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Autore: Bru_    06/07/2014    2 recensioni
Stefano è amico di Chiara. Un grande amico. Il migliore. Ma cosa succede se l'amore decide di fare capolino? Gli equilibri si rompono, i sogni si infrangono e le cose non restano più esattamente le stesse. Ma il loro rapporto resterà così per sempre? Ci sono speranze per Chiara e Stefano, o sono destinati a predersi?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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STEFANO
Sono passati due mesi da quando Chiara e io abbiamo cambiato rapporto e sto da porco.
Mi manca terribilmente. Mi mancano le nostre chiacchierate, i nostri segreti, le nostre battute. Ora tra di noi c’è un rapporto molto formale e distaccato. Quello che volevo, no? Quello che ha voluto anche lei, no? In fondo è la cosa più giusta per tutti. Io continuo ad essere innamorato cotto di lei e lei continua a non esserlo di me. Il discorso non fa una grinza.
Non poteva andare avanti così. E di questo sono sempre stato convinto: o si è amici o si è innamorati. Noi ora non siamo nessuna delle due cose.
Continuo a guardarla di nascosto, dall’ultima fila, a  scuola. Lei non se ne accorge. Ogni tanto si gira e getta uno sguardo dietro di sé, ma io me ne accorgo e prontamente faccio finta di niente.
Ieri in classe è apparso Fabio ed ho provato una fitta fortissima di gelosia. Lei, a dire il vero, non l’ha cagato molto, ma lui le ronzava intorno e se non mi sono sbagliato, come credo, presto quei due finiranno insieme.  Anche adesso provo una gelosia insana, irrazionale, due calci in bocca farebbero meno male. In fondo le ho suggerito io di essere poco espansiva con lui e di applicare la tattica del “fingiti disinteressata”. Lei sta seguendo i miei consigli anche troppo alla lettera, ma sono sicuro che non ha perso l’interesse per lui in così poco tempo.
Oggi in classe indossava i leggins, che oltre a mettere in evidenza le sue belle gambe, evidenziavano anche un sedere perfetto.
L’ho desiderata, ancora una volta.
Se lei sapesse quali pensieri faccio sicuramente non mi rivolgerebbe più la parola…e in fondo non cambierebbero troppo le cose rispetto ad ora.
Accendo svogliatamente il computer e mi connetto a facebook. Chiara è connessa. Non faccio in tempo a guardare il pallino verde accanto al suo nome che mi arriva un messaggio…da lei.
“Ciao Ste. Meno male che ti becco qui! Faccina che ride” Il sangue comincia a scorrere velocemente. Che diavolo vuole ora da me? Ci vediamo tutti i giorni a scuola.
“Dimmi tutto” rispondo brevemente e senza tante smancerie.
“So che le cose tra di noi sono un po’…naufragate, ma volevo invitarti alla mia festa di compleanno, sabato prossimo. Faccina che ride”
Già…il suo compleanno…diciotto anni!
Pausa.
Silenzio quasi imbarazzante.
Rifletto. Non so se accettare il suo invito o se declinarlo con eleganza. In fondo quasi non ci parliamo più.
“Ok..so quello che stai pensando e ti capisco, ma ci saranno tutti i nostri amici, mi dispiacerebbe che mancassi proprio tu…faccina triste
Sospiro pesantemente e non so che cazzo fare. In fondo non c’è niente di male a partecipare alla sua festa di compleanno, inoltre ci sarà molta gente e difficilmente ci ritroveremo da soli.
“Non sai assolutamente quello che sto pensando, comunque ok…penso che ci sarò”
La mia risposta è un po’ acida, ma non mi sento ancora di essere troppo gentile con lei. Come può pretendere di conoscermi così bene da sapere quello che sto pensando?
“Scusa…non intendevo farti arrabbiare…ultimamente con te le sto sbagliando tutte!”
Non rispondo. Ho già detto quello che dovevo dire.
Il cuore mi batte sempre più velocemente, lo sento in gola, adesso. Perché devo fare lo stronzo con lei? È libera di innamorarsi di chi vuole, e non necessariamente del sottoscritto. Ma la ferita è ancora aperta e brucia da morire.
“Ok. A scuola ti darò i dettagli della festa e …sentiti pure libero di portare qualcuno, se vuoi. Ciao Stefano!”
“Ciao” rispondo laconico.
Fine della conversazione.
Mi passo una mano tra i capelli e continuo a perdermi dentro i miei sogni.
 
Fabio a scuola non fa altro che stare appiccicato a Chiara. Passa tutte, e dico proprio tutte, le ricreazioni nella nostra classe. La guarda con occhi da ebete e le sorride a trecentoquarantadue denti. Si sta innamorando, me lo sento troppo. La tattica ha funzionato. Chiara può gongolare di felicità!
Eppure non la vedo poi così presa. Mi sembra spenta e distaccata da lui. Sembra quasi che non le interessi più. Potrebbe esporsi un pochino di più, adesso, invece rimane sulle sue e lo tratta come se fosse semplicemente un buon amico.
Eccola che guarda dalla mia parte. Accidenti, questa volta deve proprio avermi beccato mentre la guardavo! Abbandona il gruppetto delle amiche e si avvicina proprio a me, lentamente, come al solito, ma con passo deciso.
-Hey! Mi fa piacere che tu venga alla mia festa, sabato.- Mi dice con la bocca piegata in un sorriso aperto e genuino e con quelle fossette sulle guance che mi fanno impazzire.
-Sono i tuoi diciotto, Chiara. Non potevo proprio dire di no- I suoi occhi azzurri si illuminano, forse perché dopo tanto tempo per una volta non sono stato sgarbato con lei.
-Vieni con qualcuno?- Mi chiede ingenuamente e senza pensarci troppo. D’un tratto penso a Veronica, quella della terza B che mi fa il filo da un pezzo. Perché no? È carina, simpatica…non il mio tipo, certo, ma per una serata può andare bene.
Così, senza riflettere, rispondo di pancia:
-Vengo con Veronica!-
Cazzo la sua faccia! Sembra che abbia appena ricevuto una secchiata di acqua gelida in faccia. Il sorriso sparisce dalle sue labbra e con esso le fossette sulle guance. Mi guarda interrogativamente, certamente si sta chiedendo se ci sia qualcosa tra noi due.
-Ah…- dice cercando di ricomporsi . –Non sapevo che…voi due...-
“Non sai tante di quelle cose, Chiara” mi ripeto mentre dentro esulto per questa mia piccola vittoria personale. Evvai!
-Che noi due…?- insisto dolcemente certo di avere giocato una carta vincente.
-Insomma…che tra voi due ci fosse qualcosa.- Mi sento potente, vincitore, col coltello dalla parte del manico.
Le dà fastidio. Eccome se le dà fastidio. Centro! È un po’ gelosa, e se è un po’ gelosa si tratta solo di capire se è gelosa dell’amico o di Stefano in generale.
Le sorrido garbatamente e non rispondo lasciandole credere quello che vuole, costringendola a seguire il mio gioco assurdo. Non so neanche se Vero ci verrebbe alla festa con me. Ecco…ho sparato la mia solita cazzata!
Il suono della campanella ci riporta alla realtà. 
Ci scambiamo un ultimo sguardo, poi ci abbandoniamo alla lezione successiva.
 
CHIARA
Torno al mio banco con la coda tra le gambe, lanciandogli un’ultima occhiata e sperando che si sbottoni un po’ di più…ma niente. Muto come una tomba. Silenzioso come il deserto.
E da quando frequenta Veronica Rossi? E come mai io non ne so niente? Da quando sono diventati…hem…intimi? Li immagino scambiarsi un bacio passionale contro un albero del parco, proprio come ha fatto con me. Sento la tensione attanagliarmi lo stomaco e una punta di gelosia insinuarsi dentro di me.
Una punta…”Ammettilo Chiara. Sei gelosa marcia”, mi dico mentre riprende la lezione di inglese.
Gelosa di Stefano? Ma se siamo amici dai tempi delle elementari. No…scuoto energicamente la testa come a voler scacciare quel pensiero scomodo e irriverente. Non può essere gelosia.
Sento la sua mancanza, questo sì. Gli voglio un mondo di bene e spero il meglio per lui, ma questo non significa che io sia gelosa.
Eppure il mio cuore batte rinvigorito da un’energia nuova. Eppure ho continuamente la tentazione di girarmi indietro per guardarlo, per osservare le sue reazioni. Eppure ho ricambiato il suo bacio quel giorno, al parco, illudendolo forse un po’. Eppure, ammetto vinta, mi ritrovo spesso a pensare a lui.
 
È il giorno del mio diciottesimo compleanno.  La scuola sta per finire e presto arriverà l’estate ad alleviare tutte le tensioni.
Mi preparo con cura davanti allo specchio, in slip e reggiseno, con un bell’asciugamano avvolto a turbante attorno ai miei capelli.
So già quello che indosserò, l’ho scelto da giorni, ma sono un po’ indecisa sul trucco: non sono abituata a truccarmi e temo di poter apparire poco naturale. Per fortuna che Marta mi ha dato un sacco di consigli in proposito. Lei. L’esperta del maquillage. Ho il sospetto che si truccasse già dalle elementari. Sorrido pensando alla mia amica che traffica in bagno con i trucchi della mamma e che orgogliosa si impiastriccia il viso.
Non ho più parlato con Stefano dal giorno in cui mi ha detto di Veronica, lasciandomi di sasso. Ma durante la ricreazione so per certo che è andato nella sua classe. Tutti i giorni. Tutti.
E continua a darmi un gran fastidio. L’idea che stasera verrà qui, a casa mia, con lei, mi disturba alquanto.
Cerco di non pensarci, come faccio sempre, e mi vesto con cura.
 
STEFANO
Si apre improvvisamente la porta e me la ritrovo davanti. Bellissima. Avvolta in un tubino nero che le fascia gentilmente i fianchi e il seno. Con i capelli sciolti che le ricadono selvaggiamente sulle spalle, così come piace a me. Faccio scorrere i miei occhi dall’alto al basso e rimango per un attimo breve, ma che sembra lunghissimo, in silenzio. Anche Veronica, che è accanto a me,  appare visibilmente in imbarazzo. Continua a stuzzicarsi i capelli con le dita e a “ciondolare” da una gamba all’altra.
Chiara ci fissa con i suoi occhioni azzurri sgranati.
-Buon compleanno!- riesco finalmente a dire, dopo essermi schiarito un po’ la voce, per paura che le mie parole si confondano con la musica davvero alta. Chiara lascia che lo sguardo galoppi da me a Veronica a una velocità supersonica.
-Grazie.- Risponde senza troppa convinzione.
La sento fredda, distaccata, composta.
Troppo composta.
Avevo fantasticato su incredibili scenate di gelosia, pianti, parole emozionanti. Invece ora mi rendo conto con grande imbarazzo di essere solo un cretino e di avere stupidamente creduto, sperato, che a lei potesse importare qualcosa di questo mio nuovo “interesse”.
Già…solo un cretino avrebbe messo su un’impalcatura del genere solo per farla ingelosire, solo nell’intento di farle capire che anche lei potrebbe essere innamorata di me.
Ci fa strada in salotto e noto subito che Fabio non è presente. Non ancora per lo meno. Questo pensiero mi solletica dolcemente e mi dà una certa sicurezza. Decido di cingere la vita di Veronica con un braccio, così, tanto per far capire a Chiara che lei, invece, c’è. Eccome.
Nessuna reazione.
Calma piatta.
Solo uno sguardo freddo e lontano.
La grande vetrata che dà sul giardino è spalancata e Chiara ci accompagna fuori dove, noto, c’è molta più gente. Ma ancora non vedo Fabio.
Cazzo! È un pensiero fisso il mio! Mi si attorcigliano le budella dalla gelosia al solo pensiero che lui possa anche solo sfiorarla.
Ci sono tavoli un po’ ovunque pieni di squisiti stuzzichini, di birra e bibite. Le candele sono sparse qua e là, rendendo l’ambiente intimo e confortevole. Chiara vive in una casa molto bella, non c’è che dire. E si è organizzata davvero bene.
Chiara ci lascia per andare a parlare con le sue amiche, io invece afferro qualcosa al volo da un tavolino e lo porto sotto i denti.
Delizioso.
La musica continua a suonare, altissima, scaldando l’atmosfera: c’è chi balla senza controllo o chi, più semplicemente, come me, batte i piedi a tempo di musica e canticchia.
Non ho mai amato ballare…troppo riservato, forse.
Veronica si allontana da me e va verso un gruppetto di amiche. Mentre io scambio saluti e battute con tutti quelli che conosco.
Ma il mio sguardo ogni tanto cerca Chiara con gli occhi. Certo, cerco di non farmi notare troppo, cerco di guardarla distrattamente e senza grande trasporto, ma dentro di me provo un tumulto di emozioni. Mi accarezzo le labbra con un dito e ripenso a quando l’ho baciata, al parco. Ripenso al suo sapore, all’odore fresco e delizioso dei suoi capelli, al contatto con la sua pelle liscia e morbida.
Si è fatta davvero bella, non c’è che dire. Il mostriciattolo delle elementari con l’apparecchio sui denti e le gambe troppo secche si è trasformato in una ragazza sensuale e con le curve al punto giusto.
Il mio cuore comincia a pulsare. L’idea di noi due, nudi, insieme si fa strada fra i miei pensieri e per un attimo temo di avere un’erezione. Poi Vero viene verso di me dandomi la possibilità di controllarmi.
So di giocare sporco con lei. So che la sto usando in maniera discutibile. E questo mi fa sentire un po’ in colpa.
Poi vedo Chiara con Fabio e tutti i miei sensi di colpa vanno a farsi friggere. Lui ride di una risata scomoda e ingombrante, tanto forte da coprire per un attimo la musica. Lei lo guarda con un’aria rapita e  innamorata e adesso ride pure lei.
Da quanto tempo gli fa il filo? Due anni…forse anche di più. Quante serate abbiamo trascorso, proprio in questo stesso giardino, a parlare di lui e quanti consigli sono stato in grado di darle!
Idiota!
Improvvisamente vengo colto da un moto di rabbia assurda. Guardo Veronica negli occhi e senza pensarci troppo mi butto sulla sua bocca e la bacio. Così, davanti a tutti.
Le metto la lingua in bocca e sento che risponde con slancio.
Un bacio molto diverso da quello dato a Chiara.
Non mi provoca nessuna emozione, è qualcosa di meccanico e impostato.
Poi mi riprendo, apro gli occhi e sorrido. Tutto studiato nei minimi particolari, nella speranza assurda che lei abbia notato qualcosa, nella speranza assurda che provi qualcosa per me. Gelosia, rabbia, frustrazione. Una cazzo di cosa!
Quello che mi rimane, invece, è solo lo sguardo innamorato di una ragazza innocente.
   
 
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