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Autore: Lylyt26    05/07/2014    5 recensioni
Occhi rossi, naso che cola, voce rauca, dolori alle ossa. Si, Stiles è perfettamente ed esattamente umano, nessuno può negarlo, o cambiarlo. E forse proprio questo essere così umano, così estremamente fragile e in costante pericolo fa piangere Stiles la notte, lo fa sentire sbagliato, inutile, inadeguato. Perchè a Beacon Hills la normalità è essere un licantropo muscoloso e forzuto, mentre l'eccezione è essere un semplice umano scoordinato. Ed indovinate un po'? Stiles è l'estrema rappresentazione del eccezione.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Words: 739.
Beta: In vacanza, lontana da me.
Scrittrice: Lylyt26.
Genere: Fluff, Introspettivo.



Una mattina di novembre, Stiles apre gli occhi ed ha freddo, non ha ancora accettato l'idea che l'estate abbia abbandonato Beacon Hills da mesi ormai, e si ostina a continuare a tenere la finestra aperta.

Stiles si alza, come tutte le mattina s'infila il bagno per il suo rituale mattutino, tutto nella norma, fin quando non passa davanti ad uno specchio, e tutto riaffiora.

Ed eccoli lì, gli occhi rossi e gonfi, la gola che brucia, il naso arrossato. E non è un'influenza, questo il ragazzo lo sa. E non perchè ne sia immune, lui è umano, quindi potrebbe anche essere un malanno, ma Stiles non è così codardo da volerlo nascondere, la notte passata ha pianto come un bimbo, esattamente come quando la mano della sua mamma ha smesso di stringere la sua. E sarà una casualità che sia successo proprio lo stesso giorno, ma quella notte Stiles non piangeva per lei.

Piangeva per se stesso.

Esattamente perchè Stiles è umano, estremamente umano. Carne debole e pronta a rompersi ad ogni botta, ad ogni ferita inferta, e questo Stiles lo sa bene, non può dimenticarsene. Stiles non può buttarsi giù dalla sua finestra quando il padre è in casa, per non farsi scoprire, non può, inizialmente perchè non ha l'agilità necessaria neanche per scalvalcare il cornicione, secondo perchè soffre terribilmente di vertigini e terzo perchè sicuramente ci rimetterebbe una gamba, o forse entrambe, o forse addirittura la testa tanto è imbranato, questo Stiles lo sa alla perfezione. Sa che almeno una volta all'anno -o forse più- non potrà andare alle riunioni del branco, perchè vederlo col naso rosso e gocciolante non è una visione sublime e vuole evitarla ai suoi amici. Stiles sa, ed è per questo che ieri piangeva. Stiles è stupidamente umano, stupidamente ed enormemente fragile, inutile, fuori posto. Ed è una cosa così dannatamente assurda, perchè essere umani dovrebbe essere la regola, e non l'eccezione. Ma la vita di Stiles è talmente sottosopra che la regola è essere un licantropo agile e muscoloso, con tanto di zanne affilate ed artigli taglienti, ed essere uno stupido umano è l'eccezione. Ed è così estremamente frustrante per lui, stare ore ad arrovellarsi il cervello per poi essere messo tristemente da parte quando la situazione diventa calda e si devono tirare fuori le unghie, letteralmente.

E' opprimente essere obbligato a passare le nottate svegli pregando di rivedere tutto il branco la mattina dopo, è estremamente spossante, sbagliato, umiliante. Ma cosa può fare per cambiare la situazione? Il morso, Stiles l'ha rifiutato, ed ancora lui stesso si chiede perchè. Sarebbe potuto diventare più forte, più veloce, agile, più utile. Avrebbe potuto proteggere le persone che ama, farle sentire al sicuro, e non essere lui quello indifeso e da proteggere. E Stiles se ci pensa gli viene su la bile, bastava un dannato 'si' per avere tutto, ed invece era stato così coraggioso -o forse l'esatto contrario- che aveva rifiutato, decidendo di vivere la sua vita da umano, di svegliarsi la mattina con l'influenza e il naso colante, e il quel momento non concepisce proprio perchè.

Non lo capisce fin quando due mani si avvicinano alle sue -avvinghiate al bordo del lavandino ed estremamente pallide- e lo conducono con calma di nuovo verso il suo letto.

Ed eccolo lì, il suo motivo, la sua umanità, che guarda caso fa parte di quel mondo in cui è stato catapultato per sbaglio. E Stiles capisce, il mondo si accende di nuovo. E l'umano comprende esattamente perchè ha deciso di rimanere se stesso, di rinunciare alle zanne e agli ululati, lo capisce quando due braccia muscolose lo stringono per riscaldarlo, lo capisce quando due labbra carnose baciano le sue, per togliergli un po' di quel torpore mattiniero che le avvolge, e il suo sguardo s'illumina per davvero vedendo quegli occhi così verdi da mettere i brividi, Stiles brilla di luce propria, e non crede che da licantropo sarebbe stata la stessa cosa, probabilmente si, ma in questo momento è talmente felice di essere quello da proteggere che non ci pensa, si stringe solo a quel corpo un po' di più, e sospira felice, perchè non sa davvero come sarebbero andate le cose se quel giorno a Peter avesse detto si, ma sa come stanno le cose adesso, e gli va benissimo.

E dell'estate a Stiles non è mai fregato un accidenti, quella finestra rimarrà spalancata anche nei mesi più freddi, esattamente come il suo cuore.

My little corner: Ok, non chiedetemi com'è venuta fuori questa cosa perchè è assurdo. Non me lo chiederete, ma io ve lo dico lo stesso ahaha! Ero intenta a pensare che quest'estate tutti i miei amici partiranno all'avventura ed io invece me ne starò a casa ad aspettarli, ed ecco che mi viene in mente Stiles diverso per la sua normalità. La mia mente fa dei collegamenti assurdi, me ne rendo conto, davvero. E niente, la Shot non è betata, perchè quell'amore di ragazza ha deciso di partisene a Fanculandia a più di due ore di treno da me ed è completamente priva di strumenti essenziali, quali Wifi e un computer che non sia dell'ante guerra, quindi eccomi, qui, sola soletta a pubblicare senza nessuno che corregga i miei strafalcioni e le mie inesattezze. Quindi, vi prego, voi che leggete siate i miei/le mie Beta, se trovate errori o cazzate non abbiate timore di comunicarmelo, provvederò per correggere immediatamente.
Grazie a chiunque leggerà, fatemi felice e scrivetemi qualcosina, plisss. 
Con affetto,

Lylyt.

 

  
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