Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D.
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Autore: zauberer_sirin    06/07/2014    0 recensioni
Non tutti realizzano la cosa, ma Trip nota le cose.
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Nota dell'Autore:
Piccola stupida fic perché amo Trip troppo per il mio stesso bene.
Titolo da P. J. Harvey.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Antoine Triplett
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Acting like lovers
Ovver, le dodici volte che Trip si è domandado riguardo Coulson e Skye
di zauberer_sirin
(Traduzione: DanzaNelFuoco)
 
One
La prima volta che accade è perché Coulson capisce non appena vede il video. Trip non ha chiesto, ma l'ha notato. Trip vede le cose, le persone ci mettono un po', ma Trip le vede. Non appena l'Agente Coulson aveva visto il video dove Skye e Ward lasciano la base aveva capito che la squadra era stata tradita - Trip sapeva (anche prima che Jemma trovasse il cadavere) che Coulson si era già fatto un'idea di quello che era successo con Ward.
Poi, riuniti attorno al corpo dell'Agente Koenig, dopo che Jemma aveva esposto la sua relazione. Non sapeva perché l'avesse fatto, ma per un istante aveva smesso di focalizzarsi su lei e Fitz e aveva dato uno sguardo all'Agente Coulson. Trip era stato addestrato negli interrogatori e nell'analizzare profili - non é davvero come Coulson, quell'uomo è una specie di leggenda, ma Trip nota le cose. Nota l'espressione dell'Agente Coulson, che sembra solo calmo, e il modo in cui i suoi occhi non sono fissi su Fitz nel momento in cui cerca di calmarlo, ma da qualche parte dietro di lui, da qualche parte in cui il resto della squadra non può seguirlo, e il modo in cui sta respirando diventa progressivamente affannoso, anche se lo nasconde bene. La tensione nei muscoli del suo collo. E la una voce non è abbastanza... Non è abbastanza.
Quando avverte Trip che avrà un crollo emotivo non appena avrà un momento per farlo, non appena glielo consentiranno, Trip ha la sensazione che non stia solamente parlando di Grant Ward.
 
Two
È nello stesso giorno la seconda volta che Trip si domanda. Ha l'impressione di non essere voluto lì, di essere in mezzo a qualcosa stasera - non sa cosa ma è qualcosa di abbastanza importante da dargli una strana sensazione mentre se ne va, quando l'Agente Coulson esce a bordo piscina e gli dice di "andarsene per un istante". Si domanda se a quel punto Skye si renda ancora conto della sua presenza lì. Non gli importa. L'Agente Coulson ha appena avuto una brutta giornata e Trip può solo immaginare (no, non vuole immaginare, davvero, davvero, davvero, non vuole) quanto più difficile sia stato per Skye. Così prende la sua confezione di poco sane, ma deliziose schifezze e si dirige verso FitzSimmons.
 
Three
Loro stanno fianco a fianco. È una delle prime cose che Trip nota quando tornano sul Bus e cominciano ad avere missioni su una base semi-regolare, quando la squadra raggiunge qualcosa di simile alla regolarità - dopo Garrett, dopo Ward. Loro sono sempre fianco a fianco. Non è un'approssimazione generale. È davvero "sempre".
Sull' Holocom, Skye è normalmente alla sinistra di Coulson, come un posto assegnato in classe. Mentre scendono le scale insieme per arrivare al laboratorio, discutendo di qualcosa sul tablet di Skye. Fuori nel campo, camminando fianco a fianco, allontanandosi dal resto della squadra per condividere opinioni sulla missione. Non è propriamente ovvio, ma Trip è un uomo dalle percezioni affinate e un uomo con una immaginazione decente, così questa cosa non passa esattamente sotto il suo radar.
 
Four
"Skye mi ha chiesto di aiutarla con il resto del suo addestramento sulle armi e le tattiche" dice all'Agente Coulson.
L'uomo sembra però poco sorpreso e Trip sa quello che dirà.
"Me l'ha detto. Capisci quello che ti sta realmente chiedendo, vero?"
Annuisce. Skye gli sta chiedendo di essere il suo AS. Trip non sa come rifiutare. Non è interessato a essere l'AS di nessuno, la sua esperienza con Garrett ha guastato l'intera cosa.
"Pensavo che l'Agente May la stesse aiutando con l'allenamento fisico." se ne esce Trip, cercando di tirarsi fuori.
"Lo sta facendo, ma questa cosa non riguarda l'allenamento fisico."
"Lo so." A essere onesti Trip non riesce a immaginare May come l'AS di qualcuno (anche se ovviamente deve esserlo stato a un certo punto) e non riesce a immaginare Skye con la pazienza di seguire gli ordini di May. Quelle due donne si amano, ma probabilmente finirebbero con l'uccidersi prima della seconda settimana di allenamento. Trip sa che non c'è nessun altro (sospetta che Coulson sia fuori questione, Skye non accetterebbe mai di essere  allenata da lui - Trip non sa come fa a sapere queste cose, ma le sa, le ha notate) e sa, dopo quello che è accaduto con Ward e con l' HYDRA, Skye si è messa in testa di imparare a difendersi da sola. Devo sapermi proteggere, non posso più essere una foglia portata dal vento, ha detto a Trip quando gliel'ha chiesto.
 "Penso che sia una buona idea." dice l'Agente Coulson.
"Non sono sicuro." Coulson solleva un sopraciglio, ma Trip non vacilla. Perché Trip non ha mai avuto nessun problema a rispondere alle autorità, fino ad un certo limite. La sua valutazione psicologica dice che è una cosa sana. Sua madre dice che l'ha ereditata dal nonno.
L'Agente Coulson si alza in piedi da dov'è seduti e cammina davanti a Trip fino a porsi faccia a faccia.
"Io penso sia una buona idea, non solo per lei, ma anche per te, Trip, e Skye ha probabilmente pensato la stessa cosa." gli dice. "Voi due avete avuto un' esperienza simile, si è scoperto che entrambi i vostri AS erano agenti HYDRA."
Trip può ancora sentire una traccia di dolore nella voce dell'uomo quando parla di questa cosa, una sorta di rottura e di colpa.
"Esattamente." gli dice Trip. "Sono andato oltre l'intera faccenda, con tutto il dovuto rispetto, non fa per me."
Ma l'Agente Coulson gli sorride, un'espressione che Trip non ha mai visto.
"Perché non ci provi?" gli dice e anche se quell'uomo non è più il capo di nessuno, non esattamente, suona come un ordine travestito. Il sorriso si converte in qualcosa che assomiglia ad una sfida. "Per un po'. Per vedere se voi due siete compatibili. Skye ha questo suo modo di... beh, lo vedrai."
Trip non può fare nient'altro che domandarsi.
 
Five
È mattina e anche se Skye non è esattamente una persona mattiniera lo è diventata per Trip - lei è sempre pronta per addestrarsi anche i giorni (tre a settimana per adesso) in cui si unisce a May in qualche genere di tai chi da duri prima dell'alba. Così alla fine trascorrono molto della loro colazione insieme, lui e Skye, dopo che l'Agente May se ne è andata a prendersi cura di pilotare l'aereo nella cabina e prima che il resto della squadra si sia svegliato.
"Sono davvero contenta che ti sia unito al nostro circo." gli dice in una mattina normale, come se le fosse appena venuto in mente. Poi guarda la sua ciotola. "Si mangia molto meglio adesso. Prima di incontrarti non avevo mai provato il muesli. Non penso di aver nemmeno saputo cosa fosse."
Trip sta cominciando a imparare i ritmi dell'aereo. I pranzi sono una cosa grande, perché anche se loro trascorrono insieme le ventiquattrore su ventiquattro sette giorni su sette, le occasioni sociali sono ancora comunque rare.
Jemma gli aveva detto che di solito c'era una serata dei giochi quando Ward era con loro, ma ora non c'é più (la voce di Jemma spezza le parole in sillabe e suona addolorata) e gli aveva detto che Skye aveva fatto a pezzi il set di Battaglia Navale. Trip non aveva indagato oltre. Ma senza una strutturata attività destinata al tempo libero i pasti sono la cosa più vicina ad una pausa. È come se loro non potessero fare nient'altro - l'HYDRA e le altre organizzazioni che avevano invaso il centro del palcoscenico dopo la caduta dello SHIELD non si prendono una pausa, così non se lo permettono neanche a loro. Almeno sono autorizzati a mangiare.
Skye, che sta bruciando un sacco di calorie in questi giorno per l'intero piano di allenamento, prende un'altra ciotola e un secondo bicchiere di succo. Racchiude i suoi capelli in una comoda treccia, come di solito dopo il May Time. Trip pensa che sia carina così - sarà tutta la faccenda dell'AS, ma sta cominciando a sentire una certa affinità con la ragazza, qualcosa di inaspettato, come avere una sorella più piccola davvero dotata e davvero strana e Trip non è davvero sicuro di poterle insegnare un sacco di cose (tutto quello che sa riguardo queste cose gliel'ha insegnato Garrett), ma adesso non lo vede più come un obbligo, vuole provarci davvero.
"L'Agente Coulson non fa mai colazione con la squadra, vero?" chiede Trip dal momento che non ha mai visto l'uomo unirsi a loro.
Skye sbuffa. "Non c'è speranza."
"Perché?"
Skye avvicina la sedia a Trip.
"La mia personale teoria? È il tipo di cose da capo, riguarda i confini."
"È fissato con i confini, eh?" Trip non può trattenersi. Coulson gli ispira un sacco di curiosità. Non è che sia inavvicinabile, non esattamente, è solo che c'è qualcosa di lui che sembra prudentemente nascosto per tutto il tempo.
"Qualche volta." replica lei, premendo le labbra in una sorta di sorriso nascosto.
"Voi due sembrate molto vicini. Lo siete?"
"Lo spero." dice e Trip può dire che è onesta. "Coulson è la prima persona che abbia mai avuto fiducia in me. Lui ha pensato che io potessi fare questo lavoro e nessuno prima ha mai pensato che io potessi realmente fare qualcosa."
Trip strizza gli occhi. Questa è la cosa grandiosa dell'essere qualcuno che nota le cose.
"Come potrebbe qualcuno incontrarti e non scommettere tutti i propri soldi sul fatto che tu sia bravissima in questo lavoro?" Le chiede, perché sa che probabilmente le farà piacere e perché lo crede davvero.
Skye sogghigna, quell'espressione che fa quando solleva un angolo della bocca più dell'altro e che sembra davvero divertente, e a Trip piace.
Lei posa la mano sul suo avambraccio, strizzandolo.
"Sono davvero contenta che ti sia unito al nostro circo."
 
Six
A quella ragazza piace un po' troppo la macchina rossa. Non è qualcosa che Trip ha notato, è qualcosa che tutti sanno. Sia lei che Coulson non lasciano avvicinare altre persone al veicolo senza un'espressione sospettosa sulla loro faccia. Specialmente dopo che la macchina è stata quasi distrutta.
Ci sono voluto mesi a Coulson per ripararla - era una questione di soldi in realtà. Avevano dovuto spendere quello che avevano in roba importante come armi e la manutenzione del Bus. Il governo aveva congelato tutti i conti correnti di Coulson dal momento che faceva parte di un'organizzazione terroristica e ci era voluto un po' per recuperarne almeno una piccola parte. Alla fine non era rimasto abbastanza per riparare la macchina volante (Trip non pensa di essersi guadagnato il diritto di chiamarla ancora Lola) e sono dovuti andare alle Stark Industries - quella era stata una gita divertente.
Oggi è stato tutto strano da quando Coulson se ne è andato. May è stata lasciata non ufficialmente in carica per i prossimi due giorni, ma tutti sperano di non dover andare in missione. FitzSimmons trascorrono il loro tempo facendo diagnosi all'aereo, come se questa fosse la loro vacanza annua, almeno sembrano felici. Jemma cerca di evitare di rimanere da sola con Trip in quei giorni, cosa che lui trova divertente e frustrante, si è arrivati ad un punto in cui Trip sente che dovrà fare qualcosa presto. Ha deciso di fare le cose con calma, sarà per Fitz e tutto il casino, sarà per l'organizzazione Neonazista che sta cercando di ucciderli, ma magari si sta solo raffreddando (per la cronaca ha preso il verbo "raffreddarsi" da Skye, non fa parte del suo lessico).
Così Trip cerca Skye, magari posso usare il tempo libero per rivedere tattiche o fare qualcosa di altrettanto divertente (lui è un supervisore divertente!). La trova seduta dal lato del guidatore sulla Corvette, lavorando al compute, le ginocchia premute contro il petto, e sembra carina in un modo disturbante. Trip si domanda cosa direbbe Coulson se la vedesse con i piedi sul sedile.
"La tua Fortezza della Solitudine?" le chiede.
Sky alza gli occhi su di lui, ridendo.
Gli rivolge il solito sorriso. "Quello sarebbe il SUV, Lola è la mia isola di pace."
"Posso entrare?"
I suoi occhi si allargano, pieni di buon umore. "Se pensi di essere abbastanza coraggioso."
Trip ridacchia; gli ci vuole un attimo per capire il riferimento a Coulson e alla sua macchina e alla velata minaccia di ritorsioni se qualcuno del team avesse combinato pasticci.
La maggior parte della squadra ha deciso che non valeva la pena neanche di toccarla. Con l'eccezione di Skye, ovviamente. Trip si siede accanto a lei.
"Non ti ho vista per tutto il giorno." se ne esce fuori.
Digita sul suo computer senza rivolgergli lo sguardo. "È solo un giorno molto strano, io... solo un giorno strano, nient'altro."
Non è che lui sia preoccupato, non fa il supervisore saggio. Skye non è esattamente una persona lunatica, ma solo perché lei non lo lascerebbe mai trapelare (Trip non ha mai chiesto, ma immagina che venga dall'essere un'orfanella che cerca di compiacere gli ultimi di una lunga lista di genitori adottivi, ancora è ancora), ma sa che ha i suoi alti e i suoi bassi, a volte per ragioni misteriose.
"Sei preoccupata per Coulson?" prova a indovinare.
Si volta verso di lui, smettendo di fare quello che stava facendo.  
"No, certo che no. È una bella cosa quella che sta facendo. Una bella cosa."
"È tutto ok. Sarà di ritorno tra un giorno o due."
"No, lo so, è solo che..."
Per un momento Trip potrebbe giurare che stia per dire che gli manca i qualcosa del genere. Quell'uomo se ne è andato da sole sei ore. Skye si riprende in fretta, comunque, mettendo su uno di quei suoi sorrisi di cui Trip sta cominciando a sospettare. "Non è niente."
C'è qualcosa riguardo questa situazione che lo preoccupa e lo sorprende. Pensava di conoscere Skye, di sapere cosa Skye stesse passando. Ma gli è difficile riconciliare queste ultime ore con il suo comportamento.
"Ti spiace se ti faccio una domanda?"
Skye scuote la testa e mette via il computer. "È una tua prerogativa, suppongo. Comunque, sono legalmente obbligata a rispondere al mio..."
"Skye."
"Sì, Trip, puoi farmi una domanda."
"Perché hai spinto così tanto che  l'Agente Coulson andasse a Portland?" le chiede.
Si acciglia come se non capisse.
"Cosa intendi con 'perché'?"
Trip la guarda e lei rifiuta di prestarci attenzione. Potrebbe essersi sbagliato, certo, ma adesso che l'AS di Skye e ha trascorso un bel po' di tempo solo con lei non crede di aver sbagliato quale sia il punto. Non le farà pressione comunque. È ficcanaso, non uno stronzo.  
Comunque è ancora curioso.
"Non era una tua competenza, ma lo hai fatto lo stesso. Mi stavo solo chiedendo il perché."
Skye guarda via per un momento e Trip sente che potrebbe persino ricevere la verità da lei.
"Mi sono messa nei suoi panni, sai, di quella donna. Io avrei voluto sapere, se fossi stata nei suoi panni. Anche nel caso mi facesse arrabbiare, anche nel caso mi stessi per lasciare tutto alle spalle e sapere che è vivo rovinasse tutto. Solamente mi piacerebbe saperlo. A te no?"
"Sì, anche a me."
"Lui le ha mentito. Non avrebbe dovuto farlo." Trip ha già guardato dalla prospettiva di Coulson. Il modo gentile di Coulson di proteggere Audrey. Immagina che avrebbe dovuto guardare la questione anche dall'altro lato, come fa Skye. Come Skye ovviamente fa. E sa quanto Skye odi le bugie, soprattutto quando provengono da Coulson.
"A te piace l'Agente Coulson, vero?" gli chiede, voltandosi.
"Molto." risponde, sogghignando. Coulson è tutto quello che Garrett non è mai stato e Trip non aveva mai saputo cosa avrebbe potuto rivelarsi una buona cosa.
Skye lo premia con il più dolce dei sorrisi.
"Gli ho detto di andare a Portland perché se qualcuno come Coulson ha una chance, anche una molto piccola, di essere felice... perché non dovrei volerlo aiutare?"
Trip non ha niente da dire su questo perché sa che lei ha ragione. Anche se sospetta quale sia il suo reale problema, può facilmente immaginare che quello sia il motivo. Perché è proprio così, è Logica Made in Skye.
Quando Coulson torna da Portland un giorno prima del previsto, con un'espressione indecifrabile, non dà nessuna spiegazione a Trip, anche se lui la chiede (Trip è l'unico che chiede, il resto della squadra finge che non stia succedendo niente e Skye sparisce dalla vista per le successive 24 ore), ma Trip non pensa che ci saranno altre visite. Una parola di tutto quello che gli dice Coulson lo colpisce e lo fa domandare: chiusura.
 
Seven
"Stai chiedendo il mio permesso?" chiede Coulson.
Sono nel suo ufficio e Trip può tranquillamente dire che all'uomo non piace quella situazione.
"No." ammette. Lo sta per fare direttamente. Loro stanno per farlo direttamente. "Ma ti rispetto abbastanza da fartelo sapere, questa è la tua corsa dopotutto."
"Non siamo più agenti dello SHIELD. Se vuoi chiedere a Jemma di uscire non ho il potere di fermarti."
"Ma non approvi."  
Coulson incrocia le braccia sul petto. "Anche questo è irrilevante."
"No, lo sto chiedendo personalmente, signore. Non approvi?"
Trip lo sente sospirare.
"No, non approvo. Ma non è colpa tua, te lo assicuro."
Per un momento Trip pensa che stia per fargli il discorso "so che sei un bravo ragazzo", ma non lo fa e Trip sa che Coulson è un uomo pragmatico e un analista eccellente, quindi deve star calcolando le conseguenze e le ramificazioni per la squadra
"È a causa di Fitz?" gli chiede.
Trip sa che Coulson ha probabilmente notato quello che lui aveva notato tempo fa: Fitz è innamorato di Jemma. È un peccato, ma è evidente. Trip stesso ha considerato di non invitarla a uscire per lealtà nei confronti del ragazzo, ma ha deciso che sarebbe ingiusto nei confronti di Jemma, lei non ha colpa dei sentimenti di Fitz.
Coulson stringe gli occhi. "No, non è per Fitz. Tu è Simmons non siete responsabili per lui. Ma questa è una delle ragioni per cui ci sono regole per questo tipo di situazioni - lo SHIELD aveva questo... regolamento..."
Trip pensa che la sua voce diventi strana a quella parole, regolamento, se lo appunta mentalmente per farci caso le prossime volte.
"Con tutto il dovuto rispetto, signore, lo hai detto tu stesso. Non esiste più lo SHIELD. Non ci sono più regole."
"Questo non significa che le regole fossero una cattiva idea all'inizio."
"Non dico che nessuno si farà male." dice Trip. "O che non faremo un casino. Ma questa squadra è solida. Tu sei il nostro capo, sai quanto è forte. Sopravviveremo."
"Delle persone si faranno male." replica. Trip si domanda se sia pregiudizio storico o qualcos'altro.
"Nessuno sa cosa accadrà."
"Agente Triplett..."
"No. Penso che ti stia sbagliando su questo, Coulson."
Può vedere Coulson respirare un po' più pesantemente adesso -  Trip non pensa che sia rabbia, non completamente.
"Sì, potresti avere ragione." dice a Trip. "Ma queste regole sono state create per prime per una ragione, Trip. Pensi di essere la prima persona in questa situazione? Tutti abbiamo impulsi. Tutti desideriamo fare cose che sappiamo non poter fare. Ecco perché abbiamo queste regole - non importa quanto ci piacerebbe dire al diavolo..."
Trip solleva una sopracciglia "Tutto ok, signore?"  
Coulson ride. Trip pensa di averlo perduto, alla fine. Si domanda se dovrebbe chiamare May.
Ma poi si ferma e la nuova espressione sulla sua faccia è un po' poco-da-Coulson, ma non è preoccupante. È un' espressione calma, quasi divertita.
"Mi spiace." dice.
"Agente Coulson?"
"Sì, Trip, sto bene. Dimentica tutto quello che ti ho detto da quando sei entrato in quest'ufficio oggi. Non siamo più dello SHIELD. Facciamo solo quello che possiamo, come esseri umani. Hai ragione. Perché non ti prendi il week-end libero ed esci con Simmons?"
Beh, questo è un improvviso cambio di idea. "Mi stai prendendo in giro, signore?"
"No. Fallo in modo appropriato."dice, poggiando la mano sulla spalla di Trip per un memento. Sa che Coulson non è la persona più calorosa che ci sia in giro, perciò sa che quel tocco saggio deve significare proprio quello. "Ve lo meritate entrambi. Hai fatto bene a non ascoltare nemmeno una parola di quello che ho detto."
"Grazie."
"Ok."
Trip cammina fuori dall'ufficio del suo capo, ma non prima di aver notato che Coulson sembrava un po'... non è nemmeno sicuro che invidioso sia la parola corretta in questo caso, forse qualcosa che si trova in mezzo fra quello e il rammarico per l'intera cosa. Oh, realizza Trip con un sorriso triste, allora è così che stanno le cose.
 
Eight
Sta quasi per entrare nella stanza d'ospedale di Skye, impaziente di vederla dopo che i dottori gli hanno detto che si era svegliata quella mattina. Come suo supervisore e suo amico certo che è impaziente. Non è mai stata in un reale pericolo, ma tutti erano in po' spaventati dall'intera cosa (aveva dovuto convincere Jemma ad andare a casa per la notte perché comunque non avrebbero fatto entrare visitatori fino al mattino). Jemma, come dottore, sapeva meglio di chiunque che Skye sarebbe stata perfettamente sana, ma volevano tenerla sotto osservazione perché i colpi alla testa sono parecchio spaventosi. Jemma lo sapeva, come dottore, ma come migliore amica di Skye aveva a malapena chiuso occhio.
"Devo insegnare a quella ragazza l'equilibrio." Aveva detto May a riguardo, anche se Trip pensava che fosse stata ingiusta, non era che Skye avesse avuto qualche chance contro un dotato, specialmente uno che potesse muoversi a quella velocità. Ma forse questo era il modo di May di affrontare la cosa, l'essere spaventata.
Ma Trip è contento che la faccenda si sia sistemata in fretta. Chiede alla dottoressa e gli dice che Skye sarà probabilmente in grado di lasciare l'ospedale nel pomeriggio.
Sta quasi per entrare nella camera.
Ma poi guarda dentro dalla piccola finestra e Skye è sveglia, tutto ok, ma non c'è modo che Trip entri lì dentro, entri in qualsiasi cosa questa scena sia. Tra l'altro non ha idea di cosa sia quello ho sta guardando.
Perché l'Agente Coulson sta dormendo accanto al suo letto, in giacca e cravatta, la sedia spinta così vicina al letto che avrebbe potuto arrampicarcisi sopra. La sua testa pende stranamente da un lato e Trip può già sentire il male al collo che riceverà da quella posizione. In qualche modo sospetta che a Coulson non importerà. E beh, evidentemente le ore di visita non sono per tutti.
Proprio adesso sembra immerso in un sonno profondo. Skye lo sta guardando teneramente e in un momento -Trip non può credere a quello che sta guardando - senza svegliarlo, lei sfiora con le dita la sua fronte, lentamente, come se volesse percorrere le profonde rughe che fanno sì che l'uomo sembri preoccupato anche quando dorme. C'è un sorriso dolce sul viso di Skye, poi lei ritira la mano, come se fosse stata scottata e il suo volto si riempie d’imbarazzo e auto-accusa. Accade così in fretta che Trip si domanda se abbia visto davvero qualcosa. Ma quel piccolo, strano sorriso sul viso di Skye... non l'ha mai visto prima.
Si volta e si allontana. Visiterà Skye un'altra volta.
 
Nine
Sta fissando la mano di Jemma sul suo petto. Ama quella parte di lei, il suo polso sinistro, dove c’è una piccola costellazione di lentiggini proprio nel punto in cui il polso diventa braccio. Ama quel punto, ama baciare quella sua pelle morbida.
“Ehi, non si dorme.” le sussurra tra i capelli, prendendola in giro, quando nota che il suo respiro si fa più pesante contro il suo petto. Domani è il loro giorno di riposo quindi possono starsene in pace nella camera di lei.
“Non sto dormendo.” Dice Jemma. “Mi stavo solo prendendo una pausa.”
Lui sorride e le bacia la tempia salata per il sudore.
Hanno sentito qualcuno salire le scale, ma sono al sicuro sapendo che tutto il team sa di dover restare lontano dalla camera di Jemma quando la porta è chiusa. Tutto si è sistemato e la situazione è diventata la normalità. La squadra ha accettato la loro relazione senza troppo trambusto. Persino Fitz aveva smesso di andarsene in giro con una faccia da cane bastonato. Ma Trip si domanda che possa andare su e giù per l’aereo a quest’ora. Sa che May si alza prima dell’alba, ma non è ancora così tardi. Sa che Skye ha delle caotiche abitudini per quello che riguarda il dormire (gliene ha anche parlato come AS, ma Skye aveva semplicemente alzato un sopracciglio in risposta) e che queste stanno diventando sempre più strane nell’ultimo periodo. Sembra senza pace, quasi frustrata. Trip si domanda. Trip si domanda.
“Ehi.” Dice e Jemma alza lo sguardo da dove sta riposando, la sua guancia proprio sulla clavicola di lui. Lei ha quel sorriso soddisfatto e carino da dopo-sesso. “Hai mai pensato che Skye e l’Agente Coulson…”
"Cosa?"
Guarda la sua espressione. Decisamente no. Non è che Jemma manchi di immaginazione, è che – ok, manca di immaginazione in questo.
Trip sorride.
“Niente. Non importa. Vieni qui.”
Inclina la testa per baciarla e lei lo incontra a metà strada, puntellandosi con una mano sul petto di lui.
 
Ten
Skye è seduta sul suo letto, mentre lui finisce di fare le valigie, distraendolo, impicciandosi delle sue cose ed in generale essendo fastidiosa, anche se in modo amichevole.
“Così stai volando a conoscere i genitori di Simmon.” Gli dice, impressionata."Sei nervoso?”
Trip le fa un sorrisetto. “No davvero. Sono grandioso con i genitori.”
“Non avevo alcun dubbio.”
Ridono entrambi. Trip si domanda dove abbia lasciato il maglione rosso, quello che pace a Jemma (anche se lei lo chiama jumper). Non è nervoso, in fondo, ma un po’ sì. Ci sono state delle relazioni prima, ma sa che Jemma è qualcosa di diverso. Non sta dicendo che sia definitivo, perché crede nella filosofia del prendere le cose così come vengono e non affidarsi troppo ai piani e alle aspettative, ma… sì, vuole fare una buona impressione, anche se sa che probabilmente la farà comunque.
"Così è serio, uh? Pensi che tu è Simmons potreste sposarvi un giorno?" chiede Skye.
"Non lo so. Mi stai chiedendo delle mie intenzioni?"
"Dovrei." risponde incrociando le gambe sul letto. È molto seria. "Ma ti ho già detto cosa accadrebbe alla tua identità se tu mai ferissi Simmons. Non so, in fondo stavo solo pensando di non essere mai andata a un matrimonio. Potrebbe essere carino. No, seriamente, ti sto prendendo in giro, ma sono veramente felice per te e Simmons."
Skye ha le dita intrecciate insieme, in un gesto nervoso. C’è qualcosa che traspare dalla sua voce.
“So che lo sei.” Dice.  “Suoni anche invidiosa.”
Trip realizza che la sta schernendo a questo punto, ma sta usando la verità. Sta schernendo Skye perché a volte si domanda cosa diamine ne stiano facendo queste persone della loro vita.
"Beh, questa non sarebbe una sorpesa." dice, usando il suo muro protettivo-ironico. "È già passato un po' di tempo da quando un gentiluomo ha bussato alla porta della mia stanza, se capisci cosa intendo.
"Come tu AS ti proibisco di usare di nuovo quell'espressione."
Skye annuisce veementemente, poi ride.
 
Eleven
"Questa non doveva essere una missione pericolosa." Dice Coulson, una smorfia sulla sua faccia che non è completamente la paura per la ferita da arma da fuoco. Non è così bravo a chiedere scusa, così trip suppone che questo sia il suo modo di chiedergli scusa per averlo messio in pericolo.
"Signore, ogni volta che lo dici aggiungo un giubbotto antiproiettile alla valigia."
Coulson ride e Trip può dire che faccia male, spera di no perché il proiettile è entrato da una angolazione più vicina al polmone di quanto avesse pensato. Ha fatto quello che ha potuto con la cassetta del pronto soccorso e grazie al cielo Trip è bravo con queste cose, molto bravo. E, almeno per il momento, i cattivi hanno smesso di sparare.
"Non posso morire qui," dice Coulson sussurrando.
"Non morirai."
"Lo so. Sto solo dicendo che non posso."
E beh, Trip pensa che abbia ragione.
Coulson non può morire. Gli è assolutamente vietato. Trip non lo lascerà morire, non può perderlo. È passato quasi un anno da quando John Garrett è morto, lo realizza solo ora. Trip ha notato un sacco di cose durante l’anno, ha imparato cose che non pensava gli sarebbero servite, grazie a quell’uomo, ed è successo tutto così naturalmente che non si era nemmeno accorto che ciò fosse accaduto. Quindi no, Trip non lascerà che accada qualcosa a Coulson.
“Ho mandato un messaggio via radio qualche minuto fa. Dovrebbero venire a recuperarci presto.”
Coulson annuisce. "Bene."
Trip preme contro la ferita (quella sul fianco, di quella alla spalla non è troppo preoccupato, sembra solo un fastidiosissimo graffio), aumentando la pressione.
“Va tutto bene. Sembra solo peggio di quello che è.”
"Non posso morire qui," ripete Coulson. Trip è  preoccupato dal suo respiro. "Ci sono ancora alcune cose che devo fare. Cose che devo dire. Hai capito?"
Trip sa esattamente cosa intenda.
"Lo so." dice, e Coulson annuisce.
 
Twelve
Ci mette un po’ a finire la doccia. Il sangue è una cosa faticosissima da grattare via dalla pelle, lo sa, non è la prima volta. Ha lasciato Coulson al piano di sotto nelle mani capacit di Jemma e sotto il curiosamente duro sguardo di Skye, come se il fatto che avessero sparato a Coulson fosse colpa sua. Alla fine sembrava che non fosse nulla di grave, aveva avuto ragione.
Urta contro Jemma scendendo nel laboratorio, la camicia insanguinata ancora in mano, non sapendo dove buttarla.
“L’Agente Coulson sta bene?” le chiede.
Lei sbuffa.
“Oh, sta assolutamente bene, solo qualche graffio. Gli uomini sono così drammatici riguardo le ferite. C’era solo un sacco di…” guarda la camicia rovinata tra le mani di Trip. “…sangue.”
“Ha avuto uno strano comportamento nel campo. Una sorta di crisi.” Simmons lo guarda, preoccupata. “Non quel tipo di crisi. Il tipo emozionale.”
Jemma scuote la testa. “Ah. È adorabile come capo, ma è abbastanza strano.”
Trip ride facendo scorrere le dita tra i capelli di Jemma. Anche se era rimasto illeso, anche Trip era stato in pericolo, era sta lì, in quel posto, e la sua reazione, il suo primo istinto era stato esattamente lo stesso di Coulson. Se lo ricorda ora. Tira verso di sé Jemma e la sua bocca si apre sotto quella di lui. La bacia con passione, assaporando l’adrenalina che non sapeva di avere in corpo. Di solito era fantastico in quelle cose – quella ragazza lo rendeva un po’ meno così.  
“Stai bene, vero?” gli chiede quando lui interrompe il bacio. “Non sognarti nemmeno che io non ti ordini un esame fisico più tardi.”
Trip sogghigna. “Ci conto.”
Simmons alza gli occhi al cielo.
“Sto andando a prendere altri rifornimenti. Puoi andare a vedere l’Agente Coulson adesso.”
Lo fa. Comincia a scendere le scale. Ma non finisce. Ha quasi raggiunto il piano quando vede Coulson e Skye immersi in una conversazione. Si tuffa dietro la colonna della scala, non volendo che Coulson lo noti. Trip rimane dov’è, non volendo interrompere, ma non volendo neppure andarsene.
Si domanda che diamine stia succedendo tra quei due adesso.
Coulson è seduto sulla barella, con Skye davanti a lui, troppo vicini perché questa sia una scena neutrale; Simmons ha steccato il braccio di Coulson e gli ha fascaito la vita, ma a parte ciò non sembra messo male. È un po’ pallido. Trip realizza di essere abbastanza sollevato che di vederlo stare bene con i suoi propri occhi. Ma è comunque intrigato perché anche se sembra stare bene, dal punto di vista fisico, Trip non l’ha mai visto con quell’espressione. Sembra calmo, ma non calmo come Coulson è di solito, non quel tipo di calma che è sempre a un passo dalla tensione, che è sempre più moderazione che pace. Il tipo di calma di Coulson è quello in cui afferra stranamente le sue dita con l’altra mano quando sta parlando con qualcuno. Quella non è calma, non davvero, Trip lo sa, ma questa lo è, il modo in cui sta guardando Skye proprio adesso è davvero calmo.
È come se Coulson non stesse più nascondendo qualcosa attentamente.
Come se un nodo fosse stato sciolto.
Sta parlando, gesticolando con la mano sana. Skye ascolta attentamente, annuendo ad ogni parola. Entrambi sembrano serissimi, in un modo in cui Trip non li ha mai visti - o meglio, può solo vedere la nuca di Skye, ma quella è una nuca molto seria. Coulson parla per tanto, tanto tempo e non è intenzione di Trip osservarli, non è sua intenzione spiarli, ma è affascinante in qualche modo.
Alla fine Trip vede Skye prendere la mano di Coulson tra le sue mentre sta ancora annuendo a qualunque cosa lui gli stia dicendo, intrecciando le dita con le sue. Coulson ha smesso di parlare e la sta semplicemente guardando. Skye si avvicina, muovendosi verso di lui e...
Trip si allontana. È ficcanaso, ma non così ficcanaso. Comincia a salire le scale verso il piano superiore, in una sorta di fretta furtiva, volendo intercettare Simmons prima che torni e cerchi di scendere in laboratorio. È l'AS di Skye, può almeno farle questo favore.
Trip non si domanda più.
   
 
  
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