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Autore: xitsgabs    08/07/2014    4 recensioni
E se Clary fosse stata rapita da Valentine da bambina? E se Jocelyn fosse riuscita a tenersi il figlio maschio? E se Jonathan non avesse la più pallida idea di dove possa trovarsi la tanto amata sorella?
DAL PROLOGO;
Di lei aveva ormai ricordi sfocati: la sua risata cristallina, le notti passate insieme quando si svegliava per un cattivo sogno e voleva la protezione del fratello maggiore, lei che si spazzolava con attenzione i capelli davanti allo specchio ... la vetrata che andava in frantumi, le urla di sua madre, Valentine che prendeva i due figli in braccio, lui che riusciva a scappare e Clarissa intrappolata fra le braccia del padre.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Jonathan, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Valentine Morgenstern
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A Liberty_Fede, perché senza di te questa storia non sarebbe mai nata.

Alla ricerca della Nephilim Perduta

Prologo;

Clary tracciò la runa con fermezza e precisione; le linee sembrarono prendere vita sulla sua pelle nel momento in cui cominciarono ad ardere e la ragazza serrò gli occhi, irrigidendosi completamente per il fastidio. L’effetto cominciò a essere notevole già nei primi minuti, quando gli occhi verdi le si illuminarono per l’ambizione e la forza di volontà che scorreva nelle sue vene.

Si alzò di scattò e fece una corsa fino alle armi affilate: impugnò il pugnale tenendolo fermamente in mano e lo lanciò dritto nel cuore del manichino che suo padre aveva messo nella stanza degli allenamenti. L’altra mano si occupò ad afferrare un altro pugnale che invece utilizzò per sgozzare un altro manichino – tutto questo nell’arco di circa quindici secondi, se non di meno –, ripose un coltello in tasca e afferrò la Spada, girò il manichino facendosi dare le spalle e si ricordò quasi immediatamente del punto in cui poteva sia colpire il cuore dell’avversario sia rompergli la spina dorsale e lo stava per fare, quando suo padre aprì la porta e si appoggiò allo stipite, il sorriso complice impresso sulle labbra.

«Ti stai dando da fare, Clarissa.» osservò Valentine e la ragazza gli sorrise, correndogli incontro per dargli un abbraccio affettuoso che fu immediatamente ricambiato.

«Tra poco potrò combattere contro i demoni, padre. Diventerò una Nephilim.» disse con fierezza e sicurezza e l’uomo sorrise.

«Non sarai una semplice Nephilim, tesoro. Sarai la miglior Nephilim che il Mondo Invisibile abbia mai visto – se ci impegniamo, potresti anche diventare migliore di me –.» assicurò e Clarissa arrossì a tale complimento – l’idea di diventare forte come suo padre era già un sogno, figuriamoci diventare anche migliore! –. «Adesso andiamo a pranzare, ti va?» domandò e subito la ragazza fece un segno di consenso con il capo rosso e i due uscirono dalla stanza.

***

«Allora? A che punto siamo?» il nervosismo di Jonathan rendeva altrettanto nervoso anche Jace, che si voltò per lanciargli un’occhiata che avrebbe potuto ucciderlo.

«Allo stesso in cui stavamo circa tre minuti fa, John.» disse continuando a sfogliare quel vecchio libro. Nello stesso momento Magnus Bane stava recitando un incantesimo nella lingua latina, stringendo fra le mani una spazzola piccola e vecchia di colore rosa.

«Sei sicuro che questa appartenga a tua sorella?» domandò lo stregone accigliato dopo l’ennesimo tentativo. Il ragazzo annuì, deglutendo subito dopo.

«Non se ne separava mai, era ossessionata dai suoi capelli.» disse e un sorriso nostalgico apparve sulle sue labbra, ricordando la sorella. Di lei aveva ormai ricordi sfocati: la sua risata cristallina, le notti passate insieme quando si svegliava per un cattivo sogno e voleva la protezione del fratello maggiore, lei che si spazzolava con attenzione i capelli davanti allo specchio ... la vetrata che andava in frantumi, le urla di sua madre, Valentine che prendeva i due figli in braccio, lui che riusciva a scappare e Clarissa intrappolata fra le braccia del padre. Quanti anni avevano? A lui sembravano passati secoli tanto erano distanti i ricordi, ma il dolore era così vivo che poteva anche essere accaduto il giorno prima. Clary avrà avuto sì e no sei anni.

«E se fosse ...» cominciò a ipotizzare Jace, ma fu bloccato da Jonathan che lo fissò con uno sguardo di fuoco.

«Nemmeno per idea. Nostro padre» si sentì soffocare nel dire quell’appellativo e subito si corresse «Valentine, non le farebbe del male. L’ha presa quando era piccolissima, potrebbe anche ... averla addestrata.» sussurrò fra  se e se, considerando per la prima volta quell’idea che gli parve terribile, tanto da fargli sentire il corpo più pesante e le gambe troppo molli per reggerlo. Anche gli altri dovevano essersene accorti, perché Alec corse da lui per sorreggerlo.

I mondani non possono visualizzare questo angolo autrice;

Mi stavo scervellando per trovare un determinato contesto per una oneshot che sto scrivendo per un contest quando ecco sbucare fuori dal nulla un’idea per un’altra storia e ovviamente ho dovuto scriverla nel giro di mezz’ora e beh, eccola. Spero che vi piaccia e mi farebbe piacere ricevere qualche recensione. Grazie! <3

  
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