Sapeva di non doverci andare , sapeva che gli avrebbe fatto male , sapeva che non avrebbe dovuto rischiare , che le ferite erano fresche , che i suoi occhi non erano pronti per rivedere i suoi . Ma gli amici insistevano e la sua debole volontà fu distrutta , camminò fumando le Lucky Strike Blu appena comprate , aveva indossato un vestito nuovo , per apparire diversa , forse estranea , ma bella , una visione , un fantasma. La musica riecheggiava per la via , il palco al centro della strada tremava sotto i piedi dei ballerini , una confusionaria massa di gente ballava al ritmo elettronico delle casse . Mani alzate al cielo scuro e alla luce giallastra dei lampioni , accese la quarta sigaretta , sapeva che era li , li dove tutto era cominciato . Lo sentiva nelle ossa , quel dolore sordo allo stomaco , il suo volto fu l’unico che vide . Era li , dove l’aveva visto per la prima volta tre anni prima , i capelli neri erano cresciuti e pettinati diversamente , era bello e il suo corpo lo sentì .Non aveva mai saputo ballare , vedendolo muoversi sorrise , i suoi occhi si fissarono su di lui , pregò che non la vedesse , il chiasso attorno a lei svanì , c’era solo lui . Adesso che non era più suo , lo guardò ballare , ridere , accanto aveva un’altra , si accese la quinta sigaretta .
Li dove i loro occhi si erano incontrati la prima volta , erano partiti da li e avevano viaggiato assieme per anni , si erano amati e voluti alla follia , quell’amore era ancora li , su quell’asfalto dove lui ballava . Ma il destino li aveva portati lontani l’uno dall’altra , aveva conosciuto il dolore e la sofferenza , in lui rifugio e amore , ma il destino li aveva allontanati , l’amore era cambiato .
Lei non era più sicura di amarlo .
Adesso lei era di un’altro , e lui ballava , viveva , rideva .
Finì la quinta sigaretta .
Smise di ballare e andò lontano dalla folla .
Lo cercò con gli occhi , il cuore a mille , era andato via , terminati gli istanti in cui poteva guardarlo come una piccola mosca .
Eppure era stata lei a volerlo .
Erano finite le sigarette , si accese l’ultima , andò verso la tabaccheria nella via parallela , uno sguardo distratto ad un amico . Per rompere il masso di parole e grida che aveva nel petto lo andò a salutare , accanto a lui alcuni ragazzi e la fidanzata .
Mormorò un “Ciao” e si allungò per dargli un bacio di saluto , accanto a lei , un ragazzo che gli dava le spalle trasalì di botto .
Calò il gelo .
Braccio contro braccio , occhi contro occhi , uno sguardo di odio , freddo ed implacabile , nessun dolore , le si fermò il cuore . Non erano così vicini da un mese , non si parlavano da un mese ed erano li , le loro pelli a contatto , non ci fu tempo di realizzare l’errore . Si voltò senza guardarsi indietro , veloce andò via , portò le lacrime agli occhi di lei . Incespicò sul bel vestito bianco , si scontrò con una ragazza , scappò via . Non aveva fiato , non poteva vederlo , non erano fatti per esistere nello stesso mondo come due fantasmi , loro erano un mondo , lo erano stati per troppo tempo .
Trovò nido su una panchina , pianse , fumò , fumò …. finchè la testa non gli fece male , mentre il suo odio gli affondava gli artigli nel petto .
Desiderò che fosse solo l’ennesimo incubo dentro ad un sogno .