Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Free air    27/08/2008    7 recensioni
Cinque modi per dire "ti amo"... Cinque one-shot, su cinque coppie diverse. Cinque dichiarazioni che la Rowling non ha mai descritto. Mi piace immaginarle così.
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi sarebbe piaciuto leggere del momento della dichiarazione di alcune coppie che la Rowling non ha approfondito, e in alcuni casi solo accennato. Per questo, ho provato a immaginarlo e questo è quello che ne è venuto fuori. Le coppie che ho scelto, rigorosamente cinque, sono George&Angelina, Lupin&Tonks, Teddy&Victoire, Ron&Hermione (si, so che abbiamo letto tutti del loro primo bacio, ma sarebbe bello sentire Ron che le dice “Ti amo”… =)), James&Lily. Fatemi sapere che ne pensate…  Kisses, Sara

 

Five Ways To Say “I love you”

George&Angelina

Chiuse il negozio anche quella sera con la stessa sensazione di tristezza mista a rimpianto che accompagnava sempre quel semplice gesto. Le strade della città erano deserte, e fu piuttosto piacevole passeggiare dopo una stancante giornata di lavoro. In prossimità di Halloween, si erano raddoppiati i clienti, e soprattutto aveva ricevuto una marea di ordinazioni dagli studenti di Hogwarts che sicuramente aspettavano trepidanti quella ricorrenza.

Svoltò in una via secondaria, che era solito percorrere quando ripensava a lui, ultimamente molto spesso. L’aria iniziava a farsi sempre più pungente, così si strinse nel suo mantello e osservò il suolo procedere sotto di sé. Non che stesse attraversando un periodo poi così brutto: il peggio era passato, o almeno così sperava, perché era convinto che quei mesi trascorsi in una specie di limbo di incredulità e cieco dolore non potessero che essere la cosa più difficile che potesse capitargli. A parte, certo, ciò che li aveva provocati.

All’inizio, nei primi tempi, tutti erano stati profondamente turbati dalla cosa. In casa era regnato un profondo silenzio, che rifletteva lo stato d’animo di tutti i suoi occupanti, che non ne volevano sapere di lasciare andare colui che tante volte aveva animato con le sue risate e i suoi scherzi quelle stanze. Poi, pian piano, erano tornati alle proprie vite. Un po’ più tristi di prima, certo, ma comunque felici di aver sconfitto la minaccia di Voldemort e di aver contribuito attivamente al ripristino della pace nel loro mondo. Ma lui no.

Non era stato affatto come per gli altri: non era riuscito ad accettarlo, nelle prime settimane, e poi semplicemente si era rifiutato di crederlo. Ma la parte peggiore era stata il capire che era reale, purtroppo, e che non poteva fare niente per cambiarlo. Non aveva nemmeno detto addio al suo gemello, che era molto più di un fratello, così intimamente legato a lui, che la sua perdita l’aveva scosso e cambiato nel profondo. Raramente era riuscito a sorridere, per i due anni seguenti. Non era riuscito a riprendersi. Voleva solo tornare indietro, ai giorni in cui ogni momento della sua vita era condiviso con l’altra metà di se stesso. E poi era arrivata lei.

All’inizio, non avrebbe mai pensato che ciò che l’aveva salvato potesse succedere. Lei, del resto, era sempre stata troppo legata a suo fratello, perché lui ora potesse considerarla in quel modo. Ma Angelina non era una persona che si da per vinta molto facilmente, e aveva deciso di riportare George ad essere quello di un tempo. Inutile dubitare che ce l’avrebbe fatta.

Lui l’aveva trattata male, respinta, odiata, ignorata, senza sortire alcun effetto, se non un maggiore interessamento della ragazza nei suoi confronti. Così lei aveva preso il coraggio a due mani, e l’aveva trascinato fuori, fatto ridere, distratto, guarito e… fatto innamorare.

Non si era reso conto, dapprima, che era successo. Semplicemente un giorno, osservandola mentre rideva ad una sua battuta, l’aveva vista sotto una luce diversa. La sua pelle non gli era mai sembrata così invitante, i suoi occhi mai così dolci, e la sua risata così cristallina. Però si era sentito costretto a reprimere i suoi sentimenti. Non sapeva cosa provasse Angelina, ma ricordava che cosa sentiva Fred per la ragazza e, anche se non ne avevano mai parlato esplicitamente, non poteva tradirlo in quel modo. Non dopo quello che era successo.

Senza badare granchè alla direzione che conosceva a memoria, si ritrovò a dirigersi nel posto preferito dai suoi piedi quando avevano come in quel caso piena libertà di scelta. Forse avevano interferito i suoi pensieri, perché stava andando esattamente dove lui e suo fratello trascorrevano solitamente le loro serate dopo le stancanti giornate lavorative, e dove erano nati la maggior parte dei prodotti del negozio. Si trattava di un vecchio ponte ormai abbandonato e piuttosto logoro, che avrebbe avuto decisamente bisogno di una messa in ordine. Solo che questa volta non era vuoto.

La figura che si stagliava alla luce lunare avrebbe potuto riconoscerla tra mille: i capelli raccolti in una treccia che le ricadeva morbida su una spalla, il cappotto che indossava dopo le visite frequenti nella Londra babbana stretto al corpo, a proteggerla dal freddo e dai brividi che anche i ricordi sapevano provocare. Si avvicinò piano a lei, senza che neanche se ne accorgesse, e, in silenzio, la imitò, mettendosi comodo a guardare le stelle. Angelina si voltò e gli sorrise.

-E’ incredibile che tu sia qui. Stavo proprio pensando a te e a…-

Una morsa di dolore allo stomaco gli impedì di terminare la frase. Che stava facendo? Voleva davvero flirtare con la ragazza di suo fratello?

-So che vieni qui spesso… Anche… anche a fred piaceva molto questo posto. Mi ci ha portata delle volte.-

La ragazza guardò a terra, in imbarazzo, probabilmente conscia di non aver detto la cosa più appropriata in quel momento. Lui, però, non ci badò. Il semplice fatto di averla vicina portava conforto al suo cuore ormai più volte straziato, e sentì l’impulso irrefrenabile di stringerle la mano.

Lei non si ritrasse, anzi ricambiò la stretta, e lo guardò sorridendo.

-Che fine abbiamo fatto noi? La vecchia Angelina avrebbe dovuto dirti qualcosa del tipo “Se non lasci immediatamente la mia mano ti picchio con la mia Nimbus!”-

-Oh, questo è niente. Il vecchio George avrebbe semplicemente sfruttato la situazione.-

Lei ritrasse la mano, ma lentamente.

-Che intendi con sfruttato la situazione?-

Lui inarcò un sopracciglio come a prenderla in giro, e si fece più vicino. La bloccò contro il corrimano del ponte, a pochi centimetri dal suo viso, ma ridendo.

-Intendo dire che c’è la luna piena, siamo su un ponte di legno abbandonato, è sera, ci abbracciamo per il freddo… Anche il piccolo Teddy capirebbe che è una situazione estremamente… ah, romantica-

E subito tornò al posto di prima, lasciandola un po’ sconcertata ma palesemente felice. Per un po’, restarono in silenzio e ripresero a guardare il cielo. Poi Angelina parlò.

-Ho capito una cosa importante: mi mancano la vecchia Angelina e il vecchio George. Credo che se ne siano andati via con lui. –

George si rabbuiò al riferimento al fratello, ma si avvicinò ancora per confortare la ragazza che stava piangendo silenziosamente.

-Vuoi dire che ti manca picchiarmi con una scopa da corsa? – Un lieve sorriso increspò le labbra di lei.-Oh no, non sono andati via con lui. E’ che lui era molto bravo a farli emergere. Forse, se proviamo a pensare per un po’ a come eravamo… Forse torneremo ad esserlo. Credimi, ho sempre saputo rinunciare a delle cose per amore di Fred. – e tu sei la prima, pensò tra se – ma non rinuncerò a me stesso. E neanche tu dovresti farlo. Strano, come stasera sia tutto così chiaro.- 

La abbracciò stretta, poteva sentire i suoi capelli fargli il solletico sul collo, e la live sensazione di umido delle sue lacrime. Un profumo esotico lo inebriò, mentre faticava a capacitarsi di aver avuto tanta fortuna.

-Io non so se è quello che vuoi sentirti dire ma… potresti approfittare della situazione?-

Lui la guardò per un attimo sorridendo, e rifletté. Suo fratello se ne era andato per sempre, era inutile cercare di negarlo. E rinunciare alla vita, a quella splendida occasione di speranza che Angelina gli stava offrendo, sarebbe stato oltremodo stupido. Non avrebbe riportato indietro Fred, né, peraltro, avrebbe cambiato l’amore che provava nei suoi confronti. Lei era ancora ferma a guardarlo, in attesa di una risposta.

Fu come liberarsi di un peso che gli stesse opprimendo lo stomaco. Baciarla significò far rinascere se stesso, in un modo che da troppo tempo ormai aveva represso. Sentì finalmente che tutto il dolore che era entrato a far parte del suo corpo dalla morte di suo fratello si stava cristallizzando in qualcosa di più puro, vagamente simile alla semplice felicità.

-Ora non mi scaglierai un bolide addosso, vero?-

Lei rise e lo guardò, per poi accoccolarsi tra le sue braccia.

-Lui avrebbe voluto così. Credo che siano anni che sta aspettando questo momento, facendo il tifo… o delle scommesse, magari.-

Già, proprio da suo fratello scommettere su qualcosa di così serio. E da lui, anche. La strinse più forte.

-Ti amo, Angelina.-

Lei, prima in imbarazzo, rispose con un bacio alla sua affermazione, e poi sussurrò –Anch’io-.

Sfiniti dal freddo e dalle emozioni forti, si incamminarono verso l’appartamento di George, proprio sopra il negozio. Mano nella mano, assaporarono pienamente la consapevolezza di quella parola che ora li univa. Insieme.

-Sai, comunque Fred era molto più completo di te.- disse lei con aria di ironica sfida.

-Ah si? E in cosa, se mi è permesso saperlo?-

-Lui aveva tutte e due le orecchie…-

George fece finta di offendersi, e poi rispose a tono:

-Conoscendoti e conoscendo la tua parlantina, averne una sola potrebbe rivelarsi un vantaggio!-

E lasciarono quel vicolo buio, per entrare nella strada illuminata.

-Specie quando ti arrabbi…-

Chissà se davvero suo fratello poteva sentirli? Almeno, ne era sicuro, sarebbe stato felice per loro.

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Free air