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Autore: Lady_Cissa_    27/08/2008    8 recensioni
è una shout, che parla dei Malfoy dopo la guerra... Non dico altro,spero che leggiate e recensiate! grazie!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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15 luglio 1998 ore 09

15 luglio 1998 ore 09.01.
Ministero della Magia. Tribunale del Wizegamoth.
Erano quasi due mesi che i processi per condannare i crimini e i criminali di guerra andavano avanti. Il ministro della magia, eletto alla fine della guerra e quindi alla morte di Lord Voldemort per mano del bambino sopravvissuto,aveva condannato tutti i mangiamorte catturati all’interno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Per primi vennero condannati coloro che erano evasi da Azkaban tre anni prima della guerra, e poi via, via tutti i mangiamorte e filo-mangiamorte che non si sono opposti alle calunnie e alle oscenità partorite dalla mente di Tom Marvolo Riddle.
Rodolpuhs Lestrange, Antonin Dolov ,Yaxley i Carrow e Grayback furono i primi. Tutti condannati al bacio dei Dissennatori, che, una volta terminato il maxi processo, sarebbero stati destituiti a causa della loro volubilità e inclinazione alle arti oscure.
Fu anche il turno di Dolores Umbrige, che venne condannata a rimanere a vita rinchiusa ad Azkaban, per essere stata colei che designava i maghi nati babbani come fuorilegge per poi condannarli ad Azkaban con l’immediata distruzione della bacchetta.
Come durante la prima guerra magica, moltissimi maghi, si dicevano sotto la maledizione Imperius quando commettevano crimini efferati. Uno dei pochi che venne scagionato, fu Stan Picchetto.
Quel giorno, il 15 luglio, era uno degli ultimi giorni del maxi processo. Alle 9.00 entrarono tutti i maghi e le streghe che facevano parte del Wizegamoth, tra i quali il ministro della magia.
Alle 09.01, il ministro si alzò, dalla sua posizione rialzata che troneggiava su una stanza circolare e buia, dietro a lui c’era un semicerchio che accoglieva i cinquanta e più giudici del Wizegamoth, a destra c’era una panca vuota e al centro tre sedie con delle catene che pendevano inerti lungo i braccioli delle stesse. In fondo alla stanza, c’erano tre auror con bacchetta alla mano.
“Presiedono e accusano: il ministro della magia Kingsley Scharcebolt, la strega anziana Prudence Venustas,tutti i maghi e le streghe facenti parte del Wizegamoth.
Testimoni: Harry James Potter, Ronald Bilius Weasley, Hermione Jane Granger, Molly ed Arthur Weasley e Andromeda Black in Tonks…”
Tuonò la voce profonda del nuovo ministro della magia.
Kingsley era seduto su un alto pulpito e indossava una lunga toga blu notte. La strega accanto a lui, la Venustas, indossava invece una toga nera, che rendeva la sua piccola e smunta figura austera e determinata .
Al pronunciare i nomi degli accusatori, tutti entrarono uno dietro l’altro. Harry,Ron ed Hermione erano visibilmente cambiati da dopo la guerra e da tutto ciò che ne era derivato, Ron per esempio sembrava serio e rigido. Sua madre, Molly, indossava un lungo abito nero. La donna era ancora in lutto per la morte prematura del suo figlio gemello, Fred; Arthur accanto a lei, appariva più invecchiato e fortunatamente gli occhiali sghembi, gli davano un’aria gradevole. Alla fine, dopo i coniugi Weasley, apparve Andromeda Tonks, anche lei vestita di nero a causa dei numerosi e sofferenti lutti in famiglia. Aveva infatti uno sguardo sofferente, ma con un espressione fiera e altezzosa tipica delle sorelle Balck, attraversò la sala per sedersi sulla panca alla destra del ministro.
“…contro i mangiamorte: Lucius Abraxas Malfoy, Draco Lucius Malfoy , Narcissa Black in Malfoy e la defunta Bellatrix Black in Lestrange.”Concluse con tono autoritario il primo ministro.
Dopo avere pronunciato i quattro nomi, tre figure spettrali per il candore, apparvero dentro la stanza. Il primo ad entrare fu Lucius.
Malfoy nonostante fosse da un mese ad Azkaban, era curato e ben vestito; i capelli lunghi erano pettinati e raccolti in una coda ed indossava un vestito elegante verde bottiglia. L’unica cosa che stonava con la sua immagine, erano due grosse manette che gli stringevano i polsi, e un’auror che gli puntava una bacchetta alla gola. Si sedette, e con aria superba osservò i presenti. Contemporaneamente entrarono dietro a lui, moglie e figlio. Draco era cresciuto d’altezza ed era ancora più bianco, il suo mento affilato era messo in risalto dalla magrezza del viso. Gli occhi color ghiaccio erano privi di espressione se non di astio .I capelli erano più lunghi del solito, cosa che lo faceva assomigliare ancora di più all’uomo accanto a lui. Anche Draco, come al solito, era vestito bene. Indossava un completo da mago rosso bordò. Qualche passo dietro di lui, camminava la madre. Il mento alto, e l’espressione fiera le conferivano un’aria solenne e rispettosa nonostante la situazione. Anche lei, come sua sorella e la signora Weasley, era vestita di nero in lutto per la morte di sua sorella maggiore.
Quando anche lei si sedette, le catene che prima erano inermi lungo i braccioli delle sedie, si ridestarono stringendo i polsi di Narcissa e Draco. Dietro di loro, c’erano inoltre nove auror pronti ad attaccarli in caso facessero qualche mossa azzardata.
Al contrario del capofamiglia, Narcissa e Draco, erano stati reclusi agli arresti domiciliari, non a Malfoy Manor, ormai sotto assedio di Auror e delegati del ministero, ma a Diagon Alley, accanto al Ghirigoro. La casa era sotto stretta sorveglianza giorno e notte nessuno poteva entrare o uscire.
I due Malfoy venivano sostentati dagli auror, ed entrambi non possedevano la bacchetta.
“Possiamo anche iniziare. Io direi da lei Lucius…” disse guardando il biondo seduto poco sotto di lui. Lucius alzò lo sguardo e anche se si trovava in una situazione a lui sfavorevole, da quegli occhi color del ghiaccio, traspariva tutto l’odio e la superbia che il Malfoy aveva in corpo.
“Lucius Abraxas Malfoy, lei è accusato di evasione di massa insieme a tutti i mangiamorte rinchiusi ad Azkaban due anni e mezzo fa. Della distruzione del reparto Misteri, di avere reso la sua Villa, il quartier generale e inespugnabile di Lord Voldemort nell’ultimo anno e mezzo…” fece una pausa per guardare Lucius. Era impassibile. Cosi Kingsley continuò: “ebbene? Che cosa ha da dire a sua discolpa Malfoy?” chiese deciso.
Lucius finalmente fissò il ministro e pronunciò cinque parole ben scandite: “lasciate andare la mia famiglia.” Rimanendo poi in silenzio.
Kingsley sospirò forte: “Malfoy, sono giorni che lo ripeti. Non è possibile, tuo figlio è colpevole di diverse calunnie e ha il marchio, e tua moglie è qui come persona a conoscenza dei fatti ed è accusata di favoreggiamento.” Disse serio. “comunque, se non vuoi collaborare, possiamo iniziare dalla tua consorte…” continuò girando la testa verso Narcissa, che fissava un punto poco sopra la testa di Andromeda.
Sentendosi chiamare, Cissa, fece un cenno con la testa verso il ministro.
“Signora Malfoy, devo prima chiederle di risolvere un affare burocratico. Il corpo di sua sorella, dopo la battaglia, è stato trasferito ad Azkaban. Essendo protetto da un incantesimo anti-decomposizione, è in ottimo stato in attesa di essere sepolto. Vuole che la portiamo nella cripta dei Balck, accanto ai vostri genitori, o la possiamo seppellire nel cimitero di Azkaban?” chiese con assoluta freddezza. Narcissa ci pensò un attimo. Voltò la testa verso destra, e intrecciò il suo sguardo plumbeo con gli occhi scuri della sorella maggiore, che, chiudendo le palpebre scosse impercettibilmente la testa. “Vorrei seppellire mia sorella nella cripta di famiglia.” Disse atona.
“Come vuole lei.” ribattè Kingsley scrivendo qualcosa su un foglio li accanto a lui.
“NOOO!!” un’urlo spezzò il silenzio che era sceso nella sala.
Tutti si voltarono di scatto verso la fonte del lacerante grido: Molly Weasley.
La mamma di Ron era in piedi, tra il marito ed Hermione e piangeva rumorosamente. “COME POTETE DARE UNA DEGNA SEPOLTURA AD UN’ASSASSINA???? COME POTETE RISERVARGLI LO STESSO TRATTAMENTO DATO A MIO FIGLIO??MIO FIGLIO!!!!...
Fred è morto a causa di Bellatrix Lestrange! Se non fosse per quella pazza squilibrata il mio bambino sarebbe ancora qui…” disse tremando di rabbia, con le lacrime che copiose scendevano sul suo viso paffuto.
Kingsley non parlò, anche lui la pensava esattamente come Molly, che intanto era stata calmata dal marito che la stringeva forte a sé.
Harry guardò Ron, e notò l’espressione disgustata del rosso, guardando i Malfoy.
“Signora Weasley, io mi associo al suo dolore, ma ad ogni detenuto di Azkaban viene concessa la sepoltura nella cripta di famiglia…” osservò la strega Venustas.
Molly non rispose ma singhiozzò forte.
Scarhebolt ricominciò con l’interrogatorio: “Malfoy, dopo questa pausa, credo che ora tu possa dirci se ti dichiari colpevole o no?...”e ricominciò ad elencare le malefatte di Lucius.
Intanto Molly fissava Narcissa e Andromeda che si scambiavano sguardi fugaci, e un ricordo le entrò in testa prepotentemente:
FLASH BACK
“Fred ora tocca a te” disse la donna grassottella.
“ma io non sono Fred, sono George” disse il ragazzo “parola mia, donna! E dici di essere nostra madre? Non lo vedi sono George…” “scusami, Gorge caro” “Te l’ho fatta!! io sono Fred!” disse il ragazzo sparendo dietro il binario.
FINE FLASH BACK

E una lacrima solitaria le scivolò sul volto ancora bagnato da quelle versate in precedenza.
“NON SI OSTINI A RIMANERE ZITTO, MALFOY!....cosi aggrava sia la sua posizione sia quella dei suoi familiari.” Disse spazientito il ministro, di fronte alla scena muta offerta da Lucius.
“Molto bene, allora chiederemo a suo figlio…Draco, da quanto tempo hai il marchio?” chiese per iniziare.
Malfoy jr che era rimasto a testa bassa, a contemplare i suoi piedi, alzò finalmente la testa. I suoi occhi grigi si posarono su Harry. “due anni, signore.” rispose lentamente e con distacco.
Scarcebolt continuò, sapeva di entrare in una porta già aperta: “hai mai usato le maledizioni senza perdono ragazzo?” Draco esitò: “no signore.” Hermione a quell’affermazione sussultò, il ministro la vide con la coda dell’occhio ma non disse nulla.
“Sei contento che il tuo signore sia morto?” chiese per testare la lealtà del giovane Malfoy.
Draco ghignò e spostò il suo sguardo su Ron e poi Hermione, per portarlo sulla zia che mai aveva incontrato, ed in fine sul ministro. “si.” Rispose secco.
Lucius non lo guardò, ma sorrise leggerissimamente. Draco senza essere interpellato disse poi con foga : “quello non era il mio signore. Come può uno sporco mezzosangue governare il modo magico? E come può, quel lurido ibrido, plagiare cosi i purosangue? Mi vergogno…Lord Voldemort non era che uno sporco mezzosangue, e gli sta bene la fine che ha fatto!”
Concluse afflosciandosi sulla sedia. Hermione portò le mani alla bocca, e Ron per calmarla le cinse la vita con un braccio.
Kingsley abbozzò un sorriso e alzò un sopracciglio: “non sei cosi guasto allora…” commentò laconico. “…ma modera il linguaggio. Sei in un’aula ministeriale, in presenza del primo ministro.”
Narcissa strinse forte la mano del figlio.
“Draco, è vero, che la notte della battaglia ad Hogwarts, il signor Potter prima, e il signor Weasley dopo, le hanno salvato la vita?” chiese la signora Venustas.
“Si, signora, Potter in una stanza al settimo piano, dove però è morto il mio compagno di Serpeverde Vincent Tiger a causa dei fumi inalati nella stanza incendiata e…” “lo sappiamo, i tre ragazzi qui presenti,” disse la strega, “ ci hanno dato la versione dei fatti.” Draco stette zitto.
Il ministro però lo esortò a continuare: “Potter ha salvato me e i miei due compagni, che ci eravamo trovati in quella stanza per puro caso. Ma Tiger non ce l’ha fatta. Weasley invece, mi ha salvato da un mangiamorte che mi voleva morto.” Concluse facendo una risatina sarcastica.
“addirittura un mangiamorte…” disse il ministro guardando Harry e gli altri due.
“si, ministro, un mangiamorte. Uno di loro credeva che Draco fosse passato dalla nostra parte…”abbozzò una scusa plausibile Harry, sotto lo sguardo attonito dei presenti.
“ è vero?” chiese il ministro a Draco. “è vero che il mangiamorte ti voleva morto perché pensava tu fossi passato all’ordine? O voleva ucciderti a causa dei tuoi ripetuti fallimenti…?” concluse aspro.
“ministro, mi scusi…” disse piano Hermione. Lucius e Narcissa alzarono lo sguardo su di lei, Draco guardava a terra. Kingsley le fece cenno di parlare.
“noi tre, abbiamo sentito lo stesso Voldemort parlare di Draco come traditore. Lui e i suoi due compagni, erano gli unici della casata di Serpeverde ad essere rimasti a scuola. Tutti quelli che rimasero a scuola, c’erano per combattere contro i mangiamorte…e Draco, bè, Malfoy, è rimasto a scuola….per, ehm…per combattere…” non era convincente, ma nonostante la faccia tesa di Hermione, la disapprovazione di Ron e lo sbigottimento di Harry, il ministro la prese per buona.
“bene, quindi tu, eri a scuola per opporre resistenza, e per andare contro i tuoi genitori…” insistè il ministro. Narcissa strinse ancora una volta la mano del suo unico e adorato figlio.
“Ministro, purtroppo io e i miei genitori abbiamo capito troppo tardi che cosa significasse l’aver scelto Lord Voldemort…il suo, come possiamo definirlo, era un servizio a vita… o morte…” conclusero Draco ed Harry insieme. Il primo con tono normale, e il secondo con un sussurro.Erano le stesse parole che anni a dietro, il suo padrino Sirius, gli aveva detto riguardo ai mangiamorte.
“devo dedurre che quindi, anche i tuoi genitori non hanno combattuto per Tom Riddle l’ultima battaglia…” Lucius non si trattenne: “Il signore oscuro era andato troppo in là…solo io e pochi altri riuscivamo a vederlo...certo, all’inizio tutto ciò che diceva per me era oro colato. L’idea poi di fare governare i purosangue sui mezzosangue o i nati babbani mi allettava…ma poi, dopo il mio fallimento al ministero..” disse con tono più basso guardando Harry, “ si è preso tutto…mio figlio per primo. Poi a lui è toccato pagare i miei errori…” concluse abbassando la testa.
Kingsley rimase in silenzio per un po’ e poi riprese: “Draco, come hai fatto l’anno scorso a fare entrare i mangiamorte a scuola? E perché?” chiese quasi compassionevole, come se stesse parlando a un bambino di due anni.
“Sono entrati con un armadio svanitore che ho riparato personalmente…un armadio era da Madama Rosmerta, e un altro a scuola…dovevo farlo…io poi…io..dovevo anche…” non ce la faceva a parlare e concluse il ministro: “dovevi anche uccidere Silente…si, lo sappiamo. E ti dirò, la sua morte era stata anche programmata. Il caro Piton, lo ha ucciso al posto tuo, è vero, ma solo perché Silente già stava morendo per via di un veleno…” le facce dei presenti, tranne quelle di Harry, Ron ed Hermione erano allibite.
“Perché un ragazzo intelligente come te, doveva macchiarsi di un crimine del genere? Solo per compiacere il tuo signore?” chiese tagliente.
Draco deglutì e prontamente rispose: “no ministro. Vorrei vedere lei nella mia situazione…se io non avessi agito così, con tutto quello che ho fatto, loro…loro anche quella pazza di Bellatirx, avrebbero ucciso mia madre…” disse farfugliando e con fiato spezzato.
Lucius impallidì, lui al tempo, era rinchiuso in cella e non sapeva niente di quella storia.
Anche il ministro era sorpreso, evidentemente Potter, aveva omesso il fatto.
Si voltò verso il trio e chiese una conferma. Conferma che arrivò immediatamente: “signore, ministro, è vero. Malfoy sulla torre di astronomia ha detto a Silente che aveva svolto quelle azioni solo su ricatto. E comunque, Draco non avrebbe mai ucciso il professore Silente. Aveva abbassato la bacchetta e stava per arrendersi, quando sono arrivati un gruppo di mangiamorte con Piton. E poi il resto lo sapete…” concluse Harry, sempre a difesa del biondo.
Kingsley lo guardò e poi, annotando tutto su una pergamena li accanto, continuò l’interrogatorio, però di nuovo verso Lucius Malfoy.
Sulla panchina a destra però, c’era un continuo movimento: “Harry, miseriaccia, che cavolo fai?” chiese sussurrando un adirato Ron. Harry lo guardò senza dire nulla, e intervenne Hermione: “Ron, infondo, quei tre erano delle marionette nelle mani di Voldemort. Lo stesso Draco ha ammesso che quella guerra era troppo grande anche per loro e che volevano farla finita da tempo. Io credo che se riuscissimo a mettere insieme dei fatti concreti, potremmo scagionarli tutti e tre…perfino il signor. Malfoy.” Ron strabuzzò gli occhi: “ma tu stai male….Herm, la sorella di quella donna, ha ucciso mio fratello Fred…e Harry…” si voltò verso lo sfregiato: “ha ucciso anche Sirus…il tuo padrino! Sirus…ricordi?” Harry si grattò la testa e lo guardò contrito. “si Ron, ma la guerra ha già causato troppa sofferenza…e inoltre, guarda che succede quando sono gli altri a pagare i tuoi errori…” disse voltandosi in direzione di Draco e di suo padre. Ovviamente si riferiva agli errori commessi da Lucius, che poi, il povero Draco, aveva dovuto correggere.
Ron aprì la bocca per controbattere ma intervenne per prima sua madre: “Ronald, non fare lo sciocco. Lucius può essere un criminale della peggior specie, ma suo figlio e sua moglie no. Quel povero ragazzo, è stato cresciuto in un ambiente malato, e poi, come se non bastasse, volevano uccidergli l’unico legame forte che aveva. Mi chiedo, allora, tu Ronald Bilius, che avresti fatto se avessero minacciato di uccidere me?” le orecchie di Ron erano porpora. Non rispose. “ecco…” disse secca Molly sistemandosi sulla panca, con il signor Weasley che annuiva a ogni sua parola. “ha ragione tua madre, Ron, la guerra ha distrutto molte famiglie…a noi ha tolto Fred, ma guarda Andromeda…” disse sospirando. Ron si sentiva piccolo come un’asticello e non rispose.
“Credo che la vostra umanità sia troppa…” concluse. Il ministro li guardò di sfuggita severo, come a dire di tacere. “amici miei, io sono l’ultima persona che dovrebbe parlare…ma…” “no, Andromeda! Non dire cosi, sai che non è assolutamente vero…” controbattè il signor Weasley intanto che la secondogenita di Cygus e Durella Balck parlava. “da quando sono fuggita di casa, non ho avuto più contatti con la mia famiglia, se non con la mamma, fino alla sua morte, e poi con Narcissa.si, la piccola e dolce Cissy. Che mi fa tanta tenerezza, seduta li, accanto a quell’uomo che l’ha rovinata…non so come abbia fatto ad innamorarsi di lui…eppure è persa per quell’uomo…” tutti la guardavano sorpresi da ciò che diceva, tutti sapevano che era scappata di casa da giovane per non sopperire ad un matrimonio combinato e alla realizzazione dell’ideale paterno. “Cissa mi ha sempre scritto, ci siamo sempre tenute in contatto.tranne che negli ultimi due anni. Bellatix se l’avesse saputo l’avrebbe sicuramente torturata. Era una pazza, per lei solo il SUO signore contava…Azkaban l’ha solo peggiorata…ma Narcissa è diversa…e lei, come suo figlio, sono l’unico contatto con il mondo da cui provengo. Se ce la fate, vi prego di farli scagionare…” disse Andormeda con la voce spezzata. Quella donna, così simile a Bellatrix, che se non la si conosce la si può scambiare benissimo per lei, piangeva. Cosa, che anche al più stolto faceva capire che sicuramente non era la Lestrange. La signora Tonks, aveva dovuto subire prima la morte del marito, poi quella della figlia e del genero. Toccava a lei crescere il piccolo Ted Remus Lupin; tanto simile alla sua Nynphadora.
“Silenzio in aula per favore..” tuonò la voce sebbene stridula, della strega anziana.
“Molto bene….quindi gli altri si trovano nello Yorkshire… manderò subito una pattuglia auror.” Disse il ministro riferendosi agli ultimi mangiamorte rifugiatisi fuori da Londra. “ e che mi può dire di Karkaroff?” “morto.” Disse asciutto Lucius. “e come fa a sa…” “io. Prima di andare al minisero a prendere la profezia.” Concluse velocemente il biondo.
Kingsley fece una smorfia. E poi si voltò verso la signora Malfoy.
“torniamo a lei, madame… so che ha compiuto un gesto eroico la notte della battaglia alla scuola di magia e stregoneria….” Narcissa guardò Harry e poi si rivolse al ministro: “io piuttosto, direi di avere compiuto un gesto che qualsiasi madre compirebbe per salvare il proprio figlio.” Concluse posando il suo sguardo chiaro su quello scuro della Weasley.
Harry si alzò in piedi e seguito dallo sguardo del Ministro chiese se poteva parlare. Una volta accordato il permesso inizò a parlare e disse: “la signora Narcissa Malfoy, mi ha salvato la vita. Se non fosse stato per lei, io sarei morto nella foresta proibita per mano di Tom Riddle. L’immenso amore che lega questa madre a suo figlio, ha fatto si, che anche la mia vita venisse risparmiata. Come prima Draco Malfoy ha detto, il servizio a Voldemort era a vita o morte. MORTE signori. Questa donna, è andata contro i il suo maledetto padrone, e ha mentito. Certo, non ha mentito per me, ma ha mentito per salvare suo figlio che si trovava all’interno del castello, e che solo con l’entrata trionfale di Voldemort, poteva riabbracciare. Inoltre, entrambi i coniugi Malfoy, quando sono entrati a scuola, non possedevano la bacchetta. Lei,” disse indicando Narcissa. “l’aveva prestata a Draco, e lui…” disse indicando Lucius: “bhè, la sua bacchetta era stata distrutta dalla mia a luglio, in quanto posseduta da Voldemort.” Concluse. Era tutto rosso in viso. “Miseriaccia Harry, altro che auror, potresti iniziare la magisprudenza…” disse Ron. Harry invece si limitò a sorridere e a guardare il ministro.
Narcissa aveva il fiato sospeso. Non si sarebbe mai aspettata che Potter la difendesse.
“quindi è andata cosi, signora vero?” chiese la strega anziana.
“si, signora. Io,d’accordo con mio marito, ho mentito a Voldemort.” Era la prima volta che usava quel nome. “…e, non ho alzato bacchetta all’interno della scuola, anche se ne avessi avuta una…”
“anzi, il signor Malfoy ha dato un bel gancio destro a Yaxley, il mangiamorte con il quale duellavo e che mi stava sopraffando, dandomi il tempo di avere poi la meglio su di lui…” intervenne il signor Weasley, in piedi, rosso in viso. Lucius alzò lo sguardo e lo guardò come a dire *grazie*.
Kingsley rimase zitto. E poi alzandosi disse: “avete tutti ascoltato i fatti. Tutti avete sentito le testimonianze dei diretti accusati e dei testimoni. Giudici del Wizegamoth, io vi chiedo, quanti a favore della scarcerazione della signora Narcissa Balck in Malfoy e di Draco Lucius Malfoy?...” Kingsley,la signora Venustas e più della metà dei giudici alzarono la mano. Draco alzò la testa, e finalmente, quasi pareva sollevato.
“quanti contro?” chiese. E solo una trentina di mani si alzarono qui e là.
“Bene,” e le catene che tenevano legati Draco e la madre si sciolsero, ricadendo con un leggero tintinnio lunghe e inerti lungo la sedia. Narcissa guardò il figlio, e piangendo l’abbracciò.
“siete liberi.” Poi si voltò verso Lucius che guardava con uno sguardo amorevole, che nessuno tra Harry e gli altri aveva mai visto, moglie e figlio.
“per ciò che riguarda lei, Malfoy. In passato ha commesso molti omicidi, ha anche ucciso Karkaroff. Ha distrutto il nostro reparto misteri, e ha fatto in modo che sia Bellatrix,Rodolpuhs e Rabastan Lestrange con altri mangiamorte tre anni fa, evadessero da Azkaban. Lei stesso, ci è finito l’anno scorso. E come aggravante, c’e anche il fatto che la sua casa, ora, sia sotto stretta sorveglianza e da parte dei nostri auror. E anche perquisita da cima a fondo….però, ha collaborato oggi, dicendoci dove si nascondono gli altri mangiamorte, è stato ribattuto più volte che non ha combattuto la battaglia finale…e come si evince, è stato cruciato e fustigato spesse volte da Voldemort. Sappia che a suo svantaggio va anche l’episodio al suo maniero, di quando suo figlio si ostinava a non riconoscere la signorina Granger e Harry Potter….al contrario suo, che era deciso a consegnarli entrambi a Voldemort.”disse leggendo una pergamena, tra le tante che aveva.
“ha qualcos’altro da dire?” chiese. Narcissa era pallida in volto, sicura che suo marito ricevesse il bacio. “signore, io ho fatto quello che ho fatto, all’inizio solo per vanagloria, e poi, solo per proteggere la mia famiglia. E se dovessi tornare indietro, rifarei tutto ciò che ho fatto senza pentirmene….” Disse sottolineando l’ultima frase. Narcissa sobbalzò e Draco ghignò.
“molto bene.” Il ministro si rialzò in piedi. “Giudici del Wizegamoth, chi è a favore della condanna a vita ad Azkaban per Lucius Abraxas Malfoy?” questa volta Kingsley non alzò la mano,ma la Venustas e altri 50 maghi si. Lucius deglutì.
“e chi è a favore di una pena pari a 5 anni di reclusione ad Azkaban e poi 3 agli arresti domiciliari strettamente sorvegliato?” altri cinquanta giudici alzarono le mani. Solo il ministro non aveva espresso il proprio voto. Il suo voto era quello che avrebbe deciso tutto. Alzò la mano e Lucius si rilassò sulla propria sedia. Narcissa iniziò a piangere e Draco diede una pacca sulla spalla al padre. “l’udienza è finita, portate il prigioniero in cella. Gli altri due sono liberi di andare, e fate togliere dalla loro casa provvisoria a Diagon Alley gli auror di pattuglia”.Kinglsey si voltò verso Narcissa e disse pacato: “presto riavrà anche la sua casa.”e se ne andò assieme agli altri giudici che lasciavano l’aula. Lucius venne preso di peso da due auror, ma Narcissa li fermò e baciò con ardore il marito. “a presto Lucius. Ti amo.” Gli sussurrò e di rimando il marito: “anche io ti amo. Ci vediamo prestissimo…” e venne spintonato fuori dalle guardie.
Nella stanza c’erano rimasti i due Malfoy, il tiro la signora e il signor Weasley ed Andromeda.
Quest’ultima si alzò e camminando svelta si avviò verso la sorella. Narcissa si voltò e piangendo accolse la sorella in un lungo abbraccio. Draco era sbalordito. “Dromeda….scusami…potrai mai perdonarmi?” chiese supplichevole Narcissa. “Cissy…non fare cosi…sennò piango anche io come quando eravamo bambine. L’unica da biasimare è Bellatix. Ma nonostante tutto, ho avuto un tuffo al cuore, sentendo che volevano seppellirla ad Azkaban.” Cissa sorrise amara: “si, l’avevo capito. Ho saputo di tua figlia e tuo marito. Posso solo immaginare il tuo dolore…ma ti resta sempre tuo nipote…” abbozzò una consolazione Narcissa. Andromeda iniziò a piangere: “si, almeno lui, vedessi com’è simile a Dora…” e singhiozzò. “è un metamorfomagus anche lui…e gli piace la carne cruda tritata….” Disse sorridente. Anche Narcissa sorrise sapeva che era figlio del lupo mannaro. “grazie Andromeda. Non so che dirti…” disse la bionda. “devi ringraziare lui.” Disse la sorella mezzana girandosi verso Harry. Quest’ultimo rimase spiazzato vedendosi arrivare davanti l’elegante figura di Narcissa Malfoy. Questa prese le mani al ragazzo e le unì nelle sue: “grazie Harry Potter.Sono in debito con te.” Disse la donna sincera. Ma Harry le strinse forte le mani e disse deciso: “no, signora, siamo pari.” E d’istinto abbracciò la signora Malfoy sotto gli sguardi di tutti. Durò pochissimo. “madre, dobbiamo andare. Gli auror ci aspettano.” Disse la voce lenta e melliflua di Draco.

Narcissa guardò Andromeda e gli altri. Si congedò e lentamente con il figlio, uscì dall’aula.

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