A Liberty_Fede, perché senza di te questa storia non sarebbe mai nata.
Alla
ricerca della Nephilim Perduta
Prologo;
Clary
tracciò la runa con
fermezza e precisione; le linee sembrarono prendere vita sulla sua
pelle nel
momento in cui cominciarono ad ardere e la ragazza serrò gli
occhi,
irrigidendosi completamente per il fastidio. L’effetto
cominciò a essere notevole
già nei primi minuti, quando gli occhi verdi le si
illuminarono per l’ambizione
e la forza di volontà che scorreva nelle sue vene.
Si
alzò di scattò e fece una
corsa fino alle armi affilate: impugnò il pugnale tenendolo
fermamente in mano
e lo lanciò dritto nel cuore del manichino che suo padre
aveva messo nella
stanza degli allenamenti. L’altra mano si occupò
ad afferrare un altro pugnale
che invece utilizzò per sgozzare un altro manichino
– tutto questo nell’arco di
circa quindici secondi, se non di meno –, ripose un coltello
in tasca e afferrò
la Spada, girò il manichino facendosi dare le spalle e si
ricordò quasi
immediatamente del punto in cui poteva sia colpire il cuore
dell’avversario sia
rompergli la spina dorsale e lo stava per fare, quando suo padre
aprì la porta
e si appoggiò allo stipite, il sorriso complice impresso
sulle labbra.
«Ti
stai dando da fare, Clarissa.» osservò Valentine e
la ragazza gli sorrise,
correndogli incontro per dargli un abbraccio affettuoso che fu
immediatamente
ricambiato.
«Tra
poco potrò combattere contro i demoni, padre.
Diventerò una Nephilim.» disse
con fierezza e sicurezza e l’uomo sorrise.
«Non
sarai una semplice Nephilim, tesoro. Sarai la miglior Nephilim che il
Mondo
Invisibile abbia mai visto – se ci impegniamo, potresti anche
diventare
migliore di me –.» assicurò e Clarissa
arrossì a tale complimento – l’idea di
diventare forte come suo padre era già un sogno, figuriamoci
diventare anche
migliore! –. «Adesso andiamo a pranzare, ti
va?» domandò e subito la ragazza
fece un segno di consenso con il capo rosso e i due uscirono dalla
stanza.
***
«Allora?
A che punto siamo?» il nervosismo di Jonathan rendeva
altrettanto nervoso
anche Jace, che si voltò per lanciargli
un’occhiata che avrebbe potuto
ucciderlo.
«Allo
stesso in cui stavamo circa tre minuti fa, John.» disse
continuando a sfogliare
quel vecchio libro. Nello stesso momento Magnus Bane stava recitando un
incantesimo nella lingua latina, stringendo fra le mani una spazzola
piccola e
vecchia di colore rosa.
«Sei
sicuro che questa appartenga a tua sorella?»
domandò lo stregone accigliato
dopo l’ennesimo tentativo. Il ragazzo annuì,
deglutendo subito dopo.
«Non
se ne separava mai, era ossessionata dai suoi capelli.» disse
e un sorriso
nostalgico apparve sulle sue labbra, ricordando la sorella. Di lei
aveva ormai
ricordi sfocati: la sua risata cristallina, le notti passate insieme
quando si
svegliava per un cattivo sogno e voleva la protezione del fratello
maggiore,
lei che si spazzolava con attenzione i capelli davanti allo specchio
... la
vetrata che andava in frantumi, le urla di sua madre, Valentine che
prendeva i
due figli in braccio, lui che riusciva a scappare e Clarissa
intrappolata fra le braccia del padre. Quanti
anni avevano? A lui sembravano passati secoli tanto erano distanti i
ricordi,
ma il dolore era così vivo che poteva anche essere accaduto
il giorno prima.
Clary avrà avuto sì e no sei anni.
«E
se fosse ...» cominciò a ipotizzare Jace, ma fu
bloccato da Jonathan che lo
fissò con uno sguardo di fuoco.
«Nemmeno
per idea. Nostro padre» si sentì soffocare nel
dire quell’appellativo e subito
si corresse «Valentine,
non le
farebbe del male. L’ha presa quando era piccolissima,
potrebbe anche ... averla
addestrata.» sussurrò fra
se e se,
considerando per la prima volta quell’idea che gli parve
terribile, tanto da
fargli sentire il corpo più pesante e le gambe troppo molli
per reggerlo. Anche
gli altri dovevano essersene accorti, perché Alec corse da
lui per sorreggerlo.
I
mondani non possono visualizzare questo angolo autrice;
Mi
stavo scervellando per trovare un determinato contesto per una oneshot
che sto
scrivendo per un contest quando ecco sbucare fuori dal nulla
un’idea per un’altra
storia e ovviamente ho dovuto scriverla nel giro di mezz’ora
e beh, eccola. Spero
che vi piaccia e mi farebbe piacere ricevere qualche recensione.
Grazie! <3