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Autore: Stillnotginger_221b    05/07/2014    5 recensioni
dal testo: "- Leonard, perché alzi la temperatura? Mi sembrava che quella di prima fosse perfetta per un umano.-
- Per un umano, ma non per un vulcaniano. Se la lasciassi così bassa domani quella tua dannata schiena verde ti farebbe così male da costringerti tutto il giorno in infermeria- biascicò il dottore, già mezzo addormentato.
- Mpf. Considerando la fibra robusta dei vulcaniani e la nostra inclinazione a...-
- SHHHH taci e dormi, o abbasserò la temperatura tanto a farti diventare un dannato ghiacciolo alla menta.-"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Leonard H. Bones McCoy, Spock
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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salve gente!
io sono l'altra autrice di questo account, e devo precisare che questa è la prima storia che pubblico in assoluto, quindi sono un po in ansia.
alloooora, premettendo che non so assolutamente nulla di come diavolo siano i termostati sull'Enterprise, sono consapevole che i due personaggi che ho usato per questa storia sono un pò OOC, chiedo venia *si nasconde dietro uno scudo magico*.
detto questo, spero che questa piccola one-shot vi faccia sorridere :)
alla prossima,
Nemo

Le calde braccia del vulcaniano accolsero il dottore in un dolce abbraccio che sapeva dei venti incandescenti di Vulcano e tranquillità. Bones si crogiolò per qualche minuto in quel confortevole nido respirando l'odore di Spock direttamente dalla sua pelle e lasciando sporadici ed umidi baci dove capitava. Era sempre così: dopo aver fatto l'amore se ne stavano lì, abbracciati, in attesa di chissà cosa, coccolandosi e scambiandosi parole senza troppo senso logico sottovoce. Estremamente illogico, sì, ma anche piuttosto piacevole e rilassante. Poi Leonard alzava la temperatura dell'alloggio, di modo che il suo compagno non sentisse troppo freddo, sapeva quando Spock fosse intollerante alle basse temperature.
- Leonard, perché alzi la temperatura? Mi sembrava che quella di prima fosse perfetta per un umano.-
- Per un umano, ma non per un vulcaniano. Se la lasciassi così bassa domani quella tua dannata schiena verde ti farebbe così male da costringerti tutto il giorno in infermeria- biascicò il dottore, già mezzo addormentato.
- Mpf. Considerando la fibra robusta dei vulcaniani e la nostra inclinazione a...-       
- SHHHH taci e dormi, o abbasserò la temperatura tanto a farti diventare un dannato ghiacciolo alla menta.-
Un sopracciglio di Spock schizzò verso l'alto. - Non riesco proprio a capire come...- Ma un sommesso e regolare suono interruppe il suo discorso.
Come sempre il moro restò sveglio per osservare McCoy: quando dormiva era fin troppo calmo, non sembrava nemmeno lui. Il suo viso, di solito contratto in smorfie che esprimevano preoccupazione e fatica, era sereno e la sua espressione denotava una tranquillità completa, quasi come quella che i vulcaniani trovavano nella meditazione. La bocca rossa e sottile era leggermente aperta ed appena curvata all'insù, in un minuscolo sorriso. I capelli castani ricadevano scomposti sulla fronte, organizzati in ciocche ribelli che lo facevano sembrare molto più giovane. Illogicamente meraviglioso.
I pensieri di Spock furono interrotti da un movimento improvviso del dottore: era il momento. Spock aveva notato che McCoy detestava il caldo, non lo sopportava proprio, così l'innalzamento della temperatura gli provocava un sonno tormentato e sudato e soprattutto... il bisogno di fresco portava Leonard a sciogliere il loro abbraccio, alla ricerca di un po' di refrigerata solitudine. Questo non piaceva affatto a Spock: avrebbe sopportato anche le temperature del Polo Nord per abbracciare Leonard.
Con passo felpato si diresse verso il termostato e abbassò la levetta: una aria fresca iniziò a riempire la stanza. Tornò rapidamente nel letto dove lo aspettava un umano bisognoso di abbracci e calore, lo stinse e sussurrò un "buona notte" che si perse nei capelli castani di Leonard.
Quando aprì gli occhi si mosse velocemente, andò al termostato e rialzò la temperatura: se McCoy lo avesse scoperto avrebbe iniziato a sbraitare e non lo avrebbe più fatto dormire con lui: cosa estremamente illogica. Tornò di nuovo nel letto come se niente fosse, pensando al fatto che le sue notti non fossero meno faticose dei turni sull'Enterprise.
Il dottor McCoy sorrise, come sempre, quello stupido goblin dal sangue verde credeva di farla franca ogni notte, ma Bones aveva scoperto il suo segreto da un bel po'...  Ma trovava così dolce quel suo zampettare furtivamente al termostato che aveva deciso di tenere la sua scoperta per sè.
- Hai dormito bene, Leonard?- chiese Spock.
McCoy rispose con un sorriso: - Benissimo, come sempre.-
 
  
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