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Autore: SoulKya    07/07/2014    2 recensioni
Scopriamo un contesto fuori dal tradizionale Fairy Tail: non abbiamo maghi, non abbiamo gilde, non c'è la magia. Abbiamo due ragazzi poco più che ventenni che si conoscono in un modo diverso dal solito, niente amici in comune, niente posti frequentati regolarmente, semplicemente un social network; sarà stato il destino o no, importa poco. Abbiamo questi due ragazzi normali, prima estranei e poi fondamentali l'uno per l'altra.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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È iniziato tutto per gioco.
 
Questa è una storia ambientata nei giorni nostri, nell'epoca in cui gli anziani sono convinti che l'amore e i buoni sentimenti non esistano più, che internet ed i computer siano la rovina delle nuove generazioni.
Questa è una storia di come due estranei si sono conosciuti proprio grazie ai computer tanto odiati dalla vecchia età.

3 Ottobre 2013

Era una normale giornata autunnale e Lucy perdeva tempo su facebook; si era innamorata da un paio di mesi di una serie anime suggeritale da un suo amico, amava soprattutto il protagonista, così si era messa a cercare pagine che parlassero di quell'anime; pochi giorni prima ne aveva trovata una davvero carina sul protagonista, la gestivano un ragazzo e la sua fidanzata.
In quella data, il 3 ottobre, lei e quel ragazzo si erano scambiati i primi messaggi per via di alcuni disegni, da allora si sentivano spesso tramite i commenti sulle immagini della pagina e quel povero ragazzo veniva ripetutamente preso per i fondelli, la cosa bella era che lui per primo si divertiva.
Passava il tempo e trovava simpatico quel ragazzo un po' strano a suo parere e di cui non conosceva né il nome né l'aspetto, anche con la fidanzata andava d'accordo ma con lui di più; lo trovava simile a lei, scherzava sempre ed era il primo ragazzo a farla stare tranquilla dopo molto tempo.
Ormai erano passati un paio di mesi da quando si erano conosciuti; era il 17 dicembre.
                                                                                                             §
-Mi diverto troppo mamma mia - ridendo, Lucy aveva appena pronunciato queste parole dopo l'ennesima battuta col ragazzo.

Poco dopo le era arrivata una richiesta di amicizia, l'aveva accettata curiosa di sapere chi fosse.

-loooooooool-

-Yo-

-Sorpresa che mi chiami così anche sul mio profilo? -

Era il ragazzo della pagina, stranamente era contenta che l'avesse aggiunta, adesso poteva prenderlo in giro più spesso. Avevano continuato quella conversazione parlando del più del meno e per tutto il giorno; anche successivamente era la stessa cosa, lui la cercava e parlavano tanto, di tutto. Più il tempo passava e più lei si trovava bene con lui, non parlavano mai di cose serie, sempre di cretinate ma nessuno dei due era il tipo che si apriva e di sicuro lui era più profondo di quel che dava a vedere. Aveva scoperto che il suo nome era Natsu; lavorava in un negozio di dischi, aveva la sua stessa passione per i draghi, la magia, ogni cosa fantastica potesse esistere, ma Lucy amava tanto anche le stelle, le costellazioni, credeva che la magia potesse nascondersi sotto forma di amore e le stelle a volte sembrano emanarne in quantità industriali. Amava scrivere, era la sua passione; il ragazzo non la conosceva da molto eppure la spronava più di chiunque a camminare sempre verso le sue passioni, verso ciò che amava di più. Ogni tanto la provocava, faceva il maniaco, era come se ci provasse a volte, ma sapeva benissimo che scherzava e basta, quindi non ci aveva mai dato peso più di tanto.

Anche la fidanzata del ragazzo l'aveva aggiunta e ci parlava tranquillamente, la trovava simpatica ed anche molto dolce, lei invece si chiamava Lisanna.
Continuando a parlare giorno dopo giorno erano arrivati alla fine di gennaio, il 31 dello stesso mese avevano iniziato un gioco. Le role fanno essenzialmente parte dei giochi di ruolo che si trovano su internet, lei era un'esperta, li adorava e lui invece non sapeva da dove cominciare. Avevano iniziato a ruolare, sembravano due idioti, ma poi lui aveva iniziato a prenderci la mano, era bravo, era come se riuscisse a farle vivere ciò che accadeva e la rendeva felice; a quanto poteva sembrare lo era anche lui dato che trovava sempre il tempo per lei, per una role, per parlare e passare del tempo insieme. Dopo un po' il loro comportamento era cambiato, lui era più dolce e Lucy iniziava ad esserne veramente felice, anche perché avevano iniziato entrambi ad aprirsi di più e a raccontarsi i fatti che riguardavano la loro famiglie. Una sera Natsu l'aveva contattata per ruolare, lei era impegnata e gli aveva detto di aspettare un po', quanto era tornata le parole che erano succedute avrebbero dato ufficialmente inizio a tutto.

-Ho finito, ora sono tua-

-Mia? -

-Sì, tua-

-Tutta? -

-Tutta. -

Così avevano iniziato a ruolare tranquillamente. Un paio di giorni dopo finalmente era riuscita ad avere una sua foto, sì ancora non l'aveva visto; ora che ce l’aveva davanti poteva felicemente affermare che aveva ragione quando affermava di essere uno stragnocco. Erano diventati gelosi e possessivi a vicenda, lui le ripeteva in continuazione che non poteva essere di nessun altro, aveva accettato il suo cuore e promesso che se ne sarebbe preso cura. Ottocento chilometri li separavano ma alla ragazza poco importava, un modo per stare insieme si sarebbe trovato; lei però si dimenticava spesso di un dettaglio fondamentale nella vita di Natsu: Lisanna. La fidanzata con cui lei non aveva più il coraggio di parlare, si sentiva male, si sentiva in colpa, ogni giorno si rimproverava di essere la responsabile di ciò che era successo tra lei e il ragazzo, spesso piangeva ma a lui non l'avrebbe mai detto, si sarebbe solo preoccupato; l'aveva fatto ogni tanto, gli aveva detto di sentirsi uno schifo ma lui si sentiva anche peggio quando ne parlavano - almeno così le era sembrato - quindi avrebbe tenuto tutto dentro come era abituata a fare.

Il tempo passava, Natsu non aveva più tempo per ruolare, il lavoro e gli amici lo occupavano troppo, e forse non ne avrebbe avuto nemmeno in futuro, Lucy aveva smesso di darci importanza, capiva la stanchezza del ragazzo e non voleva essere pesante; voleva solo passare quanto più tempo possibile con lui. Aveva iniziato a rattristarla il fatto che avesse smesso di chiamarla bimba o bambina, come era consueto fare, ma lui andava a periodi e la ragazza aveva smesso di dare peso anche a questo pur restandoci un po' male. Lei era sempre la solita invece, lo coccolava, lo viziava, lo trattava anche male a volte - le piaceva giocarci - era il suo orso.

Un giorno Lucy si era svegliata con l’umore un po’ a terra e, un paio d’ore dopo, l'aveva contattato dicendo che sarebbe sparita per un po', doveva riflettere su loro due.

-Che c'è? Sei preoccupato per qualcosa? - odiava vederlo preoccupato ma lei doveva pensare, anche se ogni volta che pensa accadono danni, come in questo caso.

-Non so accetto la tua decisione... È giusto -

-Ma? Io te le dico le mie paure, ti dico tutto... te non lo fai mai -

-Non lo faccio per natura… Non lo faccio con nessuno -

-Lo so, ormai ti conosco... Però qua si parla di me e di te, non posso essere io a decidere per entrambi -

-Io lo sai -

-Lo so… per questo vorrei sapere cosa vuoi realmente tu e non dire "non voglio smettere di parlare con te" -

-Quello mi viene da dire -

- Ma anche io non voglio. I miei sentimenti li sai però -

-Lo so... -

-Se tu vuoi, io potrei anche aspettarti... -

-Io non posso... -

-Hai paura? -

-No.... cioè s^ di farti stare male -

-Posso sopportare… Col tempo cambia tutto, magari ti mando a quel paese, ma qualcosa cambia -

-Spero di no a fare in culo -

-Tu però devi dirmi ciò che vuoi da me, essere mio amico, restare quello che per adesso è il ragazzo più importante e continuare a stare praticamente insieme o se vuoi che sparisca... -

-Amico... non voglio che sparisci -

-Quattro mesi ed io rovino tutto... -

-Ma no...-

-Avevi detto che non stavi giocando con me… Ed ora mi dici che vuoi essere mio amico? - Lucy tremava e piangeva mentre gli scrivere quelle parole, restare calma era davvero dura, ma almeno dietro lo schermo di un computer era più facile nascondere le sue emozioni.

-Io...non lo so la situazione mi è sfuggita di mano. Non volevo che soffrissi -

-Ho iniziato a farlo dal primo momento che mi hai detto di essere tua e che nessuno doveva toccarmi o guardarmi… hai detto di volere il mio cuore e te l'ho dato, che l'avresti trattato bene e saresti rimasto con me -

-...... -

-Mi volevi per te e sono stata tua, lo sono ancora, lo sai che non mi faccio toccare da nessuno, a parte che non voglio ma per te e tu sei sempre stato il primo a dire che volevi stare con me e che non sopportavi la nostra distanza -

-Non so che dire... ho sbagliato e mi dispiace, per carità amo parlare con te, la tua compagnia -

-Ci è capitato e basta, non te ne sto facendo una colpa, è successo ad entrambi... ma se permetti, io ora non ci credo che vuoi solo essermi amico -

-Lucy, io amo Lisanna -

Tre parole, tre pugnalate dritte nel petto della ragazza, sapeva cosa sarebbe successo ora: si sarebbe chiusa a riccio, avrebbe azionato il suo sistema ti autodifesa e sarebbe diventata il pezzo di ghiaccio che tanto odiava; con lui sarebbe stata anche più fredda del ghiaccio. Natsu le aveva chiesto se le andasse bene restare amici intimi, si sarebbero raccontati tutto come al solito ma addio alla dolcezza che riservava solo a lui, non l'avrebbe chiamato più con il nomignolo che gli aveva affibbiato, odiava questa cosa ma pur di non perderlo poteva cercare di sopportare. Così erano passati più o meno tre giorni, nella freddezza e nell'indifferenza; Lucy ci stava più male che mai, gli mancava, gli mancava tanto, voleva tornare indietro, tornare al giorno in cui avevano parlato e voleva cancellare tutto. Aveva due possibilità: o continuava così e lasciava vincere il suo orgoglio che le ripeteva in continuazione di aspettare una mossa di lui oppure tornava sui suoi passi e cercava di riprenderselo. L'orgoglio di Lucy non ha mai vinto, continuando ad essere quel ghiacciolo l'avrebbe perso definitivamente, ne era certa; non voleva, non voleva perderlo, non si è mai arresa tanto facilmente, sarebbe tornata indietro e avrebbe riportato tutto come era prima.

Così un pomeriggio aveva deciso di contattarlo, per rimediare alla discussione di qualche giorno prima; magari era servita a qualcosa quella pausa.

-Io… sono fredda, scusami se ti tratto male e mi comporto come se non ti sopportassi, non è così... Scusami tanto… -

-Tranquilla... capisco, non mi devi spiegare -

-Sì, perché mi sento in colpa a trattarti così. Tu cerchi di essere il solito, ma per me è difficile, non riesco ad essere gentile, la solita, quella che conosci -

-Mi dispiace... -

-Non è colpa tua... è mia perché non dovevo lasciarmi andare ed invece l'ho fatto. Ed ora so solo che mi manchi da morire - sì, gli mancava più di ogni altra cosa, sperava che anche lui volesse tornare indietro, che a lui mancasse anche solo un quarto di quanto mancava a lei.

-Sono sempre qui... in modo diverso ma ci sono -

-Si può tornare a quella mattina e parlare di tutt'altro? -

-Si certo -

-Sei ironico per caso? -

-No no dico sul serio - ecco che la speranza rinasceva, in automatico le era spuntato un enorme sorriso sulla faccia che aveva cancellato le lacrime di quei giorni.

-E far tornare tutto come prima? -

-Io non ti voglio ferire ancora di più capisci? -

-Sì... ma io sto peggio adesso -

-Devi vedere quello che è meglio per te -

-Per ora sei tu... mi hanno insegnato a vivere il presente e a cogliere l'occasione perché il futuro è imprevedibile e si può affrontare solo grazie alle emozioni vissute ora e l'unico che riesce a farmi provare qualcosa adesso sei tu - Si sarebbe aggrappata a qualsiasi cosa pur di riprenderselo; non voleva ferirla? Non era mai stato lui a farle del male, ma bensì la dannata situazione in cui si trovavano.

-Cosa vuoi fare allora? -

-Vorrei che tornasse tutto come prima -

-Non to voglio ferirti oltre... mi capisci? -

-Smettila! Non mi feriresti - oh sì, magari in questa situazione le avrebbero dato della stupida - lei era la prima che si definiva tale - ma di certo era testarda e faceva sempre vincere i suoi sentimenti anche se significava soffrire perché non le importava nulla della sofferenza. Senza la tristezza non si può assaporare appieno la felicità.

-Come? Guarda già come stai male -

-A me fa male non poterti trattare come prima, come vorrei -

-Sei sicura? -

-Sai che se non lo fossi non te lo direi -

-Va bene allora -

-Tutto come prima? -

-Sì, ti fa stare bene... non voglio che stai male - 

-Tua quindi? -

-Sì -

Era tornata allegra però il fatto che lui avesse acconsentito a cancellare quei giorni separati le aveva lasciato l'amaro in bocca, era felice ma sperava che lui non l'avesse fatto solo per non farla stare male, in quel caso sarebbe sul serio sparita dalla sua vita e l'avrebbe lasciato libero.
Questo era accaduto i primi di giugno, è passato un mese e la loro storia ancora continua; Lucy come al solito è sempre convinta di non andare bene, gli ha chiesto se sarebbe stato contento se lei avesse dato una possibilità ad un ragazzo per lasciare libero Natsu e, dopo che lui le ha chiesto se certe cose le pensa o le escono così, ha avuto la certezza che fosse un "no, non sarei contento". Anche se avesse risposto al contrario lei sarebbe sparita e basta, non ci sarebbe stato nessun altro, l'avrebbe fatto solo per lui, per la sua tranquillità; continua a cercarla sempre di meno, ad essere meno dolce ma lui è fatto così e lei si è abituata. Continuerà comunque a rifiutare ogni ragazzo che ci proverà, Natsu non ha diritti su di lei ma Lucy ha occhi solo per lui e non vuole giocare con altri, non è quel tipo di ragazza.
                                                                                                                §
Il 31 luglio saranno sei mesi che stanno insieme, non si sa per quanto andrà avanti, è già un miracolo se riescono ad arrivare a domani per questo ogni giorno è speciale, o almeno per Lucy. Sa che non Natsu non lascerà Lisanna per lei, ma non le importa; quel ragazzo è l'unica cosa che riesce a renderla felice, continuerà a sperare ed aspettare che quell'illusione cambi, ad aspettare nella sospensione di un ti amo che non avrà mai il coraggio di dire. È iniziato tutto per gioco in fondo e dopo tutto questo tempo il cuore le batte ancora forte quando le arriva un suo messaggio.
                                             
                                                                                                            
Fine











ANGOLO AUTRICE:
Salve popolo amante di Fairy Tail XD spero sul serio che siate riusciti ad arrivare fin qui e che non consideriate questa storia un grandissimo schifo per via del contesto fuori dalla realtà XD comunque ho voluto solo descrivere ciò che accade molto spesso e a parte questo spero vi piaccia. detto ciò, ciao a tutti quelli che passeranno di qui.
Baci, Naruki-chan 
          
 
   
 
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