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Autore: _only_ hope_    08/07/2014    5 recensioni
Il racconto di una passeggiata nel centro di New York di Castle e Beckett
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Di vetrine e di felicità
 
Passeggiamo per le strade di New York: è una calda domenica di inizio luglio e ci stiamo godendo una giornata di libertà dal lavoro, sia dal tuo che dal mio. Sto scrivendo davvero tanto in questo periodo: sei tu che mi ispiri più del solito. Anzi, siete voi: tu e la nostra piccola creaturina. E poi lo sai anche tu: quando nascerà voglio essere libero da qualsiasi impegno con la casa editrice: voglio essere tutto per voi, esserci. Non ti lascerò da sola a prenderti cura di questa piccola peste mentre sono in tour.
Neanche io sarò da solo, questa volta: me lo avevi assicurato tu stessa ancora qualche anno fa e me lo hai confermato tre mesi fa, quando abbiamo visto assieme i risultati delle analisi fatte da Lanie apposta per noi.
Il pancione non si vede ancora molto, sei solo di quattro mesi, ma per non destare sospetti nei paparazzi hai dovuto rinchiudere le maglie troppo attillate nei meandri dell’armadio. La canottiera verde che porti ora è tutto fuorché attillata. Ma non è neppure troppo larga: i paparazzi sono attenti anche a quello!
Il mio braccio circonda le tue spalle mentre passeggiamo, ma non sai quanto vorrei toccarti il basso ventre! Ti osservo: no, forse tu non sai quanto lo vorrei io, ma vedo benissimo la tua mano abbassarsi di scatto o alzarsi a toccare la mia ogni volta che l'idea ti sfiora la mente e poi ricordi che siamo in strada, circondati da almeno due o tre fotografi.
Passiamo davanti ad un negozio di abiti e di altri articoli per bambini e tu ti volti di istinto ad osservare di sfuggita: so quanto sei emozionata, quanto vorresti entrare o solo fermarti a guardare la vetrina... È lo stesso per me. Ma non possiamo: in poco tempo diventeremmo i bersagli preferiti dei giornali di gossip, la nostra privacy andrebbe a farsi benedire. Vogliamo evitarlo, finché riusciamo a nascondere la tua gravidanza. Così ti trascino discretamente e dolcemente via, anche perché non vogliamo che le persone a noi care vengano a sapere della gravidanza dall’edizione speciale del Times: ora come ora gli unici che lo sanno sono Lanie, Alexis, mamma e tuo padre. E la Gates, non glielo potevi non dire: è il tuo capo.
Ogni volta che passiamo davanti ad un negozio per bambini, però, la tentazione diventa sempre più forte da vincere.
Ti piacerebbe aver sposato un uomo meno famoso di me e poter entrare con lui in ognuno di questi negozi?
 
 
Passeggiamo per le strade di New York: respiro l'aria a pieni polmoni e sorrido felice. Sorrido e ripenso a questa mattina, a quando mi sono osservata nuda a figura intera allo specchio della cabina armadio dopo aver fatto l'amore con te, ho visto che la pancia ha cominciato a crescere e ti ho chiamato urlando felice (colpa degli ormoni, non mia!). Tu eri in doccia e ti sei fiondato da me tutto preoccupato, poi hai capito, mi hai messa di profilo davanti allo specchio e mi hai abbracciata da dietro teneramente, accogliendo il mio basso ventre nelle tue grandi mani. Ci siamo guardati e ci siamo sorrisi, poi ho alzato la testa e ti ho baciato. È stato magico, questo momento, sai?
Sto per portare involontariamente una mano sul nostro piccolino, quando mi ricordo che siamo in mezzo alla strada e qualcuno mi potrebbe vedere, allora cambio in fretta direzione e la appoggio sulla tua, che è sulla mia spalla, stringendola forte, come a cercare un po’ di conforto. Incrocio i tuoi occhi, che mi sorridono, rassicurandomi.
Passeggiando arriviamo davanti ad un negozio di articoli per bambini, ma non possiamo fermarci, anche se lo vorremmo con tutto il cuore. Di sfuggita guardo quelle stupende tutine, quei bellissimi bavaglini e quelle minuscole e adorabili scarpine esposti in vetrina. Ad un certo punto devo essermi fermata, perché tu mi trascini via dolcemente.
Sai, a volte mi piacerebbe che tu non fossi così famoso: potremmo fermarci a guardare tutti gli articoli per la nostra creaturina, potremmo anche fare dei bei picnic a Central Park, senza che un fotografo ci faccia finire a pagina sei, potremmo fare quello che vogliamo, sempre. Però quell'uomo non saresti tu, e io voglio te, solo e soltanto te. E allora penso che mi va bene così, anche se odio sbandierare la mia vita privata a tutta New York. D'altra parte so che tu lo odi più di quanto lo odio io: siamo in due a combattere questa guerra senza reali battaglie e questo rende tutto più facile.
Una volta mi hai insegnato che non devo curarmi di ciò che scrivono i giornali, perché l'unica cosa che conta è che tra di noi vada tutto bene, ricordi? Ecco, improvvisamente lo ricordo anche io e, dopo averti preso per mano, ti trascino verso quel negozio.
"Che fai?" mi chiedi, spaesato.
"Non mi interessa quello che diranno i giornali: per una volta voglio fate di testa mia!" ti rispondo, e tu mi sorridi, ma ti rabbui quasi subito.
" E Ryan, Espo e gli altri?" osservi, e io mi fermo di scatto e ti guardo negli occhi: non ci avevo pensato, a loro, ero troppo presa da noi... No, non devono scoprirlo dall'articolo che comparirà domani mattina a pagina sei... Negare tutto? No, non sarebbe leale, anche perché presto il pancione sarà ben visibile. Volevamo farlo per i giornali, ricordi? Poi abbiamo scartato l'idea.
"Cena da noi questa sera!" esclami: ecco, hai trovato la soluzione anche questa volta! Ti abbraccio, e sono così felice che mi scappa pure il bacio in pubblico.
Sei tu a trascinarmi dentro al negozio: guardiamo tutto, ridiamo, ci inteneriamo e fantastichiamo sul futuro. È tutto così perfetto, sono così felice. Sei tu a rendermi felice. Tu e il nostro piccolino.
In questo momento potrebbe anche cascare il mondo e non me ne accorgerei. Non ce ne accorgeremmo. Siamo assolutamente incuranti della stampa e dei passanti, di tutto e di tutti.
L'amore e la felicità spesso fanno strani scherzi.
  
 
 
 
Angoletto di Hope-barra-Gio:
Salve a tutte! Ritorno alla carica dopo il flop dell'ultima shot: non mi fermerete così facilmente!
Questa è un'ideuzza che balneava nella mia testolina bacata da un po', non so se l'ho resa poi molto bene... quindi se decidete di farmi sapere che ne pensate non può farmi che piacere!
Alla prossima!
 
  
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