“Cosa? Stai scherzando!” dico velocemente guardando negli occhi mia mamma, incredula.
Lei scuote la testa aprendo la bocca per poi richiuderla, riflettendo sulle giuste parole da dire.
“No, hai capito benissimo. Sai che a tuo padre manca Londra e che il suo capo gli ha offerto un lavoro lì, non possiamo fare le egoiste rimanendo qui” dice alzando l’indice mettendoselo poi davanti la bocca nel momento in cui provo a ribattere.
Ora che ci penso andare a Londra non è una brutta idea. Ho sempre desiderato viverci, in più potrebbe essere un’occasione per incontrare...
“Hope?” la voce di mia madre mi riporta alla realtà.
“Partiamo tra due settimane” aggiunge poi, uscendo dalla mia camera.
Mi butto sul letto esausta, come se avessi lavorato duramente un’intera settimana aspettando il week end. Nella mia testa riesco solo a concentrarmi su Londra, la città che ho tanto amato e odiato allo stesso tempo.
Prendo il cellulare da sopra il comodino digitando rapidamente il numero di Rosa, la mia migliore amica. Uno squillo. Due squilli. Tre squilli e finalmente si degna di rispondermi.
“Ehi bellissima!” esclama dall’altro lato della cornetta.
“Devo parlarti, è importante” dico con voce strozzata accennando un sospiro.
Non la sento parlare. Sento solo un profondo respiro e poi ancora silenzio. Ha chiuso.
 
“Per cui mi stai dicendo che ti trasferirai?” mi guarda con gli occhi ancora lucidi.
Mi torturo il labbro inferiore annuendo leggermente con il capo tenendo lo sguardo basso. Sento gli occhi pizzicarmi, ma m' impongo di resistere per non crearle altro dolore.
La sento tirare su con il naso mentre si asciuga una lacrima che le sta rigando la pelle candida della guancia con il dorso della mano. Improvvisamente sorride, dimenticandosi di tutto quello che è successo pochi minuti fa e si alza dal letto.
Cammina silenziosamente fino alla scrivania e allunga un braccio sopra le mensole prendendo tra le mani una foto. La guarda con un sorriso stampato sulla bocca e si avvicina a me, che sono ancora seduta sul letto mentre guardandola attentamente.
Mi passa la foto girata tra le mani.
“E con questo?” le dico alzando un sopracciglio senza capire le sue intenzioni.
Si siede sul letto a gambe incrociate mentre indica, con l’indice la foto e sussurra con un filo di voce “girala”.
Giro lentamente la foto e per un momento sento mancarmi l’aria; la stringo tra le mani mentre mi mordo l’interno guancia. Una serie di ricordi si riaffiorano nella mia mente facendomi pesare ancor di più la sua mancanza.
“Ricordi com'eravate felici?” mi sorride dolcemente cercando di infondermi sicurezza.
Sa bene quanto dolore ho provato dopo averlo lasciato andare, dopo tutto quello che abbiamo passato durante quell’estate.
Annuii sorridendo debolmente mentre accarezzavo l’immagine del ragazzo in foto con me con l’indice.
Harry. Il mio primo amore.
“Non voglio dire che non starai male dopo che ti sarai trasferita, anche io starò male tanto quanto te, ma Hope, questa è l’opportunità adatta per incontrare finalmente Harry dopo tanti anni. Sai benissimo che devi chiedergli spiegazioni su molte cose” Mette una mano sulla mia spalla continuando a guardarmi dritto in viso.
Rosa ha ragione. Questa è un’opportunità per ritrovare il mio primo vero amore e non posso rifiutare.
“Scommetto che lui nemmeno si ricorda di me..” poso delicatamente la foto sul letto sorridendo beffardamente.
E questo ferisce più delle lame taglienti.
Alzo lo sguardo sulla mia migliore amica che sta scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
“Se non si ricordasse di te non avrebbe nemmeno cantato Isn’t she lovely ad XFACTOR. Sbaglio o te l’aveva promesso?”.
Sento le guance avvampare dopo aver ascoltato quelle parole; è vero, me lo aveva promesso e mi ricordo fin troppo bene la sua audizione ad XFactor. Sorrido come un’ebete ricordando quel momento.
 
Harry’s pov.

“Prometti che mi scriverai.”
“Te lo prometto.”
“Prometti che mi chiamerai.”
“Te lo prometto.”
“Un’ultima cosa.. Non dimenticarti di me.”
“Non lo farò mai. Ti amo, Hope.”
Mi sveglio completamente sudato e con il fiatone dopo aver fatto per l’ennesima volta lo stesso incubo. Mi passo una mano sulla faccia e mi siedo sul letto guardando con la coda dell’occhio l’ora sulla sveglia: le 7.30.
Appoggio i gomiti sulle ginocchia nascondendo il viso tra le mani cercando di far uscire tutte le emozioni provate durante quel sogno. Provo a calmarmi respirando profondamente.
In quel momento bussano alla porta.
Dico un flebile “avanti” con la voce ancora impastata dal sonno e sento la porta aprirsi e il rumore dei passi venire verso di me.
“Harry?”.
Tolgo le mani dal viso e mi giro quel poco che basta per vedere Louis davanti a me che guarda sorpreso. Alzo un angolo della bocca mentre mi passo una mano tra i capelli.
“Che succede? Ti ho sentito urlare...” sussurra ancora sedendosi.
Scuoto la testa mentre alzo lo sguardo su di lui assottigliando le labbra.
“Solo un brutto sogno” cerco di convincerlo accennando un sorriso, ma lui si ostina a non credermi.
“Non sembri convinto. Forza, dimmi cos’è successo!” mi sorride dolcemente provando a rassicurarmi.
Respiro profondamente. Dovrei trovare il coraggio di confidarmi. So che dovrei smettere di essere orgoglioso e di nascondere il dolore che provo, ma non riesco mai a trovare le parole adatte per sfogarmi.
Cerco di formulare nella mia testa delle frasi di senso compiuto.
“Ti ho parlato di Hope, giusto?” mi mordo leggermente il labbro inferiore guardandolo. Annuisce.
“Ecco, ho avuto un incubo su di lei. Cioè, ho sognato il nostro addio. Io non so più come fare, sento che sto impazzendo. Ho solo voglia di rivederla per vedere quanto è cambiata, per risentire finalmente la sua voce e ho una gran voglia di abbracciarla.  L’ho fatta soffrire ed è giusto che soffra anche io..” aggiungo poi passandomi una mano sul viso con il disperato tentativo di trattenere le lacrime.
Poggia una mano sulla mia spalla sorridendomi dolcemente.
“Amico, che tu lo voglia o no lei ti piace e ti manca. Perché non provi a contattarla?”
“Non avrebbe lo stesso valore. Ormai è passato troppo tempo, si è sicuramente rifatta una vita com'è giusto che sia e sicuramente avrà già un fidanzato. Cazzo, ricordo che aveva tantissimi ragazzi che le giravano intorno e io morivo di gelosia” accenno una risatina stendendomi sul letto e incrocio le braccia sotto la testa. Louis mi guarda ridendo appena.
“Potresti comunque provare” scrolla le spalle guardandomi attentamente. Sta sicuramente provando a capirmi anche se con scarso risultato.
Le cose tra me e Hope non sarebbero le stesse. L’ho fatta soffrire e nessuno vorrebbe parlare con la persona che ha provocato tanto dolore.
Vedo Louis alzarsi e camminare fino alla porta per poi scomparire nel corridoio.
Forse dovrei smetterla di fare il codardo.

Spazio autrice:
Esatto, per vostra sfortuna sono ancora viva.
So che non mi sono più fatta viva, ma è stato un anno abbastanza difficile e non avevo tempo per stare qui.
Comunque questa è la mia nuova ff e si, è il continuo della storia d'amore tra Hope e Harry, ma.. cosa succederà?
Ringrazio in anticipo chi leggerà la storia o chi la recensirà.
Spero vi piaccia! :)