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Autore: pietros99    05/07/2014    1 recensioni
Tre attori,un film e tanti spargimenti di sangue.
Genere: Dark, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Zeke devi farlo!»gridò Michael disperatamente. La ragazza era lì,stesa sul tavolo,tramortita,pronta per essere uccisa eppure Zeke si rifiutava di farlo,pur consapevole delle orribile conseguenze. Se ne stava lì,rannicchiato in un angolo a guardare tremante la vittima. Sembra un piccolo coniglio impaurito,pensò Michael. Jack,invece,stava appoggiato alla parete con la sua solita aria da menefreghista,e guardava entrambi piuttosto scocciato,ormai l'avevano fatto così tante volte ed era sempre la stessa storia:Zeke che rimaneva paralizzato dall'angoscia e Michael che cercava di convincerlo a compiere quel continuo rituale. Potevano farci qualcosa? No,erano segnati,non potevano farci nulla e avrebbero continuato così per sempre. «Ti prego,dovresti esserci abituato Zeke!»continuò Michael con tono supplichevole,voleva porre fino a quello strazio eppure sapeva che non era possibile. «N-non voglio»replicò Zeke con la voce rotta dal pianto,si rifiutava,era uno strazio per lui,distruggere la vita di qualcuno,eppure era costretto. Era maledetto,erano tutti maledetti. «E andiamo,te l'ho tramortita a morte,il cuore batte appena. Vedi di non farla tanto lunga così ce ne andiamo tutti»disse Jack con tono adirato. Seguì un lungo attimo di silenzio,spezzato solo dai continui singhiozzi di Zeke. Ci deve essere un altro modo non può continuare sempre così,pensò esasperato Michael. Ed ecco che l'Altro prendeva il sopravvento sul povero Zeke. Alzò lo sguardo,gli occhi rosso cardinale,i denti tramutati in zanne auree,aguzzi e letali,le unghie tramutate in artigli placcati di argento. Eccolo qui,il demone interiore di Zeke,il mostro da tenere a bada,il loro grande segreto. Jack sgranò gli occhi,meravigliato e fece un passo indietro,non era mai stato un bello spettacolo vedersi ridotti così,ma per loro era qualcosa di inevitabile. Il Demone sibilò verso il ragazzo scontroso che si paralizzò all'istante,non aveva paura,sapeva che l'immobilità era la migliore delle soluzione. Michael sapeva cosa fare,non era un evento così raro che uno fra loro perdesse il controllo,specialmente se si trattava di Zeke. «Avanti,controlla il mostro interiore»disse con tono calmo e pacato. La creatura si voltò verso Michael,col suo respiro roco e rantolato,lo scrutò malignamente senza battere ciglio e i crepitii del mostro di Zeke andarono diminuendo,molto lentamente,fino a poi placarsi del tutto. Cacciò un grido acuto,di quelli che solo Zeke sapeva fare e riuscì a riprendere il controllo del suo corpo. A quel punto la ira di Jack si scatenò,non poteva sopportare di vedere l'amico ridotto in quel modo. Ci volevano le maniere forti. «BRUTTO CAZZONE»inizò a gridare contro il ragazzo disperato«FACCIAMOLA FINITA. O MUORE LEI O MUORI TU!» Il ragazzo si voltò verso Jack con il volto rigato dalle lacrime e i continui gemiti. Gli rivolse uno sguardo supplichevole,pieno di tristezza e dolore. «Non ce la posso fare»disse quasi con un sussurro. «L'hai fatto così tante volte,non rompere i coglioni»replicò Jack con la sua aria gelida e fredda. In realtà soffriva molto,sia per sé stesso che per i suoi amici ma odiava esternare le sue emozioni. Michael guardò compassionevolmente i suoi compagni,ne avevano passate così tante insieme,si conoscevano da così poco tempo eppure avevano stretto un enorme legame,avevano recitato assieme per così tanto eppure avevano commesso così tanti omicidi. Era necessario,erano maledetti. «Avanti Zeke,noi siamo con te»sussurrò all'orecchio dell'amico «È inevitabile biondino»disse Jack abbozzando un sorriso scompigliando i capelli di Zeke,facendo raffreddare la sua rabbia«noi ti siamo vicini» Il ragazzo piangente serrò i pugni,stanco di tutti le attenzione degli altri due,si sentiva inferiore mentre in realtà era solamente il più sensibile,per non dire umano. Si alzò in piedi con uno sforzo,si incamminò verso il tavolo con passo pesante,trascinando i piedi. Impugnò il coltello posizionato ermeticamente da Jack accanto al petto della povera vittima. Guardò il suo volto cadaverico balenare nella lama del suo strumento omicida. È arrivato il momento,pensò lui. Scostò una ciocca dei capelli corvini della povera ragazza dal volto mascolino della povera ragazza,era ancora viva,si poteva vedere il debole movimento del petto che andava su e giù. Nessuno dei tre sapeva chi fosse o che cosa facesse nella vita,Jack l'aveva trovata in un locale intenta ad ubriacarsi,l'aveva abbindolata con il suo enorme fascino per poi colpirla a tradimento e portarla al macello. È così ingiusto,pensò Zeke facendo ondeggiare il coltello da una mano all'altra. Ti farà solamente del bene,disse un'altra vocina nella sua testa. Il suo corpo cominciò ad essere percorso da brividi,l'equilibrio cominciava a mancare e il respiro si faceva affannoso. L'Altro stava riprendendo il sopravvento ed andava fermato. Cacciò un grido di nervosismo,alzò il braccio e conficcò il coltello nel petto della ragazza che esalò il suo ultimo respiro. Senza rimorso,senza rimorso,senza rimorso;continuava a ripetersi il povero Zeke. Ma il rimorso c'era. Il corpo della vittima venne avvolto da una tenue luce che la inghiottì totalmente per poi diradarsi...con il cadavere. I brividi sparirono,l'equilibrio si ristabilì. Ma il respiro affannoso non cessava. Aveva distrutto la vita di quella povera ragazza,ormai aveva perso persino il conto di quanti fossero morti a causa sua. Un nodo gli si formò alla gola,corse in bagno tornando a singhiozzare e inghiottì una manciata di antidepressivi,ormai ne era letteralmente imbottito. Ogni volta la stessa storia,pensò Michael guardando l'amico trangugiare la sua dose di "felicità" in pastiglia. «Andava fatto»gli disse Jack,come se lo avesse letto nel pensiero. Il suo sguardo era vuoto e vacuo,come quello di qualcuno che non dorme da giorni. Anche lui era disperato per la loro terribile sorte. «Jack,troveremo un modo»rispose Michael appoggiando una mano sulla spalla del compagno«lo prometto» «Buonanotte»si limitò a dire Jack scuotendo la testa e rintanandosi in camera sua. Michael si lasciò cadere a terra,a lasciarsi sopraffare dai pensieri. Le loro crisi depressive,i numerosi rapimenti inspiegabili causati da loro. Lo facevano solo per controllare i loro demoni. Quello era il loro tormento eterno,il dover trattenere i loro demoni interiori.
  
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