Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: Aryuna    27/08/2008    3 recensioni
"Un nuovo odore raggiunge il mio naso… ramen istantaneo. Kagome, stai cercando per caso di prendermi per la gola?! Il mio stomaco brontola. Bè, posso andare in fondo, basterebbe fingere che sono tornato per caso. E mangerei il ramen."
Dedicata a Roro per il suo compleanno.
Happy B-Day!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dedicata a Roro-chan, Tanti auguri!

Aryuna

Birthday




 

 

 

Compleanno.

Perché odio questo evento? Non c’è una ragione precisa. O forse riguarda il fatto che, fin da piccolo, l’unica a festeggiare il mio compleanno era mia madre. E io odiavo tutto questo. Odiavo il lento scorrere degli anni, il fatto che io dovessi aspettare. Io volevo crescere per poterla proteggere, e invece e morta prima ancora che riuscissi a combinare qualcosa di buono.

Odio il fatto che mi ricordi che l’anno è passato. Io sono ancora qui, e Naraku continua a seminare terrore e morte. E so che prima di quest’anno ne sono passati cinquanta, in un attimo che io non posso ricordare, bloccato dal sigillo.

Odio pensare che Kagome è ancora qui, in pericolo, dopo un anno intero. Lei non lo sa, ma il giorno in cui ha rotto il sigillo, era l’anniversario della mia nascita – e della mia morte. Venni sigillato lo stesso giorno. Forse anche questo è un riflesso del suo legame con Kikyo.

Oggi Kagome è a casa. In realtà è tornata ieri per il suo compleanno. Mi ha obbligato a non seguirla, schiantandomi al suolo per ben cinque volte consecutive. Bene, non vuole che la segua? Non lo farò. Sono troppo orgoglioso per farle vedere che ho bisogno di lei. Sto seduto sullo stesso albero di sempre, cercando di ignorare Shippo che piange, Sango che urla e il rumoroso rumore della cinquina stampata sulla guancia di Miroku. Mi sembra di sentire anche i sospiri rassegnati di Kaede, ogni tanto. Possibile che l’unica che sta zitta è Kirara? L’unica che ha pena del mio povero udito, cosa che mi porta a desiderare che tutti siano muti.

Un odore familiare: Kagome è tornata. Non importa, non le darò la soddisfazione di corrergli incontro al pozzo. Il tempo passa, il tramonto arriva, ma non mi smuoveranno mai da questo ramo!

In verità, comincio a preoccuparmi sul serio. Normalmente Kagome sarebbe venuta a cercarmi, tutta offesa perché non sono andato a prenderla – anche se me lo ha chiesto lei – oppure mi avrebbe detto che sono esagerato, che mi offendo troppo facilmente (senti chi parla!), o mi avrebbe mandato a cuccia. E invece…

No, devo impormi di non andarla a cercare! È proprio così che perdo sempre quando litighiamo, non sopporto la lontananza. Ma stavolta non le darò questa soddisfazione. Guardo il cielo, deciso a rimanere lì fino al mattino. La luna è una debole falce, presto sarà nuovamente luna nuova, e anche questo mi dà sui nervi.

Un nuovo odore raggiunge il mio naso… ramen istantaneo. Kagome, stai cercando per caso di prendermi per la gola?! Il mio stomaco brontola. , posso andare in fondo, basterebbe fingere che sono tornato per caso. E mangerei il ramen. Salto giù dal ramo, una parte della mia mente cerca ancora di convincermi a non andare nella capanna della vecchia Kaede. Troppo tardi, ho già spostato la tenda dalla porta.

Inuyasha!”. Kagome mi corre incontro e mi abbraccia.

Che-che cosa?! Arrossisco immediatamente, e comincio ad agitarmi. La mia solita reazione quando si comporta così, odio ammetterlo ma sono troppo timido per queste effusioni di affetto in pubblico – e anche in privato in verità.

Ka… staccati!”, sbraitò, staccandomela di dosso. Lei, che normalmente si arrabbia quando la rifiuto, mi sorride alzando gli occhi al cielo – probabilmente penserà che sono testardo – e saltella sul posto felice come una pasqua.

“Auguri Inuyasha!”, mi dice, facendomi sobbalzare. Come fa a saperlo? Sento Kaede ridacchiare: dovevo immaginarlo. Kikyo era l’unica a saperlo, probabilmente aveva spifferato alla sorella – o, molto più probabile, la sorellina, attuale vecchiaccia, l’aveva obbligata. Solo in quel momento noto veramente Sango, Miroku e Shippo seduti attorno al fuoco. Anche loro mi fanno gli auguri, sorridendo, Kirara miagola in mia direzione – lo prendo per un ‘auguri’.

“Scusa se non ti ho fatto venire, ma stavo preparando le cose per la festa”, mi dice Kagome, tirandomi al centro della stanza, davanti al fuoco scoppiettante. Festa? Ha detto festa? “Kaede ci ha avvertito solo l’altro ieri, e non abbiamo potuto farti un regalo, però…”, continuò lei, ignorando la mia perplessità – disperazione è più approrpiato –, “…ti prometto che non ti schianterò per una settimana! A meno che non sia questione di vita o di morte…”. Ero preoccupato, che intendeva per di vita e di morte?

Tsk, non ti impicciare in cose che non ti riguardano”, mi lamento, strattonando via la mia mano dalla sua. L’assenza del suo calore bruciava. “Io non voglio festeggiare nulla”. Lei mi osserva, inizialmente sorpresa, ma non aspetto oltre ed esco in fretta dalla capanna. La sento chiamare il mio nome, ma non mi fermo. Arrivo in riva al fiume e mi siedo, quasi sbattendo accanto a me il fodero di Tessaiga.

Non c’è nulla da festeggiare.

Cerco di assorbire il silenzio attorno a me, ignorando il fatto che probabilmente Kagome sarà nera – e al diavolo la promessa degli a cuccia – e gli altri staranno facendo un discorso complesso sulla mia psicologia e irascibilità. Troppo assorto nel mio tentativo di isolarmi, l’odore di Kagome arriva al mio naso assieme alla sua voce.

Inuyasha”. Sembra dolce, tenero. Questo mi sorprende. Mi volto verso di lei, che mi ha affiancato. Non riesco a leggere la sua espressione. Forse sta fingendo indifferenza per poi schiantarmi a terra. Poco male, me lo merito, ingrato come sono. Lei voleva solo farmi una sorpresa, non è colpa sua se io sono così complessato.

Inuyasha, posso sedermi?”, mi domanda, e quasi contemporaneamente annuisco. Lei si siede, sistemandosi la gonna a pieghe della divisa, e fissa il cielo per un po’. Io osservo lei, il cielo è nulla in confronto. Ma ovviamente lei non o saprà mai, non avrò mai il coraggio di dirlo.

“Sai”, comincia, spezzando il silenzio con la sua voce limpida, “un anno e un giorno fa, al mio compleanno, sono finita qui nell’epoca Sengoku. I paesani mi hanno legato, e Kaede mi ha liberato dicendo che assomigliavo a Kikyo. Poi, passata la mezzanotte… sono finita nella foresta fuggendo dal demone millepiedi”. Sposta il suo sguardo nel mio, sorridendo dolcemente. “E ho incontrato te”.

Non capisco dove voglia arrivare, vorrei dire qualcosa ma non ho nulla da dire. Non capisco neppure la situazione. Incredibilmente, Sango, Shippo e Miroku non ci stanno spiando. O forse Sango sta usando qualche trucco da sterminatrice per non farmi sentire il loro odore. Sento un ramo spezzarsi in un cespuglio, e qualche sussurro. Ecco, ipotesi numero due confermata.

Quindi…”, continua Kagome, riattirando la mia attenzione, “tu sei felice di avermi incontrato?”. Arrossisco. Che razza di domanda è? “So che non risponderai”, continua, stavolta rassegnata, “ma voglio chiederti questo: se non vuoi festeggiare il tuo… non so quanti anni hai…”. Sorrido, e anche lei. “, se non vuoi festeggiare per quello, ti va di festeggiare il nostro incontro con una festa?”. La osservo, mentre arrossisce, probabilmente imbarazzata quanto me, ma decisamente più coraggiosa di quanto io non sia in queste cose. Sorrido, intenerito.

“Certo”, le rispondo, “questo è sicuramente meglio del mio compleanno”. Sorride anche lei, porgendomi la mano per alzarci assieme. Nel cespuglio c’è un fuggi fuggi per arrivare alla capanna prima di noi, ma non è un problema. Voglio camminare un po’ sotto le stelle con lei, ammirando la stessa notte che un anno fa ci ha fatto incontrare.

E chissà se un giorno non riuscirò a vedere in una luce diversa l’anniversario della mia nascita.











 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AUGURI RORO-CHAN! ^o^

Posto in ritardo, scusa, ma tu ben sai cosa è successo ç.ç Per tutti coloro che non sanno, una banda di scalmanati ha occupato la mia casa per 3 giorni, e non ho potuto scrivere ç.ç *sono pure stata male e sono svenuta per strada, dettagli* comunque, la morale della favola è che ho finito solo adesso ç.ç Ma mi farò perdonare! Questa è solo la prima parte del regalo *c’è anche la parte due*, e questa è la prima storia non alternative universe che scrivo su Inuyasha! La prossima sarà un’AU, ma dato che non sono affatto sicura di fare in tempo per oggi è probabile che la posterò domani *Scusa roro!!! ç.ç Maledetti voi che avete vissuto a sbafo sulle mie spalle per tre giorni!!! è.é* Comunque, è sistemata in un arco di tempo effettivamente non esistente nell'originale, dato che sconfiggono Naraku prima della fine dell'anno >.>

Comunque, Roro-chan, passa dei bellissimi 16 anni, i migliori, perché te li meriti! ^^ E sappi che io ci sarò sempre, se qualcuno ti importuna chiamami, verrò da Roma per picchiarlo! è.é *la natura protettiva di Aryuna verso la cuginetta si fa sentire!*

Ovviamente anche Emiko ti fa tanti auguri tramite me! *la vostra postina ufficiale!* Dice che è triste e disperata per non essere riuscita a farteli di persona ç.ç *era lei che prima mi ha fatto staccare dal pc [poi sequestrato da bro], è venuta sotto casa mia!*

Un bacio!

Aryuna Volpe Adorosa, Amica del Bosco e Fondatrice del Movimento *I Love Roro-chan!*

HaPpY BiRtHdAy!

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Aryuna