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Autore: resvrrecthesvn    06/07/2014    4 recensioni
“I wish I could've made you stay
and I'm the only one to blame
I know that it's a little too late
this is everything I didn't say.”
[...] Avrebbe voluto poterle dire tutte le cose che non le aveva mai detto per colpa della sua stupida paura, della sua stupidità, della sua superficialità. [...]
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Everything I Didn't Say


 
“I wish I could've made you stay
and I'm the only one to blame
I know that it's a little too late
this is everything I didn't say.”






















 
Michael si strinse nel suo cappotto nero lungo.
Era una giornata fredda e piena di nuvole grigie di un dicembre che annunciava un Natale pieno di neve. Le persone camminavano veloci e smaniavano per tornare al più presto nelle proprie case. Michael si passò una mano fra i lunghi capelli. Quel giorno aveva deciso di tingerseli ancora, questa volta di verde. Al naturale, i suoi capelli erano neri e facevano contrasto con i suoi occhi azzurri, così chiari da sembrare trasparenti.
 


Non capisco perchè devi tingerteli. Diventerai calvo a nemmeno venticinque anni! – lo riprese lei, passando la mano dolcemente fra i suoi capelli e mordendosi il labbro per non scoppiare a ridere. Michael le strinse dolcemente i fianchi e strofinò il naso sul suo collo, facendole venire la pelle d'oca.
Ma a te piacciono lo stesso. – le rispose, con un sorriso malizioso. Lei sbuffò, roteando gli occhi al cielo.
Sì, mi piacciono da impazzire lo stesso. – sussurrò, poi rise. Rise buttando indietro la testa e chiudendo gli occhi. Michael pensò che non esistesse meraviglia più bella di quella.
 


Una morsa allo stomaco lo bloccò proprio in mezzo al parco dove stava passeggiando. Ormai erano quasi le sette e non c'era più nessuno in giro. I lampioni accesi gettavano leggere ombre, le quali si confondevano con il sole che stava tramontando. Deglutì e scosse la testa. Non doveva più pensarci. Era una storia passata. Anche se faceva male da morire, doveva voltare pagina.
 


Penso di amarti. – le sussurrò ad un orecchio. Nonostante nella sua stanza fosse buio pesto e loro due fossero così vicini che i loro nasi quasi si sfioravano, aveva timore a pronunciare quelle parole.
Io ne sono sicura, invece. –


 
Strinse forte gli occhi, per impedire alle lacrime di scendere. Non doveva cedere proprio ora. Aveva resistito per tutte quelle settimane, poteva farcela ancora.. Al diavolo! Non ce la faceva, non senza di lei. Era stato così stupido, così cieco, così fifone. Aveva perso l'amore della sua vita ed era tutta colpa sua. Avrebbe dovuto lottare di più, lei lo aveva fatto, ma non ne era stato capace. L'aveva lasciata perchè così era più comodo. Impegnarsi, cambiare per diventare migliore, responsabilità che non voleva prendere.. forse non era pronto, forse non era fatto per una vita del genere, rimaneva il fatto che l'avesse lasciata di punto in bianco e ora stava più male di prima.


 
Questa cosa non può più continuare. – perchè era così difficile? Perchè aveva voglia di prendere a pugni qualcuno? Strinse i denti e si costrinse a guardarla negli occhi.
'Questa cosa' cosa? – chiese, ma glielo si leggeva in faccia che avesse capito.
Noi. – sospirò, si sentiva così stanco.
Perchè? – oh, la sua piccola guerriera che cercava di non piangere. Non si meritava un coglione come lui. Quella vista gli fece ritornare il coraggio per portare a termine quel supplizio.
Mi sono accorto che fra noi non può più funzionare. Vogliamo cose diverse. – si passò la mano fra i capelli, sulle braccia, dappertutto pur di non cedere alla tentazione di prenderla fra le braccia e non lasciarla più andare. La vide sgranare gli occhi, quelle iridi nere che sembravano prendere fuoco. No, non si meritava affatto uno come lui.
Stai mentendo. Hai solo paura. – disse, ma non sembrava tanto convinta. Michael scosse leggermente la testa, un mezzo sorriso sul volto. La sua guerriera non si arrendeva mai.
Perchè non ci proviamo? Stiamo così bene.. io ti amo. Se hai paura possiamo andare più piano. Abbiamo tutto il tempo del mondo. – lei era stata davvero una mannata dal cielo. Così dolce, gentile, coraggiosa, testarda, così bella.. oh quanto era bella. Riusciva ad ammaliarlo ogni volta. Con quel sorriso che lo disarmava, quella risata che era musica, quelle mani che sembravano fatte apposta per intrecciarsi alle sue.
Finiamola qui, è meglio per tutti e due. – fece una pausa; sapeva che ora doveva guardarla negli occhi per essere più convincente, ma era troppo difficile. Prese un profondo respiro. – E' meglio per te. –
Le fece una fugace carezza sulla guancia, l'ultimo assaggio della sua felicità, poi si voltò ignorando la sua voce disperata e scossa dal pianto che lo chiamava e lo pregava di restare.


 
Avrebbe voluto riavvolgere il nastro e cambiare tutto, dalla prima all'ultima cosa. Avrebbe voluto ritornare alla prima volta in cui si erano consciuti e rimediare ai suoi errori. Farle capire quanto era importante, quanto l'amava. Avrebbe voluto poterle dire tutte le cose che non le aveva mai detto per colpa della sua stupida paura, della sua stupidità, della sua superficialità. Avrebbe voluto comprarle dei fiori, perchè non lo faceva mai, sebbene sapesse che a lei piacevano tanto. Avrebbe voluto farle vedere tutte quelle lettere che le aveva scritto ma mai spedito. Avrebbe voluto farle ascoltare tutte quelle canzoni che aveva composto per cercare di dimenticarla, nonostante non ci fosse riuscito. Avrebbe voluto baciarla e ricominciare daccapo. Alzò il capo trattenendo un singhiozzo e proprio lì, fra le ultime luci del sole, la vide. Camminava forse verso di lui. Era ancora più bella di quanto si ricordasse; sembrava un angelo con i suoi lunghi capelli neri che le svolazzavano dietro la schiena, le braccia attorno al corpo per proteggersi dal freddo, i solito jeans scambiato e quel maglione rosso due volte più grande di lei. Quasi non ci credeva che fosse lì. La guardava come un disperato, come se avesse bisgono di quella vista per poter sopravvivere – ed era proprio così. La guardava con una tale insistenza che alla fine anche lei incontrò il suo sguardo. Ora erano ad un metro di distanza, Michael aveva le mani tremanti. Doveva andare da lei? O doveva rimanere fermo? Lei lo guardava con quel suo solito sguardo fra il timido e il sarcastico, ma questa volta c'era qualcos'altro.. nostalgia? Dolore?
Michael prese un respiro profondo e corse da lei. Era la sua seconda possibilità, non se la sarebbe lasciata scappare. Non avrebbe commesso per la seconda volta lo stesso errore. Andò da lei non smettendo mai di guardarla negli occhi, contando i minuti, cercando di rimanere calmo. Quando la raggiunse, e respirò di nuovo il suo profumo dolce, capì che questa volta doveva fare le cose per bene, perchè il destino non sarebbe stato buono per sempre.
– Ciao. – la salutò timidamente, cercando quegli occhi che lo avevano ossessionato durante la sua assenza.
– Ciao. – fece un piccolo sorriso e Michael sentì le farfalle nello stomaco. Era così bella.
– Ti va di fare un giro? – le propose solo per l'egoistico desiderio di risentire la piccola mano di lei intrecciata alla sua.
– Okay. – mormorò, gli occhi che avevano riacquistato quella scintilla di cui si era innamorato.




 
“Some day I'm sure
we'll pass each other by
until that time.”



 
Salve a tutti!
Allora, come va l'estate?
A me alla grande - wow è la prima volta! HAHAHA
Il 28 sono stata al concerto dei One Direction e, dopo
quasi quattro anni d'attesa, posso dirvi che sono tornata
a casa con il cuore a metà.
E' stato il giorno più bello della mia vita,
non li ringrazierò mai abbastanza.
E poi nella stessa serata ho anche visto i 5sos, 
come non morire in pace? nkjbnnk *^*
Per inaugurare il loro primo album - che
non riesco a smettere di ascoltare lol diamine,
è stupendo jmkjn - ho deciso
di scrivere questa song-fic su una delle mie canzoni preferite.
Siate magnanimi, è la prima volta che scrivo su di loro ed è anche
la prima volta che mi cimento in una song-fic cwc
Spero di avervi fatto capire il messaggio che volevo dare, ma che dico,
che la canzone da' e, spero, che vi sia piaciuta; 
è quello il mio scopo, dopo tutto c':
un bacione grande grande e grazie a tutti, siete stupendi.
niallsguitar


 

   
 
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