Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: SerMisty    07/07/2014    3 recensioni
«Heather, dimmi dove l’hai messa!»
L’asiatica si guardava bene dal rispondere, in piedi nel mezzo della sala da pranzo. Alejandro, sudato e frustrato, chiuse l’ennesimo cassetto e tornò a guardarla con uno sguardo di puro fuoco.
«Messo cosa?» la ragazza sorrise innocentemente.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alejandro sapeva che far arrabbiare Heather non era conveniente. Sapeva che in seguito avrebbe dovuto pagarne le amare conseguenze, ma nonostante tutto provocarla restava il suo passatempo preferito. Credeva, ormai, di essersi abituato al dentifricio che puzzava di crema per i piedi, alle sveglie che suonavano nel bel mezzo della notte, al restare bloccato fuori casa in mutande, alle docce con l’acqua gelida e alla televisione che perdeva il segnale nel momento più importante di una partita di calcio. Credeva di essere pronto a tutto.
«Heather, dimmi dove l’hai messa!»
L’asiatica si guardava bene dal rispondere, in piedi nel mezzo della sala da pranzo. Alejandro, sudato e frustrato, chiuse l’ennesimo cassetto e tornò a guardarla con uno sguardo di puro fuoco.
«Messo cosa?» la ragazza sorrise innocentemente.
«Non prendermi in giro, Heather. La mia collana. Lo stemma de mi familia. È da stamattina che la cerco!»
«La prossima volta fai più attenzione a dove metti le tue cose» concluse lei, senza però andarsene. Naturale, non voleva perdersi un solo minuto dello spettacolo.
Alejandro sbuffò e si chinò per la terza volta, nella speranza che il ciondolo fosse in qualche modo apparso sotto il divano. Si rialzò deluso e stressato – aveva messo sottosopra la casa e della collana nemmeno l’ombra!
«Heather, andiamo!» protestò. «Sai che ci tengo!»
«Non sono affari che mi riguardano» la ragazza lo ignorò, apparendo invece molto più concentrata sulle proprie unghie.
Alejandro si asciugò il sudore dalla fronte e poi si passò una mano sulla base del collo – quasi gemendo nel non sentire la catenella sotto le dita.
Aggrottò le sopracciglia: oh, Heather non l’avrebbe avuta vinta.
«L’hai presa tu, vero?» indagò, avvicinandosi minacciosamente.
«E se anche fosse?» sogghignò Heather. Non era tipo da lasciare il merito di un’impresa a qualcun altro – fosse anche questo il poco senso dell’ordine di Alejandro. Non era neanche tipo da tirarsi indietro quando il latino la raggiunse, piazzandosi di fronte a lei.
«Te lo chiederò con le buone e con le cattive» dichiarò il ragazzo. «Dove l’hai messa?»
«Speri davvero che te lo dica?» Heather si lasciò sfuggire una risata perfida. Risata che tuttavia si interruppe di colpo quando Alejandro l’afferrò per un polso, inchiodandola contro il muro.  Il suo corpo muscoloso sovrastava completamente la minuta ragazza – ma, escludendo la sorpresa iniziale, Heather non ne era affatto impressionata.
«Queste sarebbero le cattive?» disse, simulando uno sbadiglio con la mano libera. «Dovrai fare meglio di così».
Le labbra del latino si distesero in un ghigno perverso – ed Heather non poté impedirsi di rabbrividire quando sentì l’altra mano del ragazzo risalire lentamente lungo il suo fianco.
«Oh, puoi stare tranquilla, mi amor…»
Le sue dita continuarono ad arrampicarsi lungo la pelle dell’asiatica, avvicinandosi pericolosamente al bordo della maglietta. Heather trattenne un gemito – certo è che non fece nulla per fermarlo.
«…Conosco tante altre maniere per farti parlare».
E per la sorpresa – e la delusione – di Heather la mano ridiscese rapidamente sui suoi fianchi e le dita iniziarono un furiosa e crudele sessione di solletico.
«Ma che diavolo fai?!» le risate della ragazza riempirono la stanza. Cercò di liberarsi, ma Alejandro la teneva saldamente ancorata al muro. «Smettila subito, idiota, smettila!»
Il latino guardò Heather contorcersi disperatamente mentre con la mano libera cercava con scarsi risultati di prendergli a pugni la spalla.
«Dove l’hai messa?» Alejandro soffiò nel suo orecchio, cercando di non pensare – anch’egli senza successo – che la risata cristallina di Heather fosse una delle cose più melodiose che avesse mai sentito.
La ragazza scosse la testa con decisione, ma quando infine l’impeto delle risa cominciò a farle lacrimare gli occhi capitolò.
«D’accordo, d’accordo! Nella saliera, l’ho infilata nella saliera, ora smettila!!»
Alejandro la torturò per un altro paio di secondi prima di lasciarla finalmente andare. L’asiatica rimase ad ansimare contro il muro, pensando quasi automaticamente che se fosse stata una sfida del reality avrebbe perso all’istante.
«Muchas gracias, chica» Alejandro sogghignò, avviandosi in cucina.
Heather parve ritrovare tutt’a un tratto la sua grinta.
«Sei un idiota e un imbroglione!» gli urlò dietro, le gote leggermente arrossate per l’imbarazzo di aver ceduto in tal modo alle risa – non era una cosa tipica e degna di lei!
Alejandro le rispose solo dopo aver recuperato la preziosa collana sepolta sotto granelli e granelli di bianco sale.
«Sei solo arrabbiata perché ti aspettavi che utilizzassi un metodo diverso» il latino le strizzò l’occhio con malizia, allacciandosi la catenella al collo. Heather incrociò le braccia.
«Pensa ciò che vuoi» concluse, acida, e Alejandro si limitò a ridere.
La prossima volta glielo avrebbe gettato nel gabinetto, il suo stupido stemma di famiglia.
E avrebbe anche tirato lo sciacquone.  









Angolino dell'autrice: ve l'avevo detto che sarei tornata presto! 
Dunque, anche questa breve shot è stata ispirata dal blog Imagine your OTP di tumblr (seriamente, ci sono delle idee semplicemente meravigliose). Uh, non ho molto altro da dire, spero che vi sia piaciuta :) Aleheather forever! <3
Ser.

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: SerMisty