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Autore: laurapalmer_    06/07/2014    3 recensioni
Nora non puoi capirla, ma nemmeno se ti metti d'impegno, perché è troppe cose, tutte insieme, messe una accanto all'altra alla rinfusa.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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amnesia








Nora non puoi capirla, ma nemmeno se ti metti d'impegno, perché è troppe cose, tutte insieme, messe una accanto all'altra alla rinfusa.
E' una canzone dei Green Day, forse Jesus of Suburbia, che è la sua preferita da sempre, ed è un cartone della pizza dimenticato per terra, degli appunti presi maniacalmente, una tazza sbeccata ma che comunque userà ancora a lungo e una pila di libri di seconda mano abbandonata accanto alla porta di ingresso.
Nemmeno Calum l'aveva capita, ma a nessuno dei due sembrava dare granché fastidio.
"Ci sarà tempo" diceva, lui, prima di stringerla leggermente e darle un (ennesimo) altro bacio sulla clavicola.
Sono tre mesi che, di tempo, non ce n'è proprio e Calum, se solo potesse, si mangerebbe le mani.
Ricorda che a Nora piace da morire il rumore che fanno le gocce di pioggia quando s'infrangono sull'asfalto e un po' di male allo stomaco si fa sentire.
Luke crede che sia anche ora di andare avanti, ma non ha la minima idea di che cosa significhi alzarsi la mattina e trovare il letto vuoto, aprire il frigorifero e non trovare la bottiglia del succo al pompelmo, che poi faceva pure schifo.
"Come puoi bere quella roba" le chiedeva, quasi ogni mattina, e, no, non si era mai stancato di ricevere un "Che cazzo vuoi?" di risposta.
Perché Nora lo faceva sentire bene, capito? Bene che a volte nemmeno gli sembrava di meritarlo e, ok, erano entrambi due teste di cazzo, ma avevano (quasi) capito che cosa significa casa.
Si erano conosciuti che avevano quattordici anni e qualche brufolo in faccia, le lezioni di Letteratura in comune e una vagonata di sogni nel cassetto, tutti uno più irrealizzabile dell'altro.
Un "Mi piaci" era poi sfuggito a Calum, alla serata stupida organizzata da quel pallone gonfiato di Davies per festeggiare il diploma.
Era cominciato tutto e, ok, magari Nora era un po' strana e senz'altro difficile, ma a Calum non dava fastidio aprire l'armadio e non trovare la maglietta dei Nirvana, che poi aveva sempre addosso lei.
"Ma dai, Calum e Nora insieme?".
E ora sono tre mesi, quasi, che a Sydney non piove come quel giovedì mattina in cui gli ha detto che, basta, era finita, e sono tre mesi che di Nora non c'è che qualche traccia, un rossetto rosso dimenticato nell'armadietto bianco del bagno accanto alla (loro) camera, una canottiera a fiori che comunque lei ha sempre odiato e un paio di orecchini che probabilmente non ha mai messo.
Calum ricorda perfettamente le righe scure del mascara colato, le ricorda mentre si buttavano giù, sulle guance della ragazza che ha amato per tre, quattro anni (e che ama ancora).
Che poi, Calum ricorda sempre tutto, alla perfezione.
"Ma come fai?", gli chiedeva lei e lui si limitava a sorridere, alzare le spalle, evitare l'argomento.
Sono passati tre mesi e ora vorrebbe non riuscire a ricordare con precisione tutti i dettagli, tutte le piccole cose, come il modo in cui si sentiva ad addormentarsi affianco a lei, con le gambe nude che si scontravano sempre troppo spesso e il lenzuolo leggero che puntualmente finiva per terra.
Il fatto è che sono tre mesi che Calum ha smesso di vivere e chi l'avrebbe mai detto che Nora avrebbe portato tanto dolore?
"Non pensarci nemmeno" ha sbottato Ashton l'altra sera, "Non era soltanto una bugia e adesso piantala".
Ma Nora se n'è andata, questa è l'unica certezza, perché Calum si alza ogni mattina con il lenzuolo ancora a coprirlo e il disordine divora sempre più superficie della (loro) casa.
Non l'avrebbe mai detto nessuno, ma Nora l'ha lasciato solo, dopo tre anni e centinaia foto stupide su Snapchat.
"Secondo te è possibile alzarsi una mattina e aver dimenticato tutto?" ha chiesto un giorno a Luke, passandogli mollemente lo spinello.
"Si chiama Amnesia, coglione".
E, sì, ci vorrebbe un'amnesia, di quelle forti, però, 'ché per adesso alzarsi al mattino è sempre troppo difficile.
Ci vorrebbe qualcosa che gli faccia dimenticare il loro ultimo bacio, a quanto il sapore di menta della gomma che Nora masticava a tutte le ore si sia mischiato perfettamente con quello di tabacco, il suo.
A Calum viene da chiedersi se Nora sia felice, ora.
Vorrebbe sapesse che lui, no, non sta bene.
Per niente.















NdA: BEEEEEEEEEEEEENE, cosa faccio qui?
Passo il tempo e in realtà non so nemmeno che cosa diamine sia questa cosina che sto pubblicando, but... Jessica mi ha chiesto di scrivere qualcosa su Amnesia, quindi eccomi qui!
Spero che vi sia piaciuta, questa cosina :)
Ci sentiamo presto :*

Eleonora


  
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