VERDEAZZURRO.

Ho sempre amato disegnare.
Paesaggi, scene, ritratti.
Vivevo con una matita nella tasca.
Portavo sempre dietro fogli e tempere.
La mia vita era piena di colori.
Colori caldi, colori freddi, colori neutri.

Il mio colore preferito era l’azzurro.
Azzurro come il cielo, come il mare, come il ghiaccio.
Mettevo l’azzurro in tutto.
Mi vestivo con abiti azzurri.
Avevo il copriletto azzurro.
Dipingevo la casa di azzurro.
Vivevo di azzurro.

Ma io ero verde, i miei occhi erano foreste verdi.
Non avevo l’azzurro in me.
Anche se lo desideravo, la mia vita era di un verde spento.

E poi, un giorno qualsiasi, che come tutti era di un verde spento, lo vidi.
Vidi l’Azzurro.
Non sapevo che azzurro fosse.
Era un azzurro diverso.
Era un azzurro nuovo.
Era l’Azzurro dei tuoi occhi.
L’Azzurro che si incastrava nel mio Verde.

Cominciai a vivere di quell’Azzurro.
Cominciai a vivere di te.
Mi svegliavo, e vedere il tuo Azzurro.
Lo vedevo sempre: mangiavo, bevevo, dipingevo, ascoltavo, guardavo ed era sempre lì.
Lo vedevo anche mentre dormivo.
Eri sempre nei miei sogni.

Dipingevo sempre e solo il tuo Azzurro.
Non avevo occhi per nient’altro.
Mi ero innamorato di te.
Mi ero innamorato non solo dei tuoi occhi.
Mi ero innamorato delle tue carezze, delle tue mani.
Dei tuoi capelli, del tuo corpo.
Dei tuoi baci.
I tuoi baci che riempivano le mie giornate.
Ogni bacio come se fosse il primo, o l’ultimo.
E cominciai a vivere.

Non avrei mai permesso a nessuno di portarti via da me.
Non te ne saresti mai andato.
Mi dicevi sempre che mi amavi, e poi mi baciavi.
E io mi beavo delle tue parole, di quei contatti.
Eri la mia droga, insieme al tuo Azzurro.

E poi, un giorno ancora, è finito tutto.
Mi sono svegliato, e l’Azzurro non c’era.
L’ho cercato, ma tu te n’eri andato.
E quando l’ho capito, ero morto.
Niente più baci e carezze.
Niente più parole d’amore.
Niente più ‘io e te’.
Niente più ‘noi’.
Niente più Azzurro.
Niente più te.

Fu come svegliarsi da un bellissimo sogno.
Non ci sarebbe stato più un Azzurro nel mio Verde.
La vita tornava di un verde spento.

E io morivo, di nuovo, con i miei colori astratti.

Okay, ecco qua.
Si, è la prima cosa che pubblico qua dentro.
Lo faccio soprattutto per la vera proprietaria di sto account - CIAO PIRLA -.
Che me l'ha gentilmente 'prestato', visto che il mio è stato bloccato e non so perché.
E, ovviamente, anche per _crazyabotyou_.
Ve bene, me ne vado.
Alla prossima - se ci sarà.