<< No, dannazione >> ringhiò Ogron in direzione delle fatine, che si smaterializzarono proprio in quell' istante.

<< Maledizione >> esclamò in preda alla rabbia Gantlos, furioso per la fuga delle sua preda.

Io scelsi proprio quel momento per tornare in forma umana, guadagnandomi un' occhiata furente da parte di Ogron. Probabilmente ce l'aveva ancora con me perché la fatina Roxy, con un incantesimo, mi aveva fatto atterrare sul suo naso.

Come se il suo profilo ne avesse risentito... mi venne da ridere al pensiero.

Ogron si accorse del mio divertimento, e mi fissò arrabbiato, indovinando alla perfezione perché sogghignavo.

Molto probabilmente fra qualche ora, quando la tensione per la caccia fallita si sarebbe dileguata, avrei condiviso con lui il mio sarcasmo.

Purtroppo questo era lo svantaggio di conoscere una persona da centinaia di anni: ci capivamo così bene che non c'era bisogno che uno parlasse perché gli altri sapessero a cosa stava pensando.

Mi ero perso qualcosa del discorso che stava facendo Ogron, perché ne sentìi solo una parte.

<< ... la prossima volta non dobbiamo fallire. Dovevamo prevedere che avrebbe chiesto aiuto alle fatine per salvarsi... >> disse lo stregone rivolto verso di noi.

Qualunque cosa avesse detto dopo non la ricordo, so solo che alzai gli occhi al cielo esasperato dal suo sermone (ovviamente Ogron non si accorse del mio gesto, altrimenti mi avrebbe incenerito sul posto...), e quando li riabbassai al suolo vidi qualcosa che catturò subito la mia attenzione.

Un indumento rosso, con dei dettagli neri. Lo fissai con più attenzione. Ma certo! Il top che mi era volato in testa quando la fatina luminosa aveva lanciato la sua sfera di energia che aveva messo a soqquadro la stanza. D' istinto lo raccolsi da terra. Sembrava un ridicolo pezzo di stoffa fra le mie mani, ed era veramente fuori luogo, come un prezioso calice di cristallo fra gli artigli di un orso .

Dannazione. Devo resistere alla tentazione. Mi dissi. Non posso farlo proprio davanti agli altri...

E alla fine cedetti. Mi portai il top della fatina al naso, inspirando la sua fragranza.

Sapeva di zucchero e cioccolato, e anche di... fragola? No, non fragola... pensai chiudendo gli occhi e inspirando ancora una volta. Mora! Esclamai alla fine. Riconobbi il suo profumo acidulo.

Evidentemente usava un sapone aromatizzato.

Assaporai ancora una volta il suo profumo. Il profumo di una preda...

Non c'era niente di più eccitante che seguire l'odore della vittima durante la caccia.

Naturalmente, il fatto che io possieda degli sviluppati sensi animali che mi permettono di distinguere un odore dall'altro a centinaia di metri di distanza, non mi aiutava di certo in questo momento.

Improvvisamente sentìi una mano sulla spalla. Era Anagan. Credo che stesse cercando di riportarmi alla realtà, prima che Ogron si accorgesse che stavo flirtando con una canotta del nemico.

Lo ringraziai con lo sguardo. Anche lui, come me, traeva piacere dalla caccia, e per questo mi capiva.

Nel frattempo Ogron stava parlando con Gantlos, chiedendogli se poteva rintracciare la scia lasciata dalle fatine mentre si teletrasportavano, per ritrovare Roxy.

Anche Gantlos era un cacciatore. Forse il migliore che avessi mai conosciuto. Se dovevi rintracciare qualcuno o qualcosa lui era l'uomo giusto per te.

Ma a differenza mia e di Anagan, a lui non piaceva l'inseguimento. A lui piaceva finire la preda, vedere il terrore sul suo volto.

Se fossimo stati un branco di lupi, probabilmente io e Anagan saremmo stati dei battitori, Gantlos colui che azzannava la giugulare della vittima, e Ogron l'alfa.

Già, Ogron.

Lui, più di tutti di noi, bramava il potere, l'essere al vertice della catena alimentare.

Proprio come se i miei pensieri lo avessero chiamato, si voltò nella mia direzione, mi osservò per un attimo, poi posò lo sguardo sul top che ancora stringevo fra le mani. Ops...

Mi aspettavo già che mi rimproverasse per il mio 'comportamento indegno', invece mi sorprese quando si avvicinò, mi prese delicatamente l'indumento dalle mani e se lo portò al viso. Vidi chiaramente le sue narici dilatarsi per far entrare l'aria e il profumo e poi distendersi. Lo vidi anche chiudere gli occhi, come avevo fatto io prima, per concedersi l'estasi dell' olfatto.

Devo ammettere, e qui lo confesso e lo nego, che trovai la cosa molto erotica.

Non fraintendetemi. Non mi piacciono gli uomini, e tanto meno Ogron. Almeno non in quel senso.

Ma la sua espressione estatica non lasciava dubbi: anche lui si stava imprimendo nella mente l'odore della nostra preda.

Quando riaprì gli occhi, notai che avevano una strana luce insana che li illuminava.

Non avrei dovuto dimenticare che in fondo anche lui era un cacciatore.

Ci fissò uno a uno e parlò << Formate un cerchio. È ora di localizzare la piccola Roxy per riportarle il suo top... >> disse ambiguo lo stregone dai capelli rossi.

Con mio grande piacere, la caccia ricominciava...




N.d.A.: ok, sto tormentando di nuovo le Winx. Premetto che questa fanfiction è stata scritta prima di Nemici Anonimi e che è rimasta a languire nel mio computer per tutto questo tempo perché ero indecisa se pubblicarla o meno. Devo dire che mettermi nei panni di Duman è stato più difficile che con Nebula ( e ci credo, visto che la gonna di Duman non è decisamente della mia taglia XD).
Per fortuna non sono personaggi reali, altrimenti mi aspetterebbero sotto casa per farmi la festa ( * va comunque a controllare che sotto la sua finestra non ci sia nessuno* )
Comunque, seriamente, fatemi sapere che ne pensate ^^