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Autore: SkyDragon    06/07/2014    1 recensioni
- Si sta cercando la sconfitta signor Wright, l'imbattuto verrà umiliato in tribunale, stavolta-
- Hai così poca fiducia in te stesso?-
- Ha così tanta fiducia nell'innocenza del suo... cliente? -
- Si. E' questo il mio credo-
- Allora deve cambiarlo. Tutti loro li ho uccisi. Io. Io sono colpevole-
La storia si svolge dopo "Dual Destinies" ma oltre il personaggio di Athena non prenderò altro da quel gioco.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Day 1 
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Giorno: 12 aprile Ore: 3 AM 
Wright Anything Agency
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Phoenix soggiornava alla scrivania con una tazza di caffè caldo accanto.  Una forte lampada illuminava le carte su cui stava lavorando mentre tutto il resto attorno a lui si celava nell'oscurità. Nemmeno i tuoni fuori dalla finestra riuscivano a rischiarare l'inteno dell' anything agency. Solo la pioggia teneva compagnia all'avvocato mentre lavorava alle sudate carte. Era notte tarda eppure l'adulto dai capelli spinati non riusciva a staccarsi dal leggere e rileggere quel caso, il caso della morte del suo capo Mia Fey. Erano ormai passati dieci anni da quella sera. Immerso nei suoi pensieri quasi non notò il campanello dell'agenzia che aveva suonato. Un cliente a quell'ora? Andò alla porta ad aprire e fu sorpreso di trovare una giovane ragazza in sedia a rotelle. 
- Mi deve aiutare! Per favore...- Esordì lei grondante di pioggia con una voce roca e supplicante. 
Wright la fece entrare e chiuse rapido la porta. Sospettava che qualcuno la stesse seguendo con cattive intenzioni, ma non poteva lasciarsi prendere dai preconcetti. Non lui. 
- Che succede?- Chiese lui andando dritto al punto. 
- Jaden, il mio ragazzo, ha bisogno di aiuto. E' stato incastrato, Lui non lo ha fatto, non è il killer che dicono. Io lo so. Lo aiuti. La prego- Disse tutto di un fiato senza lasciare tempo all'avvocato di obiettare. 
- Ehy calma, non ci ho capito nulla. Dimmi tutto dall'inizio e piano-
- Io mi chiamo Lucy Hedguin. Sono la ragazza di Jaden Karim. Lui è stato appena arrestato accusandolo di essere il serial killer di cui si parla tanto in questi giorni-
Ah già. I telegiornali non fanno altro che interrompere i programmi preferiti di Trucy per parlare di questa vicenda: Una massa enorme di persone che scompare una notte di sei mesi fa e riappare una persona alla volta ogni notte, sempre in un luogo diverso. 
- Ero presente all'arresto, per puro caso. Stavo tornando verso casa insieme al mio accompagnatore quando abbiamo incrociato la polizia. Curiosa come sono ho chiesto a Albert di seguirli e quando si sono fermati in piazza...-
A questo punto lei si fermò con grosse lacrime che iniziarono a mescolarsi con le gocce di pioggia che ancora gocciolavano dai suoi abiti. 
-  L'ho visto lì con le spalle al muro. illuminato dai fari della polizia. I suoi abiti grondanti di sangue...-
A quel punto la ragazza crollò e non fu più in grado di dire nulla. Pianse. Non fece altro che piangere per almeno dieci minuti. Phoenix dal canto suo non sapeva come aiutarla. Doveva accettare di difenderlo? Da come la ragazza raccontava l'arresto sembrava essere davvero colpevole. 
- Domattina passerò al centro di detenzione e proverò a parlarci, ok?-
- Ok- Rispose lei. 
Rimasero in silenzio con lei che ancora singhiozzava per altri minuti, ma alla fine Lucy si mosse. 
- Sarà meglio che vado. Anche lei ha diritto di dormire signor Wright.-
- Emh...certo.... Buonanotte-
- Notte- Disse lei chiudendo la porta.   
     
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Giorno: 12 aprile Ore: 8 AM 
Wright Anything Agency
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Era mattino oramai. Il sole aveva rischiarato la città e riusciva leggermente a penetrare tra le persiane abbassate dell'ufficio. Erano circa le otto del mattino quando Apollo e Athena entrarono dalla porta provocando un baccano assurdo che aveva svegliato di soprassalto l'avvocato in blu che si era appisolato sul divano dopo l'incontro della scorsa notte. 
- L'hanno preso- Esordì Athena sbattendo il giornale sul tavolino davanti a Phoenix- Hanno preso il serial killer!-
- Già ho saputo- Rispose lui ancora sonnolento.
- Io lo trovo fantastico. Ora non avrò più il compito di accompagnare Trucy ovunque!- Scherzò Apollo, ma ancora non riusciva a perdonare al suo capo di avergli cambiato lavoro da avvocato a babysitter - No aspetta. E' impossibile. La notizia è stata data solo pochissimo tempo fa!- 
Lasciandoli con la suspance, Phoenix li invitò al bar poco distante dall'agenzia per fare colazione e lì raccontò loro dell'incontro della notte prima.
- E ha accettato, vero capo?- Chiese Athena ansiosa per il nuovo caso. Le pareva strano che nonostante il capo fosse uno degli avvocati più famosi in circolazione pochi venissero effettivamente a chiedere aiuto. 
- Non ancora Athena- Rispose lui dopo aver finito di sorseggiare il cappuccino -Pensavo di fargli una visitina comunque-
 
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Giorno: 12 aprile Ore: 9.30 AM 
Centro di Detenzione - sala visite
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- Ripetimi ancora perchè dovrei assisterti-
- Trucy è a scuola, e Athena non so... non la credevo pronta per questo caso-
- Ma non sai ancora di cosa si tratta!-
 Phoenix e Apollo entrarono nella sala e con grande sorpresa del primo vi trovarono già l'imputato che stava già parlando con qualcuno. Quel qualcuno sentendo la porta aprirsi si voltò. Phoenix la riconosce sebbene si sia cambiata i vestiti rispetto a quando la aveva incontrata. 
- Signor Wright, è venuto davvero! -
- Glielo avevo promesso, Lucy -
 Dall'altra parte del vetro l'accusato, già con indosso la maglia tipica dei carcerati e le manette ai polsi aveva uno sguardo fisso sui due nuovi arrivati sebbene i suoi occhi non lasciassero passare alcuna emozione. O meglio il suo occhio non cieco non faceva intuire nulla. Il destro infatti era offuscato da una patina biancastra e tagliato da una lunga cicatrice verticale che partiva dalla fronte e finiva a circa metà guancia.  Fu la sua frase poco dopo a tradire i suoi pensieri. 
- Non ti preoccupare, scapperanno via, come gli altri- 
Se fosse odio, tristezza o rassegnazione nessuno sapeva dirlo, forse Athena usando il suo potere ci sarebbe riuscita, ma non era presente. 
- Non dire così Jay! Lui ti aiuterà- 
- Bhè...veramente- fece per obiettare Apollo 
- Lucy.... accetto l'incarico- Disse convinto l'avvocato in blu. C'era qualcosa nello sguardo dell'accusato che lo invogliava ad assisterlo.  
- ma... ma capo!-
- Si sta cercando la sconfitta signor Wright, l'imbattuto verrà umiliato in tribunale, stavolta-
- Hai così poca fiducia in te stesso?-
- Ha così tanta fiducia nell'innocenza del suo...   cliente? -
- Si. E' questo il mio credo- 
- Allora deve cambiarlo. Tutti loro li ho uccisi. Io. Io sono colpevole-
   
 
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