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Autore: TinaTiva99    05/07/2014    2 recensioni
Dopo mesi di sofferenze, due cuori hanno ancora la forza di combattere. E forse, per una volta, riusciranno ad essere felici.
Seguito di "Dreams are the way" ... per chi non l'ha letta farò un riassunto nelle note dell'autrice.
La storia inizia dal momento in cui Tony e Ziva si allontanano dalla pista di atterraggio.
Beh, ora non vi resta che leggere! ;-)
Aspetto recensioni!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano arrivati da circa venti minuti quando decisero di andare a fare una passeggiata insieme per la città. O meglio, Ziva convinse Tony ad uscire; fosse stato per lui sarebbe stato tutto il tempo in casa. Ma Ziva ci teneva a mostrargli la città in cui era nata e voleva anche trascorrere un po’ di tempo con lui in questo modo.
Una volta scesi in città passarono tutto il tempo a girare tra le vie mano nella mano e a battibeccare; Ziva mostrò a Tony anche qualche luogo interessante.

“Allora … ti piace qui?” chiese Ziva mentre passeggiavano.
“Devo dire che non è male, David.” Le rispose Tony con il suo solito sorriso.

“Mi piaceva questo posto quando ero piccola … quando era ancora tutto al suo posto.” Disse Ziva ad un tratto con in viso un’espressione nostalgica.
“Poi quel tutto è cambiato.” Aggiunse.
Tony la guardò esitante, indeciso su cosa risponderle. Voleva esserle vicino in ogni istante della sua vita, bello o brutto che sia.
“Vorrei ridarti tutti i pezzi della tua vita che hai perso per strada, Zee. Ma, purtroppo, non ne ho la possibilità. L’unica cosa che posso fare è quella di aiutarti a guardare avanti.” Le disse Tony mentre le stringeva un braccio attorno alle spalle.  Le diede un bacio sulla sommità della testa; Ziva alzò lo sguardo verso di lui, gli sorrise e, senza dire nulla, si strinse ulteriormente a lui.

Sapevano già di essere fortunati a trovarsi l’una tra le braccia dell’altro, ma era in momenti del genere che lo realizzavano. Si amavano, e nulla li avrebbe mai separati. Il bello è che loro due avevano un modo di amarsi diverso da quello degli altri; si punzecchiavano, discutevano, si prendevano in giro, battibeccavano, litigavano … ma il loro legame era qualcosa di unico che niente e nessuno avrebbe mai potuto spezzare.

Rimasero in silenzio per un po’, assaporando il bel momento appena trascorso, fino a quando Ziva iniziò dicendo:
“Vuoi tornare a casa?” la parola << casa >> aveva un effetto diverso, sarebbero tornati a casa insieme, finalmente.
“ è uguale, scegli tu Zee …” le rispose Tony.
“Non è vero, non è uguale; tu vuoi tornare a casa.” gli rispose Ziva, conoscendo Tony.
“Io non l’ho ma detto!” le disse Tony sulla difensiva.
“Ma la tua faccia si!” Disse Ziva ridendo. “Forza, andiamo alla macchina …” aggiunse.
“Mmh, ok …” Disse Tony.

Ziva rise. Era incredibile. Era in questi momenti che si sentivano bene davvero. Salirono in auto e si diressero verso casa; il viaggio fu piuttosto silenzioso fino a quando Ziva chiese:

“Come stanno gli altri?” non glielo aveva ancora chiesto, era stata invasa dalla sensazione di essere protetta e amata che non aveva pensato ad altro che a Tony per tutto il giorno.
“Diciamo … da quando te ne sei andata tutto è cambiato; hanno cercato di andare avanti, ma si vede che soffrono ancora. Abby ha persino indossato la tua sciarpa, quella che portavi il giorno in cui sei piombata all’NCIS.” Rispose Tony sorridendo mentre pronunciava l’ultima frase e guadando la strada.
“Davvero?” domandò Ziva seria.
“Già. Ti vogliono bene, Zee, e non è stato facile accettare la tua partenza, per nessuno lo è stato.” Rispose lui, questa volta guardandola in viso. Ziva non rispose, abbassò solo lo sguardo; confermò di nuovo che mesi prima si sarebbe sentita meglio se fosse tornata a casa, ci sarebbe stato meno dolore per tutti.
Tony sapeva che non era ancora pronta a parlare del motivo che l’aveva spinta a rispondergli a quel messaggio, quando, dopo mesi, si erano finalmente risentiti, perciò disse: “ Ehi, ti ricordi quando ci siamo conosciuti?” le chiese ridendo.
“Mammamia!” disse Ziva ridendo a sua volta. “Tu che ti fingevi l’Agente Gibbs!”
“In effetti non sono mai riuscito a sembrare lui … ma almeno ci ho provato!” le rispose Tony.
“Già, ma il punto è che il giorno in cui ci siamo conosciuti avevi detto di essere l’Agente Gibbs con una faccia non molto convincente … Ti beccavo già da quel momento!” disse lei ridendo.
“Ehi! Non è vero che mi becchi, come dici tu, così  spesso.” Rispose Tony sorridendo.
“Si, certo Tony … come pagina 57 giusto?” domandò Ziva.
Dopo quella domanda scoppiarono entrambi in una fragorosa risata. Ricordare quei momenti ora era meno doloroso.

In poco tempo arrivarono a destinazione ed entrarono in casa. Verso sera Tony propose a Ziva:
“Ehi ninja, ti va di vedere un film?” disse ammiccando.
Ziva rise “Non cambi mai, eh?” disse. “Comunque per me va bene, basta che non anticipi tutte le battute!”
“Ok, ok cercherò  di contenermi …” le rispose Tony. “Che vogliamo vedere?” aggiunse sorridendo.
“James Bond? Tanto, alla fine, sempre quelli vediamo.” Disse Ziva.
“In effetti …” costatò Tony. “Allora io opterei per il primo in assoluto: “Licenza di uccidere”. Che ne dici?” chiese.
“Mm … si va bene. Vado a prendere il computer.” Disse Ziva.
Quando tornò da Tony lui aveva già preso la chiavetta con tutti i film, così si sedettero sul divano, misero il computer sul tavolino di fronte e prepararono quello che dovevano guardare.

“Ma quanti film hai dentro quella cosa?” chiese Ziva ad un tratto mentre Tony scorreva tutti i titoli alla ricerca di quello giusto. Lui si girò verso di lei, alzò le spalle e disse un innocente: “Boh …”.
“Sei proprio un tipo, DiNozzo.” Rispose Ziva ridendo e baciandolo. Poco dopo trovarono il film che avevano scelto e iniziarono a guardarlo.

“Ed ecco che …” iniziò a dire Tony , ma Ziva lo bloccò:
“Tony! Il film è iniziato da poco e avevi detto che non avresti anticipato nulla! Chissà cosa mi aspetta …” disse Ziva.
“No, io ho detto che ci avrei provato, non che ci sarei riuscito.” Disse rivolgendo a Ziva un sorriso provocante. Lei, di rimando, lo guardò con uno sguardo minaccioso; Tony, vedendola così, si affrettò a dire:
“Ok, ok mi sto zitto.” Concluse facendo ridere Ziva. “Ecco bravo.” Rispose lei sistemandosi meglio tra le sue braccia. Lui l’abbracciò stretta.

“Sai da quanto aspettavo questo momento?” disse Tony ad un tratto.
“Penso di si, Tony.” Disse lei alzando la testa verso di lui. “E, anche se mi sembra incredibile,  ora siamo qui, insieme.” Aggiunse.
Si sorrisero, le teste si avvicinarono e, in un baleno, le loro labbra si toccarono, quasi per suggellare quel bel momento. Si baciarono per un po’, non curandosi del fatto che il film scorreva ancora.

Erano ancora abbracciati sul divano quando Tony si accorse che Ziva si era praticamente addormentata sopra di lui. Sorrise vedendola così. Spense il computer, prese Ziva in braccio e la portò a letto, cercando di essere il più delicato possibile.
Appena la fece stendere, Tony notò che Ziva si stava svegliando;

“Shh …” le disse dandole un bacio sulla fronte e stendendosi accanto a lei.
“Dormi, piccola ninja, io sono qui con te.” Aggiunse mentre, pian piano, le loro mani si intrecciavano.






















































Note

Ciao a tutti!
Come prima cosa scusatemi per questi lunghi tempi di pubblicazione ... nonostante sia iniziata l'estate, il tempo non è dalla mia parte! :P
Parlando del capitolo ... vi è piaciuto?
Come avrete notato, a differenza di Dreams, questa storia ha molti più momenti fluff :) spero che vi stia piacendo.

Grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno o recensiranno ;)

A presto ( spero :P)

TinaTiva



 
  
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