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Autore: Aya e Mya    05/08/2003    0 recensioni
Una fic piuttosto classica... solo un piccolo avvertimento! all'inizio parte come una fic normale, ma... dopo due pagine degenera! a noi piace... buona lettura ^_^
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Doppio Senso

Autore: Aya&Mya

Aya: ehehe! Alla fine ce l'abbiamo fatta! Ci siamo riunite ed abbiamo iniziato sta … sta fic. ^_^
Mya: bè sai mi sono decisa, non volevo lasciare che un possibile capolavoro fosse inesorabilmente rovinato senza il contributo di un genio come me!!!!
Aya: see… genio dei miei stivali! Ho avuto io l'idea!
Mya: uè ciccia! Basta un'occhiata vero? Mi capisci? No. Allora non comprendi, mia discepola, che senza di me il succo e le vicissitudini molto casiniste non avrebbero luogo??? Parlo troppo bene per orecchie umili come le tue?
Aya: no, fai un sacco di storie per niente! In fondo sono IO il cervello del gruppo!
Mya: siamo in 2, forse non conosci neanche il concetto di gruppo! O io valgo per 4…!
Aya: mee… fai la pignola adesso! Vabbè ^ ^ iniziamo che poi finiamo morte tutte e due!
Mya: sì dai: allora signore e signori la A&M presenta…

<- Doppio senso ->
(prima di iniziare: sappiamo bene che nella storia originale il migliore amico di Fujima è Hanagata, o almeno così ci appare ai nostri mortali occhi, ma noi abbiamo un debole per Hasegawa, e ci pareva giusto metterlo a fianco del nostro brunetto! Ok, ora potete iniziare a leggere!)

Iniziava un nuovo anno al liceo Shoyo. Gli studenti erano tutti fuori dai cancelli, mentre le matricole erano già dentro per smistamenti e convenevoli vari, quindi tutti i ragazzi del secondo e terzo anno si ritrovavano, in una miriade di vecchie facce, felici di rivedersi dopo le lunghe vacanze.
Un rombo però sovrastò l'allegro chiacchiericcio degli studenti, tutti allora voltarono la testa verso il viale. Stava entrando, nel piccolo parcheggio accanto alla scuola, uno scooter in principio bianco perlato, ora ricoperto di avariati adesivi , scritte e disegni direttamente sulla carrozzeria. Faceva un casino che non vi dico [una cosa tipo BODDABODDABODDA… ND A&M] e pareva che avesse la marmitta forata.
L'unica cosa che risollevava quell'ambiguo quadretto era la persona che c'era sopra. Una slanciatissima figura femminile, dai lunghi riccioli neri e grandi occhi ambrati, dalla gonna dell'uniforme scolastica (dello Shoyo!) spuntavano sbarazzine due lunghissime gambe snelle.
La ragazza fermò il suo rumoroso ciclomotore a mezzo centimetro dal lampione, poi scese ed incatenò lo scooter a questo. Quando alzò lo sguardo, vide che gli occhi di tutti gli studenti erano puntati su di lei.
"Bè?" esclamò "Cosa c'è da guardare??! Su, su! Via, aria! Non fate quelle facce che sono un essere umano come voi!". Qualcuno disse:"Ehilà, sei nuova?" "Bella carriola, quanto ti fa con una mazzata?" "Ma da dove sbuchi??!" tuttavia sorridendo. Quella ragazza aveva un'aria irresistibile, faceva venire voglia di parlaci, andare lì e dire:"Ciao, mi presento!".
Qualcuno le si avvicinò, e le chiese cose tipo da dove veniva, che classe faceva e altro…

"E così comincia un nuovo anno…" borbottò Kenji Fujima salendo le scale. "Si. Ma non dovresti essere così acciaccato, dopotutto quest'anno sei il capitano della squadra, oltre che allenatore! Insomma, avercele io le tue fortune!" gli disse Kazushi Hasegawa, che camminava al suo fianco. "Hn… tu potresti benissimo farlo se non facessi la mummia tutto il tempo!". I due ragazzi stavano salendo al piano di sopra, dove stava la loro classe.
"Scusate!" una voce li interruppe. I due si voltarono e trovarono la tizia pazza dello scooter che saliva gli scalini due a due per raggiungerli. Era piuttosto bassa ma aveva un fisico da togliere il fiato [ahh, il corazon! ND Aya]. Ora che la si vedeva da vicino, si notavano alcuni particolari tipo le forcine che teneva tra i capelli o le sopracciglia spelacchiate con cura [capirai che roba… ND Mya - egregia collega, sono particolari!! ND Aya]. Gli occhi erano grandi, ci si poteva specchiare, e quel colore giallo ambrato la facevano molto "tigre". "Cosa c'è?" chiese Fujima. "Salve, scusate il disturbo! Sapreste dirmi qual è la 3^ F? So che è a questo piano, ma mi hanno avvertito che hanno levato i cartelli sopra la porta… allora?". Hasegawa disse:"Bè, siamo anche noi di 3^F, seguici!" "A davvero? Bene! Piacere di conoscervi allora, mi chiamo Aiko Watanabe!" "Kazushi Hasegawa" "Kenji Fujima!".
I tre arrivarono in classe, dove trovarono già alcuni compagni e il professore che li squadrava minacciosi. "Ah, lei deve essere la nuova, la signorina Watanabe!" ghignò satanico il prof. "Si! Buongiorno professore!" disse Aiko, sfoderando il più carismatico dei sorrisi. "Bene, visto che sembra abbia già fatto amicizia… vada in banco con Hasegawa! …Non ti metto Fujima perché alla fine dell'anno scorso abbiamo promesso il giovine alla signorina Futsuki!". Tra l'arrossimento di Fujima, il resto degli studenti, Aiko inclusa, sghignazzarono.

Qualche minuto dopo l'orrido docente aveva già fatto iniziare la lezione.
Aiko restò tutta la lezione ad osservare fisso-fisso Fujima, che stava sulla fila davanti, nella colonna di destra. "Ehi! Che guardi?…" bisbigliò Hasegawa avvicinandosi al viso di Aiko. "Mhm…No, niente…" sospirò Aiko, con l'aria di chi nasconde qualcosina…"Bè si capisce." Rispose lui alzando gli occhi al neon sul soffitto, accecandosi tra l'altro. "Che cosa?" "Finta tonta, non sei certo la prima che cade aggiogata dal fascino di quello lì… Ma cosa ci trovate?" disse Hasegawa con un broncetto risentito ed umiliato [bè, a me Fujima piace, ma anche Hase è affascinante, non trovi? ND Aya - Altro che!! Poverino, credi che si sia offeso? ND Mya]. "Uh?" Aiko lo guardò sorprendendosi di essersi soffermata così a lungo a occhiare Fujima. "Ma che dici??" scattò poi, minacciandolo con una biro che sputava inchiostro blu da tutte le parti. "Signorina Watanabe." La chiamò il professore che si era avvicinato silenzioso come una pantera. "Sì?" chiese lei, girandosi così di scatto che la penna sporcò inesorabilmente la giacchetta anni '60 del professorino. Inutile dire che questi saltò su tutte le furie ed Aiko non si trovò nell'ufficio del Magnifico [Il Preside. ND Mya] solamente perché era il suo primo giorno. Ma l'indiavolato non le risparmiò un uscita libera nel corridoio. [Si capisce che c'è il mio zampino, eh? ND Mya - I soliti guazzabugli casinisti! ND Aya] Lì la ragazza si appoggiò sul muro dall'altra parte del corridoio, riflettendo sui suoi confusi pensieri di quegli ultimi minuti e sulle parole di Hasegawa. Ma non fece in tempo a formulare un'ipotesi plausibile che la porta della classe si aprì appena. Da lì uscì un bel castano dal viso dolce e dagli occhi azzurri. OH MY GOD! "C…ciao! …Fujima?" "Si! Ciao! Cosa avevate da confabulare te e quel bontempone di Kazushi? Preparavate lo scherzo al prof eh? Già il primo giorno…!" "Bè, veramente non… ah sì! Sì, proprio così!" tentennò Aiko torcendosi le mani dietro la schiena. "Ora scusami, ma il dovere fisico mi chiama!" "?"Aiko non ci arrivò "Devo andare in bagno…" spiegò Fujima alla ragazza, "lievemente" imbarazzato. Solo quando si fu allontanato nella penombra del corridoio, Aiko pensò alla figura da stupida che aveva fatto subito con il ragazzo, il primo giorno per giunta! Eppure non si era mai trovata in imbarazzo di fronte ai ragazzi. Pensò a quando era un sorcetto pieno di riccioli neri che giocava rotolandosi sull'erba assieme ai suo compagni maschietti. Con le ragazze non aveva mai stretto amicizie di valore… Anzi ripensando alle medie, e peggio ancora ai primi anni di superiori nell'altra scuola, si accorgeva di come quelle oche delle sue compagne di classe la evitavano ripudiandola come maschiaccio. Come se non avesse la sua femminilità! Forse erano solamente gelose! Lei aveva sempre avuto un certo feeling con i sui compagni di scuola. Forse per questo nessuno si era mai messo con lei, perché la ritenevano un'amica, forse avevano paura di offenderla! Ma offenderla di cosa poi… l'anno prima si era innamorata di un ragazzo, e si era avvicinata molto a questo, ma un giorno, quando lei andò per confessargli i suoi sentimenti, lui la prese in contropiede dicendo:"Sai Watanabe, sei la mia migliore amica! Solo di te mi posso fidare! Quindi ho deciso di chiederti un consiglio importante: sai, a me piace da morire Misato Yoshimatsu, ma non so come confessarglielo!". -in quel momento mi era caduto il mondo addosso… povera me… mi piaceva davvero. Come ora mi piace Fujim…- Come? Solo in quel momento si rendeva conto di essere SUL SERIO attratta da quel bel brunettone!!!

Appena suonò la campanella dell'ora dopo, il prof. Pantera [ormai si è beccato sto nomignolo! ND Aya - Peggio della Mascia! ND Mya] uscì, e guardandola biecamente sparì per le scale. Nel senso che scivolò ed arrivò a pian terreno in tre secondi, fratturandosi l'osso sacro. Ma questa è un'altra storia e la si dovrà raccontare un'altra volta…
Aiko entrò in classe come una furia, e zompò addosso ad Hasegawa. Lo prese per le spalle, lo sgrullò con trasporto e disse:"Sei un genio! Hai ragione! Diventa la mia guida spirituale!". La pulzella si rese conto di essersi lasciata prendere dall'emozione solamente quando tutta la classe la guardava perplessa. "Bè? Ma che hanno oggi da fissarmi tutti? Sono bella, lo so, ma non fissatemi con quegli occhi da coyote incredulo!" esclamò Aiko, per sdrammatizzare. Il povero Kazushi intanto avrebbe voluto ficcarsi nello scomparto sotto il banco e non uscirne mai più, ma si limitò ad arrossire e dire:"Ascoltatela. Volgete altrove i vostri indiscreti sguardi…" [Ma che è il Dalai Lama!? ND Mya]. Tutti obbedirono, tuttavia ridacchiando sotto i baffi.
"E ora" Hasegawa si voltò verso Aiko con l'intenzione di fare un centrotavola con tutti quei capelli "Dimmi che c'è!" "Scusa se ti ho messo in imbarazzo, Hasegawa! Ma volevo chiederti una cosa…" "Cosa?". Aiko si guardò in giro furtiva, poi guardò fisso Hasegawa, dicendo:"Prima avevi ragione!" "Su cosa?" "-_-…ma ti ascolti quando parli o no?" "Intendi di… FujiMPFH!" non riuscì a finire di pronunciare il nome che Aiko gli spiaccicò la bocca con una mano, sibilando:"Brutto scemo, sei indiscreto!". Hasegawa tirò via a forza la mano di Aiko, quasi sputandole in faccia:"Scusa! …Dovresti essere un po' più delicata sei vuoi fare colpo su di lui! Se gli dai manate del genere, dico che lo fai fuori…" "Scusami tu allora. Ma io non voglio litigare con te, anzi! Mi sembri molto amico con… con… con Polpettina [POLPETTINA??? ND A&M - Polpettina a me???? ND Kenji - è il tuo nome in codice! Preferivi un banale 007? ND Mya - Accontentati, poteva capitare di peggio, tipo Opossum o Capitan Findus… le polpettine poi sono buone! ND Aya], quindi volevo chiederti… ecco… cosa gli interessava, come parlarci…" "Insomma come conquistarlo?" fece Hasegawa, sedendosi di schianto su un banco e ghignando maliziosamente. Non attese risposta, si mise le mani dietro la testa e si dondolò avanti e indietro:"Dunque, dunque… ovviamente gli piace il basket…" "Il basket?" Aiko si illuminò, ed Hase continuò:"Si, è capitano ed allenatore della nostra squadra! Perché fai quella faccia estasiata?" "Io AMO il basket! I miei due fratelli maggiori, Daijiro e Ryuji, giocano in una squadra di basket moderatamente famosa!" "Moderatamente…?" "Non mi interrompere. Anche io ci gioco con loro, e sono anche brava! Uhm…Bene-bene… e poi che altri puoi dirmi su Polpettina?" [Non ci fare quella faccia! ND A&M] "Bè…" Hasegawa stava per sparare chissà che menata, quando…
"…scusate?" Aiko e Hasegawa si voltarono di scatto verso la porta, vedendo proprio Fujima, che disse:"Hasegawa, c'è una ragazza lì fuori che ti cerca!" sottolineando il termine "ragazza". "Come?!??" esclamò Hase, fiondandosi fuori dalla porta. Aiko quindi rimase sola con Fujima, che la guardò sorridendo, e disse:"Allora? Come ti trovi qui da noi?". Aiko ci pensò un po' su, poi disse:"Mi trovo bene, mi sembrate tutti simpatici!" "Vedo che hai già fatto amicizia con Kazushi!" constatò Fujima, allargando il sorriso. Aiko arrossì, ed esclamò:"Se così si può definire. Mi pare un ragazzo simpatico!" "E lo è. Non preoccuparti, non voglio prenderti in giro! Tanto Kazushi ha già i suoi pensieri…" "Come? Gli piace qualcuno?" "Tipina curiosa, hm? Comunque non sarò certo io a dirtelo!" "Ah… e tu?" "Io cosa?" chiese Fujima, spiazzato. "Hai qualcuno a cui pensare?" azzardò Aiko, pentendosi appena si rese conto che non aveva il diritto di chiederlo, conoscendolo solo da tre ore. Fujima distolse lo sguardo, bofonchiando:"Che dici, no! La mia mente è assolutamente libera!" -buono a sapersi!- pensò Aiko, per poi dire: "Ah… scusa l'indiscrezione, mi è venuta spontanea…" "Ah, si?" esclamò divertito Fujima, Aiko arrossì e si inventò una scusa:"Sono una gran curiosona! Ma non racconto mai nulla a nessuno!" -non è proprio una bugia… :P- aggiunse mentalmente.

Le altre due ore di scuola prima di mezzogiorno trascorsero in modo piuttosto divertente. Il professore di scienze stava enucleando educazione sessuale, e gli alunni parevano insolitamente interessati. Si sa, quando i professori si sentono spronati dall'interesse generale della classe non tardano mai ad approfondire, grazie anche all'aiuto ausiliare delle domande dei partecipi [mii che discorso degno! ND Aya]. Aiko non ce la faceva più di trattenersi dalle risate, perché Hase usciva con quelle sbruffonate che gli era impossibile resistergli. Per fortuna il prof era così immerso nella sua lezione che non dava molta attenzione alle risate malcelate e ai bigliettini che volavano per la stanza. Kazushi e Kenji poi, erano una coppia inseparabile e non facevano altro che ridere e sparare corbellerie [Carucci! ND Aya - ehm… vedete come ci conteniamo! La generazione di oggi si butta troppo sul vol…ND Mya - Proprio per questo è meglio usare termini adatti! ND Aya] … che ridere e sparare cazzate! "Fujima, non ti credevo così! Sembravi tanto un angioletto pudico e casto, invece…!" disse Aiko al ragazzo qualche banco più avanti. "Oh, al diavolo! Faccio sempre questa strana impressione…!" rise Fujima. "Tsk, questi ragazzi non sanno pensare che a certe cose, ma dopotutto è la fase della pubertà…" disse Hasegawa assumendo un espressione da dotto professorino, scatenando ilarità generale. Intanto Aiko si era fatta più sciolta con Fujima, anche perché non sapeva prendere la parte della conquistatrice e così rimaneva quello che era, che è meglio.

Suonò la campanella della mensa. "Ehi, Hase, con la scusa che ci siamo divertiti ti sei dimenticato di raccontarci come è andata con la tipa!" esclamò il bel castanello [oh che bel castanello marcondiro-ndiron-dello… ND Aya] prendendo il suo pranzo. "Bè, non credo che se ne sia dimenticato, o era davvero ottuso per non capire le nostre allusioni!" scherzò Aiko. Kazushi sorrise. Fujima lo prese per il braccio e lo trascinò fuori dall'aula, lasciando Aiko dentro [ma non è un po' da effeminati? ND Aya - Ehh quante storie che fai te… ND Mya]. "Bè, può venire anche lei, in fondo siamo amici non è vero?" [anch'io sono tua amica, eppure a me non fai ascoltare i tuoi pettegolezzi! ND Aya - Perché sei una rompipalle! ND Hase] disse Kazushi. "Bè se per te non è imbarazzante, a me non fa altro che piacere. E poi…non conosco ne'ancora così bene la scuola, non saprei da che parte incominciare!" disse Aiko, contenta in cuor suo della fiducia che le dava l'amico. "Certo!" disse sorridendole Fujima, e prendendo anche lei a braccetto. E così i tre porcellini [Che bello! Da Polpettina a porcellino! ND Kenji - Eh, si! Le gioie della vita! ND Aya] si avviarono trotterellando verso una panchina all'ombra di un albero ad "ombrello" [ma dove siamo, all'albero di Rafiki? ND Aya]. Si sedettero comodamente e Fujima e Aiko si protesero a guardare ansiosi Hasegawa che sedeva nel mezzo. "Allora conquistatore! Sputa il rospo! Come ti è sembrata la tipa? Cosa avete fatto?" Hase arrossì e Aiko fece un sospiro del tipo: Ah!-questi-uomini-tutti-uguali-che-mancanza-di-tatto-non-è-così-che-si-pigliano-le-influenze! E prendendo la cosa col suo lato più sensibile disse tranquillamente: "Caro, rilassati e raccontami…" "…CI" precisò Fujima stritolando a mani nude la gamba sinistra della panchina. Aiko lo guardò di soppiatto e continuò:"raccontaci dal principio come è andata, ma con calma!" Hase esasperato dai due estremi disse alzando gli occhi al cielo: "Caspita dovreste andare a studiare psicologia! Perché invece non mi fate mandare giù un boccone? Non è mica un urgente affare di stato!" le due voci della coscienza annuirono, prendendo la vaschetta del pranzo. Aiko aprì la sua, e mezzo secondo dopo i due avvoltoi già incombevano sulla vaschetta. "Nooo! Spettacolare!" "Sconvolgente!" "Incredibile!" "Oserei dire mirabolante!" I due tipi continuavano gareggiare in esclamazioni del genere, sotto gli ambrati occhi accigliati della ragazza. "S-s…su" balbettarono. "S-U-S-H-I ?" disse Aiko facendo lo spelling ai due momentaneamente deficienti "Bè che c'è di strano?" "Snif… Sono dieci anni che vado a scuola, tra elementari medie e due anni di superiori… e per pranzo non ho mai avuto altro che questo riso stracotto!" "Oh, Fratello! Come ti capisco!" disse Fujima abbracciando il compagno di pranzo. "Ho capito, state facendo la parte. Bè, se il Sushi vi piace così tanto mangiatene pure" "Come siamo fortunati!" ulularono i due maschioni, incombendo sul sushi della ragazza con occhi tra il satanico e il viandante-sperduto-nel-deserto. Aiko, iniziando a sentirsi in pericolo, dette il prezioso pasto ai due sciacalli, prendendo il riso stracotto di Hasegawa e, prendendone una forchettata, disse con aria da eroina drammatica stile Giovanna d'Arco:"Sfamate pure le vostre fauci essiccate dai morsi della fame, o miei sfortunati amici… che il sushi sia con voi…" "Ok, Aiko! Grazie! E goditi il riso alle 5 spezie!" disse Hasegawa con un mega sorriso estasiato. "Mai che riusciate a tenermi la parte! Io che sono dotata di un tale spirito artistico e drammatico, mi vengono tarpate le ali da due villici di tale forgia… oh, me tapina…" "Aiko! Sei un genio della drammaturgia [questa qui bisogna assecondarla, come si fa con te, egregia ^^ ND Aya - Oh, boara! ND Mya] e ti ringraziamo per l'onore che ci hai concesso!" esclamò Fujima, con un sorriso a trecento denti e qualche rimasuglio di pesce [ma come osiii! Io sono molto più educato di voi due messe insieme! ND Kenji]. "Uhm… certo che tua madre cucina da dio, Aiko cara!" commentò Hasegawa facendo la scarpetta sull'ultimo anfratto della vaschetta. Aiko sorrise di gratitudine e rispose:"Non l' ha fatto mia madre, l' ho fatto io!" "TUU??" esclamarono Fujima e Hasegawa, increduli. Il numero 6 poi aggiunse:"Ahh, beato chi ti sposerà allora!" ammiccando in direzione di Fujima, che per fortuna, distratto dal romanticismo del panorama, non si accorse né dell'ammiccamento dell'amico, né dello scontro corpo-a-corpo che ci fu subito dopo.
Quando ricominciarono le lezioni, Aiko andò subito in classe, mentre Fujima ed Hasegawa andarono in bagno [che virili! …ora che mi viene in mente… TU HAI OSATO INSULTARE IL MIO DUO! ND Aya - Non è il momento, esimia! ND Mya - rumpf… Te speto fora! ND Aya].
Quando rientrarono, Hase come da obbligo si sedette nel suo banco accanto ad Aiko, che gli bisbigliò:"Pensavo foste caduti nel lavandino…" "Spiritosa…" "Cosa hai? Qualcosa ti cruccia?" "…Bè, non so se dirtelo…" "L' hai detto prima che sono tua amica, no?" "Bè, ma è un'altra… uffa. Aiko, sei proprio sicura che ti piaccia Fujima?". Al sentirsi rivolgere questa domanda, Aiko arrossì, ma con un sorrisetto e lo sguardo timido disse:"Bè…si." "Male! Malissimo!" sibilò Hasegawa, piantando ferocemente la punta della sua mina F3 nella gomma da cancellare. "E perché?" chiese Aiko, preoccupata "Aiko… vedi… a Fujima piace un'altra ragazza…"

-Che shock… e Hasegawa non poteva proprio avere più tatto, ha fatto anche troppo… sigh, che amara la vita… si ripete la storia dell'anno scorso… chi amo, vuole già un'altra…- Aiko, pensando alla notizia avuta da Hasegawa, si rigirò sul letto per l'ennesima volta.
Erano le 6.30 di sera, e lei, dopo aver finito i compiti, si era scaraventata sul suo giaciglio per riflettere sulla pene della sua vita. Non poteva innamorarsi UNA volta serenamente, che le veniva sempre tirato un bidone, direttamente o indirettamente. La porta della stanza si aprì, facendo entrare il mezzano dei fratelli Watanabe, Daijiro (19 anni), con un sorriso in viso ed il cordless in mano, dicendo:"Aiko, è per te!" "Chi è?" mormorò Aiko, prendendo il cordless dalle mani del fratello, che uscì ammiccando:"Shiori…". Aiko non stava più nella pelle: si sbatté il telefono sull'orecchio, esclamando:"Mia Shiori!!!!"
"Aiko!!! Ciao bellissima!"
Shiori Ichijouji era la migliore amica di Aiko, e viveva nella sua vecchia città.
"Allora Aiko, come ti trovi lì a …a… dov'è che stai scusa?"
"A Kanagawa, allo Shoyo. Bene, ho subito fatto amicizia con due ragazzi simpaticissimi!"
"Aha, simpaticissimi dove?"
"Hn, simpatica. Sono entrambi spassosissimi! E poi uno è così… così… °ç°"
"Ok, ok, risparmiami i particolari! E come al solito fai subito amicizia con ragazzi? Non cambierai mai!" rise Shiori.
"Bè, uno dei due è il mio compagno di banco, e l'altro, il *ahhh* è il suo amico."
"Bè, allora fatti avanti senza mezze misure, come al solito no?"
"Si, per finire come l'anno scorso! A parte che so già che a Fujima piace un'altra tizia…"
"NOO! Ma subito, povera Aiko!"
"Bohoo… me tapina…"
"Scaricata da tutti…"
"Ah, me povera…"
"Senza uno straccio di ragazzo che la capisca davvero…"
"Ah, me scalognata…"
"Destinata a limitarsi all'essere loro amica…"
"Ah, me incazzata! Vacci piano Shiori!"
"Scusa, non volevo offenderti!"
"Bè, a parte che quello che hai detto lo sapevo già di mio…"
"Mi dispiace, Aiko!"
"Fa nulla…"
"Bè, mi spiace, ma mia madre fa "taglia-taglia". Devo mettere giù… Mi manchi A-chan!"
"Anche tu, Shi-chan…"
"Ciao! Ti chiamo la settimana prossima per un aggiornamento flash! Ah, e ti salutano tutti!"
"Salutali da parte mia! Ti aspetto! Ciao!"
"Ciao"
*click*.

Il giorno dopo, quando Aiko arrivò a scuola sul suo scooter devastato, tutti la salutarono normalmente. In un giorno era già diventata una presenza a scuola, un personaggio. Attaccò il mezzo al solito palo e si diresse al punto di ritrovo della sua classe [hai presenta Mya, anche a scuola dove ogni classe ha una piazzoletta di raduno… ND Aya - Si, si ho capito! ND Mya - Eh, ma non ho capito dove state voi, non vi ho mai visti! ND Aya - Tze tze! Voi che state in mezzo ai primaioli! Noi siamo su della gradinata! ND Mya - Ah, ho capito. Oltre la 3^P insomma! ND Aya]. "Ciao, selvaggi!" esclamò, battendo due manate sulle spalle di Fujima ed Hasegawa. Hasegawa restò a fissare l'infinito tempo, mentre Fujima si voltò e fece un bel sorriso alla Soujiro Seta, dicendo:"Ciao Aiko!". "Ciao Fujima! E tu…" la ricciolina afferrò Hase per le collottola, tirandolo a sé e sibilandogli nell'orecchio "Mi sono ricordata che ci devi ancora raccontare della tipa…" "Non credo che risponderà!" sentenzia Fujima, scotendo la testa e facendo no col dito [ahh, come la cara Gerry Gro! ND Aya - Ah, si! " tshutshusthu " ND Mya]. Aiko sguaratta Hase e lo guarda in faccia dicendo : "E perchè n…." ma si blocca. Hase ha gli occhi chiusi e dorme in piedi. "Eh… è rimasto tutta la notte a parlare con la tipa, ehh?" ghigna Aiko a Fujima, con un sorrisetto di complicità.
Tutti gli alunni si avviarono ammassandosi sulla porta, tutti tranne il bel trio. "Con la calma! Non capisco! Hanno tutti fretta di vedere il Pantera?" esclamò Aiko sopra gli schiamazzi di compagni di scuola. Pian pianino si avviarono a scuola e presero posto ai banchi. Il prof tardava ad arrivare, ma dopo un quarto d'ora circa arrivò la prof d'inglese ad annunciare che la Pantera era all'ospedale [ricordate quella storia della scala? ND A&M]. "Vi farò io da supplente, ma non credo che ci sarà normale lezione perché è venuta a trovarci una vostra cara amica…". Ma non fece in tempo a finire che un piccolo terremoto coinvolse la porta, urlando:"CCCCCCiao ragazzi!". Quando si fermò si vide una ragazza di media altezza, con un fisico da ululato e lunghissimi e lisci capelli castano scuro. Guardava ammiccante ai ragazzi con i suoi accattivanti occhi castano dorato [Non vi dico cosa abbiamo fatto per beccare colori e tonalità! ND Mya]. La classe esplose in un boato:"Ciao!!!". Tutti, presi da una crisi d'entusiasmo, balzarono via dai banchi e le corsero incontro, schiamazzando da far paura. Ma la ragazza non era da meno! Abbracciava tutti senza dimenticare nessuno. Poi adocchiò Aiko e le andò incontro: "Ciao bella, e tu chi sei?". Aveva un tono beffardo che non piacque ad Aiko. Prima di rispondere, la ricciola ebbe un attimo di perplessità, ma poi disse:"Sono Aiko Watanabe! Mi sono trasferita quest'anno, logico che non mi conosci! …TU invece, chi sei?" il suo tono aveva un che di sfida e la classe ammutolì. La tipa distorse un attimo il naso. Strano vedere due ragazze così di presenza una di fronte all'altra! In fondo anche Aiko era riuscita a farsi notare e subito apprezzare in un ambiente sconosciuto! "Bè, non guardiamoci in cagnesco, su Watanabe! Io sono Sonomi Wakamura, mi sono trasferita da questa scuola quest'estate!" Aiko si stupì di avere risposto così male, e di non avere fatto una bella figura davanti a Wakamura e alla classe. Annuì, anche se sentiva dentro di lei che non sarebbe stata l'ultima sfida fra lei e Sonomi. Ma perché? Boh. [Questo l' ha aggiunto Aya, ovviamente! ND Mya - Cosa ovviamente??? Suvvia, è stato un botta e risposta! ND Aya - Direi più botta che risposta, dato che mi hai lasciato una falange esangue sul mouse! ND Mya - Domani ricorda di guardare Gundam Wing! ND Aya - Cosa c'entra? (stiamo lottando per una faccina che non ci sta! ND Mya - E io che mi pento aspramente di averle ricordato quella roba! ND Aya) -_- ecco adesso ci sta! ND Mya].

*Driiin*
Ricreazione. "Sbruf! Che palle!" sospirò Aiko. "Perché, ti dà tanto fastidio stare con me? Ah… ho capito! Calluniatrice! Ti servi di me per stare con Fujima!" "Hase, ci manchi solo tu!" Si sedettero sulla panchina a guardare le figure lontane di Kenji e Sonomi che ridevano e scherzavano ciccicocò a braccetto. "Ma raccontami. Che ti ha detto ieri la tipa?" domandò Aiko ad Hase per distrarsi. Niente, si era offeso. Aiko si alzò e andò a farsi una passeggiata tra il bell'ambiente del cortile scolastico (succhi vuoti, cartine varie disseminate allegramente per terra). Credeva che sarebbe stato bello là a Kanagawa, almeno quel primo giorno. E adesso non aveva nessuno. Hasegawa era fuori dai gangheri [Che permaloso! ND Mya - Che ambiente disperato! ND Aya], Fujima che si divertiva con la Wakamura (e d'altronde come non divertirsi con una tipa come lei?), Shiori che si trovava dall'altra parte del Giappone e… basta, perché di amiche non se ne aveva fatte [ah, che gioia! ND Aya - il mio stile melo-drammatico, eh? Si nota! ND Mya - Eh, proprio! ND Aya]. Eh, a proposito della Wakamura… come OSAVA fare la civetta con Fujima!!! [eh, possessiva la pulzella! ND A&M] Era meglio controllarli, non si sa mai… -_-
Si acquattò dietro un bidone dell'immondezza, e con tanto di improvvisata tenuta da spia segreta (qualche foglia secca tra i capelli e occhiali da sole scuro), osservò i due piccioncini. Lei che sghignazzava felice sventagliando le chiome biondo grano, e lui che la guardava con i suoi occhi neri e maniaci… Un momento! Aveva sbagliato coppietta. Bastò girarsi dall'altra parte per vedere chi le interessava. Fujima -il SUO Fujima, precisiamolo- e quella… quella… urgh. Un dubbio colse la nostra spia. Andò passetto veloce da Hasegawa, che si era stufato di tenere il muso e si guardava intorno spensierato [Ballava fra le farfalle nudo come un figlio dei fiori…! ND Mya - Non sarebbe stato male, però! ND Aya] e gli disse:"Ciccio… sei ancora arrabbiato?" "No, no... che vuoi, ciccia?" "Dimmi una cosa: è per caso quella ciccia pompata a piacere a Fujima?" "Eh… ho paura di si, ciccia…" [ecco a voi svelato il famoso "Cicci-code!" ND A&M] "Oh, dio… e dici che ho qualche possibilità?" chiese Aiko facendo gli occhioni a vetrata per impietosire l'amico. Hase ha qualche dubbio [COME QUALCHE DUBBIO??? ND Aiko] ma poi sorride e dice:"Bè, siete belle tutte e due, ma lei si comporta un po' da diva e tu sei più alla mano. Se dovessi scegliere opterei per te, Aiko…" Manco a dirlo! Aiko gli zompò in braccio ululando:"Caro il mio Kazushi!!! Bene, vuol dire che sei un amico! E ora andiamo a far fuori Sonomi Wakamura!" "Ehm… non esagerare…" "Certo che Fujima ha gusti classici…" "Si, lui è tanto un figaccione conteso, ma alla fine è un sempliciotto [ah, ci mancava solo questo, di epiteto… ND Kenji]" "Già… oh vabbè, nessuno è perfetto!" concluse Aiko, voltandosi nuovamente a guardare Fujima e quella tiziaccia. -Mhm…Porella, non vorrei averla illusa! Sonomi è davvero spietata, ed è una tragedia averla come rivale in amore…- pensò Hasegawa.

Dopo altre due pallose ore di storia del Giappone suonò la campanella del pranzo. "Che dici, si abbasserà a passare l'ora di pranzo con noi, l'assatanato?" domandò Hase punzecchiando con un pugno la vita flessuosa di Aiko. "Ehi amico! Vacci piano!" "Ehehe! Scusa!" "Comunque devo intercettare la Wacca sulle mura! [Sonomi Wakamura ND A&M] "Vabbè, vorrà dire che passerò dieci minuti a trotterellare senza pensieri sul prato immenso della vita…" bofonchiò Hase. "Kazushi… ti sei fatto una canna?"chiese Aiko in tono confidenziale, passando un braccio intorno al collo dell'amico e battendogli comprensive pacchette sul petto con l'altra mano, ma gli occhi dell'amico erano vacui e il cervello si era chiuso in sé stesso [abbiate pazienza, oggi Mya vede Hase come un figlio dei fiori scoppiato ^_^' ND Aya - Credi si offenderà? ND Mya - Lalaà! Lalalululululà! ND Hase - Bè, magari quando torna in se potrebbe pensarci su. Ma tanto deve sentirsi onorato da essere stato preso in causa dal geniale Duo di scrittrici… ND Aya - a ce l' hai su con Duo… Potremmo allora dire dalle due Heeroine! ND Mya - Ohoho, tra Duo e Heero c'è una considerevole differenza, onorevole… ND Aya - Già, che sta in mezzo alle gambe! ND Mya - COOOOOOOMEEE OSIIIIIIII ORRIDA! Heero pare uno di quei fallimentari uomini vedovi con la canottiera unta di grasso! E badate che non è per dare fastidio alla mia collega! ND Aya - Ok, i gusti sono gusti. ND A&M - Te pareva che mi diceva di tagliare proprio quando l'ultima parola ce l' ha lei! ND Mya - Chiamami scema! ND Aya - Scema ND Mya - Io ti rendo mutilata!!! ND Aya]. Aiko ci rinunciò e si diresse in cerca dell'orrida. La vide che offriva il suo amorevole sushi a Fujima. "Oooh, questa poi…" Aiko si diresse a passò da gigante verso i due, tonando e scotendo le zizze per fare un po' di impressione:"Allora! Scusate se vi interrompo… Fujima, è buono quel sushi?" "Hm… si, perché?" disse innocente Fujima con un pezzo di pesce che gli penzolava dalla bocca [ma mi state massacrando l'immagine! ND Kenji]. "Ah… Senti Wakamura, potrei parlarti per un minuto?" chiese Aiko, sbattendo gli occhioni che di solito erano il suo punto forte. "Ma che hai, Aiko…" mormorò Fujima, ma non fece in tempo a finire che la dolce e delicata Aiko gli ficcò un gomito in bocca scassandogli metà della sua scintillante dentatura. "Certo Watanabe." Annuì di malavoglia Sonomi, seguendo la ricciola, che era più carica di una lavatrice [Avete presente quando sono rimaste le chiavi nelle tasche dei jeans e fanno un casino dell'anima? Ecco. ND Mya - ma che centra, io intendevo un'altra cosa! ND Aya e tagliamola qui]. Arrivate in un angoluccio lontano del corridoio, Sonomi sospirò con fare miagoloso:"Allora, cosa vuoi dirmi?" "Ecco… volevo solo sapere se ti piace o no Fujima. Vedo che ci stai così incollata…". Sonomi ammiccò:"E tu stai incollata a uno solo perché ti piace? Allora sei troppo ingenua. Ascolta, finchè lui è gentile con me io ne approfitto. Dopotutto è un bel ragazzo e anche famoso, e se mi faccio vedere in giro appiccicata a lui faccio bella figura!". Hai capito la maliarda! "Ma tu domani te ne vai." precisò Aiko, guardandola storto. "Bè, la gloria è un giorno!" Aiko frugò nella mente per trovare un proverbio simile, ma invano. "Ah. Senti ho capito, con te non si ha da ragionare. O ti si mena a sangue, o ti si ignora. Siccome io sono civile farò la seconda." Aiko voltò le spalle e fece per tornare da Hasegawa per studiare un nuovo piano d'attacco, ma Sonomi, che pare scema ma non lo è, dice in modo tagliente:"Ti dispiace eh, che Fujima preferisca me a te!". Aiko si voltò nuovamente, con i nervi a fior di pelle e le mani che non avrebbero più risposto di loro stesse, e disse:"Niente affatto, è che Fujima è mio amico e mi da molto fastidio che tu ti approfitti di lui in questo modo!" "Oh, sono attanagliata dai rimorsi!" ironizzò Sonomi, buttando indietro la sua fluente capigliatura, testa indietro e scoppiando in una risata da Crudelia DeMon [mii, che personaggio tremennndo abbiamo concepito dalla nostra brava mente… ND A&M].
Aiko le lanciò un'occhiata veramente agghiacciante, perché anche lei sapeva farsi cattiva quando serviva! Tzè… gliel'avrebbe fatta vedere a Sonomi… anzi avrebbe dimostrato al mondo che anche lei poteva essere suadente e femminile! Ah, ah! Alzò il mento e si diresse a passo da top-model in cortile, e di seguito da Hasegawa (lui e gli altri erano usciti per il pranzo), non senza aver prima aver occhiato Fujima con fare molto sexy [ma Kenji la nota o sta ancora lì a tracannare pesce crudo? ND Aya]. "Sai devo farti i miei complimenti! Non ti credevo così tenace! Solo una cosa:" disse Kazushi sorridendo. "Dimmi cavo…" disse Aiko accavallando le gambe sulla panchina. "Non esagerare… devi fare la sexy, non essere ridicola!" disse lui strizzandole l'occhio. "Non sia mai! Trasgressiva sì però…" Hasegawa non le domandò neanche cosa avesse voluto dire, perché oramai l'ultimo barlume di ragione sfumava in reconditi angoli del cervello.
Le ore del pomeriggio volarono, mentre Aiko pensava a organizzarsi il pomeriggio [Al diavolo La Tigre e la sua lezione! La Tigre sarebbe la prof. di scienze! ND Mya].
Quando suonò la fine delle lezioni, Aiko corse a casa. Di solito aspettava Fujima per fare un pezzo della strada con lui, ma non aveva tempo da perdere con quel fedifrago.

Arrivata a casa, svolse i pochi compiti della giornata in meno di un paio d'ore [ahh… ND Aya], dopodiché, approfittando dell'assenza di mamma papà fratelli, si piazzò in bagno, pronta a diventare bella almeno quattro volte più di quella giovenca di una Sonomi Wakamura!
Si levò l'uniforme scolastica, rimanendo il mutande e reggiseno [scusate, atmosfera da shojo manga pervertiti… ND Aya], in piedi sulla bilancia e piazzata davanti allo specchio a figura intera.
"Hunnnnn…. Trinca…trinca…" Aiko si mise a trincare gli addominali e le chiappe, tanto per controllare lo stato attuale.
"Mica male…" commentò tra se e se… "Dovrei organizzare un'uscita in piscina… ma la scrofa deve stare a casa sua…"
La ragazza scese dalla bilancia (dimenticandosi di controllare il peso) e tirò fuori dall'armadietto a muro la ricetta per farsi le maschere di bellezza.
"Allora… stracchino, asparagi… uova… latte. Sembra il massimo pranzo di Ryuji [per la maggior parte dei lettori: il maggiore dei fratelli Watanabe! (23 anni) ND Aya] … Bè, gli ingredienti li abbiamo. Forza e coraggio, che dopo aprile viene maggio! [grazie della frase, Minako! o^.^o ND Aya]"
Circa mezz'ora dopo, seduto sul bordo della vasca da bagno, stava un incrocio tra il mostro della palude nera e l'araba arrabbiata.
Aiko teneva i riccioli neri avvolti da un asciugamano, l'impiastro bianco-gialliccio sul viso, lo smalto blu cobalto, fresco sulle unghie dei piedi, ed era intenta a limarsi le unghie delle mani. Indosso aveva solo l'accappatoio, essendo appena uscita dall'imitazione di una sauna romana.
Ad un certo punto si chinò sul piede destro, per controllare lo stato dello smalto. "Ma è ancora fresco! Arrrrgghhh!" si alzò a sedere dritta tutto un tratto, quasi finendo della vasca da bagno.
DIN-DOON!
"Uh?" Che mai sarà? "Ma che…" Il campanello. "AAAAAHHH!!! Come farò ad uscire conciata così!!! E non c'è nessun'altro in casa! Ahh, me tapina…"
Optò per l'ignorare il campanello, ma nulla, insistente come una pigna [stavolta grazie a Flavio del GF! ND Aya].
Uscì dal bagno, camminando come un'anatra per non rovinarsi lo smalto, e si avvicinò cautamente alla finestra che dava sulla porta (finestra purtroppo senza tende). Non volendo mostrarsi ad un essere umano ragionante con la faccia conciata in quella maniera, afferrò un foglio che stava sul tavolino e scrisse con un pennarello che trovò da qualche parte (chi se ne frega poi di dove trova il pennarello, no?), scrisse SONO OCCUPATA, TORNATE DOPO, e lo schiaffò sul vetro della finestra.
Ad un tratto vide pararsi davanti alla finestra un gigante dai capelli in piedi che esclamò:"Ma che combini???".
Aiko, riconoscendo Hasegawa, urlò, andò in panico e… cadde all'indietro. "Che vergogna… che spavento! Io ammazzerò quell'uomo!"
Si catapultò sull'armadio in camera sua, frugando in cerca di qualcosa che potesse coprirle il viso (quella maschera non si poteva togliere bene in pochi secondi). Afferrò una maschera di carnevale che per motivi sentimentali non voleva buttare via, e corse di nuovo in soggiorno.
Si spiaccicò sulla finestra, in preda ad un attacco di rabbia isterica.
Hasegawa cadde all'indietro a sua volta, dallo shock di trovarsi davanti una maschera da Scream, con in testa un asciugamano messo male, dal quale spuntavano diversi ciuffi di riccioli neri e lucidi.
"AAAAAHH! Al mostro!" esclamò, quando schiantò il deretano a terra. "Mostro a chi???! Come osi, brutto buzzurro maleducato! Prima mi disturbi e mi assilli ed ora mi critichi anche? Che ci fai a casa mia a quest'ora?"

Poco dopo, Hasegawa ed Aiko stavano seduti in salotto (con lei ancora mascherata da Scream e l'accappatoio, più stretto che mai).
"Posso spiegarti…" disse Hasegawa, guardando l'amica, e non ancora ripreso dallo shock. "Spiega allora" disse Aiko.
"Vedi, oggi ho dimenticato il diario a scuola, quindi non so che compiti ci sono per domani! Fujima è dal medico sportivo, quindi ho pensato di venire da te! Ma non pensavo fossi nel bel meglio dei lavori di restauro…" "COSA VUOI DIRE?" abbaiò Aiko, scattando in piedi. Andò svelta in camera sua, poi tornò con il diario scolastico in mano. Lo porse ad Hasegawa:"Tieni, io i compiti li ho già fatti. Portamelo domani. Starei volentieri a chiacchierare con te, ma ora sarei impegnata!" "Grazie Aiko! E scusami ancora, non l' ho fatto apposta!" "Spero bene! Ciao, Hase!"
Aiko restò alla finestra, guardando distrattamente l'amico allontanarsi. "Sigh… che figuraccia… MA NON PERDIAMOCI D'ANIMO! Ricominciamo con la cura!"


Dopo rassodamenti, pedicure e altre masochiste sadicità, la nostra heroina, pardon eroina [eddaìe che riattacca! ND Aya - Vuoi bollarmi a vita per un comune errore? ND Mya] si ritenne pronta per andarsene finalmente soddisfatta a letto (non senza una buona maschera applicata per la notte!). Il giorno dopo andò allegramente a scuola, felice al pensiero che non avrebbe più rivisto la Wakamura, dato che questa se n'era ritornata alla sua città, lasciandole il suo bel Fujima. Parcheggiato il centauro rombante Aiko raggiunse Hasegawa che la aspettava come sempre accasciato sul muretto portante del cancello. "Ah, eccoti qua finalmente! Certamente stamattina avrai perso un bel po' di tempo per ripulire tutta quella roba sulla faccia! Hi hi hi!" "Scemo. A proposito dov'è il mio cicci?" chiese ansiosa la Watanabe. "CICCI? Intendi Fujima? Deve essere là, dietro il parcheggio.." disse Hase mentre i fiumi dell'oppio gli invadevano gli ultimi neuroni attivi del cervello mandandolo a danzare come un seguace di Bacco fra rosa nuvolette di sperduti orizzonti. [Ah! Dovevo nascere nell'Antica Grecia e seguire la scuola di Aristotele! ND Mya - Cara, non è che magari il nostro Kazushi ha offerto qualcosa anche a te? ND Aya - Non so, dipende se intendi definire con "qualcosa" quella dolce polvere celestina… ND Mya]
Aiko aprì la borsetta ricoperta di strass dorati [questi sono i gusti di Mya… ND Aya] prendendo un rossetto rosso brace e ritoccandosi le labbra, non senza un ultimo tocco di gloss trasparente. Si abbassò leggermente la stretta spallina del vestitino a tubo blu notte di passione [e la divisa scolastica? ND Aya] e si avviò decisa verso il retro del parcheggio, risoluta a sbrigarsi prima del suono della campanella. Ma dovette ricevere un bello shock quella poveraccia, vedendo il suo oggetto dei desideri in stato di effusioni vari con niente popò di meno che… Sonomi Wakamura! "M-m-ma come??" balbettò intontita Aiko, con indosso una gran voglia di piangere se non di svegliarsi da quell'incubo.
"Ah, salve! Watanabe!" esclamò Sonomi con aria di sfida appena vide la nostra Aiko. "HHHHHH!… Wakamura… che ci fai qui?" "ohh" miagolò Sonomi "Questa riavvicinarmi alla classe mi ha fatto capire quanto tenessi a loro. Sono tornata in questa scuola, e non me ne andrò più!"
Gelo totale.
"Che bello, eh Aiko?" sorrise Fujima, gaudente. Aiko gli avrebbe volentieri incenerito quel procione morto che aveva in testa, ma preferì sorpassare. "Ahh… si, tutto ciò è molto bello…" "Avrete occasione di diventare amiche!" rincarò Fujima, sorridendo gaio. -Questa è l'ultima goccia!- pensò Aiko, correndo via.
"Ehi com'è andata col cicci? Ah, forse mi ero scordato di dirti che la tua rivale…" disse Hasegawa uscendo momentaneamente dal suo piccolo e grazioso mondo effuso di fiori. La forte pietà trattenne Aiko dal mollare uno schiaffettone all'amichetto, che l'aveva raggiunta trotterellando come un furetto posseduto dal demonio.

"Ahh… lo sapevo che il ritorno di Sonomi non ti avrebbe fatto piacere…" mugugnò Hasegawa, crocchiandosi le dita. "Mi pare una cosa ovvia, caro il mio Kazushi… hnn non mi sento troppo bene… questo vestito mi sta fermando la circolazione in zona chiappe…" "U-hu…" borbottò Hase, osservando Aiko che, voltata, si affacciava dal terrazzo della scuola. "Anche a questo stavo pensando… non penso che il Magnifico ti faccia circolare senza divisa scolastica… anche se sono convinto che agli studenti non darà fastidio…" sghignazzò poi, torturandosi il lobo dell'orecchio sinistro; "Tu pensi troppo, Hasegawa!" urlò Aiko, abbandonandosi contro il parapetto ed osservando il campo da basket all'aperto che si stagliava sotto i suoi occhi ambrati.
"Signor Hasegawa, signorina Watanabe!" tuonò una voce cavernosa. I due interessati si voltarono, e videro dinnanzi a loro la professoressa di economia domestica, che li guardava minacciosa. "Ahh, professoressa Ibiki…" miagolò Aiko, arrossendo tutta. "Cosa fate qui? Non avete sentito la campana? E lei, Watanabe. Le pare l'abbigliamento adatto? Scelga: o corre a casa a cambiarsi e torna qui entro le otto e mezza, o la sospendo per due giorni!" "C-corro a casa!" strillò Aiko, correndo giù per le scale, afferrando il poderoso scooter e mettendo in moto tutto nello stesso tempo [ma come fa??? ND Mya - Ehe, è per dare meglio l'effetto della fretta catapultosa! ND Aya] .

Aiko, in uniforme scolastica, entrò nell'aula di economia domestica alle otto e venti, risparmiandosi la sospensione. Ma la dolce e comprensiva docente non si negò lo sfizio di dare ad Aiko una nota di demerito sul registro.
Si sedette al suo tavolo con una compagna di classe, Misaki Toyama. Questa ammiccò da sotto la sua frangia castana, osservandola divertita con i suoi occhi neri, e sussurrando:"Ma allora è vero! È tutto vero!" "Cosa è vero?" rispose Aiko, guardandola sospettosa. Misaki si avvicinò leggermente ad Aiko, facendole l'occhiolino e continuando:"Ormai l' hanno saputo tutti, Watanabe. Già circolava la voce che tra te ed Hasegawa ci fosse del tenero…" "COOOOSA?" sibilò Aiko, trattenendosi a stento dal gridare come un babbuino selvaggio e lanciando la scodella che stava sul tavolo il testa a Toyama, che continuava a scribacchiare sul suo bloc notes. -ma cosa annota questa deficiente?- pensò Aiko, mentre Misaki continuò:"Ma si… soli sul terrazzo, non avete nemmeno sentito le lezioni! Avanti, di me puoi fidarti… e comunque, ormai…" "Ma taci. Non è assolutamente vero! Hasegawa è solo un amico!" "Frase fattaa…" cantilenò Misaki, a bassa voce e agitando lentamente la penna davanti agli occhi della compagna, facendo salire l'ira funesta della ricciuta Aiko, intenzionata ad addurre infiniti lutti alla famiglia Toyama. "Ma cosa vuoi saperne te, bagascia!" sibilò Aiko, abbassando incredibilmente il tono all'ultima parola, che le era sfuggita e che poteva farla rendere antipatica alla compagna… cosa che preferiva evitare. Almeno non il primo mese di scuola.
"Watanabe! La smetti di disturbare Toyama? Vuoi un'altra nota, eh! Forza ragazzi, iniziate… la ricetta che vi ho dettato". -che ricetta?- pensò Aiko, cadendo dalle nuvole. Misaki, come se avesse sentito i suoi pensieri, alzò il suo bloc notes, dicendo:"Ecco qua, Watanabe! Ho preso io appunti, ora iniziamo!". Aiko, rombante come un gatto che fa le fusa, lesse le parole più grandi del foglio. SALMONE ARROSTO AL CURRY. La ragazza si sforzò di non arrossire, ed alzò lo sguardo, seccata:"E allora iniziamo…!" "Si… vado a prendere le pentole… tu prendi gli ingredienti" disse Misaki, alzandosi ed andando a prendere padelline e padellette dalla mensola dove mezza classe si era ammatassata per non beccarsi quella col buco dal diametro di 10 cm. Aiko sospirò, cercando con lo sguardo Fujima. Il ragazzo, che era in coppia con Manami Futsuki (evidentemente sull'orlo di un tracollo psicologico), era andato a prendere le dosi di ingredienti, pesandoli su una delle 4 bilance che stavano sul tavolo. Aiko colse la palla al balzo e si precipitò al tavolo con gli ingredienti. Spinse garbatamente via Hasegawa, che secondo la sua visione delle cose stava pesando il salmone, mentre invece stava solo palpeggiando il piatto della bilancia, e si posizionò accanto a Fujima. "Ciao, Fujima!" "Aiko!" sorrise il brunetto. "Allora… è abbastanza che non ci parliamo da soli, eh? C'è sempre Wakamura tra i piedi…" "Non ti è simpatica?" disse Fujima, incupendosi leggermente. "Beeh… non tanto… magari è solo il primo impatto" aggiunse la ragazza per non infastidire Kenji, che sospirò:"Mi dispiace molto, sai? Siete le due ragazze a cui tengo di più, e mi spiace che siate in guerra tra voi…"

"Hn? Da dove proviene questa austera melodia?" si interrogò Hase, rivolgendosi anche al compagno di ricetta, Koichi Tomino. Questo si grattò le candeline ossigenate che aveva in testa, dicendo:"Sembra un coro di chiesa…"
Infatti, il soffitto si era squarciato sopra la testa di Aiko Watanabe, facendo entrare dall'alto dei cieli sfolgoranti luci bianche e gai cori di arcangeli, che, spartiti in mano, cantavano squisitamente l'Halleluja di Handel. Alcuni saltavano un tempo o steccavano, e si spintonavano per avere l'attenzione dei mortali. Ma questo nessuno lo notò. Aiko era al settimo cielo per le parole di Fujima, in particolare "la ragazza a cui tengo di più".
Veramente nella lista delle più importanti c'era anche Sonomi, ma questo era un problema di scarso interesse. Bastava mettere fuori gioco Sonomi e… puf. Kenji sarebbe stato suo.

Quella sera Aiko era fuggita a letto con solo mezzo toast farcito sulle viscere [E un pezzettino di lattuga tra l'incisivo destro e il premolare… ND Mya - Ehm, non entriamo troppo nei dettagli, ah-ehm ND Aya] e si era distesa a budello in giù sul letto, senza svestirsi. Rimase a pensare a qualche piano terrorista suicida kamikaze contro la disgraziata Sonomi poi, improvvisamente, si alzò. Calzò le scarpe da ginnastica [Era ritornata all'abbigliamento comune, perché secondo lei la ragazzina acqua e sapone suonava di più soft ND Mya - Non pensi forse perché si è beccata una nota sul registro e quasi una sospensione? ND Aya] e si avviò alla finestra. No, purtroppo non per buttarsi giù di testa ma per farsi una passeggiatina di soppiatto. Scese prudentemente dal davanzale calandosi sulla veranda attraversò il giardino, stando attenta a non svegliare il piccolo Pucci [un docile pit bull, di quelli che ti si attaccano alla gola per non mollare mai più. ND A&M]. Era decisa ad avviarsi da…

Hasegawa stava ammirando il gioco di luci che faceva il fazzoletto a buchi che copriva l'abat joure [Che fantasia sconcertante! ND Aya - Modestia a parte, ma so che non me ne devo prendere il merito, so che questa fic… ND Mya - Senti, carissima, cerca di non fare la gradassa come tuo solito e concentrarti sul lavoro che fai (male, ma lasciamo perdere questo dettaglio) ND Aya - Scusa??!!? >_< Guarda che questa fic, se non ci fossi io- ND Mya] quando sentì il vetro della finestra agitarsi. Non era psicologicamente pronto per affrontare ladri e Co. Quindi si preparò ad abbandonare la vita terrena per avventurarsi in uno spiritualismo di pace e fiori [naturalmente con l'utilissimo ausilio della piccozza da tirolese. ND A&M]. Ma con suo sommo dispiacere non vide la Morte Nera, ma la sua migliore amica Aiko, che scavalcava con sorprendente agilità la finestra. [Mi sa molto Dawson 's Creek, no? Oh, a proposito chi ha osato troncarmi anticipatamente la parentesi prima?! ND Mya - Una persona molto, molto intelligente! (che sarei io, no? Chi vi aspettavate, la Maga Magò?) ND Aya].
Hase rimase ad osservare i residui della sorprendente agilità della ragazza, mentre quest'ultima si rialzava a fatica dallo stato di coma in cui era piombata inciampando contro la tastiera e finendo contro il polmone d'acciaio.
"Ciao, vecchio!" disse Aiko, risollevandosi con noncalanche e riaggiustandosi qualche boccolo rivoluzionario e la gonnellina alla marinaretta che si era leggermente sollevata in zona deretano.
"Ciao Aiko! Qual buon vento ti porta qui?" sorrise Kazushi. Aiko, presa dal demonio della follia, puntò un dito contro l'amico, dicendo: "Or che mi sovviene, devi raccontarmi com'è andata con la tipa!". *ding* "Oh, le brioche sono pronte!" sorrise ameno Hasegawa, dirigendosi verso il forno a legna che sbucava da sopra il comodino. Da lì tirò fuori due brioche calde e fragranti… forse un po' bruciacchiate. Ma la buona volontà c'era. [ma fanno ding i forni a legna? ND Mya - Non lo so sinceramente, ma quella è la camera di Hase, mica del Solitomino! ND Aya]
"Vuoi favorire?" sorrise Hasegawa, con un ghigno da pubblicità, porgendo ad Aiko uno dei cimeli d'arte culinaria.
Qualche minuto dopo, Aiko stava raccontando a Kazushi, in un trionfo di briciole sputacchiate, la sua vicenda. "E insomma… pensavo che, visto che ha detto che io e la vacca siamo le due ragazze a lui più care… che bastasse metterla fuori gioco e a questo punto avrei raggiunto il nastro rosso!" "Nastro rosso?" mormorò Hase, osservando con la coda dell'occhio e ghignetto furbetto il calendario Pirelli appeso accanto al forno a legna. "Si, il traguardo, l'obiettivo!" chiarificò Aiko, rovesciando la mano con fare saputo. Silenzio. "Hase?" silenzio. "Partito…" Il calendario Pirelli infatti aveva ispirato al maschietto troppe fantasie perché il suo debole cervello, che non poteva sopportare emozioni e schianti mucho forti, era già fuggito dai problemi della vita. "Uffa, non sei più affidabile come un tempo… [perché è anche stato affidabile, in tempi remoti della storia dell'umanità? ND Aya] Uffa, non ci sei neanche per aiutarmi? Il problema è serio e mi serve la tua intelligenza!" [AHAHAHAAAAAHAHAHAAAA! ND Aya - Hai presente il film "A beautiful mind"? ecco l'intelligenza di Hasegawa è di quel genere… insomma è schioppato ma è intelligente proprio perché è schioppato! ND Mya - Ah. Insomma, è intelligente solo per la sua instabilità mentale? Bello. A questo punto preferirei essere una mediocre ma a posto con la melona! ND Aya - Tix, tu scegli sempre la strada facile… ND Mya - E comunque non mi sembra dimostri tanto la sua intelligenza! ND Aya] "Ah, eravamo? Ah sì i nastrini rossi…" disse Hase ritornato al mondo degli esseri organici. "Bufh! Parliamo di cose serie: allora facciamo una colletta e compriamo un cecchino che la faccia fuori, ok?" disse spiccia Aiko. "Uhm, non credi che dovresti organizzare qualcosa di più complesso… Voglio dire è troppo vile pagare qualcun altro! Noi siamo troppo dotati, dobbiamo pensare a qualcosa che sia al livello della nostra alta ingegnosità!" esclamò Kazushi al culmine della sua posizione politica [Mya 'ste cose le sai fare solo te! ND Aya - Cosa sarebbe? ND Mya - Ma un complimento, sciocchina! ND Aya - Mi commuovo! ND Mya]. "Mh, sì, credo sia come dici tu… Ma allora proponi!" disse Aiko che non aveva troppa voglia di pensare. "Ho capito che ti devo aiutare, ma dovresti essere tu a piantare le fondamenta del piano strategico! Dopotutto lo facciamo nell'interesse tuo, non mio…!" sospirò Hasegawa. "Oh non fare il metaforico prezioso… Eddai! Ma lo sai che questa sera sei proprio carino? E cos' hai ai capelli, ci hai messo il gel…?" disse cercando di corrompere il povero Hasegawa. "Scusa se non te ne sei accorta da aprile, ma i capelli li ho sempre avuti così…" disse mettendo il muso Kazushi. "Uuuh, povero cuuci! Dai, non arrabbiarti! Il mio dopotutto era un complimento!" sghignazzò Aiko, scarruffiandogli i capelli con fare amichevole. Dopodiché si eresse in tutta la sua (scarsa) statura, stiracchiandosi apertamente e sbadigliando:"Bè, si è fatto tardi. I miei non sanno nemmeno che sono qui, e spero che Daijiro o Ryuji non abbiano fatto la spia… Ti saluto, Hase!". Detto questo, Aiko prese la rincorsa e spiccò dalla finestra un salto carpiato con quintuplo avvitamento, strappando la tenda della finestra e finendo addosso ad una comitiva di cassonetti (pieni) che stava sotto casa [non so se mi faccio valere, ma le mie uscite di scena… ehe! ND Aya - Vedo che non sono l'unica modesta qui, eh? -_- ND Mya].

Il giorno dopo, a scuola…
"Ecco Hase, la tenda della tua camera, e scusa per ieri sera…" borbottò Aiko in classe, porgendo a Kazushi un lungo lembo di spessa tela blu. Il ragazzo se la mise un cartella sorridendo, e dicendo:"Ciao Aiko!"
All'improvviso, in classe spuntò, con una leggiadria degna di stima e riproducendo una sublime esibizione tratta da Danubio Blu, il mitico prof. Pantera, annunciando mestamente, su tono essere o non essere, una esperta ex ragazza pon-pon, ora ventenne, che avrebbe dato piccoli ma efficaci insegnamenti a chi delle ragazze avesse voluto entrare a far parte del tifo ballato della squadra di basket.
La ragazza in questione entrò in classe, tronfia. Era una ragazza massiccia ma che dopotutto conservava la sua leggiadria. Sventagliò la chioma gialla e disse:"Salve ragazzi, ma soprattutto ragazze. Se volete sedurre i maschietti e tenere alto l'umore delle vostre squadre sportive, possiamo fondare tutti insieme il club delle ragazze pon-pon. Allora, qualche interessata?". Aiko iniziò a far macchinare il cervello, facendo udire a mezza classe lo scampanare dei suoi piccoli e menomati ingranaggi celebrali. Già al concetto "sedurre i maschietti" le sue molle psicologiche erano scattate. Insomma, stava prendendo in considerazione l'idea.
"Io mi offro!" trillò una voce vellutosa ed insopportabile dal centro-ovest della classe. Sonomi aveva alzato il suo sottile braccio cosparso di bracciali, offrendosi come ragazza pon-pon.
Il cervello coperto di riccioli non ci pensò un attimo in più: anche il braccio di Aiko scattò:"Mi offro anche io, sorella!" decretò.
"Mh, okay… nessun'altra?" chiese la torazza occhiando malamente le altre alunne grassottelle, brufolate, ecc ecc. "Bene, a quanto pare no… Passerò per le altre classi e comunque l'appuntamento è tutti i giorni dal lunedì al giovedì, dalle due e mezza alle quattro circa, ok ragazze?" "Certamente signorina, per me è ok!" esclamò con enfasi Aiko, subito seguita dall'assenso dell'onnipresente Wakamura.

Venne "finalmente" il giorno della prima lezione di pon-ponneggiamento. La torazza stava imponente in mezzo la sala da ballo, scrutando le dieci impudenti ragazze diciassettenni che si erano presentate agli allenamenti.
"Ok, giovani… io mi chiamo Rowena!" -nome finto come i suoi capelli…- pensò Aiko.
"Allora, ora vi mostrerò una breve coreografia, e voi dovrete riprodurmela, mettendoci tutta la vostra carica, allegria e anche malizia!"
Dopodiché si esibì in un dopotutto carino balletto.

"Ok, ora tocca a voi. L'avete imparato a dovere, dovete mostrarmi cosa sapete fare… dunque…" consultò l'elenco e cominciò a chiamare tutte le ragazze.
Watanabe sapeva bene che sarebbe stata l'ultima del registro come al solito… quindi restò a vedere Yukari Ayami che sculettava allegramente in uno sfarfallio generale di pon-pon.
Agita e agitati, arrivò il turno di Sonomi… grumble… Aiko si mise comoda, caricandosi il suo ghigno più beffando sul volto e preparandosi a sghignazzare di gusto.
Sonomi però… le doleva davvero ammetterlo ma si muoveva… ecco… ehm… benino. Quando la Wakamura concluse la sua esibizione in uno svolazzo di colori sgargianti (i capelli, la magliettina superaderente, le frangette della gonnellina, pon-pon, ecc), bè ecco Aiko si sentì in dovere di esibirsi in una performance senza precedenti… anche perché lei di precedenti esperienze non ne aveva…*glip*
Fece tre passi avanti cercando di nascondere il groppo in gola misteriosamente simile al pomo d'Adamo di certi omaccioni. Si aggiustò la codina, si tirò su le chiappe [Non lo fate mai voi prima di iniziare l'ora di ginnastica? J ND Mya - Io no… ND Aya] e cercò di metterci tutta la sua buona volontà e grinta pregando la sua buona stella.
Ma si vede che il giorno in cui era nata la stella si era eclissata, o aveva avuto una collisione con un meteorite che passava da quelle parti perché.. Sbagliò un paio di attacchi… ma forse… mah chissà.
Quando finirono le esibizioni, Rowena chiamò a raccolta i giovani virgulti, comunicando loro la sua solenne decisione.
"Ragazze, mi siete piaciute, ma ho dovuto scegliere solo otto di voi…" si portò davanti al viso un foglio unticcio e sporco di panino al cioccolato e ajvar.
"Dunque… " iniziò con i nomi delle fortunate, e alla fine, Aiko incrociò le dita: -fa che sbattano fuori la vacca, fa che la sbattano fuori… are krishna…- "Sonomi Wakamura e… Aiko Watanabe. Le altre possono pure andare a casa loro…". Le scartate scoppiarono in un pianto dirotto, strappandosi i capelli e strillando tra i singhiozzi e le convulsioni:"Booohoohooo…. Perché a meeee???" e rotolarono fuori tra le lacrime.

Il giorno dopo Aiko si incontrò subito con Hase, bè come al solito, prima della scuola, per mangiare una brioche… portata direttamente dalla camera a legna di Hase. Bruciacchiata come al solito. "Ho due notizie? Buona o cattiva?" "…" "Buona o cattiva?" ruggì Aiko, che ultimamente sopportava sempre meno le sempre più frequenti mancanze dell'amico. "Ah… Stavo solo pensando al significato che può avere una parola -buona- e del suo senso che ha nel mondo, racchiudendo nel suo abbraccio tutto ciò che è buono…Ma chi decide cosa è buono o cattivo? Insomma…" "Mio caro: tu pensi troppo." sbottò Aiko.
"Buona." "Mhm, così va meglio… Ordunque: sono stata accettata nel Club "ragazze-pon-pon-viva-l'emancipazione-della-donna-supersexy-e-prorompente-ma-non-solo"! Yeeee! Contento per moi?" decretò soddisfatta Aiko. "Hn. Cattiva?" "Ma come? Non hai nulla da dirmi? Non ereggi una statua equestre in mio onore??" "Ho detto HN!" "E NEL TUO MONDO PARALLELO COSA SIGNIFICA QUEL SINGULTO?" "Vabbè, okay… Cosa dovrebbe dire? Eppoi vuoi che ti spieghi l'origine della sillaba HN? Nell'Antica Grecia essa era attribuita al sacrificio sull'ara degli dèi più onorati e…" [potevi trovare un vaneggiamento migliore, però! ND Aya - Fallo te allora, scassapalle! ND Mya] "… Ok, ti dico quella cattiva. C'è anche Sonomi… La mia voglia di porre fine alla sua esistenza sulla terra è sempre più pressante, sento che non riuscirò a resistere alla tentazione del demonio di Halloween a lungo…" "Acci… mi spiace…" "Almeno questo" "Anche se potrei dirti che tu non hai diritto come creatura umana di togliere la vita ad un'altra creatura pari al tuo livello davanti agli occhi di qualsiasi Dio, persino pagano… Io ti sono vicino, anche se, come ho già detto-" "Caro, hai intenzione di litigare oggi? Se ne hai voglia, dimmelo che non ci sono problemi! Perché non glielo vai a dire ai prof. tutta sta sniarada di roba?" [Hasegawa è il tipo che dimostra la sua superiorità ai prof. in un muto discorso… ND Mya] Come noterete, Aiko oggi è incazzosa [non si notava guarda! ND Mya - Oggi sono incazzosa anche io, quindi stai alla larga da me! ND Aya - (piccola nota: anche se ci accapigliamo sempre… siamo amicone, io e sta tipa!)]
Poi, un ghignetto malcelato si fece strada tra i lineamenti di Aiko:"Ma… me ne dimentico sempre, me smemorella… la tipa? Che fa? Andò va? Cosa fate voi due insieme, soprattutto?" ma si prese un bello scagazzone quando Hasegawa alzò improvvisamente il braccio al cielo, stendendo fino allo spasmo l'indice, e, con sguardo moderatamente ebete e fatto, disse con voce maestosa:"Aiko… lo senti anche tu questo suono tintinnante? Cosa sarà… ci sono: è un messaggio dall'alto! Mi rimproveri sempre perché sono assente, ma io, ti dico la verità, capto le voci. Io comunico con gli spiriti Aiko, e questa ne è la prova! SONO UN PROFETA MANDATO SULLA TERRA PER GUIDARE IL POPOLO VERSO IL NIRVANAAA!!!" Kazushi concluse la scena drammatica scaraventandosi a terra con le ginocchia, ed accasciandosi leggermente sul fianco destro.
Aiko trasse un profondo respiro, si chinò vicino ad Hase, battendogli due pacchette discrete ma efficaci sulla spalla, dicendo con voce calma e rassicurante:"Sssh… tranquillo… è solo la campanella… iniziano le lezioni! Dai, ora, camminando con calma, ci incamminiamo… ed entriamo in classe! Su, da bravo! Ah, ma non mi arrendo facilmente: prima o poi mi racconterai che cos'è successo quella famosa mattina che sei uscito dalla classe con la tipa… ma non adesso perchè, mi duole constatarlo, non mi pari momentaneamente in grado di farlo…". Fu così che Aiko condusse un frastornato Hasegawa Kazushi in classe, sotto braccio.

"Ciao Kenji, tutto bene stamattina?" disse Aiko entrando in classe, a braccetto con Hasegawa.
"Buongiorno Aiko! Tutto ok grazie" sorrise Kenji. Stranamente in compagnia di un compagno di classe di sesso maschile e senza capelli castani lunghi fino al culo.
"Ehi… dov'è Sonomi?" chiese Aiko, che iniziava a perdere bave e a far girandolare le palle degli occhi.
Kenji fece un sorrisino triste:"Sonomi oggi è malata. Si è strappata un muscolo alle audizioni per le ragazze pon-pon. Oggi quindi è a casa, ma pare che domani torni!"
"Ahaha. Che fortuna, meno male che torna domani! Non so cosa avrei fatto senza di lei!" ridacchiò Aiko, con un sorriso tirato.
"Ma allora, ancora in disaccordo con Sonomi, Aiko? Sai che mi dispiace che litighiate fra voi due …"
"Non preoccuparti ciccio! Anche se non vado d'accordo con lei, che ti importa! Con te ci vado d'accordo no?" Aiko quel giorno andava per le spicce e non aveva palle di fare giri di parole.
"Visto ha ballato meglio di me ma intanto si è fatta male! Ahaha che caro che go!" sibilò Aiko ad Hasegawa, ma tanto se avesse parlato con la nutria del preside o con l'irrigatore del giardino sarebbe stata la stessa cosa.


"Sai una cosa, Aiko?" esordì Fujima mentre tornava a casa con Aiko. Sissì, loro due soli soletti [uaaaao, lince ci vaga! ND Aya - Insomma, era anche ora però! In fondo sarebbero loro la co… ho parlato troppo. ND Mya - Si, decisamente. Fammi il piacere di auto-punirti leccando il contenuto di un posacenere. ND Aya].
"Cosa? Hai trovato il Bosone di Higgs?" esclamò Aiko, che aveva appena finito di leggere l'ultimo numero di Quark, fregato dallo zaino di Hase.
"Come? No, volevo solo dirti che la settimana prossima avremo una partita contro il Kainan [Ecco tesoro, ci sfoghiamo tutte e due! ND Aya - Oyes! Maaaaaki! *.* ND Mya].
"Questo è bene! Finalmente potremo fare un po' di tifo pratico, noi ragazze pon-pon. Naturalmente tiferemo per il Kainan"
"Provaci solo e vi butto tutte e 8 sotto il primo trattore che passa." sorrise candidamente Kenji.
"Scherzo ovviamente, tiferemo per voi! Ma mi raccomando vincete!"
"Naturale. C'è anche Sonomi, vero?"
Aiko, se non fosse una ragazza calma, pacata e con molto autocontrollo, avrebbe fatto follie. Reazione che infatti ebbe.
"No, non credo."
"Perché?"
"Sarà in ospedale a farsi mettere i polmoni nuovi."
"Come? A…"
"ACCIDENTI A TE E ALLA WAKAMURA! La odio!!! La odio, non la sopporto! Non te l' ho mai detto perché sei mio amico, ma io quella NON LA REGGO! È UNA VISCIDA LINGUA DI VACCA! Non ne posso più!" esplose la ricciola.
Si trattene disumanamente dal dare un calcio sulle gioie a Fujima, e corse via.

Passò una settimana piuttosto gelida. Non climaticamente ma moralmente. Aiko non rivolgeva più la parola a Fujima, che ci soffriva come una bestia. Mentre Sonomi era al massimo della sua estasiata soddisfazione personale. Hasegawa invece ritrovò la lucidità, e la inaugurò cercando di far riprendere Aiko. Si trovavano in cortile per la pausa pranzo.
"Mia cara, approfitta di questo mio raro momento di pacata riflessione mentale stabile, quindi… silenzio e ascolta. Intanto devi sapere che con questo periodo di isolamento etico, non solo fai stare male Fujima come tu credi, ma anche se non vuoi ammetterlo al tuo subconscio fai soffrire soprattutto te stessa! E quello che dovrebbe darti più fastidio in tutta questa ingrovigliata matassa a doppio senso è che quella che gode di più di questa situazione e proprio Sonomi… Non capisci che ora senza di te ha il campo libero? E' solo il tuo orgoglio che ti impedisce di rientrare in contatto col tuo Fuji…"
"Oohh… bè, ciò che dici ha un senso" constatò Aiko, illuminata dal Maestro e sbigottita dalla performance di questo meraviglioso paroliere "Dici quindi… dovrei parlare con Fujima? Vado lì e sputo il varano. E chi vivrà vedrà" [è tanto che non discutiamo. Ne sento un po' la mancanza… ND Mya - Bè, allora… dunque… tu puzzi. ND Aya - Guarda che è una fragranza francese al gelsomino con un vago che di glicine. Dai instauriamo il discorso del giorno, come alla radio! ND Mya - Devo trovare IO qualcosa di intelligente da dire? Oddio… che emozione! ^///^ bèèèè… saluto tutti i miei compagni… e… ND Aya - E' meglio interrompere brutalmente questa farsa: che ne dici di chiacchierare un po' del mondo dei manga, dato che non esiste solo SD anche se nel suo genere è immortalmente unico? ND Mya - Bè, non consideri Generation Basket! Dove lo metti Yamazaki? ND Aya - Ma non mi hai inteso, cavissima…usciamo dal genere sportivo… che mi dici di Paradise Kiss? ND Mya - Arashi figone! E andando per temi intelligenti… nel prossimo ND - ND Aya]
"Questa è una soluzione. Non hai… qualche dubbio, che so… che si rovini la vostra amicizia in caso di risposta negativa?" domandò Hase.
"Haseguccio, non infierire che sono incerta di mio!" esclamò Aiko, in preda a convulsioni.
"Bè senti fa come vuoi io ti ho dato la traccia…" sospirò Hasegawa.
"Ma scusa non sei stato tu a consigliarmi di agire?" disse Aiko sinceramente spodestata in testa.
"Bè ti ripeto di far quel che vuoi. Mi spiace ma ora come ora non puoi contare su di me, sono impegnato. Ho un appuntamento, devo andare con la congrega dei seguaci della dea sanguinaria Kalì nell'aula di musica a praticare il nostro rito del sabato. Aaahhh che visioni estatiche… il fuoco mi pervade!"
"L'avevo colto. Bè, allora vado… augurami in bocca al lupo!"
"Crepi! Ciao, vado!"
Anche se Hase non conosceva bene l'organizzazione di un "in bocca al lupo", si era dimostrato amico.
-Ok… vado- Aiko ispirò a fondo e saltò sopra una panchina, portandosi la mano alla fronte in cerca di Fujima. Avvistò una conosciuta zazzerina castana qualche metro più in là. Zompò giù dalla panchina e si avviò.

"Ehm… Fuj-… Kenji…?" squittì una vocina alle spalle del capitano dello Shoyo.
Questi si voltò, e vide proprio Aiko, che si guardava i piedi, arrossita come una ragazzina.
Fujima sorrise e disse:"Dimmi tutto, Aiko!"
"Bè… volevo dirti che… che… io…" Aiko tentennava paurosamente e non riusciva a trovare le parole.
Ma perché si era dovuta innamorare di quel meraviglioso… no!… ragazzo che andava già dietro ad un'altra. Se almeno questa rivale fosse stata una persona degna di stima avrebbe accettato la sconfitta con dignità, ma in questo caso… non ci riusciva. Detestava Sonomi. E pur sapendo che Fujima era, appunto, cotto per lei, era lì pronta a confessargli i suoi sentimenti d'amore. Ma… ora che ci pensava meglio… era per caso impazzita? Mettere i suoi sentimenti su un piatto, così, e se Fujima voleva prenderli, bene, sennò… restavano lì a marcire?! Questo mai. Non a lei. Non voleva assolutamente soffrire. Basta.
"Volevo solo dirti che io mi sto facendo un'asse così per le prove di pon-ponneggiamento, e se perdete e ci fate fare una figura del cavolo a me e alle mie compagne che stiamo lì a starnazzare come dei cormorani depennati, mi incazzo e vi faccio ingoiare il tabellone segnapunti!" disse tutto d'un fiato Aiko, riacquistando miracolosamente naturalezza e faccia tosta.
Il sorriso di Fujima scemò appena, ma poi il ragazzo scoppiò a ridere:"Non preoccuparti, questa volta ci rifacciamo sul Kainan. E poi è solo un'amichevole…"
"Non devi dirle TU queste parole, scemo! Tu sei il capitano! Se non incoraggi le ragazze pon-pon, come puoi incoraggiare i giocatori e te stesso? Corri subito ad allenarti, sfaticato!" abbaiò Aiko, tuttavia sorridente, puntando il mignolo in direzione della palestra.
"Ma tra nulla comincia la lezione. Stiamo in pausa pranzo, A-chan…"
"Oh. Bè, allora allenati duro oggi. E poi io scherzavo" sorrise Aiko, facendo una linguaccetta all'amico.
All'improvviso la campanella suonò. Aiko e Kenji ignorarono la folle corsa di Hase e dei suoi amichetti adoratori del demonio, che si contorcevano come assatanati, urlando "Le voci, le campane! Il Nirvana! Il Nirvanaaaa!", ma sorridenti salirono in classe.

Tra allenamenti, zompi, urli e balletti, venne finalmente il giorno dell'amichevole col Kainan. Eterno nemico dello Shoyo.
Fujima stava già dalle 4 del mattino davanti al cancello, facendo flessioni e salterelli con la corda. Quando, alle 8, arrivarono i compagni di squadra e le ragazze pon-pon, lui li accolse sbraitando:"E ora, sfaticati lavativi! È giunta finalmente un'occasione per battere il Kainan! Gli faremo mangiare il parquet! A Maki e a tutti gli altri scimmioni! Sono stato chiaro??"
"SIIII" urlarono tutti.
"Nooooon vi sento!!!"
"SIIIIII, perdincibacco!"
"Bravissimi. Ora andate a cambiarvi!"
Aiko e le altre ragazze pon-pon, guidate da Rowena the toràzz, andarono nello spogliatoio femminile.
La nostra heeroina [^ ^ regalino per la Mya! ND Aya - Il regalo di compleanno??? Ahh, non dovevi…*,* ND Mya - Non hai idea della volontà che mi ci è voluta a scriverlo =.= … ND Aya] tirò fuori dalla sua sacca sportiva l'uniformina delle ragazze pon-pon, disegnata personalmente da Rowena e cucita a mano con l'aiuto del resto della mandria.
Questa uniforme, bianca e verde come i colori del liceo, era costituita da una magliettina di lycra bianca con inserti verdi, particolarmente scollata, e collegata con un anellino al dito medio. Poi, una gonnellina verde e bianca a frange, e sotto di questa un perizoma verde. [Uao! E poi dici che i miei gusti sono… ND Mya - Ma l' ho fatto apposta! Insomma… beate loro che possono permetterselo! ND Aya] Calzettoni bianchi sopra le scarpe per completare l'opera. [Dicesi scaldamuscoli, tsk com'è brutta l'ignoranza degenerante tra i giovani… ND Mya - Ok, puntualizziamo scaldamuscoli, ma non sentirti più vecchia di me, solo perché compi gli anni 3 mesi prima! ND Aya]
"Allora ragazze, vi piacciono le uniformi? Le ho disegnate io, come sapete!" disse Rowena, raggiante. Le ragazze ne erano entusiaste, in particolare Aiko. Ella infatti, cercando però di non dare nell'occhio, si stava rimirando compiaciuta nello specchio.
-Hm… diciamolo, non ho nulla da invidiare alla lingua di vacca…!-
"Ti crogioli, Watanabe?" disse Sonomi, materializzandosi improvvisamente accanto ad Aiko, facendole notare di essere più alta di lei di quasi cinque centimetri.
"Bè, se ho qualcosa da mostrare, perché non esserne fiera? Dovresti saperlo anche tu, Wakamura." disse, falsissimamente, Aiko.
Sonomi fece un sorrisetto: "In effetti è così. Bene, Watanabe, prepariamoci al divertimento. Sosteniamo il tuo adorato. Così sarà fiero di te… e cotto di me. Come ogni giorno. Ehe…"
"Non vedo l'ora…!" sogghignò Aiko.
Pareva che nascondesse qualcosa… cosa si contorceva nella sua mente?
Ebbene… assolutamente nulla.

Quando mancava ancora perché cominciasse la partita, Aiko ed un'amica che si era fatta nel club, Rurika Misozaki, del primo anno, uscirono dal loro spogliatoio, sfuggendo quindi alle prove generali della piramide umana.
Le due amiche sgattaiolarono fino al corridoio dove stavano gli spogliatoi maschili. Rurika strisciò contro il muro fino all'ultima porta in fondo al corridoio, dove stava scritto KAINAN.
"Cristo… qui dentro c'è quel frescone di Maki semi-nudo… mi accaldo al pensiero solamente…" sghignazzò con una faccia da lupo mannaro.
"Maki… ne ho sentito parlare molte volte ma non l' ho mai visto. Com'è, carino?" chiese Aiko, innocentemente.
"Solo CARINO??? Aspetta che escano, Aiko, e vedrai… è anche un ragazzo fantastico, me l' ha presentato un mio amico… in squadra"
Detto questo, le due ragazze pon-pon in uniforme di posizionarono con noncalanche accanto al distributore di lattine di pepsi, attendendo l'uscita degli atleti.
Più che lo spogliatoio del Kainan, Aiko teneva d'occhio quello dopo, col cartello SHOYO.
All'improvviso, la porta del Kainan si aprì, facendo sussultare Rurika. Uscì dallo spogliatoio un ragazzo alto, con capelli neri piuttosto lunghi, che teneva raccolti con una fascia viola. Indossava il numero 10, ed appena vide Rurika, sbuffò.
"Tu, sei! Mi hai fatto prendere un accidente…"
"Ciao Nobunaga. Mi raccomando non salutare prima di saltarmi addosso!" esclamò Rurika, facendo il verso a Nobunaga Kiyota. Proprio lui era infatti l'amico (d'infanzia, per giunta) di Rurika.
"Ma cosa ti sei messa! Non azzardarti a farti vedere in giro così!" saltò su Kiyota non appena vide cosa indossava l'amica.
"Calmati, fratellone, è la divisa delle ragazze pon-pon. Siamo in otto tutte ammassate, nessuno noterà il singolo individuo…"
"Ma che! Adesso usciranno anche i miei compagni di squadra, e vedranno immediatamente sia te che la tua amica…" qui Kiyota notò bene la presenza di Aiko.
La nostra ricciolina preferita infatti esibì subito un'enorme sorriso, afferrò la mano di Kiyota e la strinse forte, dicendo:"Molto piacere, Nobunaga! Io sono Aiko Watanabe, terzo anno allo Shoyo!"
"Piacere! Io invece sono Nobunaga Kiyota, primo anno al Kainan, miglior rookie del campionato! Fate il tifo per quella squadretta di mezze tacche, ma quando vedrete il mio valore in campo vi verrà una matta voglia che la vostra uniforme sia gialla e viola!"
"Staremo a vedere, Nobu-chaaaan…" sghignazzò Rurika.
"TRA POCHI MINUTI AVRA' INIZIO LA PARTITA TRA SHOYO E KAINAN, RIPETO…."
"Dobbiamo entrare. Forza, e che vinca il migliore!(Cioè noi)" disse Kiyota, entrando nello spogliatoio per poi uscire insieme al resto della squadra.
Aiko occhiava impaziente la porta dello spogliatoio Shoyo che tardava ad aprirsi, mentre la Misozaki anelava annaspante facendo tentennare paurosamente l'occhio dal fondoschiena ai bicipiti abbronzati di Maki che correva atleticamente raggiungendo la palestra assieme ai compagni di squadra. Finalmente la sospirata porta dello spogliatoio dello Shoyo si aprì con un urlo direi quasi inumano dei giocatori che si battevano gorillascamente i pugni sul petto e sulle cosce .… che volete farci si auto-incoraggiano così!
"Ehi che cacchio fate? Volete rubarci l'entrata? Dobbiamo fare bella figura noi! PRIMI NOI, avete capitooo?" gridacchiò Kiyota, che non voleva farsi rovinare l'entrata in scena.
"Ma sì, corri… tanto resterete sminuiti lo stesso in confronto alla nostra bellezza!" disse con fare saggio (e per niente modesto) Hasegawa, in uno di quei pochi momenti dove la sua personalità in prima persona non veniva oscurata da divinità assetate di empietà.
Come dice il proverbio (…o modo di dire…boh.) fra i due litiganti il terzo gode… così entrarono le ragazze pon-pon in uno svolazzare di frange verdi e bianche. Aiko aveva un'aria piuttosto perplessa e sperduta… si sentiva sempre così quando si trovava in mezzo alla folla. Folla… massa… tutto questo le suggeriva qualcosa… certo doveva distinguersi dalla massa! O meglio da Sonomi, altrimenti il bel Fuji nella mischia della partita non avrebbe potuto riconoscere lei dalla Wakamura… - O mio dio che idea oscena… scambiare il mio fluente corpicino con quello della… ohh che pensiero perverso! NO! Non deve succedere!-
Doveva fare qualcosa per farsi notare! Hihi che idea subdola e sagace… ma certo… le era venuta l'illuminazione… perché no, magari avrebbe anche dato una svolta positiva alla partita, portando lo Shoyo a vincere 100 a 0! (non si sa come, ma c'è l'idea).
Per fortuna la partita si giocava in casa, così Aiko rassettò la sua memoria fuligginosa in cerca di qualche flash di un qualcosa non so…

Hm… meditabond…

L'ennesima illuminazione della mattinata la colse, e restò abbacinata dalla sua a dir poco folgorante mente.
Si ricordava di aver visto, nell'armadio delle scope, tra le varie bottiglie di Mastro Lindo, una specie di… parrucca forse, che l'avrebbe fatta spiccare.
"Non bisogna perdere altro tempo!" esclamò alzando l'indice in una posa da supermario. Si lanciò in una furibonda corsa per i corridoi della scuola.
All'improvviso cominciò a muoversi a rallenting e partì la marcia delle valchirie mentre la nostra eroina drammatica si scapicollava.
Arrivò, priva di fiato, all'armadietto delle scope, dove iniziò a cercare la "parrucca".
Non era esattamente come se la ricordava…a parte che era ricoperta da preistoriche incrostazioni di Viakal, larve di zanzara essiccate [sapete non possono sopravvivere se non c'è umidità… ND Mya - A dire il vero lo sai solo te… vedete Mya vuole fare la saputa, ciò! ND Aya - eh... più che altro lo so perchè nascono solo fra i rubinetti del bidet… quindi vorrà dire che gli servirà umidità! ND Mya], frammenti di unghie rosicchiate [il bidello probabilmente la utilizzava come porta-scorie! ND A&M], ecc ecc… Insomma a parte questi detriti calcarei la parrucca… bè avete in mente quelle belle chiome da fata Turchina? Ecco tutta un'altra roba. Aiko restò lì, immobile e sconsolata, con in mano quell'incrocio tra i capelli di Marylin Monroe, un montone scuoiato e ricciolini da clown depresso.
Le urla della tifoseria però la riportarono alla triste realtà. Sbruffando, si calcò in testa l'immonda cosa e corse in palestra. [abbiamo tralasciato l'argomento Paradise Kiss! Ohibò! ND Mya - Veeero… ma di cosa parliamo scusa, non vuoi che ti racconti il 4° numero! ND Aya - Non osare! Aspetta fino a domani, che alle 7.00 passo a prendermelo! Capito? ND Mya]
"Eccomi qui, siori e siore sono arrivata!" abbaiò, ri-spalancando le porte della palestra. Visto che nemmeno il cane la cagò minimamente [Quale cane? ND Aya - quello che ha cagato sulla soglia della palestra. ND Mya - Ah. ND Aya]. Cioè in principio ci fu silenzio di piombo poi la palestra fece per scoppiare in sfottò vari e risatine, quando l'amica Rurika, per salvarla, la tirò dentro la fila delle pon-pon cominciando il balletto. Non ci fu il tempo per il pubblico per prendere per il culo Aiko perché la partita cominciò subito dopo, con un gioco da parte delle due squadre molto travolgente e ricco di agilità.
Tuttavia, la parrucca della Watanabe attirava l'attenzione… missione compiuta, quindi! ^ ^
Fujima, appena finito di mettere dentro il primo canestro della partita, si voltò, estremamente sgocciolante, verso l'amica imparruccata che saltava e si dimenava come una buffa trottola.
-Ma… cosa ti salta in zucca, Aiko??- il playmacker era a dir poco esterrefatto.
Ma tuttavia, abituato alle stranezze dell'amica, si riconcentrò sul gioco, pronto a fronteggiare Maki-BigJim.

"Ah, Aiko… è un casino, non so per chi tifare! Guarda, Maki oggi è irresistibile!" mugolò Rurika, in un vorticamento di pon-pon e rotule.
"Già, è un trionfo di muscoli e di potenza avariata… [hey! Macho macho maaan! I wanna be a macho man! ND A&M] Ma se devo essere sincera… bè preferisco il vecchio Fuji, è più rustico!" rispose Aiko con un ingenuo sorriso a trentatré denti che non lasciava trasparire alcun interesse specifico.
"Sì, un fiorellino in virgulto; cara non comprendi il concetto di mascolinità: Maki è troppo macho… è figo, un frescone, un fisso!" disse Rurika coi pugni stretti in una spasmodica stretta di desiderio irrefrenabile.
"Cara… calmati, goditi il mach e scatenati ballando!" esplose la Watanabe mentre si esibiva in un'illustrazione guidata di un medley anni '70 [John Travolta, Village People e Co. ND A&M].
I suoi guizzanti pozzetti ambrati balenarono sull'agreste Fujima, che proprio in quel momento (la fatalità della vita) stava sgraffignando il pallone a Takasago.
"Braaaaaavvvvvòòòò!" ululò la ricciuta
"Watanabe, controllati… vabbè che lo sguardo di Fujima non è su di te, anche se mi sorprendo di questo vista la tua parrucca… ma non trascendere…" disse Sonomi, facendo andare su e giù le tette, facendo capire bene ad Aiko la sua tesi. Cioè che Kenji guardava lei e non la Watanabe.
Aiko le lanciò un'occhiata che fondeva per chissà quali reazioni chimiche ghiaccio, fuoco e fulmini, poi si mise a ballare in modo ancora più sfrenato. Il pubblico si sentiva sempre più coinvolto nella partita, soprattutto grazie a quella peperina irrefrenabile quale era Aiko Watanabe [e dalla sua inopportuna parrucca… ND Aya].
Dall'altro lato della palestra, tra le file del Kainan, si udivano le urla delle squinziette:"Jiiiin sei un fikkone!" [ehehe Socchi questo è un tuo onore! ND Aya - Eh… grazie… ND Socchi] e "Macho macho Maki!" [dai, vi faccio un piaceretto… ND Aya - Thanks! ND Mya <- è così entrata nella sua vita privata che fa le veci di Maki].
"Cosa sbraitano quelle baldracche lì? Solo IO devo lodare Macho Maki!" ruggì Lady Rurika de Misozaki, mettendosi a fabbricare delle molotov con cui compiere un attentato alle Kainaniste.
"Hai ragione… dovremmo dimostrare loro chi siamo…" disse con un sorrisetto Aiko, mentre un'idea le faceva balenare alla mente che una possibile ed indiretta alleata poteva essere Rurika. Ma certo con lei sarebbe riuscita finalmente a mettersi sotto i riflettori una buona volta per tutte! [Ma non è già una tipa di per sé gasata? -_- ND Mya]
L'occasione del maleficio venne appena scattò la fine del primo tempo.
"Hey… Rurika… occhio! Guarda quella donnaccia si sta avvicinando a Shinicetto tuo!" esclamò Aiko in modo melodrammatico, montando sopra ad una sua compagna che si allacciava le scarpe e mostrando all'amica la ragazza vestita di bianco che stava cinguettando con Maki, mentre il Kainan rientrava negli spogliatoi.
In realtà Rurika non sapeva che la ragazza era un'infermierina [magari la stessa della fic di Mitsui cannato della cara Mya! ND Aya - E che è fedele solo a lui ^ ^ ND Mya] chiamata per fare un impacco di ghiaccio alla caviglia del ragazzone bronzeo. La Misozaki non seppe resistere alla tentazione di accalappiare la sciagurata e di mutilarla di insulti. Aiko corse in aiuto dell'amica, trattenendola dal compiere l'atto funesto.
Eseguì il suo bel discorso positivista e no-war, facendo la parte davanti a tutti i bei maschioni della bella, flemmatica e ragionevole tipa.
"Brava, così si parla!" disse Mutou, passando dietro di lei.
"Hey, tu!" abbaiò Aiko, voltandosi verso di lui, che la guardò in allarme.
"Cosa c'è Aiko?" chiese Fujima, raggiungendo la zona del misfatto insieme ad Hasegawa.
Aiko si voltò meccanicamente alla Robocop, scatenando uno sguardo tutto lingue di fuoco e lapilli.
"Questo porco" iniziò lei, dando molto significato ad ogni parola "ha posato una dei suoi putrescenti arti superiori sul mio sacro deretano! E io NON LO ACCETTO!" sbraitò infine, avvicinandosi minacciosa al malfattore, che la guardava stranito.
"Cosa?! T-tu c-c-c-c-c-cosa avresti fatto?" esclamò Fujima, iniziando a sclerare.
"Kenji, cal-" Hase venne interrotto da un pugno sui denti da parte dell'angioletto dalla chiorba castana.
"Come ti sei permesso di toccarle il culo?"
"Io… non le ho toccato niente, si è inventata tutto lei!"
"Ah bene! Perché non devi azzardarti, non puoi! Non hai il permesso divino di importunare la mia ragazza! Sono stato chiaro?"
"S… si, chiaro! Vai tranquillo, nessuno te la tocca…" bofonchiò Mutou, inoltrandosi nella tundra degli spogliatoi.
Silenzio tombale. Si sentiva solo il cuore di Aiko e gli sguardi perplessi che si rivolgevano verso Fujima.
Quest'ultimo stava assumendo una certa sfumatura rossastra, e respirava profondamente guardandosi le scarpe da basket d'alta griff.
All'improvviso alzò la testa:"Dai, rientriamo in campo!"
"Fujima… è appena finito il primo tempo!" puntualizzò Hanagata.
"E allora andiamo in spogliatoio!!" abbaiò il ragazzo tuttofare prima di ritirarsi in corridoio.
Hase volse immediatamente lo sguardo verso Aiko, che era sbigottita, con la bocca semiaperta e la fronte madida di sudore. Teneva un pugno chiuso accanto al petto e si sforzava di restare tranquilla.
Kazushi si avvicinò in fretta ad Aiko, conducendola in un angoletto isolato, e si posizionò davanti a lei, facendo per compiere un discorso a senso compiuto.
"Ai-" ma venne bloccato
"Haaaase! Ma ha vanverato o diceva sul serio?!"
"Che?"
"Ha detto che sono la SUA ragazza! Ma sul serio? Io non lo sapevo mica! Potevate informarmi!!"
"Aspetta A-chan, calmati! Evidentemente gli è sfuggita di bocca quella frase!"
"Hey, nooooo!…"
"Calma, aspetta che finisca di parlare! Dunque. Si gli è sfuggita di bocca, ma perché la pensa! Non perché l' ha detta a caso! Forse inconsciamente tiene assai più a te che alla Wakamura!"
Aiko sembrava convinta.
"Si. Si! In fondo… sono sempre stata meglio di lei! Giusto?"
"Si!" la rassicurava l'amico, dandole una pacca sulla spalla.
"Già! Certo! Benissimo, dopo gli parlo!"
"Brava! Però io lo farei subito, sennò con questi pensieri tormentati in testa non riuscirà a concludere bene la partita! Stiamo pari, per ora, e dobbiamo dare il rush finale!"
"Hai ragione… ok, augurami buona fortuna!"
"Buona fortuna, Aiko!"
"Thank you!"


Aiko riuscì ad acchiappare Fujima quando questo uscì dallo spogliatoio dello Shoyo.
"Hey, Kenji…" mormorò, insolitamente intimidita.
Il ragazzo si voltò incerto verso i lei:"Hn…?"
"Senti.. quello che hai detto prima… che sono la tua ragazza… scherzavi?"
"Io…"
"No perché se era uno scherzo era davvero di cattivo gusto. Mi sarei potuta illudere sul serio."
"Oh, Aiko…"
"Perché io vorrei davvero essere la tua ragazza!" queste ultime esclamazioni sfuggirono dalla bocca di Aiko, che indietreggiò di un passo.
"…" Fujima guardava la ragazza tra il sorpreso e il commosso.
"Dì qualcosa, ti prego."
"Oh, Aiko… non l'avrei mai pensato…"
"Ho capito. Non ti piaccio. Bè, naturale! Come si può confrontare me a quella… bè. Non importa. Và e vinci…" le lacrime iniziavano a sgorgare lentamente sulle guance della ragazza, che cercò di camminare via, ma si accasciò contro la parete, a circa metà strada.
Fujima le corse incontro, mente un sorriso si delineava sul suo bel viso [nell'ultima parte mi scateno nel poetico… ND Aya].
Arrivò dalla ragazza, la girò verso di sé e la abbracciò, sussurrandole nell'orecchio.
"Non piangere, Aiko… anche tu mi piaci moltissimo…"
"Scherzi! E la Wakamura?" sbottò la ragazza, alzando lo sguardo su Fujima, che sorrise.
"Attrazione fisica. Mi piaceva l'anno scorso, ma è cambiata, non è più lei. E poi ora ci sei tu… la migliore ragazza che ho mia conosciuto…"
"Ma-"
"Basta parlare" disse Fujima prima di travolgerla con un tenerissimo bacio mozzafiato.
Aiko sentiva che stava per svenire, quindi pensò subito di aggrapparsi alle spalle muscolose del ragazzo, ricambiando il bacio con altrettanta passione.
"Attenzione: sta per iniziare il secondo tempo dell'incontro tra Kainan e Shoyo. I giocatori sono pregati di tornare in campo"
Fujima staccò le sue labbra da quelle di Aiko, sorridendo.
"Devo andare."
"Di già?" piagnucolò Aiko, facendo gli occhi da cucciola
"Purtroppo si. Vinco e torno"
"Vai, mio fulgido eroe!"


"Ooooh, Maki sei stato grandioso! Tutto merito tuo se avete vinto, quel canestro è stato decisivo!" cinguettava Rurika, rincorrendo il ragazzo mentre questo usciva dalla palestra, cambiato e profumato.
Aiko osservava l'amica, poi voltò la testa con disgusto, sbruffando. Dalla porta accanto a lei uscì Kenji, col morale dentro le scarpe.
"Kenji! Quanto mi spiace…!" esclamò, triste, avvicinandosi al ragazzo, che le mise una mano sulla spalla.
"No… nulla. È solo un'amichevole, hanno solo avuto fortuna. Maki è inciampato e ha fatto cadere la palla nel canestro!" sorrise, scherzando, Fujima.
Il sorriso del ragazzo risollevò Aiko, che lo abbracciò e disse:
"Andiamo ora?"
"Si"
E si incamminarono, insieme, fuori dalla palestra.

FFIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!

Aya: anf, anf… l' ho finita, Myuccia!
Mya: era anche ora! Ce l'abbiamo finalmente fatta!
*abbraccio trionfante delle due amiche*
Fuj: ok, ok, mi è andata bene!
Hase: e io? Mi avete tolto le bustine!
Aya: le ho usate solo due secondi… ahh, è miracoloso!
Mya: hey! Anche io! Posso? Posso?
Hase: ma me l' ha già svuotato con le sue sniffate la scellerata della Aya!!
Aya: ho il respiro possente…
Mya: non mi interessa, sta di fatto che io sono ancora in astinenza!
Ai: mentre l'angoletto tossicodipendenti discute, io porgerei alcuni ringraziamenti…
Mya: zitta squinzietta, quelli sono nostri!
Ai: ok… bisbetica
Mya: farò finta di essere stata momentaneamente sorda.
Dunque, per prima cosa ringraziamo noi due, perché senza di noi questa fic non ci sarebbe stata (magari il mondo sarebbe stato più felice, ma comunque ora esiste una fic completa in più).
Poi ringraziamo gli utenti di manga.it che ci hanno fatto i complimenti ed incoraggiato a continuare.
Aya ringrazia Minako perché la incoraggia in tutte le fic che intraprende, non solo questa! Thank U compagna!

Aya: sciau belli!
Mya: hey, hey! ne facciamo un'altra, vero?
Aya: come??!

VI LASCIAMO CON UNA LEGGERA SUSPANCE… TREMATE, LE STREGHE TORNERANNO… PRIMA O POI.

  
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