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Autore: _zia cla_    07/07/2014    3 recensioni
#4 Seblaine Week- Giorno 2 (Wet T-shirt contest)
[...] Stava già per darsi per vinto e buttarsi fuori da quella bolgia infernale quando intravide alcuni Warblers, suoi vecchi compagni di scuola, che ballavano a poca distanza da lui. Forse poteva chiedere a loro dove fosse Sebastian. Fece per avvicinarsi quando delle urla sovraumane e il volume della musica che si alzava lo fece voltare di scatto; un gruppo di ragazze a centro piscina si stava togliendo i reggiseni mentre dei ragazzi versavano loro addosso dell’acqua, tanto da non lasciare più spazio all’immaginazione. Blaine distolse lo sguardo immediatamente, imbarazzatissimo, notando che tutti intorno incitavano le ragazze come ossessi.
‘’Ma che diavolo..?!’’
‘’E’ un Wet T-shirt Contest, Blaine.’’
Blaine riconobbe immediatamente quella voce, solo lui usava quel tono allusivo per apostrofare il suo nome. Si voltò e per un attimo non seppe quale demone maledire o quale creatura celeste ringraziare.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Senza speranza
 

Blaine sapeva che quella era stata una pessima idea fin dall’inizio, non avrebbe mai dovuto cedere alle minacce di suo padre di non pagargli la retta della Nyada se non l’avesse aiutato con quel piccolo problemino giudiziario legato all’aver offeso durante una discussione nientedimeno che il procuratore statale. Il vecchio Bill Anderson non era sceso nei particolari, ma Blaine era sicuro che avesse a che fare con l’ultima ispezione all’Ospedale in cui lavorava come primario di cardiologia e una clausola sulla quale Smythe senior era stato un po’ troppo pignolo.
Ed eccolo lì, il più giovane dei fratelli Anderson, a guardare come un idiota l’imponente cancello di villa Smythe mentre valutava l’idea di suonare il campanello o svignarsela a gambe levate, nascondersi a casa di Tina per qualche ora e poi tornarsene a casa e raccontare a suo padre che non se n’era fatto niente. Peccato che Tina fosse già partita per Providence e che il non provarci neanche ad aiutare suo padre gli avrebbe provocato dei sensi di colpa che l’avrebbero perseguitato per il resto della sua intera esistenza.
Aveva ricevuto l’invito di Sebastian al suo White Party in piscina, organizzato per festeggiare la fine del liceo e la sua imminente partenza per il college, una settimana prima e l’aveva archiviata all’istante. Non si erano più sentiti dopo la proposta di matrimonio a Kurt e sinceramente non aveva idea del perché gli avesse spedito l’invito. Poi però suo padre aveva trovato la busta nel cassetto della spazzatura e gli aveva chiesto spiegazioni. Così aveva ceduto alla particolarissima insistenza del suo vecchio (condita da un buon mix di intimidazione e terrore), aveva indossato l’unica camicia estiva totalmente bianca del suo guardaroba, un paio di capri di un grigio molto tenue (si era accorto solo in quel momento di non avere dei semplici pantaloni bianchi) e si era recato alla festa. Anche se era alquanto scettico su tutta la faccenda dell’usare il suo ascendente sul figlio del procuratore per evitare una denuncia per diffamazione.
Era ancora fermo davanti al cancello quando lo strombettare di un clacson lo fece sobbalzare ed una voce familiare attirò la sua attenzione:
‘’Tana per te, Anderson. Non puoi più fuggire.’’
Si voltò e riconobbe la Maserati di Nick, ai posti dei passeggeri scorse anche Jeff e Trent. Ovviamente anche loro erano stati invitati, probabilmente mezza Westerville era stata invitata.
‘’C-ciao, ragazzi. Io… No! Pensavate che stessi temporeggiando?! No, i-io stavo solo…’’
‘’Sì, come dici. Avanti, salta su.’’ I tre non si sforzarono neanche a trattenere dei sorrisetti divertiti mentre Blaine entrava nella decappottabile e si sedeva su uno dei sedili posteriori con l’espressione di un bambino che è stato appena sorpreso con le mani nel barattolo dei biscotti.
‘’Non fare quella faccia… Abbiamo la sensazione che sarà una serata piuttosto piacevole.’’
 
 
 
 
 
Ok, forse con mezza Westerville aveva esagerato, ma c’era davvero tanta gente a quel party. Non solo uomini per giunta! (Ok, forse aveva un’opinione davvero troppo severa di Sebastian). Blaine aveva perso Nick, Jeff e Trent appena entrati nell’area intorno la piscina, che era anche quella della festa dopotutto. Sospettava che la loro attenzione fosse stata attratta dall’open bar… o dai cubisti mezzi nudi che ballavano sui dei blocchi luminosi, non ne era sicuro. Rimaneva il fatto che si erano dimenticati completamente di lui e lo avevano lasciato solo in un posto dove non conosceva quasi nessuno.
Vagò da solo per il giardino alla ricerca del padrone di casa, stando bene attento a non essere buttato in acqua da qualche invitato già ubriaco e declinando senza molte cerimonie avance di tizi a caso che cercavano di strusciarsi contro il suo sedere senza neanche dire ‘ciao’.
Stava già per darsi per vinto e buttarsi fuori da quella bolgia infernale quando intravide alcuni Warblers, suoi vecchi compagni di scuola, che ballavano a poca distanza da lui. Forse poteva chiedere a loro dove fosse Sebastian. Fece per avvicinarsi quando delle urla sovraumane e il volume della musica che si alzava lo fece voltare di scatto; un gruppo di ragazze a centro piscina si stava togliendo i reggiseni mentre dei ragazzi versavano loro addosso dell’acqua, tanto da non lasciare più spazio all’immaginazione. Blaine distolse lo sguardo immediatamente, imbarazzatissimo, notando che tutti intorno incitavano le ragazze come ossessi.
‘’Ma che diavolo..?!’’
‘’E’ un Wet T-shirt Contest, Blaine.’’
Blaine riconobbe immediatamente quella voce, solo lui usava quel tono allusivo per apostrofare il suo nome. Si voltò e per un attimo non seppe quale demone maledire o quale creatura celeste ringraziare: Sebastian uscì dalla piscina sollevandosi sulle braccia, mentre l’acqua gli scivolava sul corpo, sui muscoli tesi delle braccia e sui vestiti, appiccicandoglieli addosso. Quando si rizzò in piedi si passò la mano tra i capelli bagnati e gli rivolse il suo solito ghigno sornione.
Blaine ebbe la sensazione di vivere tutta la scena a rallentatore, come nelle peggiori commedie americane o nelle pubblicità di profumi. Sinceramente non sapeva se ridere o piangere per la frustrazione.
‘’Sei venuto.’’ Disse Sebastian, inclinando la testa e squadrandolo.
‘’Mi hai invitato.’’ Gli risponde Blaine, focalizzando lo sguardo sul viso di Sebastian per essere sicuro di mantenere il tono di voce fermo.
‘’Gli inviti si possono sempre declinare.’’
Blaine allora abbassò lo sguardo e si schiarì la gola, probabilmente Sebastian si era aspettato di non vederlo quella sera. Non c’era da stupirsene dato i modi da sociopatico con cui si era sempre relazionato con lui, ne era più che consapevole. Fece finta di niente e cambiò discorso.
‘’Non pensavo conoscessi tanta gente.’’
Sebastian fece una smorfia e scrollò una spalla; si avvicinò a lui, scompigliandosi i capelli per far cadere l’acqua in eccesso.
‘’Su ogni invito c’era scritto +1.’’
‘’Sul mio no. Anzi, sono più che sicuro ci fosse la postilla ‘non portare Kurt’… Sai bene che la cosa non sarebbe stata comunque possibile. Sai come sono andate le cose alla proposta, c’eri anche tu.’’
‘’Ho voluto essere previdente, dato il ritmo con cui vi prendete e vi lasciate tu e la principessina.’’ Sebastian sorrise, ma notando la smorfia amara di Blaine, preferì non infierire. Sospirò.
‘’Perchè sei qui? Se è per la denuncia a tuo padre, sarai contento di sapere che ho già convinto il mio vecchio a ritirarla.’’
Blaine rimase senza parole per qualche secondo, poi chiese semplicemente ‘’Perché?’’
‘’Mi pare di ricordare che quando suo figlio ha quasi accecato il minore dei figli di Bill Anderson, quest’ultimo non ha preso nessun provvedimento penale.’’
Blaine allora gli sorrise, il suo modo di dire grazie, e Sebastian ricambiò, con un sorriso vero stavolta. Rimasero in quella cappa di quiete per qualche secondo, finchè Blaine non cominciò a sentirsi a disagio.
‘’Dunque, mi dicevi di questo Wet T-shirt qualcosa…’’ disse con aria di nonchalance, indicando il gruppo di ragazze che ancora si dimenavano sulla passerella poco lontana.
‘’Sì. In pratica è una gara che consiste nel mostrare le proprie grazie attraverso una maglia resa traslucida da un’abbondante dose d’acqua. Solitamente è aperta esclusivamente alle donne, ma essendo io il fautore di tutto questo, è aperta a chiunque voglia partecipare.’’
‘’Cosa si vince?’’ chiese Blaine senza neanche pensarci. Sebastian lo guardò di sottecchi, accennando una piccola risata.
‘’Perché, sei interessato?!’’
‘’No! Assolutamente no!’’
‘’Mh. Peccato.’’
Blaine era più che convinto di essere arrossito a livelli imbarazzanti, era talmente confuso che non sapeva bene come cambiare discorso. Quindi, ovviamente, non lo fece.
‘’Tu hai intenzione di partecipare?!’’ disse indicando i suoi vestiti completamente fradici e la sua maglietta bianca di cotone leggero che gli si era completamente spalmata addosso, evidenziando i pettorali e il ventre muscoloso del ragazzo. Gli ricordava il modello di una vecchia pubblicità della Coca Cola e la cosa lo fece ridacchiare.
‘’Sinceramente non so se sei più comico o eccitante.’’
‘’Eccitante?!’’
‘’No, aspetta.. Volevo dire…’’
Sebastian scoppiò a ridere e gli mise un braccio intorno alle spalle.
‘’Posso offrirti da bere, Anderson?’’
‘’C’è l’open bar.’’ Affermò in modo ovvio Blaine, squadrando la sua camicia che diventava sempre più umida sulle spalle.
‘’Oh, fammi essere un buon padrone di casa, killer. Da come è iniziata, direi che ci sono tutti i propositi perché si riveli una serata davvero piacevole.’’
Blaine si lasciò condurre da Sebastian, che slacciò il braccio dalle sue spalle ma continuò a tenere una mano sulla sua bassa schiena per tutto il tragitto. Era già la seconda persona che gli diceva quella frase e Blaine aveva un bruttissimo presentimento a riguardo.
 
 
 
 
‘’Ci credete se vi dico che lo trovo molto sexy anche così?!’’
‘’Ci deve essere qualcosa di tremendamente sbagliato in te, Sebastian. Fatti curare.’’
Nick e Jeff rivolsero uno sguardo di biasimo al loro ormai ex capitano, per poi focalizzare nuovamente la loro attenzione sul piccolo palco del contest allestito al centro piscina dove un Blaine completamente ubriaco e fradicio ballava in modo scomposto, agitando le braccia e dimenando la testa a destra e sinistra, mentre per tutto il giardino rimbombava l’ultima hit estiva di Calvin Harris. Era uno spettacolo imbarazzante, comico e vagamente sexy allo stesso tempo.
‘’Come ti è venuto in mente di farlo ubriacare?!’’ chiese Nick mentre fissava Blaine sempre più sconcertato. Sebastian sbuffò mentre prendeva un sorso dalla sua birra.
‘’Ricordate quando al party di Natale di tre anni fa si è ubriacato ed ha improvvisato un karaoke nella ‘Sala Grande’ della Dalton ed è caduto dal palco mentre cantava Jingle Bells?’’ ricordò Trent ai suoi compagni e tutti d’istinto si voltarono verso Blaine con uno sguardo serio.
‘’Scommetto cento bigliettoni che fa la stessa fine.’’
Sebastian, che sembrava non aver ascoltato una parola dei suoi amici, porse la sua birra a Jeff e si avviò verso la piscina.
‘’Dove vai ora, Sebastian?’’ chiese Jeff, stranito.
‘’Ad accertarmi che niente di questo accada.’’ Detto questo si tuffò in piscina e nuotò fino alla passerella dove Blaine tentò di aiutarlo ad uscire dall’acqua, con l’unica soluzione di rischiare di cadere entrambi.
‘’Ciaaaaoooou!’’ gli  sorrise alticcio Blaine a due centimetri dal viso. Sebastian rise e si rimise in piedi, porgendo la mano al moretto per aiutarlo a fare altrettanto. ‘’Hai visto? Sono iscritto alla gara!’’ disse Blaine, indicando il suo petto ormai quasi completamente visibile attraverso la camicia bagnata, e Sebastian dovette trattenersi dal sbottonarla e sfilargliela completamente.
‘’Vedo, ma dovrai impegnarti un po’ di più se vorrai vincerla.’’
Blaine inclinò la testa e gli rivolse uno sguardo confuso. Sebastian ridacchiò e con un gesto lo fece voltare, mentre recuperava un secchio d’acqua e glielo versava addosso.
‘’I CAPELLI!!!’’ urlò Blaine isterico mentre si metteva le mani in testa per ripararsi.
‘’Lascia perdere i capelli! Erano già un disastro se non te ne fossi accorto.’’ Sbuffò Sebastian che stava prendendo in considerazione di lasciar perdere il recupero della dignità del moro.
‘’Oh.’’
‘’Ed ora, sentiti sexy.’’ Sebastian gli sospirò quelle parole contro l’orecchio, mentre gli sbottonava i primi due bottoni del colletto. Blaine allora si lasciò andare contro il suo petto e rilasciò uno sbuffo affranto. ‘’Non mi sento affatto sexy! Mi sento come uno che è stato rifiutato ad una proposta di matrimonio e…’’
‘’Shh… Shh. Non voglio sentire nulla di tutto ciò.’’ Gli si parò davanti, facendo attenzione che Blaine non cadesse mentre si staccava dalla sua schiena. ‘’Tu sei sexy. Tu sei eccitante. Tu sei desiderabile. E tutti a questa festa ti vorranno in ogni modo possibile quando vedranno quello che sei.’’
Blaine gli rivolse uno sguardo appannato dall’alcool, anche se le sue guance si erano tinte di rosso.
‘’E l’amore?!’’ chiese sbuffando nuovamente. Sebastian gli sorrise e gli poggiò una mano sulla guancia. Quella è una cosa che spetta solo ad una persona qui. Pensò, ma quello non era né il luogo né il momento per ammetterlo ad alta voce.
‘’L’amore stasera non ti serve!’’ gli disse, dandogli un buffetto. ‘’Avanti, killer. Ora facci sognare.’’ Sebastian stava per buttarsi in acqua quando Blaine lo bloccò prendendolo dal bordo della maglietta.
‘’E tu dove vai?’’
‘’Sono il giudice della gara, vado a bordo piscina. Non posso certo permettermi di fare favoritismi!’’ disse facendogli l’occhiolino, poi allargò le braccia e si lasciò cadere di schiena, alzando uno schizzò d’acqua che colpì di striscio il volto di Blaine e gli altri partecipanti al contest che lanciarono urla e commenti divertiti.
Il moro ridacchiò e cominciò a lasciarsi andare, senza strafare stavolta, mostrando a tutti quanto fosse realmente affascinante. Con un sorriso sulle labbra seguì la figura di Sebastian che nuotava, e anche la sua mente ubriaca aveva capito che il giudice supremo Smythe (il figlio, non il padre) aveva già in qualche modo peccato di parzialità.
 
 
 
‘’Ho vinto! Yattà!!!’’
Blaine era seduto sul water di uno dei bagni di villa Smythe, mentre Sebastian gli asciugava i capelli con un telo e gli sorrideva divertito.
Jeff e Trent erano appoggiati allo stipite della porta e lo guardavano come se fosse un caso umano.
‘’Sì, va bene. Complimenti samurai. Ma ho più di un sospetto che il voto fosse truccato.’’ Disse Jeff, guardando di sottecchi Sebastian che di tutta risposta gli lanciò l’asciugamano bagnato dritto in faccia.
‘’Siete solo invidiosi,’’ li indicò Blaine, alzandosi in piedi e facendo qualche passo traballante, nonostante fosse tornato un po’ più lucido i suoi movimenti risentivano ancora della sbronza di qualche ora prima. ‘’Ammettetelo che anche voi volevate scop-frpf.’’
Sebastian gli tappò la bocca, probabilmente era meno sobrio di quanto pensasse. ‘’Ookay, Blaine. Forse è il caso che Nick ti porti a casa ora. Non vorrei che tuo padre pensasse che hai ceduto il tuo corpo per risolvere quel suo piccolo problema.’’
Blaine annuì, arrossendo vistosamente.
‘’Sei arrossito.’’ constatò ad alta voce e con un sorriso Sebastian.
‘’S-scusa?!’’
‘’No, ho visto troppo poco del timido Blaine stasera. Cominciavo a sentirne la mancanza.’’
A quel punto i due Warblers che stavano assistendo alla scena dalla porta ne ebbero abbastanza, presero Blaine di peso e lo trascinarono fuori dalla villa, alla volta della macchina di Nick.
Sebastian li seguì ridendo, scuotendo la testa. E pensare che fino a un anno prima, davanti ad una cosa del genere, avrebbe reagito nello stesso identico modo dei suoi amici.
 
 
 
 
La mattina dopo la festa, Sebastian si alzò verso le undici del mattino. La squadra di pulizie che aveva ingaggiato aveva già ripulito tutto il giardino e le parti della casa che erano state intaccate dal vandalismo dei suoi invitati.
Si lavò, fece colazione e cominciò a fare le valige, sarebbe partito per Chicago due giorni dopo.
Verso mezzogiorno diede un’occhiata al cellulare e trovò due messaggi non letti, li aprì e sorrise spontaneamente.
 
Ore 11,09
Da Blaine: ‘’Ho un mal di testa tremendo. E’ colpa tua.’’

 
Ore 11,15
Da Blaine: ‘’Io sto soffrendo e tu dormi, complimenti.’’

 
Digitò un messaggio veloce di scuse e la risposta non tardò ad arrivare.

Da Blaine: ‘’Mi pare che abbia vinto una gara ieri, ma dov’è il mio premio?’’
Sebastian sospirò e attese un momento prima di inviare la risposta.

Da Sebastian: ‘’Il premio pattuito era che il vincitore avrebbe potuto chiedermi quello che voleva.’’

Da Blaine: ‘’Dovrei chiederti dei soldi.’’
L’ex capitano dei Warbler scoppiò a ridere e continuò quello scambio di battute con Blaine che tanto gli era mancato in quei mesi.

Da Sebastian: ‘’Teoricamente puoi farlo’’
 
Dopodichè non ricevette più messaggi per un bel po’. Sebastian immaginò che ci stesse pensando o semplicemente aveva deciso che non voleva chiedergli nulla. Quest’ultimo pensiero gli attorcigliò lo stomaco. Poi un trillò attirò la sua attenzione, aprì il messaggio in arrivo e quasi rimase senza fiato.
Da Blaine: ‘’Promettimi che non ti arrenderai mai con me. Qualunque cosa accada, in qualunque posto le nostre vite ci porteranno, in qualunque modo io mi comporti con te, insensibile o opportunista, promettimi di trovarmi ed essere con me quello che sei.’’
 
Sebastian rilesse il messaggio di Blaine tre volte, e quando inviò la sua risposta rise un po’ di se stesso. Era davvero ormai senza speranza.
 
Da Sebastian: ‘’Sempre.’’

 
 
 
 



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BUONA SEBLAINE WEEK A TUTTIIIII! Oddio quanto mi è mancato tutto questo: i miei bambini, scrivere, litigare con l'html! Tutto. Allora, fellows, spero che questa mia piccola os vi sia piaciuta. Siate buoni con me perchè sono tornata a regime di scrittura da due giorni dopo... più o meno otto mesi. Ma era una cosa che andava fatta, perchè se dei Seblani non si scrive durante la loro week, quando abbiamo una buona scusa per farlo?! Allora, non so se pubblicherò altra roba durante la settimana, sono in ferie al mare e il tempo tra un bagno e l'altro stringe. LOL
Beh, che altro dirvi. Niente (sapete quanto sono pigra a scrivere le note). Se volete fatemi sapere se vi è piaciuta (ma anche se non vi è piaciuta). Ci vediamo alla prossima! Un abbraccio!
PS: La serie di pubblicità della coca cola, alle quali faccio riferimento nella ff, è questa.
  
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