Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: sakura182blast    27/08/2008    9 recensioni
E così una delle sorelle di Shaoran sta per compiere il grande passo. Ma questo avvenimento non inciderà in modo positivo solo sulla sua vita, andrà anche ad influenzare le decisioni di qualcuno che le sta molto a cuore. -Non lasciatevi ingannare dal titolo, Fei Mei c'entra poi poco XD - *Dedicata alla mia carissima Francy91, per il suo compleanno. AUGURI!*
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia la dedico a Francesca (meglio conosciuta come francy91), per farle di nuovo i miei più sentiti auguri di buon compleanno.
Scusa Francy, sono un po’ in ritardo… Non riesco mai ad essere puntuale!
Spero comunque che ti faccia piacere il mio regalo  ^^
Allooora… Cosa dire per introdurvi a questa shot?
Che decisamente non ha né capo né coda… ( -__-‘’’   Brava Moko, è un grande stimolo per invitare gli altri a continuare a leggere! Nd Soju).
Stavo ripensando a Chandler e Monica di Friends (lo conoscete? È il mio telefilm preferito  XD) ed al momento in cui Joey li ha sgamati (temo che chi non segue il telefilm non sta capendo molto  ^__^’’’), così mi è rivenuta in mente un’altra scena divertente dove, qualche episodio fa, Joey era lì lì per scoprirli.
Ed ecco che ho unito quel momento a CCS e… Tombola! (E’ uscita allo scoperto una delle tue solite idee caccosissime idee?  =_=’’’  Nd Soju) (TT___TT  shi… Nd Moko)
Come ho già detto, non fatevi ingannare dal titolo… Tutto c’entra ben poco con Fei Mei! (Poveretta… Eh sì che nel titolo compare il suo nome. Nd Soju).
Ed ora vi lascio alla storia, che parte dal punto di vista di qualcuno di inaspettato! *UHUHUH*
Poi ovviamente cambio personaggio… Non è che mi piaccia parlare dando voce ai suoi pensieri! Me odia quel personaggio  è__é
Buona lettura e… TANTI AUGURI FRANCY!!!!



Il Matrimonio di Fei Mei

Capitolo uno


Il finestrino dell’auto era del tutto abbassato, un venticello fresco invadeva l’abitacolo e l’aletta parasole salvaguardava il suo volto dalla luce di quel rovente giorno estivo; eppure lei ancora aveva un caldo pazzesco.
“Odio il clima giapponese…” Si lamentò mentre, con la mano sinistra, si scostava una lunga ciocca mora dal viso.
Poi, con la stessa mano, annaspò verso il sedile accanto al suo senza distogliere lo sguardo dallo scuro asfalto fumante, alla ricerca della propria borsetta.
Dopo un paio di tentativi andati a vuoto, le sue dita incontrarono la dura stoffa in cotone della sua grande borsa a tracolla e la ghermirono, afferrandola per la cinghia.
Se la posò sulle ginocchia e, senza guardare ciò che stava facendo, sganciò il bottone a pressione ed infilò la mano libera dal volante dritta nel ventre della tracolla, alla ricerca di qualcosa in particolare.
Sbiancò.
“Possibile che…”
Accostò rapidamente al lato della strada e dedicò maggiore attenzione ai suoi gesti, frugando con entrambe le mani all’interno della borsetta.
“No…” Mormorò allora, affranta. “Ho dimenticato a casa il raccoglitore con dentro tutte le informazioni relative al matrimonio di Fei Mei!”
Da quando sua figlia le aveva annunciato che si sarebbe sposata la sua testa gravitava fra le nuvole spesso e volentieri.
Sbuffò sonoramente e lasciò cadere la borsa sul sedile accanto al suo, prendendo poi a sbattere lievemente la testa contro al volante in pelle nera.
“Sei una stupida, Yelan! Stupida, stupida!” Esclamò esasperata mentre dava dei forti schiaffi al rugoso cruscotto in dura plastica.
Ora le toccava tornare indietro, a Tomoeda… Se pensava che ormai era quasi giunta a Tokyo, la sua destinazione, quasi le scappava da piangere.
Un’ora di viaggio a vuoto.

Dopo sessanta ulteriori minuti di inutile tragitto, la donna potè finalmente parcheggiare la propria auto davanti a casa e fiondarsi verso la porta dell’abitazione in cui suo figlio aveva abitato tutto solo fino a quando, circa un anno prima, lei e le sue figlie avevano deciso di trasferirsi in Giappone per restare accanto al piccolo di casa, ormai diciottenne.
Salì lesta le poche scale che la dividevano da casa sua e si lanciò verso la porta, aprendola poi con il suo tintinnante - e pesante, avrebbe aggiunto - mazzo di chiavi.
Corse immediatamente nel salotto, dove si ricordava di aver visto per l’ultima volta quel prezioso quanto indispensabile book, e lo recuperò dal tavolino su cui era appoggiato accogliendolo fra le sua braccia mentre gli dedicava una scarica di insulti.
Stava per correre nuovamente fuori di casa, ma qualcosa la spinse prima a controllare cosa suo figlio stesse facendo. In fondo erano già le dieci del mattino ed al piano di sotto non lo aveva visto, se fosse stato ancora a letto sarebbe stato compito suo farlo svegliare e spedirlo subito a fare le faccende domestiche, in quanto di sua competenza quella settimana.
Salì silenziosa le scale e si recò davanti alla stanza di Shaoran, tendendo prima un orecchio per cercare di captare anche il minimo rumore, forse il suo respiro o il suo russare, ma niente.
Non udiva nulla.
Poggiò la mano sulla maniglia in ottone ed aprì lentamente la porta, facendola cigolare mentre essa girava sui propri cardini. Fece una smorfia di disapprovazione nei suoi confronti per il rumore provocato (voleva infatti far prendere uno spavento al figlio, tanto per scherzare) ma di Li nella stanza non c’era nemmeno l’ombra.
Il letto era disfatto e Yelan, carezzandone leggermente le lenzuola fredde, si rese conto che era vuoto già da un bel po’.
Perplessa uscì dalla camera e si richiuse la porta alle spalle, chiedendosi dove il ragazzo potesse essere andato a nascondersi.
D’improvviso le venne un’illuminazione e si recò verso il bagno, pensando giustamente che il giovane fosse lì dentro. Spalancò senza tanti complimenti la porta e si rese conto di aver avuto ragione, Shaoran si trovava proprio in quel locale.
Ma il modo in quel il figlio le si presentava era davvero strana: era nella vasca di bianca ceramica, immerso fra l’acqua calda e le bolle, aveva chiuso del tutto le imposte dell’unica finestra e la stanza era illuminata solo da qualche candela.
In mano, invece, reggeva un bicchiere che conteneva chissà cosa.
Yelan guardò l’intera scena confusa, infine il suo sguardo si spostò sul ragazzo, che la fissava sbigottito.
“Shaoran… Ma cosa stai facendo?” Gli domandò allora, stando sulla soglia della stanza.
Li sembrava in ansia ed era arrossito fino alla cima dei capelli. “N-NIENTE!” Urlò a sua madre con voce un po’ stridente. “Faccio un bagno, è stata una notte stressante! Tu invece cosa fai a casa?!”
Parlava velocemente, quasi avesse avuto fretta per qualcosa.
“Avevo dimenticato il book.” Gli rispose la mora, mostrandogli il raccoglitore color panna. “Ma tu… Stai bene? Non hai una bella faccia.”
“S-sto benissimo!” Esclamò nuovamente il castano, sventolando nervoso una mano per aria. “Ora perché non ti rimetti in marcia? È tardi e Fei Mei ti sta aspettando!”
“Hai ragione!” Proferì la donna, battendosi una mano sulla fronte. “Io vado, Tokyo è lontana. Ci vediamo stasera Shaoran!”
Detto questo, la donna uscì dalla stanza chiudendo la porta con un grande tonfo.

Sua madre era andata.
Ansioso, dette un colpetto all’interno della vasca e qualcosa – o meglio, qualcuno – fece capolino da sotto le bianche bolle di bagnoschiuma profumato.
Quel qualcuno scrollò la testa e si pulì il viso dalla schiuma, che copriva anche i suoi occhi.
“Oddio, credevo di soffocare!” Esclamò allora, fissando la porta del bagno.
“Sakura!” Proferì invece Shaoran allarmato. “Va tutto bene?”
“Sì, non preoccuparti!” Gli rispose la ragazza, tranquillizzandolo. “Piuttosto, meno male che hai sentito sbattere la porta della tua stanza, altrimenti adesso tua madre sarebbe su tutte le furie.”
Li sospirò rasserenato e si lasciò cadere fra le bolle, appoggiando la schiena al bordo interno della vasca.
“Stavolta ho davvero temuto che ci avrebbero scoperti…” Ammise allora il ragazzo, socchiudendo gli occhi.
Sakura si lasciò scappare un lieve risata e si mosse nell’acqua, tendendo un braccio fuori dal bordo della vasca ed allungandosi verso il pavimento, cercando di afferrare la grande spugna gialla.
Si risedette di nuovo ed immerse l’oggetto semiruvido nell’acqua stracolma di bagnoschiuma, contando distrattamente le bollicine d’aria che risalivano in superficie man mano che la spugna si impregnava del liquido dal dolciastro profumo di ciliegia.
Una volta che le piccole bolle smisero di salire, la ragazza estrasse la spugna grondante d’acqua e si andò a sistemare seduta fra le gambe di Shaoran, appoggiando la propria schiena contro al suo petto.
“Dici che scopriranno prima o poi che usiamo casa tua come il nostro personale motel ad ore?” Gli chiese la castana sorridendo, mentre passava dolcemente la spugna sull’avambraccio destro del proprio ragazzo.
“Dico di sì.” Proferì sicuro il giovane mentre scostava dal collo di lei i suoi profumati capelli mielati. “E quando ci scopriranno anche casa mia sarà territorio off limits per le nostre… Com’è che le chiama tuo fratello? Ah, sì, porcellate.”
Sakura si lasciò scappare una risata cristallina e socchiuse gli occhi, mentre Li l’abbracciò da dietro e prese a baciarle il collo, seguendo un tracciato invisibile lungo la sua pelle.
“Non sarebbe meglio chiudere la porta a chiave, ora?” Sospirò la castana mentre stringeva con vigore la mano del ragazzo che le carezzava il ventre.
“E chi ha voglia di alzarsi adesso?” Proferì ironico il ragazzo fra un bacio e l’altro.
D’improvviso, però, la porta si spalancò di nuovo e Sakura, d’istinto, si gettò nuovamente sott’acqua prima che occhi indiscreti potessero notarla in quella vasca assieme a Li.
Il giovane guardò atterrito verso la soglia e lì vide nuovamente sua madre, che, fortunatamente, aveva lo sguardo basso, essendo intenta a sfogliare le patinate pagine del book del matrimonio di sua sorella.
Sicuramente non aveva minimamente notato la presenza di Kinomoto.
“Ah Shaoran, un’ultima cosa… Me ne stavo quasi dimenticando.” Proferì Yelan, alzando infine gli occhi. “Quando vedi Sakura dille che domani l’aspetto qui a casa nostra. La porto a Tokyo per la prova generale dei vestiti delle damigelle. Mi raccomando, eh?”
Detto questo, la donna uscì di nuovo, lasciando il figlio a bocca asciutta per lo stupore.
Sakura allora fece nuovamente capolino dall’acqua, avvertita un'altra volta da una leggera pacca di Shaoran che la donna se n’era andata.
I due si fissarono negli occhi per qualche istante con le orecchie tese per afferrare anche il più minimo rumore, ma non sembrava esserci più nessuno al piano di sopra.
“Adesso la chiudi la porta? O devo fare allenamento in apnea ancora per molto?” Domandò sarcastica la ragazza mentre si rassettava i capelli, finitile incollati alle guance.
Il ragazzo annuì convinto ed uscì dalla vasca, correndo verso la porta e dando due sonore mandate alla serratura di essa.
“Provaci ancora, mamma, ad aprirla!” Esclamò con aria di sfida il castano, additando accusatorio l’uscio.
“Bene, ora possiamo riprendere la nostra interessantissima attività!” Asserì dunque il castano, voltandosi verso Sakura.
La ragazza, appoggiata con entrambe le braccia al bordo esterno della vasca, lo osservava con sguardo incantato.
Li sorrise, curioso. “Che c’è?”
Sakura ricambiò il sorriso, sfoggiandone uno malizioso oltre ogni dire.
“Sei così sexy conciato così!” Dichiarò allora la castana. “Con tutta quella schiuma addosso, intendo.”
“Davvero?” Proferì ambiguo Shaoran , sfoggiando un sorriso alla pari di quello della propria ragazza. “Adesso vedi il ragazzo coperto di schiuma cosa ti combina!” Esclamò poi, minacciandola per gioco mentre si rituffava poco cortesemente accanto a lei nella vasca.
La castana scoppiò a ridere, riparandosi dagli schizzi d’acqua che l’entrata poco accurata del ragazzo aveva prodotto.
“Chissà quante e quante ragazze pagherebbero per essere al mio posto?” Proferì Sakura mentre si avvicinava al giovane e lo abbracciava possessivamente. “Sono proprio fortunata!”
Li si lasciò sfuggire una risata mentre posava delicatamente le labbra suo corpo della castana.
“Beh,” Proferì fra un bacio e l’altro. “Non so quante ragazze sarebbero disposte a pagare per questo, ma lo Shao Fan Club lo farebbe di sicuro.”
“Lo Shao Fan Club?” Domandò la ragazza mentre, chiudendo gli occhi, passava le sue esili mani fra i folti capelli castani di lui. “Esisterebbe una cosa simile?”
“Io dico di sì.” Affermò il castano serrando le labbra di Sakura in un passionale bacio.
La giovane rise di nuovo, separando per un ultimo istante le sue labbra da quelle di lui. “Megalomane.”


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.::* L’angolo di Moko *::.

Shao Fan Club!   *____*
Sele, ti ricordi la splash schiumosa che volevamo? XDXD  Peccato che ora sei in vacanza, niente schiuma  =.=’’
Ma… Cos’è quella cagata che ho scritto poco sopra? L’angolo di Moko? Mah! =D
Comunque è ufficiale… Me non sa scrivere one-shot su CCS!
Ci avevo provato una volta ma poi l’ho trasformata in una raccolta che, a sua volta, si è magicamente tramutata in una fanfiction a tutti gli effetti…
Me n’è riuscita solo una in questa sezione, quella dedicata alla mia sorellina Fabi!
Infatti questa storiella era nata come shot, ma adesso cosa diventa? (una longfiction, come al nostro solito! Nd Soju) UHUH, già!
Comunque sono troppo esaltata, ieri mi è arrivato il peluche di Kero-chan  *__*  awww… Quanto è carino!
Dategli un’occhiata se vi va!  -->
 http://img212.imageshack.us/img212/313/immag028hu9.jpg

Uh… In questa foto si vede parte della mia vita!! Vi potete vantare di avere visto un pezzo della mia camera XD  (sai che roba! =__=’’  Nd tutti)
Non gliene frega niente a nessuno  TT__TT
“Questo regalo di compleanno fa pena.”  <--  pensiero comune.
Scusa Francy!!!!   ç__ç
Comunque non preoccupatevi, non conto di fare tanti capitoli, al massimo due o tre  ^^  spero che l’inizio vi sia piaciuto!
Come avevo detto Fei Mei alla fine c’entrerà poco, quindi non preoccupatevi!
Al prossimo capitolo, sayonara!

PS: Ho ancora le idee un po' confuse riguardo ad alcune cose... Potrei cambiare qualcosina  =P
   
 
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