongolare così tanto- Jack lo riprese con un sorriso. Si preoccupava sempre che Ianto si illudesse troppo su di loro perché lui sapeva bene che prima o poi il ragazzo sarebbe morto mentre lui avrebbe continuato a vivere per sempre. Purtroppo non era riuscito ad evitare che Ianto si innamorasse di lui, né di innamorarsi a sua volta, ma questo non l’avrebbe mai ammesso.
L’allarme alla porta li avvisò che qualcuno stava entrando e quindi Ianto si alzò, ricomponendosi. Accorgendosi però di non aver ancora baciato il suo capitano, gli si avvicinò al volo per rubargli un bacio, niente più che uno sfiorarsi di labbra, prima di allontanarsi nuovamente, per fortuna non visto.
-Buongiorno Tosh. Owen. Vi ho preparato il caffè-
-Te l’avevo detto. Avevo ragione- Toshiko gioì felice.
-Di cosa state parlando?- gli chiese il capitano
-Owen credeva che vi avremmo trovati appartati da qualche parte da soli a…-
-io in realtà ho detto che vi avremmo trovati a scopare come conigli sulla scrivania di Jack e sono più che convinto che se fossimo arrivati tra un po’ vi avremmo trovati lì.-
-Che uomo di malafede che sei Owen- scherzò Ianto tornando verso la sua postazione per prendere il caffè da dare a una Gwen entrante. –Buongiorno- una serie di gemiti sonori si diffusero in tutto l’Hub prima che Ianto riuscisse a prendere il suo cellulare e rispondere alla chiamata entrante, alzando gli occhi al cielo mentre gli altri ridevano.
-KARYS QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI STARE LONTANA DAL MIO CELLULARE?- … - No, dopo questa te lo scordi- …- Ho detto di no, e poi in ogni caso non sono io che decido-…-Non ho intenzione di fare niente del genere-…-COSÍ PEGGIORI SOLO LA SITUAZIONE-…
-Se vogliono passare a fare un giro, digli che possono, li autorizzo io- Ianto fulminò Jack con lo sguardo, facendo scoppiare nuovamente i colleghi a ridere
-…Si, potere venire e no, prima che tu lo insinui, io non ho fatto niente per ottenere questo permesso se non pregare con lo sguardo Jack di non concederlo. A quanto pare ho fallito- il gallese continuò a parlare guardando male il capitano
-Sei nei casini Jack. Ora te lo sei fatto nemico e sai che significa? Niente caffè, niente sorrisi…-
-… niente sesso-
-…niente gentilezze- continuò imperterrita Gwen nonostante l’interruzione di Owen.
-Cazzo, non ci avevo pensato. Bhe, troverò un modo per evitare tutto questo, fidatevi di me-
-Se lo dici tu-
 
10 minuti dopo Karys e Cedrick stavano scendendo nell’Hub grazie all’ascensore invisibile.
-WOW. Questo posto è enorme. E quello è uno pterodattilo?!-
-K ti presento Myfawny-
-Vi siete sistemati bene. Certo non è grande come quello che c’era a Londra ma non è male. Non invidio che deve pulirlo- commentò Cedrick
-Anche perché tocca a me- dietro al sorriso di Ianto solo Karys e Jack furono in grado di leggere una leggera tristezza.
-Bhe, ora voglio fare il giro completo e poi voglio sfidarti come i vecchi tempi-
-No, K. Non ho né il tempo né il cambio per “la battaglia”. Per il giro non ci sono problemi-
-Per tua fortuna ho io i cambi- la ragazza fece un sorriso a metà fra lo smielato e il malefico all’amico e poi si diresse a tutta velocità verso il sotterraneo, trascinandosi dietro il ragazzo sconvolto.
-Fai come se fossi a casa tua Karys- gli urlò dietro Jack.
 
Nel giro di un’ora la coppia aveva girato praticamente ogni angolo della base e Ianto, anche se contro voglia era stato trascinato al poligono, precedentemente preparato a sua insaputa da Jack stesso.
-Sai vero che soffrirai un sacco per tutto ciò che stai facendo? Troverò un sacco di modi per vendicarmi su di te, Jack- il capitano lo stava aiutando a sistemarsi le protezioni per la battaglia.
-Eddai Ianto, tanto è inutile che fai l’offeso, sai benissimo che la tua amica ha i sui modi per convincere le persone e poi è divertente vederti per come sei davvero, dietro la muraglia dei completi eleganti. Non riesco spesso a vederti per com’eri prima di Cardiff- Ianto non poté fare a meno di sorridere, riconoscendoglielo.
- ora vado ad aiutare Karys, così magari riesco a fare ingelosire ancora un po’ il suo ragazzo- e sorridendogli si diresse vero di lei.
-Posso aiutarti?-
-Oh, sì, grazie. Riesci a chiudermi lo stappo dietro al collo?- Karys approfittò del fatto che Jack la stesse praticamente abbracciando e inspirò a fondo il profumo del capitano, del quale aveva già dubitato.
-Spero che tu stia trattando bene il mio Ianto- gli sussurrò semplicemente, così da non farsi sentire dagli altri
-Faccio del mio meglio- le rispose dopo un attimo di stupore l’immortale.
-Bene.- poi alzando la voce.- Sei pronto JJ? Battaglia all’ultimo inchiostro. Pronti. Partenza. VIA-
Gli altri si erano riuniti nella sala riunioni, dalla quale si vedeva il campo, per godersi il divertimento. Come previsto Ianto cercava soprattutto di nascondersi, senza attaccare mai.
-C’mon JJ. Questo non sei tu.- gli urlò dietro Karys
Per un attimo Ianto si blocco e poi tutto cambiò. Si scrollò un’immaginaria polvere di dosso e iniziò ad attaccare. Si muoveva il modo veloce e preciso. Colpiva Karys e tutti gli altri ostacoli con fredda determinazione, come se fosse abituato a doversi aprire una strada nel fuoco.  Quasi due ore dopo di Karys non rimanevano che due spazi puliti, la fronte e le labbra. Ianto, tenendo d’occhio Cedrick si avvicinò a lei e all’ultimo virò la traiettoria delle sue labbra, spostandole verso la fronte della ragazza, per poi scoppiare a ridere quando questa lo inondò di vernice continuando a colpirlo sul busto. Come se fossero tornati due bambini di 10 anni, iniziarono a rincorresti cercando di sporcarsi con i rispettivi colori. La battaglia finì con entrambi completamente coperti di vernice arancione, miscuglio creatosi tra la vernice gialla di Karys e quella rossa di Ianto.
Quando entrambi si furono lavati completamente, si trovarono tutti nella sala riunioni per mangiare. All’arrivo di Ianto gli abituali dell’Hub rimasero stupiti dai suoi vestiti. Solo Jack lo aveva visto, la prima volta in cui si erano incontrati, con vestiti diversi dal suo solito completo elegante. Ora invece indossava i suoi vecchi jeans rovinati ad oc, la maglietta bianca aderente, ancora un po’ trasparente per la pelle bagnata dopo la doccia, e la sua giacca di pelle nera, inoltre i capelli ancora bagnati dopo la doccia che rimanevano in piedi tutti spettinati, conferivano al gallese un’aria da vero angelo dannato, pensò Jack. Karys sorrise nel vederlo nei suoi vecchi vestiti mentre gli altri richiudevano le bocche.
-Ritiro ciò che ho detto sui completi*-
-Is still an harassment, sir- gli fece uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi Ianto.
-Bentornato JJ- gli sorrise invece Karys
-A proposito, mi potresti spiegare perché JJ?- chiese Owen mentre apriva la sua pizza.
-Da piccola credevo che Ianto si scrivesse con la J per cui per me era Janto Jones. JJ- rispose la ragazza prima di addentare la sua pizza.
-E io che speravo in una storia più eccitante- commentò come al suo solito Jack.
-Nope. Invece voi avete mai notato quanto i vostri nomi sono simili?- chiese Cedrick indicando Owen e Gwen.
-Che?- rispose molto elegantemente il dottore con la bocca piena.
-Se togliete la prima lettera sono uguali. O-wen e G-wen. In più la O e la G si assomigliano nella scrittura manuale per cui mi immagino quante volte vi siate rubati il pranzo-
-Non ti seguo-
-No, Ced. Qui non c’è il frigorifero in comune dove ognuno mette le cose portate da casa. Noi qui andiamo avanti a take away.-
-Ma non è assolutamente salutare. Nana ti picchierebbe, lo sai vero? Nana è mia nonna a proposito-
-Oh, che tenero, la nonna dell’amichetta che ti prepara il pranzo. E come ti chiamava? Iantino? Iantuccio?-
-No, Owen, in realtà mi chiamava Bachgen- rispose sorridendo Ianto.
-Che vuol dire...- lo incitò l’altro
-Ragazzo, giovanotto, ma anche fidanzato- rispose al posto suo Jack.
-E da quando tu sai il gallese?- cercò di dire Gwen mentre la voce di Karys la sovrastava. –Ma che carino, gli hai insegnato il gallese, cholwyn?-
Ianto fulminò l’amica con lo sguardo
-E questo che significa?- chiese Toshiko
-Che Cedrick dovrebbe imparare a mettere un freno alla lingua della sua ragazza- sputò fuori Ianto.
-Significa cucciolo e credo che Ianto abbia ragione, scusa-
Per i 10 minuti successivi Ianto e Karys si scambiarono quella che poteva essere definita solo come una conversazione di sguardi e poi il gallese si rilassò, come se avesse appena ricevuto delle scuse dall’altra.
Nessuno più parlò in gallese durante il pranzo. Quando tutti finirono Ianto si alzò per andare a fare il caffè e Jack seguì ogni suo movimento con occhiate affamate.
-Continuo a sostenere che dovevate rivoluzionare il guardaroba di Ianto prima- commentò quasi senza accorgersene.
-JACK!- lo riprese Gwen, in po’ gelosa.
-In realtà prima si vestiva sempre così- gli sorrise complice Karys.
-Ecco a voi il caffè- si ripresentò il ragazzo.
-L’unica cosa che mi mancava davvero di te, Ian. Il tuo caffè!- esclamò convinto Cedrick afferrando la sua tazza.
-No, fermo. Ognuno ha il suo. Questo è di Owen. Il tuo è questo- gli disse scambiando le tazze.
-Vuoi dire che fai caffè diversi ad ognuno?- chiese Gwen.
-Non te n’eri mai accorta? Tosh ha il caffè al ginseng. Tu il caffelatte. Owen il caffè lungo con tanto zucchero. Mentre Jack ha l’americano- Ianto sorrise malefico nel finire la frase e in automatico gli altri si allontanarono dal tavolo, sicuri che il gallese avesse fatto qualcosa al caffè del capitano. Se Jack non fosse stato così concentrato sul profumo del suo caffè lo avrebbe notato. Ne prese un lungo sorso e poi lo sputò sui resti dei cartoni delle pizze.
-Ops. Deve essermi scivolato un po’ del peperoncino di Karys nel tuo. Sorry(not sorry)- sghignazzò il ragazzo.
-Peperoncino? Nel caffè?- chiese Owen, ignorando lo sputacchiare del capitano.
-Te ne sei ricordato. Bravo JJ. Decisamente delizioso, come al solito. Comunque si , Owen. A me piacciono i sapori decisi per cui metto UNA PUNTA  di peperoncino nel mio caffè-  Karys ridacchiò vedendo il capitano che continuava a tossire.
-Dovevo pur pulire il cucchiaio da qualche parte, no?- chiese angelicamente Ianto.
-Ricordami di non farti mai arrabbiare. Se mi togliessi il tuo caffè non potrei lavorare- ironizzò Owen mentre tutti uscivano dalla sala, lasciando soli Jack e Ianto, che sedevano ai due capi opposti del tavolo.
-Ti avevo avvisato che avresti sofferto, no?- lo prese in giro il gallese – e gentilmente, pulisci questo casino- continuò alzandosi esponendo ulteriormente il suo sedere raccogliendo un tovagliolo da terra.
-E Jack, Smettila di guardarmi il culo- concluse andandosene, sculettando.
- Tu mi vuoi uccidere Jones- gli rispose semplicemente il capitano, sentendo la risata che ne derivò.
 
 
-Perché non me lo hai detto?-
-Di cosa parli?-
- Lo sai benissimo, Ianto Jones. Non di cosa ma di chi-
-Non c’era niente da dire. Non stiamo insieme né abbiamo una vera storia. Giochiamo e basta-
-Sai benissimo che non è nella tua natura giocare a basta. Tu o ti innamori o no. Quindi cosa c’è sotto? Non credo stia con Gwen perché ho sentito che parlava di un certo Rhys mentre mi cambiavo. Quindi perché non rendete semplicemente pubblico quello che è già evidente a tutti?-
-PERCHÈ NON C’È NIENTE DA RENDERE PUBBLICO. NOI. NON . SIAMO. UNA .COPPIA-
-oh, scusa JJ, non avevo capito niente.- lo abbracciò Karys.- credevo che, spigliato com’è non si facesse problemi a riconoscere che è innamorato di te-
-Lui non lo è. Mi ha ripetuto milioni di volte che non siamo una coppia e non ha mai ammesso di provare niente per me. Io sono solo uno dei suoi tanti passatempi. Sai, non può morire, per cui io sono niente di più che un segno insignificante della sua linea temporale.-
-Sono sicura che non sia così. Anzi adesso vado e gliene dico quattro-
-NO, ti prego! Non voglio. Se davvero mi vuoi bene fai finta che questa conversazione non sia mai avvenuta. Non voglio complicare ulteriormente le cose, e non voglio perdere questo lavoro-
Karys alzò gli occhi e vide che Jack li stava guardando dal suo ufficio, e a giudicare dallo sguardo triste, aveva anche sentito le parole di Ianto
-Ok. Come vuoi. Ho il permesso di invitare i tuoi colleghi fuori a festeggiare stasera?-
-Si, baban*-
-yey. Allora ci vediamo stasera-
 
 
Più tardi quella sera si trovarono tutti in un pub piccolo ma accogliente.
-Allora? Non hai altre storielle divertenti da raccontarci sul nostro Ianto? Per esempio com’era come fidanzato?- chiese Gwen, come al solito pettegola.
-Era decisamente dolce. Un vero gentiluomo. Mi ha sempre fatto sentire importante e la più bella.- il sorriso di Karys esprimeva tutta la dolcezza di quei momenti.
-E tu lo sei sempre stata- gli rispose altrettanto dolcemente l’altro. Facendo grugnare Cedrick e Owen, mentre le ragazze sospiravano.
-Una cosa veramente cucciolosa di Ian è che ci teneva davvero un sacco a dirmi quanto mi voleva bene e ,dopo un po’, amava. È una cosa che ha sempre fatto- Ianto evitò di guardare Jack, sapendo benissimo di avere gli occhi dell’uomo addosso.
- Ma non era solo dolce e diabete. Era anche un vero kick-ass (ndr spaccaculo suona male).  Ha bucato le gomme dei bulli, più grandi di noi, solo perché mi davano fastidio-
-Ti ricordo che ho anche sacrificato diverse dita delle mani per rompere altrettanti nasi- intervenì il gallese.
-E com’è che vi siete lasciati?-
-Sono in contemporanea arrivati Lisa e Cedrick, mentre noi diventavamo sempre più fratelli e meno amanti-
-ma quanto siete stati insieme?-
-Ufficialmente 4 anni, anche se all’inizio e alla fine era tutto un po’ strano. Prima eravamo migliori amici che erano diventati fidanzati, mentre alla fine eravamo fidanzati che diventavano fratelli-
-Vuoi dire che a oggi non te la faresti proprio più più?- chiese Cedrick un po’ alticcio.
-Per chi mi hai preso? Lei è mia sorella di anima e in più è impegnata con un mio amico. Che razza di uomo sarei?-
Cedrick fu soddisfatto dalla risposta e si acquietò.
Molte birre dopo Ianto fu obbligato a salire sul palco per cantare “American boy” , mostrando un’altra abilità che i colleghi non sapevano possedesse e, apparentemente inconsapevole a causa dell’alcool, la dedicò a Jack. Al momento del << Don't like his baggy jeans but I'm a like what's underneath them*>>  Ianto indicò indecentemente prima se stesso e poi il suo capitano, facendo sconvolgere una parte dei presenti, che presero a ridacchiare.
Fu a fine serata, quando il gallese offrì a tutti un altro giro da bere, precedentemente munito di Reticon che il capitano capì perché Ianto aveva tolto i suoi freni inibitori, e divenne ancora più consapevole della lucidità del ragazzo quando vide che nel suo bicchiere non era stata inserita nessuna pastiglia.
 
 
-Buongiorno a tutti.-
-Shhhh, Jack. Non urlare. Come fai a non avere mal di testa?- gli rispose irritata Gwen
-Credo che il suo essere immortale comprenda anche il fatto che assimila e smaltisce l’alcool più velocemente di noi poveri umani. Caffè?- sussurrò Ianto ai nuovi arrivati –È una ricetta speciale, un po’ più forte ma fatto apposta per i post-sbronza-
-Grazie Ianto. Ti ho già detto che ti amo?- ringraziò Toshiko mentre prendeva la sua tazza
-io di più- commentò Owen
-Ripetimi per favore, queste non sono molestie?- chiese divertito Jack, allungando una mano per prendere il suo caffè. – io non ci sento niente di diverso, mi sa che hai fatto cilecca Ianto Jones-
-Io non faccio mai cilecca, capitano Harkness- la sua faccia espresse un “e tu lo sai bene” non verbale. –Il tuo caffè è volutamente normale in quanto, altrimenti, nessuno sarebbe più in grado di sopportarti e gireresti per le stanze saltellando iperattivo-
- Non può essere tanto forte-
-Metti giù le mani!- lo minacciò l’altro puntandogli la pistola alla spalla. –Guarda le reazioni degli altri e giudica tu-
Jack scioccato dalla reazione eccessiva dell’altro fece come aveva detto ed effettivamente vide che tutti e tre gli zombie che erano entrati pochi secondi fa nell’Hub ora si muovevano veloci ed efficienti come se avessero dormito per 10 ore di fila.
-Wow-
-Già, peccato che l’effetto duri solo un tempo limitato. Ma la cosa positiva è che per altre 6 ore non avranno bisogno di caffè- esordì soddisfatto Ianto, rinfoderando la pistola.
-Ieri comunque mi sono divertito. Non ti facevo così intraprendente e scatenato-
-A no?- gli sorrise malizioso l’altro
-Forse un po’ sì, ma non così tanto, e non così lontano da un letto- gli rispose a tono Harkness. I due approfittarono del fatto che gli altri erano presi dal loro lavoro per scambiarsi dei veloci ma intesi baci.
-Attento signore, le consiglio di non eccitarsi troppo perché il suo periodo di punizione non è ancora finito e l’aspetta un castigo decisamente peggiore di un caffè un po’ piccante-
Jack ci mise qualche secondo a capire di cosa stava parlando Ianto e quando lo realizzò sgranò gli occhi
-No. Non lo faresti. Puniresti anche te stesso e non avrebbe senso-
- e chi ha detto che io non mi soddisferò? Sei tu quello che potrebbe rimanere, diciamo, senza attenzioni adeguate-
-JJ. Ho bisogno del tuo caffè ora!- la voce di Karys distrasse i due e Ianto si affretto a porgere ai due le loro tazze.
- Dio quanto amo il tuo caffè- si limitò a commentare Cedrick
-Il caffè della resurrezione- citò Karys assaporando il suo.
-Nome appropriato- commentò Jack prima di andare nel suo ufficio.
 
Dopo le 6 ore previste gli altri tornarono in uno stato semi comatoso e Ianto, fornì loro la dose necessaria per giungere a fine giornata.
-Ian, a noi danne un pochino di più, sai com’è, ho un fidanzato che sto praticamente ignorando da quando ti abbiamo trovato. Credo meriti la sua ricompensa- gli disse semplicemente Karys.
-Direi che hai ragione e proprio perché non voglio averne niente a che fare sta notte credo che dormitò sul bellissimo divano dell’Hub, così avrete casa libera. Solo vi prego, cambiate le lenzuola dopo- Karys e Cedrick si congedarono dagli altri ridendo e portandosi dietro i loro caffè.
Quando tutti stavano preparando le loro cose per andare via Jack chiamò Ianto nel suo ufficio.
-Ha bisogno di me signore?-
-No, volevo solo dirti che se vuoi puoi dormire tu nel mio letto. Io posso dormire sul divano per una volta.-
-No, grazie signore, non vorrei che poi si facesse prendere dall’entusiasmo e non rispettasse la punizione- Ianto si stava allontanando dall’ufficio del capitano quando questo lo richiamò, facendo girare anche gli altri che stavano in quel momento uscendo.
-Buona notte allora. E sogni d’oro- completamente consapevole della presenza dei colleghi nell’Hub Jack si avvicinò al gallese e gli depositò un dolce e lungo bacio sulle labbra. Ianto si rese conto che in quel bacio erano racchiuse tutte le frasi che Jack non sapeva ancora dirgli. Frasi come: “scusami, sono stato uno stupido”, “ per me sei molto più di un puntino nella mia linea temporale”, “certo che ti amo”.
Quando si staccarono tutti gli altri erano usciti e sorridendo Ianto rispose
-buona notte anche a te Jack- prima di scendere le scale e addormentarsi appena la sua testa toccò i cuscini del divano. Durante la notte Jack riuscì a portare il gallese nel suo letto, per farlo rimanere più comodo e gli si accoccolò vicino, volendo comunque rispettare le regole dettate dal suo punitore. La mattina dopo però i due si svegliarono abbracciati in quanto, durante la notte, Ianto si era spostato, raggiungendo quel calore e quel profumo che ormai per lui significavano casa.
 
 
 
Pochi giorni dopo Karys e Cedrick dovettero tornare a Londra ma fecero promettere a Ianto di telefonargli ogni tanto e promisero a loro volta di tornare a trovarli. Karys fece un giro di abbracci, lasciando Jack per ultimo.
-Come facevi a sapere che Ian stava con me?- le chiese in un sussurro sapendo già la risposta ma continuando a non capire come aveva fatto.
-Aveva il tuo odore addosso e solo quando passa davvero tanto tempo tra le braccia di qualcuno prende il suo odore. Neanche con Lisa l’aveva già preso. Ora io te lo affido e se la prossima volta che vengo scopro che lo hai fatto soffrire in qualche modo, come ad esempio se non ti muovi a dichiarargli i tuoi sentimenti, io ti strappo le palle. Chiaro?-
Jack annuì e cercando di sdrammatizzare aggiunse
-Non credi che poi dovrai vedertela anche con il diretto interessato? Sai potrebbero servirmi per fare al meglio il mio lavoro-
-perché, non sta sopra lui? Di solito è così preso dal comando-
-E direi che ora basta. Mi hai già messo in ridicolo troppe volte in questa settimana.  Rwyf wrth fy modd chwaer fach i chi *-
-Yr wyf hefyd yn frawd-
 
 
-Quindi ti piace comandare, eh? Dici che potresti dimostrarmi quanto? Sempre che la mia punizione sia finita-
-Oh, sì capitano. E ora è peggio per te.....-
 
 
 
KLAINA SPACE:
* da qui il titolo
* ho fatto riferimento alla versione inglese della prima puntata, quando Jack presenta Ianto:
JACK: "And this is Ianto Jones, Ianto cleans up after us and gets us everywhere on time."
IANTO: "I try my best."
JACK: "And he looks good in a suit."
IANTO: "Careful, that's harassment, sir."
*baban= piccola, il corrispondente del Babe inglese.
*non mi piacciono I suoi jeans ma quello che mi piace è sotto
* -Ti voglio bene sorellina-
   -Anche io fratellone- (secondo google translate)
*I nomi Karys e Cedrick, sempre secondo internet, hanno origini celtiche e servono a rappresentare il legame di Ianto con la sua vecchia vita, quella legata alle origini gallesi.
 
 
E questo è tutto gente. Spero che a qualcuno sia piaciuto e se lasciaste un commento o una recensione mi fareste davvero davvero felice. Love you all.
  
   
 
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